Us Open: Le wild card del singolare maschile e femminile
Queste le wild card per il tabellone principale del singolare maschile e femminine degli Us Open.
La Federazione australiana premia Leyton Hewitt che ha ricevuto l’invito a partecipare all’ultimo Slam del 2012.
Le Wild Card Maschili – Us Open
Blake, James USA
Hewitt, Lleyton AUS (TA)
Johnson, Steve USA (USTA pro circuit leader)
Kudla, Denis USA
Novikov, Dennis USA (Kalamazoo champion)
Ginepri, Robby USA
Rufin, Guillaume FRA (FFT)
Sock, Jack USA
Le Wild Card Femminili – Us Open
MALLORY BURDETTE USA
NICOLE GIBBS USA
VICTORIA DUVAL USA
MELANIE OUDIN USA
BETHANIE MATTEK-SANDS USA
JULIA COHEN USA
KRISTINA MLADENOVIC FRA
CASEY DELLACQUA AUS
TAG: Us Open, Us Open 2012
Io avrei dato la wc x il main draw a christian harrison, il miglior classe 94 del circuito, e nelle quali avrei dato una chance a noah rubin oppure perchè no, a stefan kozlov che ha già dimostrato di giocarsela con i vari krueger e halebian
i ginocchi, i diti, gli orecchi…
@ rino tommasi (#714247)
mi meraviglio di te rino svegliati
Negli anni ’70 il professor Perugia, luminare al quale ricorrevano tutti i calciatori professionisti colpiti da infortuni gravi, disse una cosa che non dimenticherò mai. “I ginocchi di Vincenzo D’Amico”, disse, dopo una visita, “sono uguali a quelli di una lavandaia di settant’anni”. E si riferiva alle lavandaie ottocentesche, quelle che stavano quattro o cinque ore al giorno ginocchioni sull’ansa del fiume a lavar panni; e parlava di D’Amico, giocatore di grandissimo talento ma di certo non tra i più impegnati nello sviluppo e nello sfruttamento delle doti fisiche. Ho sempre serbato questa frase nella memoria come l’emblema di una delle poche verità ineluttabili dello sport professionistico, quella secondo la quale l’eroe diventa tale a sacrificio del proprio corpo.
Il forfait annunciato da Rafa Nadal per i prossimi U.S. Open, in questo senso, è illuminante: innanzitutto fuga – almeno per me – una volta per tutte i sospetti che hanno sempre accompagnato i suoi precedenti, ciclici forfait, culminati in quello al torneo olimpico. Nessun protocollo, infatti, legato all’uso di sostanze proibite (perché era questo il sospetto) può contemplare uno stop così prolungato da spingersi fino alla perdita di uno dei quattro più importanti tornei dell’anno. Dunque il problema fisico di Nadal è autentico, ed è anche grave. E dove lo accusa, Nadal, questo problema grave? Ai ginocchi. A soli 26 anni queste delicatissime cerniere gli stanno presentando il conto di un tennis tutto potenza e esplosività, non più rapporto tra giocatore e se stesso, pallina o avversario quanto tra un corpo e la terra dove si trova e si scarica l’energia.
Perché Nadal ha fatto definitivamente diventare il tennis uno sport “di contatto” – contatto con il suolo, per l’appunto – col risultato, però, che il giocatore più fisico di tutti i tempi finisce per avere proprio nel fisico il suo punto debole, e nella testa – tra finti tic, urla e rituali vari con le bottigliette d’acqua minerale – il suo punto forza. Quella testa che ora, fuori dal rettangolo di gioco, dovrà permettergli di tenere duro, guarire e tornare a giocare ai livelli di prima – possibilmente un tennis un po’ meno violento, magari, e soprattutto meno spietato con i ginocchi, perché è molto difficile che una lavandaia di settant’anni possa vincere un torneo dello Slam.
1 Buchanan, Chase USA
2 Halebian, Alexios USA (Kalamazoo finalist)
3 Harrison, Christian USA
4 Klahn, Bradley USA
5 Kosakowski, Daniel USA
6 Krueger, Mitchell USA
7 Sandgren, Tennys USA
8 Williams, Rhyne USA
9 tbd (National Playoffs champion)
E’ in tabellone, è n.78.
@ GOERGEStuttalavita (#714145)
credo entra durettamente in tabellone!
Ci stava che ne dessero una a Baker per come si è ripreso dopo un lustro di sfighe e per le cose buone che ha fatto vedere quest’anno
Le WC per le quali le hanno già date? Se sì, mi mettete il link di dove trovarle? Graziee