Challenger Karshi: Amara sconfitta per Riccardo Bellotti. L’azzurro ha servito anche per il match nel terzo set
Amara sconfitta per Riccardo Bellotti nel secondo turno del torneo challenger di Karshi ($50.000, cemento).
Il tennista italiano è stato battuto dal cinese, Di Wu, classe 1991, n.227 ATP, con il risultato di 46 62 75 in 2 ore e 20 minuti di partita.
Nel terzo e decisivo set Riccardo, dopo aver mancato una palla break nel primo gioco e salvato due break point nel quarto game, sul 4 pari, da 30-0, brekkava il giocatore cinese.
L’azzurro però quando ha servito per il match sul 5 a 4, ha perso la battuta a 30.
Sul 5 pari Riccardo dal 15-40, mancava complessivamente sei palle break e Wu, invece, nel gioco seguente strappava a 30 la battuta a Bellotti (da 30-0), conquistando l’incontro per 7 a 5.
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3 commenti
ma mica te lo sei giocato vincente???
quante partite ha perso così…
ho seguito il livescore ed e’ incredibile come abbia perso questa partita! e’ chiaro che abbia avuto paura di vincere,ha avuto troppe chance e non le ha sfruttate e giustamente e’ stato punito! mi ricordo altre partite sue gia’ l’anno scorso dove poteva battere avversare ben piu’ quotati di lui e arrivava ad un passo dalla vittoria e poi si bloccava,sono problemi mentali che pero’ ormai dovrebbe risolvere presto perche’ senno il salto di qualita’ se lo scorda! secondo me e’ un buon giocatore cmq e possiamo sperare in un suo miglioramento continuo,a patto che diventi piu’ cattivo! oggi era un occasione troppo grossa,ha giocato all pari e meglio di un top 200,doveva vincere ed erano 15 punti ottimi e un quarto di finale da giocare in un tabellone non impossibile! speriamo che gli serva di lezione,anche se secondo me di batoste cosi’ ne aveva gia’ prese,e oggi ci e’ ricascato! fanno molto male le sconfitte di questi giovani,che dovrebbero rappresentare il futuro del nostro tennis,oggi senz’altro perdera’ anche cecchinato,certo con lorenzi e’ piu ‘che scusato,pero’ dovremmo tifare tutti per il ricambio generazionale! anche se lorenzi mi piace molto per quello che ha fatto e sta facendo,tanto di cappello per la sua professionalita’ e dedizione