Janko Tipsarevic si lamenta per la mancanza di risorse per i giocatori di seconda fascia: “Per me, il problema più grande del nostro sport, è l’ammontare degli stipendi dei giocatori”
In un’intervista rilasciata, Janko Tipsarevic si lamenta della mancanza di risorse per i giocatori di seconda fascia, quelli che vanno dalla 90 esima posizione mondiale in su.
Dichiara Janko: “Per me, il problema più grande del nostro sport, è l’ammontare degli stipendi dei giocatori. Noi ragazzi di alta classifica guadagnamo molto , è vero.
Io sono ora nella Top 10 e guadagno di più di quanto avessi mai percepito prima. Ma per i giocatori che sono nella Top 200, lo stipendio per quel livello è veramente basso e ridicolo.
Si fanno tanti sacrifici per diventare un giocatore professionista, in particolare con tutti quei viaggi durant l’anno. I soldi che guadagnano è troppo basso rispetto ad altri sport.
“Il golf è l’esempio migliore. Per me, golf e tennis fanno parte della stessa famiglia di sport. E guardate quanti giocatori hanno vinto oltre un milione di dollari nel golf lo scorso anno: Ben 94. Nel tennis, ci sono stati solo 15 milionari. Penso che sia ridicolo. “
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si tende spesso, erroneamente, a comparare gli incassi dei tennisti con quelli dei dipendenti di azienda (tipo operai in fabbrica). La situazione dei tennisti deve essere comparata a quella dei liberi professionisti o delle aziende. Il prize money non e’ il loro stipendio, e’ il loro incasso. Da quello si deve dedurre non solo le tasse, ma anche le spese di viaggio e permanenza durante le trasferte e tutto l’outsourcing: allenatore, preparatore atletico, massaggiatore ecc., dedicati a loro a tempo pieno o a tempo parziale, a seconda degli accordi e delle necessita’. Non confrontiamo mele con pere.
E’ così in tutti i settori della vita: sportivi , cantanti, scrittori etc.. Se svivacchi nelle retrovie guadagni poco. Se vuoi fare il comprimario ed essere milionario meglio non cominciare neppure e andare a lavorare al catasto. Nel tennis ti fai comunque una decorosa carriera anche entro i 100 e dopo resti nel settore se hai le qualità. Comunque comprimari come Bolelli n° 120 hanno già intascato 3 Mil di soli montepremi. Hai voglia a guadagnarli in fabbrica
tutto e’ regolato dalle leggi di mercato, insisto. In proporzione a quanti soldi/sponsor/visibilita’ portano i challenger, si regolano i guadagni dei giocatori. La squadra locale di calcio, che magari milita in proporzione, attrae molti sponsor locali (l’officina, la panetteria…) e racimola soldini in proporzione. Infatti, spesso hanno problemi di sponsor le squadre piccole delle grandi città, che soffrono della competizione dei grandi club. Il torneo challenger offre evidentemente una visibilità minore per gli sponsor locali, data l’esiguità del numero di spettatori e la scarsa copertura dei media locali.
Diciamo che comunque sono i top90 che se la passano meglio degli altri perchè già anche fare 4 primi turni negli Slam ti dà un quantitativo di soldini niente male..
se uno come taylor Dent era stato costretto ad andare a vendere enciclopedie door to door per racimolare qualche soldo mi pare ohe il TIPS abbia centrato il problema.
gli aerei costano e i premi nei challenger sono nei primi turni ridicoli per cui…………..
Comunque non comprendo proprio queste critiche moraliste contro quanto ha detto tipsarevic. Dice semplicemente che i soldi che percepiscono i tennisti fuori dai top-100 sono troppo bassi, ed è una verità assoluta.
Nel tennis c’è troppa sproporzione perchè i top 50 (quelli che possono fare regolarmente tornei atp) fanno una barcata di soldi, mentre quelli poco sotto guadagnano davvero poco.
Ma purtroppo a livello challenger di soldi ne girano pochi a livello di sponsorizzazioni e contratti televisivi, quindi è inevitabile che i soldoni girino solo a livello di top-players…
Ma se lo fai di professione lo sport diventa un lavoro a tutti gli effetti, e quindi pretendi di essere retribuito.
Anche perchè di sola passione non si campa di certo, a meno di essere figli di papà.
Lo sport a livello agonistico è spettacolo e in quanto tale per assistervi si paga…non mi sembra così strano. Lo sport di cui parli tu è quello che fa ognuno di noi nel proprio tempo libero ed è una bella differenza…
Fare sport per fare soldi.. per guadagnare..
So che ormai masticare ragionamenti di questo tipo è normale e socialmente accettato.. ma è totalmente contro i principi di quello che dovrebbe essere lo sport!
Vabbè oggi tutto quello che conta sono i soldi desisto subito dal fare il moralista e auguro a tutti i disoccupati che ci sono in Italia di darsi da fare con la racchetta. Ma vergognatevi!
ragazzi quello che dice tips è giustissimo… per farvi un esempio calzante e appropriato io ho conosciuto come compagno di squadra filip prpic un ragazzo svedese che come br è stato 194. ebbene lui mi disse che viaggiando più di 35 sett l anno con coach, preparatore, incordature, viaggi da pagare bene o male portava a casa sui 2000 euro al mese ma solo grazie alla serie a, alla bundesliga e alla ligue francese dove effettivamente prendeva begli ingaggi!! diventare tra i primi 200 nn è difficile.. è difficilissimo e questi sono sottopagati per gli sforzi psicofisici che sostengono.. certo girano il mondo che è bellissimo ma lafatica è tanta e con il rischio di trovsrsi a 30 anni a punto e a capo!!!
Beh due anni fa ero al challenger di Caltanissetta a vedere la finale di Trevisan…pensa un po’. ahahah
Forse ho trovato un paragone perfetto: la scherma.
Ti devi allenare ore e ore, devi avere per anni un maessro che t’insegni la tecnica, devi trovare un compagno adeguato per allenarti, devi cominciare a viaggiare per il mondo.
Credo che i piu’ forti in Italia siano figli di famiglie benestanti.
Certo che Wafer e’ veramente malato, quasi senza speranza. 😆
@ adriano (#683101)
stai facendo un discorso farneticante totalmente avulso dalla realta economica e la drammatica recessione che sta vivendo l italia nel 2012 e dalla quale purtroppo non si intravede via d uscita….
@ FederMaster (#683437)
Beh ci sono ovviamente sia i sottobanco che i campionati tipo la Bundesliga.
@ pallettaro (#683439)
No, mi sa che è il contrario. sei tu che non hai capito cosa intendevo io. E cioè che secondo me i sacrifici e le qualità che si devono avere per raggiungere i top200 al mondo nel tennis sono maggiori rispetto a quelli che si devono fare per giocare in Promozione. Se si hanno delle qualità innate (sia tecniche che fisiche) e si è dei giocatori intelligenti cominciando da piccoli non è difficilissimo giocare in Promozione ed infatti ci gioca moltissima gente.
@ wafer (#683131)
Concordo pienamente ! Qui in Italia rimane sempre uno sport per ricchi infatti, di top 10 nella storia del tennis a parte qualcuno non ne’ abbiamo mai avuti, personalmente ricordo solo Pietrangeli, Panatta e Barazzuti.
@ Lucabigon (#683161)
Non hai capito nulla di quello che volevo dire.
Ho solo voluto rimarcare che con la mia modesta carriera di calciatore ho guadagnato di più di tanti tennisti che si fanno un mazzo così. Dando appunto ragione all’utente a cui rispondevo, ma nello sport, e questo te lo assicuro, 1500 euro al mese non te li regala nessuno. Te li devi sudare e devi avere delle capacità.
si infatti! il segreto è riuscire a mantenersi in quota slam, che da soli portano circa 80000$/anno uscendo al 1° turno.
ma penso che il prize money non corrisponde alla dichiarazione dei redditi dei giocatori. hanno anche altre entrate altrimenti pochi sceglierebbero di fare la carriera tennistica.
lasciamo perdere il golf, circolo bene di multimilionari e pensionati d’oro.
Lì i soldi girano perchè girano i pesci grossi…sicuramente meglio un torneo di golf dove a guardare c’è il gotha del tessuto economico locale che non un challenger dove magari a vedere ci sono 10 studenti, 5 frequentatori del circolo, wafer, cataflic e lucabigon…
Perché non fai tornei ATP, allora? 🙄
Commento buonista e scontato
e’ esattamente come dici tu, Wafer. Si investono i risparmi sul futuro del proprio figlio, senza la certezza che ci sarà un ritorno economico. Quando poi basta un ginocchio che si gira per far chiudere la carriera in tre secondi. Un ragazzo che giocava a calcio con me e’ arrivato alla nazionale under16 e a giocare nelle giovanili di squadre di A e B. A 21 anni si e’ spaccato il ginocchio in allenamento ed e’ andato a lavorare in fabbrica. Per giocare a calcio aveva smesso di studiare e non ha preso il diploma.
Con la differenza che a giocare a calcio si impara anche nella squadretta locale, a pochi metri o chilometri da casa, e non costa molto. Per diventare un tennista professionista ti devi muovere da casa, generalmente, fin dalla più tenera infanzia.
Bravo Tips!!!!
Veramente lodevole e ha pienamente ragione!!!
Concordo in pieno.
gli sponsor veri cominciano dai top50 in su. Sotto quel livello di gran soldi non ne muovi, a meno che tu non sia il numero uno di qualche paese.
I guadagni di ciascuno sono decisi dal mercato, e’ una legge economica precisa. A seconda di quanti soldi porti, proporzionalmente ne guadagni tanti o pochi. Totti e’ milionario anche perché in qualsiasi sperduto paese dell’Indonesia trovi i ragazzini con la maglia di Totti (Messi, Rooney, Cristiano Ronaldo…). Nel golf i guadagni sono proporzionati non al numero degli appassionati, ma alla loro capacita’ di spesa, che e’ altissima: questo convince gli sponsor a sponsorizzare tornei di golf (vela, polo, motonautica…), piuttosto che di altri sport.
tipso e´una persono intelligente, bravo.
Commento che si “commenta” da solo…
Con tutto il rispetto per chi gioca nelle serie minori ma una cosa è riuscire a diventare un top200 AL MONDO nel tennis e cosa ben diversa è giocare in Promozione come migliaia di altre persone in Italia e decine di migliaia nel mondo…
con i soldi della federazione a quei livelli (quinzi) ci rimani 45 giorni dopo fallisci,e purtroppo hai ragione questo è uno sport dove solo i ricchi possono dico posssono avere qualche chance
concordo pienamente con wafer, è la triste realtà…..
Mi inserisco nell’argomento solo per riportare che mi dispiace il fatto che in Italia riesca ad emergere nel tennis professionistico solo chi e’ figlio di una famiglia benestante. I soldi della federazione, che pensavo dovessero “aiutare” le giovani promesse, dove vanno a finire?
Se Gianluigi Quinzi avesse avuto una famiglia normale, ora sarebbe a scuola sperando in un lavoro per il futuro.
Se fosse venuto da me Adriano Panatta dicendomi che mio figlio ha del talento e dovrei farlo giocare tutti i giorni col maestro di tennis, dove li trovo i soldi? Sotto il materasso?
Ecco pensa che se il mio era in eccesso che poco rimane ai giocatori di seconda fascia
Ecco pensa che se il mio era in eccesso che poco rimane ai giocatori di seconda fascia
Perchè loro il culo non se lo fanno?
Loro sono tra i primi 500 del loro mestiere, se io fossi al n500 del mondo del mio mestiere sarei probabilmente dirigente in una grande indistria,lavorerei dalla mattina alla sera ma guadagnerei 10000 euro al mese come minimo.
Chi guadagna 1000 euro al mese non è nemmeno al n 1000000 della sua professione, e di certo se avesse avuto volontà di emergere/qualità per farlo non sarebbe di certo dove è adesso.
I giocatori se si ammalano/infortunano perdono mesi di guadagni, quando io mi infortunio/mi ammalo sto a casa al calduccio,e PAGATO, e si potrebbero fare altri 10000 paragoni.
Non parliamo di cazzate,almeno qui cerchiamo di tener fuori il “populo-grillismo”
tutti sanno che una stagione costa tra i quaranta ( giocando dietro casa ) e i 60 mila euro ( viaggiando molto di più )
Compito ISTITUZIONALE della FIT : trasformare tutti i tornei open in 15000+h aumentare notevolmente il numero dei challenger e obbligare all’ospitalità . Inoltre , ogni giocatore under 28 dovrebbe avere diritto ad un premio in denaro in relazione alla sua classifica mondiale . Nessun rimborso per i primi 96 , un rimborso dal 97 al 500 del mondo in relazione ad età/classifica .Costo approssimativo 800.000 euro. Con meno di un quarto di quello che si spende per la TV federale si farebbero crescere molti ragazzi . PER ATP E WTA chi organizza tornei deve dare ospitalità ai giocatori , convenzioni con compagnie aeree per tutti i giocatori in classifica mondiale .
Janko, una bella proposta: dona metà di quello che hai guadagnato ai giocatori di seconda fascia!
Fatevi sempre una domanda: perché nessuno tra i politici, sindacalisti, burocrati ed eurocrati vari, non dà mai il buon esempio?
Ci vuole “coesione sociale”, “giustizia solidale”, “impegno comune”.
Però a lavorare dobbiamo essere sempre noi e loro, cantori della solidarietà, sono interamente mantenuti dalle nostre tasche, a cominciare da Napo Orso Capo.
Diffidate sempre, sempre, sempre dei moralizzatori con le tasche piene e la conoscenza infusa, che sanno perfettamente cosa è bene per i loro simili.
Tipsarevic… gioca e non rompere….!
il tuo conto è parecchio in eccesso, visto che ai premi devi detrarre circa il 50% di tasse che si prende lo stato e i ladri che sono al governo…per un quarto di finale a monza ti rimangono all’incirca 1000 euro…
@ suro (#683087)
Senza dubbio è più facile campare con il calcio che con il tennis, quello ti do ragione.
Ho giocato per 13 anni a calcio, non sono mai arrivato ad essere professionista, ma diciamo che il mio secondo stipendio l’ho sempre avuto, giocando prevalentemente in promozione e in squadre forti di prima categoria. Ma ho fatto anche tanti sacrifici: 3 allenamenti alla settimana più la partita la domenica che, per un lavoratore, sono mazzi. Per il futuro nel calcio non ho speranze, persino in promozione ci sono allenatori che hanno trascorsi come ex-calciatori di serie A…..Ma vale la pena dire che nessuno ti obbliga a far niente: francamente nel calcio speravo di fare meglio, l’occasione per salire non l’ho avuta, ma almeno qualche piccolo soldino l’ho messo via, giocando in squadre a 15-20 km massimo da casa mia. Il tennis è un altra cosa. Il tennis è competitività al massimo livello, visto che puoi essere anche il migliore della tua fascia di età in Italia ma non essere certo di guadagnarci, mentre nel calcio è diverso. Io non ero nemmeno il più forte del mio caseggiato: figurati un pò…
Come ha detto qualcuno, in questo momento è un discorso che potrebbe fare arrabbiare.
Però non ha tutti i torti e soprattutto bisogna riconoscere che lo fa ora a favore degli altri e non di se stesso (visto che lui ormai è nell’olimpo)
Il problema è che voi calcolate il montepremi della competizione, ma nel calcio se vinci lo scudetto non è che prendi tanti soldi in più perchè c’è un bel montepremi. Quello che incide nel calcio è l’ingaggio che c’è anche nel tennis quindi i tennisti che vivono di tennis sono tanti e c’è attorno un mondo di maestri e altre figure che vivono di tennis. Inoltre è l’unico sport che da quasi gli stessi soldi al maschile e al femminile
il tennis va come il mercato, in un periodo dove non ci sono soldi i challenger vengono cancellati. Ricordiamoci che comunque tanti hanno uno sponsor che li aiuta per le spese. Comunque fra gli sport singoli è tra i più pagati dopo il golf che ha un richiamo ben differente per gli sponsor. I primi 200 riescono a viverci discretamente. Quali altri sport singoli permettono di guadagnare come il tennis senza pensare che solo nel tennis ci si fa il mazzo ma anche in tantissime realtà di altri sport minori che non passano o quasi in tv
Sono anche io d’accordo con il pensiero espresso da Tips.
Nel mondo del calcio il nr. 200 al mondo guadagna comunque una fortuna. Si può dire che il calcio muove più tifosi ed è vero, ma è altrettanto vero che il calcio vive di speculazioni edilizie sconosciute (e per fortuna!) ad altri mondi, compreso quello del tennis.
Molti giovani tennisti interrompono la carriera perché capiscono che poter sperare di arrivare tra il top del top rasenta l’illusione totale.
Forse è giusto così, è bene che lo sport resti sport e non l’attività principale di un paese, con numerosissimi professionisti del gioco.
Però uno sport che conta così tanti veri appassionati nel mondo non dovrebbe poter mantenere bene soltanto 80/90 giocatori in totale.
Forse se tornassimo a seguire i tornei minori dal vivo, tornerebbero gli sponsor a sostenere un maggior numero di giovani talenti.
Tra l’altro il tennis “minore” ha caratteristiche tecnico/tattiche davvero godibili.
@ Talaaa (#683077)
In linea di principio il discorso è, sotto un profilo di minima equità, giusto. Ma lo sport di cui parliamo è il tennis, vale a dire lo sport più difficile e competitivo che ci sia.
In una settimana magari ci sono 3 challenger, ogni challenger ha interesse ad accaparrarsi i tennisti migliori: i migliori non vengono per due soldi, vengono per guadagnarci e ci guadagnano. E’ così, ed è giusto che sia così perchè sono sicuro che assisteremmo a pastette (che già ce ne sono…) indecenti fra i giocatori.
Responsabilità economica e personale di chi fa la scelta di diventare tennista professionista. A suo rischio e pericolo.
Come io rischio i miei quattrini per aprirmi un bar, una pizzeria od un hotel, allo stesso modo molti tennisti hanno rischiato e rischiano i quattrini di mamma e papà nella loro crescita tennistica, ma non è detto che questi soldi tornino indietro. E per continuare a giocare devi continuare a spendere fino a che non sei stabilmente nei primi 80-90. Ma queste sono anche le regole della vita. Se decido di fare il pittore significa che forse ho un bel conto in banca: nessuno mi ha obbligato a farlo, ma chissà se ci guadagno?
Aggiungi i soldi di 4 primi turni negli Slam, sempre che perda sempre al 1° turno…
Ha perfettamente ragione..gente che e’ 200-400 del mondo e’ un gran professionista e i soldi si guadagnano solamente grazie alle competizioni a squadre.
Presupponiamo che un giocatore mantenga una media di quarto di finale ad ogni challenger che fa. A monza, che è comunque un 64 mila, prendere € 1850.
Ecco se uno fa circa trenta tornei a questo livello vengono circa 60 mila euro, aggiungiamoci sponsor e qualche primo turno a livello maggiore arriviamo a 75 mila. Togliamone 50 di spese ne restano 25 mila, circa 2000 euro/mese.
Il discorso di Tipsy non è sbagliato e ammirevole perché lui è comunque il numero otto.
E ho fatt un esempio su un giocatore modello che va parecchio bene nei ch, tra 90/110 come livello.
@ rikki (#683063)
In passato – fino a 2-3 anni fa magari si, ora (e complessivamente) non di certo. Solo quest’anno è già a quota 140.000 dollari, e ha buone probabilità di stare nei cento anche il prossimo anno…
Il problema è proprio per quelli che non partecipano agli slam(diciamo dalla posizione 115/120 in poi), loro se non hanno una famiglia economicamente forte alle spalle non possono andare avanti a lungo…
Diciamo che Paolino ha rischiato di fare la figura del “mantenuto”ma ora guadagna alla grande!
Anch’io concordo totalmente con Tipsarevic. E il suo commento è ancora più ammirevole perché proviene da uno che ha risolto i propri problemi economici. Pensiamo a quanti sacrifici devono fare i ragazzi per arrivare tra i primi 200 senza poter avere un dignitoso compenso. I top player inoltre incrementano il proprio reddito con le sponsorizzazioni, mentre per i giocatori di fascia inferiore i montepremi sono fondamentali per il loro reddito complessivo. In fondo il tennis sconta le stesse distorsioni del nostro sistema economico. Le grandi imprese pagano i top manager in quantità sproporzionata rispetto ai quadri intermedi e ai semplici lavoratori e ciò è profondamente ingiusto, oltre che insostenibile economicamente e socialmente.
Tipsarevic ha perfettamente ragione.
Pensare ai milioni quando c’è gente che muore di fame.. Dove finiremo?!
bravissimo e sono straconvinto che il bilancio di questo giocatore è sicuramente in rosso,non avesse il padre chirurgo statene certi avrebbe smesso di giocare da anni
non bisogna andare a guardare i top 200,anche i top 70-100 a fine anno chiudono senza aver preso un euro,specialmente quelli che si fanno la classifica giocando i challenger
penso che un maggiore prize money ai primi turni sarebbe una cosa da fare,io direi di raddoppiarli,pagherebbero lameno le spese che tra viaggi pranzi e altro sono la spesa maggiore degli atleti
invece credo abbia espresso un pensiero lodevole…lui è un top 10…e si prende a cuore le sorti economiche di chi non ha le sue capacità…credo sia un pensiero condivisibile e di gran cuore
Anche se puor dare fastidio fare certi discorsi in periodi come questi, Tipsarevic ha ragione. Le spese tra viaggi, alberghi, coach arrivano tranquillamente a 50 mila euro/anno e le entrate (sponsor esclusi)per gente fuori dai top 100 non ti fanno certo ricco nè lontanamente paragonabile neanche ad un giocatore di calcio di serie B…Basti pensare che uno come Lorenzi in circa 10 anni di onorata carriera ha incassato premi per 700.000 €.
Ha assolutamente ragione : si spendono tantissimi soldi ed energie per arrivare a quel livello e poi ci si ritrova con uno stipendio non così alto . Infatti chi gioca continuamente i challenger non può ambire a più di 4000-5000 euro disputando un gran torneo , deve sperare in un buon sostegno economico da parte degli sponsor e , per chi comunque non riceve un compenso adeguato , comincia prendere forma l’idea di truccare qualche match per arrotondare le proprie entrate 🙄
c’è chi guadagna 1000 euro al mese spaccandosi il cxlo dalla mattina alla sera…
ha perfettamente ragione, e una vergogna, l´atp dovrebbe aumentare i montepremi dei challenger, che sono rimasti invariati negli ultimi 30 anni, in controtendenza a i costi che sono piu che radoppiati. Ma si sa, uno dei interessi principali dell´atp non e salvaguardare gli interessi dei giocatori (sopratutto quelli di bassa classifica)e massimizzare i profitti, sempre e comunque…
Certo nel golf vince molta gente nel tennis sempre gli stessi,
e fai anche l’esempio femminile… nel golf nessuna nel tennis anche più di 15 visto che non vincono sempre le stesse
Se questo è numero 8 del mondo Seppi vale la top 5!!!
E io penso che tu sia ridicolo. Come la mettiamo? 😆