Uno Sventaglio di Tennis: L’importanza di chiamarsi Quinzi
Uno Sventaglio di Tennis – Numero 21 – Martedì 13 Marzo 2012
Da qualche settimana seguo con particolare attenzione su livetennis.it il “fenomeno Quinzi”.
E come fenomeno non intendo nè le qualità della promessa azzurra nè i suoi risultati, ma nello specifico l’attenzione mediatica che sta avendo.
Non è un caso se un punto atp guadagnato in un 10,000 susciti più scalpore della finale di Volandri in Brasile, del challenger vinto da Bolelli oppure di un match vinto da Seppi in un Master 1000.
Quinzi è stato adottato come uno dei pochi motivi di vanto del nostro tennis, anche se ha solo 16 anni.
La domanda più frequente del dibattito era: può un ragazzo di 16 anni sopportare tutta questa attenzione? Gli farà bene o male?
Per rispondere occorre fare una premessa “tecnica”. Quinzi è stato numero 1 degli under 12, numero 1 degli under 14 e attualmente è il numero 6 della Junior Ranking
– una categoria che attualmente fissa il limite di nascita a 1994. Bene, Gianluigi Quinzi è un 1996.
E andando ad arricchire questo curriculum di tutto rispetto aggiungo un altro dato riguardante le sue prime apparizioni nel circuito Futures:
3 punti conquistati, 11 vittorie e 6 sconfitte (qualificazioni incluse)
Adesso che un tennista di 16 anni abbia 3, 5 o 20 punti ATP importa poco o niente (considerando che ci sono posti nel mondo con entry list ridicole), il dato più rilevante è giocare tanti match.
E il nostro “predestinato” sembra non aver sofferto l’impatto con il circuito dei più grandi, almeno per il suo primo rendimento espresso.
Anche l’alternanza tra futures e tornei Junior è sintomo di una programmazione seria e attenta (a proposito sapete dove si allena Quinzi? Bravi, avete capito bene, non in Italia ma da Bollettieri – è una fortuna).
Ok, occorre senz’altro testare il proprio tennis nei Futures di tanto in tanto, ma l’importanza dei tornei Junior è primaria. Quinzi è un tennista che avrà un futuro basato sul primeggiare, vincere i tornei e non accontentarsi del piazzamento o della sconfitta “che ci può stare”.
Attualmente è avanti di almeno due anni: sia fisicamente che tennisticamente si confonde con un 1994 e questo suo vantaggio può essere sfruttato per trarre il massimo anche dalla categoria Junior (prima piazza, vittoria di uno Slam) con almeno un anno di anticipo rispetto ai suoi coetanei.
Il suo primo confronto deve essere con i 1994 nei tornei junior e non con ipotetiche promesse già ben avviate nel circuito futures.
Fatte queste considerazioni si può rispondere ai “Lasciatelo stare”, “Ha solo 16 anni”, “Non ha ancora fatto niente”.
Quando un tennista presenta questa serie di caratteristiche che si chiami Quinzi o mister X cresce attenzione e curiosità che va al di là del paese di appartenenza. Credete davvero che un allievo di Bollettieri (e questa è già una signora preferenza) con dei risultati simili alle spalle non sia visto con un occhio di riguardo in qualsiasi circolo del mondo metta piede? Che sia un futures 10.000 o Wimbledon Junior, Quinzi sarà destinato ad avere tutta l’attenzione dalla sua parte così come è successo per il giovane Nadal, per il giovane Federer e come sta succedendo negli ultimi 5-6 anni per Tomic.
E’ lo sport e se sei un fenomeno under 18 occorre convivere già in tenera età con la pressione, aspetto che accompagna ogni fuoriclasse che si rispetti dalla culla al ritiro.
Ovviamente ci sono sempre le esagerazioni. Si legge di gente che dal solo risultato (nemmeno livescore, ma risultato finale) dà un’interpretazione tutta sua al match fatta di cali di concentrazione, solidità e altre panzane.
Ma il discorso è un altro. Occorre andarci piano? Voltarsi dall’altra parte?
Io credo che dopo anni di coma vegetativo qualcosa all’orizzonte inizia ad apparire e forse è più di qualcosa. E’ impossibile trattenere un entusiasmo che i rassegnati tifosi italiani hanno riversato sulle sfide Federer-Nadal o Nadal-Djokovic, fuoriclasse appartenenti ad una mamma straniera.
La storia di questo sport ha accolto campioni come Nadal, vincenti sin dalla culla che appena arrivavano nel circuito maggiore dimostravano di essere ancora più affamati. Il tutto sempre sotto i riflettori.
Ma la storia ci offre anche altri esempi come quello di RIchard Gasquet, osannato dai critici e dagli addetti ai lavori come il predestinato del movimento francese. Un curriculum giovanile eccellente, tappe bruciate, ma alla fine qualche Atp vinto e nessuna affermazione in Slam o Master 1000. Anche questo è avvenuto sotto i riflettori.
La differenza sta nel sentire la pressione e utilizzarla come forza o subirla come una debolezza. Che Quinzi a 16 anni sia così chiacchierato non è una novità e neppure un dramma.
Sta vincendo, si sta divertendo e sa benissimo cosa vuole.
Ma sa anche che ci vorrà ancora qualche anno.
Alla prossima,
Andrea Martina (Andrea24h)
TAG: Gianluigi Quinzi, Quinzi, Uno sventaglio di tennis
Ha vinto per ritiro di Tipsarevic! Dai scherzo, sono fierissimo di quella vittoria sull’erba! Avrei esultato ancora di più se fosse stata seguita dai quarti a Wimbledon! Magari ci arriverà quest’anno! Lo spero!!!
Io esattamente un anno fa non sapevo nemmeno chi fosse Gianluigi Quinzi.
Poi, lavorando al torneo “Bonfiglio”, mi ha incuriosito il fatto che sia tecnici stranieri che giocatori venissero a vedere gli allenamenti e l’incontro di primo turno di GQ. 🙄
Come mai?????
Ho assistito all’incontro di primo turno di GQ seduto a fianco di Greg Rusedski che prendeva appunti e mi spiegava alcune cose.
E ho anche visto come gioca GQ, non saro’ un tecnico, ma gioco a tennis da 45 anni, signori, si puo’ sognare.
Poi apprezzo il fatto che abbia imparato la tecnica giocando su superfici veloci e che stia lontano il piu’ possiile dall’Italia.
Signori e signore, io da allora ho cominciato a sognare.
I nostri giocatori con ranking ATP, divisi per anno di nascita
Se è di vostro INTER S anche quello che riguarda i nostri giocatori, oltre a Quinzi, ecco qui un lavoretto che ho appena completato.
Un pensierino dallo Zio Sbandy !
http://www.acquistagabri.altervista.org/tennisti_italiani_dati_e_risultati_links.htm
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#635636)
che risate!!!
Ottimo articolo sull’importanza di essere pronti a gestire la pressione mediatica quando questa arriverà e le aspettative saranno fortissime. Per un tennista giovanissimo è bene imparare da subito a individuare chi gli starà vicino realmente tra i molti che superficialmente penseranno a giudicarlo soltanto per i risultati raggiunti. Saranno purtroppo i primi a sparargli contro se i risultati non saranno all’altezza. E lo faranno ferocemente. Senza aspettare e senza indulgere.
A questo punto domando, a chi mi può dare una risposta autorevole, valutato che Quinzi sta diventando un fenomeno mediatico e che dai primi pareri raccolti il poter vedere in tv qualche torneo junior sarebbe entusiasmante, se sia una idea percorribile, in un percorso di crescita dei tennisti che dal 2015 si affacceranno nel circuito pro, dare più spazio o aprire finestre più ampie nelle televisioni monotematiche ai tornei junior e futures. Mi risulta che supertennis ad esempio sia la tv della federazione.
Sarei curioso di sentire in particolare il parere di Roberto Commentucci, al quale quasi tutti credo chiedano di continuare ad offrire il prezioso contributo di competenza e di esemplare serietà e garbo.
Grazie anche a chi voglia esprimere un proprio parere
Ma no comunque è colpa di chi sceglie e cioè di Bolelli. Bolelli non può evitare di scegliere come noi tutti e le scelte spesso angosciose 😮 possono rivelarsi più o meno giuste.
@ mariano (#635318)
ma che firma! Gasquet è un fallito!
E, appunto. Magari fra 3-5 anni ci sarà Rocco Piatti o Mattia Furlan che avranno superato Quinzi, e diventeranno i prossimi top 10 italiano ( per fare due esempi a caso ).
Che il prossimo top 10 italiano si chiami Quinzi, Piatti o Furlan, per me è del tutto indifferente. L’importante è che prima del 2070 ce ne sarà uno. Non so se riesco a sopravvivere dopo i 100 anni …
Caso mai Orlin Stoliarov. Stiliarov non è mai esistito nel tennis che conta !
No, è colpa dei marziani, che sono atterrati sulla terra, e vedendo due che continuavano a tirarsi la palla di qua e di la, con 10.000 terrestri fermi che girano la testa sugli spalti, si sono detti :
” mi sa che qua non facciamo un affare … sono tutti matti questi terrestri !!! Andiamo a conquistare un altro pianeta, va … che forse è meglio ”
E fu così che il tennis salvò il Pianeta Terra contro una sanguinosa invasione da parte dei Marziani !
Non l’hai mai letto da me. Purtroppo per te io sono fuori da questo discorso.
Anzi, ho scritto più volte che se tornasse con Pistolesi per lui sarebbe meglio.
Guarda San Guinetti : lasciato Pistolesi, sotto la guida di Roberto Brogin ( ottimo tecnico che ha ottenuto risultati eccezionali con il doppio di Davis israeliano Ram – Erlich ) non vinceva più. Tornato con Pistolesi raggiunge il best ranking, rientrato nei top 100, dai quali era uscito per breve tempo, ma ne era riuscito.
Significa che il tecnico per San Guinetti era Pistolesi, quello per Ram Erlich era Brogin.
Non è detto che i coach di Nadal o Federer facciano meglio con Bolelli, rispetto a quanto ottenuto da Pistolesi con il budriense.
Anche qui DEVO MODIFICARE ( la vecchiaia … ) perchè dimenticavo una cosa importantissima.
Vero quello che scrivete riguardo Pistolesi che ha portato Bolelli al n.37, ma non dimenticatevi che con lo stesso tecnico Bolelli ha iniziato ad indietreggiare ed ad avere un’arresto nella crescita, ed invece avere iniziato ad avere un regresso.
Non è che Bolelli è impazzito ed ha lasciato Pistolesi quando era al n.37, per intenderci. Ha preso quella decisione, perchè vedeva che non c’erano più miglioramenti.
Questo è quanto successo, e comunque non è per scrivere contro Pistolesi, tecnico che comunque NON SI DISCUTE, a mio avviso, come competenza e qualità nel suo lavoro. Se discutiamo anche Pistolesi, allora ciao Pèp. Era per precisare.
Io sono dello stesso parere di Commentucci, ma a dir la verità, non ho capito nemmeno io la sua reazione.
Se per te è colpa della FIT se non abbiamo un top 10 da 35 anni, è una tua opinione. La mia è che non ci hai capito molto su come funziona il tennis, però pazienza. Ti rispondo peggio di Commentucci, ma mica ti do del troll o del provocatore, o per questo me ne vado dal sito.
Per intenderci, io non sono ne contro, ne a favore della Fit. Solo che si continua a leggere di luoghi comuni, che la FIT sia un disastro nel non creare giocatori di livello assoluto mondiale.
La mia opinione è che la responsabilità ed i meriti non sono della fit, ma dei vari team che seguono i nostri giocatori.
Esempio : Volandri è arrivato al n.25 ? Merito di Fanucci, e non della FIT. Non è diventato top 10 ? Responsabilità di Fanucci, non della Fit.
Idem per quanto riguarda i Bracciali, Starace e via dicendo con i vari tecnici italiani : Rianna, Pistolesi, Piatti, Coppo, Rizzo, Riva, Zugarelli, Tavelli etc. etc.
Pienamente d’accordo con te,solo un appunto su Bolelli,proprio su questo sito eravate in mille a consigliare al povero Bolelli che per fare il fatidico salto di qualita ,per entrare nei primi 10,doveva mollare il Pistolesi.Da li ha cominciato a non combinare piu’ nulla.
Il discorso è semplice, noi cerchiamo un top 10, possibilmente il numero 1 al mondo e QUINZI ci da speranze di poterlo diventare, poi da qui a entrare nei 1000 ce ne passa, a entrare nei 300 ce ne passa, a entrare nei 100 ce ne passa, a entrare nei 10 ce ne passa molto.
NOI IN TUTTO QUESTO TEMPO SOGNAMO, in questo momento ci accontentiamo di sognare di poter avere un futuro campione poi fra 3-4-5 anni vediamo magari non lo sarà diventato ma LASCIACI SOGNARE
Questa e’ bella!La mia idea e’ semplice:sperare non costa nulla.
@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#635615)
la caduta di Bolelli, ovvero la trasformazione da tennista professionista in tennista dipendente, è stra-colpa della fit…
Discorso che non fa una grinza. Oppure quelle dell’Ecuador e dellla Thilandia sono Federazioni mega scientifiche a livello organizzativo ?
Luoghi comuni su Seppi.
Mi chiedo e ti chiedo : avrai visto per caso la finale di Eastbourne ?
No, dimmi il risultato e chi e come ha battuto Seppi.
Rispondi, su ! E non dirmi che si tratta di una eccezione, perchè io e te questa eccezione non saremo mai in grado di realizzarla !
sito del atp. dati non parole. 😮
Ma quanto ci impiegherete a capire che LA FIT non C’ENTRA NULLA.
Allora la Schiavone che vince e va in finale due volte al R.G. , cos’è ? Opera della FIT ?
RISPOSTA : NO !
La caduta di Bolelli dopo il suo Best ranking è colpa della FIT ?
La risposta è : NO !
La finale di Coppa Davis e le semi anni ’90 saranno merito della FIT o del gruppo di giocatori creato da Riccardo PIATTI e soci ?
No, rispondiamo un po’ a quest’ultima domanda …
Infatti si può dire che l’Italia è dei non predestinati ma dei fatti da se artigianalmente.Dal figlio del titolare del circolo che ha il campo gratis, dal figlio del portinaio dei campi, dal nipote del giardiniere con passione. Il fighetto che pensa di essere grande perchè va da Bollettieri può riservare sorprese molto negative. Per fortuna infatti Quinzi ha recuperato artigianato marchigiano tornando da noi e mi pare una real thing concreta. Ma senza una battuta migliore ripete Andrea Gaudenzi.
A me comunque andrebbe bene anche se non fosse Quinzi il futuro top 10 italiano. Se ci riesce lui ben venga e contento per lui, ma se ci riesce un classe 95 o un classe 97 non mi metto certo a piangere.
Nemmeno in Italia essere top 50 è un risultato eccezionale :
Seppi, Starace, Volandri, Bracciali, Pozzi, Sanguinetti, Pescosolido, Forlan, Gaudenzi, Fognini, Caratti, Camporese
Un po’ tante 12 eccezioni, no ? Figuriamoci se estendiamo il discorso a livello planetario !
Modifico : dimenticavo : movimento ampio il tennis ? E allora il calcio ?
Direi proprio che il tennis è tutto il contrario. Sport selettivo al massimo. Per quello caso mai è difficile diventare un top 50, ma non costituisce comunque un fatto eccezionale, facendo le dovute proporzioni.
Intanto mi auguro che Quinzi faccia meglio di Seppi in quanto se facesse peggio di cosa stiamo parlando? Di un Cipolla più longilineo e troppo precoce? 🙂
Idem con patate. Gasquet ha un best ranking che NESSUN ITALIANO ha raggiunto negli ultimi 30 anni e passa !
Ma chi è che sostiene che è un predestinato a tutti i costi ?
Vediamo un po’. Speriamo di si, ma non ha ancora fatto nulla.
E’ un top 10 ? No. E’ un top 100 a 16 anni ? No. E’ un top 1000 a 16 anni ? No.
L’importanza di avere tre o trenta punti ATP c’è eccome. Inizia a giocare in giro per il mondo con 30 punti ATP, invece di 3 e poi mi dici.
Detto questo, i risultati anche nei futures fanno ben SPERARE. Ho detto SPERARE. Certezze e predestinati, assolutamente NO. Speranze CASO MAI ASSOLUTAMENTE SI.
Vi faccio l’elenco dei predestinati italiani ( che sia allenato da Bollettieri lascia il tempo che trova … Bollettieri insegnava a Krickstein nei primi anni ’80 : servizio, diritto e stop – senza volley … ).
E via :
Virgili
Miccini
Figliomeni
Cinà
Sciortino
De Vecchis
Ansaldo
I primi che mi vengono in mente. Quanti di questi sono entrati nei top 10 ? Quanti nei top 100 ?
Le non promesse, invece :
Pozzi, Caratti, Furlan, Martelli, Sanguinetti.
Nessuno quando erano under 18 gli aveva pronosticato una carriera da stelle. Eppure … : tutti top 100, ed anche top 50 !
Prima di quel challenger seppi era già 550, come è arrivato
ad essere 550 che tornei ha fatto e come è andato?
Notizie dal Brasile sui ns. tre ragazzi?
@ Roberto Commentucci (#635406)
ghisallo, non commento il tuo post per educazione, ma ti vorrei fare una domanda ed un invito:
tu conosci i motivi del “divorzio tennistico” tra Bolelli e Pistolesi?
Parla di ciò che sai.
@ Hoila seppi (#635362)
Carriera grandissima, trionfi a gogo e Quarti di finale in ogni Slam! Che carriera stupenda! Ci metterei la firma! 😀
Senza nulla togliere al buon Seppi, spero vivamente che Quinzi faccia molto meglio!
allora:
Nel 29.04.2002 al challenger di roma, allorche´seppi ha da poco compiuto 18 anni batte al challenger di roma (equivale a un challenger 30,000 di adesso) negli ottavi Stiliarov numero 113 al mondo e perde da Volandri di poco al terzo nei quarti.
Nel gennaio 2002 e´numero 700 al mondo.
Nel dicembere 2002 e´numero 350 al mondo.
Voglio dire che a questa eta´i progressi sono veloci, ma arrivare da top 50 nei top 30 e´difficilissimo, perche´ devi vincere qualche atp 250 o arrivare molto lontano negli slam o master series.
Andreas Seppi e´stato un grande talento giovanile vincitore dei campionate europei junior.
Pensavate forse che e´diventato un campione a 20 anni????
Hoilà Seppi è il più grande, involontario, umorista del forum 😛 😛 😛
volevo dire
1 vittoria 18 punti
1 finali 10 punti
2 semi 12 punti
4 quarti 8 punti
5 ottavi 5 punti
e arriviamo a 53 punti, ma Seppi ha ottenuti questi risultati
prima dei 18 anni?????
Una stupida domanda, ma per essere 539 della class ATP
al compimento dei 18 anni che risultati ha ottenuto?
perchè ad oggi per arrivare a quella classifica servono 53 punti
e per arrivare a 53 punti parlando di futures da 10mila serve
2 vittorie 20 punti
2 finali 12 punti
3 semi 12 punti
3 quarti 6 punti
3 ottavi 3 punti
Perchè se ha ottenuto quei risultati prima della maggiore età
tanto di capello
e´colpa mia se e´da anni il miglior italiano?
@ Hoila seppi (#635362)
noooooo….la carriera di seppi ??!?!!?!? questo non si puo sentire…Bannatelo per favore
@ Roberto Commentucci (#635488)
In effetti è meglio non prendersela troppa per qualche pessimo intervento. Basta evitarli.
E’ normale che qualche tifoso non sia uno sportivo al 100% ma un tifoso di calcio prestato al tennis. E’ la natura umana, soprattutto dei popoli latini.
Se poi decidi di abbandonare facci almeno sapere dove leggere i tuoi interventi che sono i più interessanti in assoluto.
Mi spiace non ne so nulla. 😉
Ghisallo, te lo spiego una volta sola e poi non ci torno più sopra.
Io qua dentro scrivo come Roberto Commentucci, privato cittadino, appassionato di tennis, tifoso dei colori italiani. Scrivo per condividere la mia passione.
Non scrivo come dirigente FIT, e infatti non scrivo mai d politica federale, ma solo di tennis giocato.
Se qualcuno cerca di mettermi in mezzo con diatribe di politica federale, attaccando me e la Federazione prendendo spunto da miei post, che con la Federazione non hanno nulla a che vedere, io smetto di scrivere all’istante.
Chiaro? 😉
Ma l’avete visto qualche volta giocare Gianluigi Quinzi? Un autentico fenomeno, fortissimo tecnicamente, fisicamente e soprattutto caratterialmente. Chiedere a Martinez, uno dei migliori junior su terra e ottimo maratoneta quando gioca con GQ. considerati i margini di miglioramento tecnico tattico e fisico di un appena sedicenne, tra soli 2-3 anni metterà paura.
Carissimo, non te la prendere con Commentucci che nulla c’entra ma prova a fare una serena autocritica e chiediti perche’ il 99% di coloro che frequentano abitualmente questo sito si sono schierati a suo favore.
Non e’ certo la conoscenza personale ad influire (io personalmente non conosco ne te ne lui e credo che sia la stessa cosa per tanti di noi) ma bensi’ il riconoscere una competenza e una pacatezza nell’esposizione dei fatti che a te manca.
@ Ghisallo (#635434)
…. fidati e bannatemi
Seppi e Quinzi.
vi ricordo che anche Seppi da junior e´stato una grande promessa. Ad esempio nel 2002 cioe´a 18 anni e´stato numer 539 della classifica atp.
Voglio solo dire GQ ha ancora due anni di tempo per raggiunger una classifica intorno al numero 500 ed e´tutt´altro che scontato che ci riesca.
Inoltre GQ usufruisce di uno staff che a livello junior hanno pochi ed una maturazione atletica molto avanzata.
Per questo vi ripeto che sarei contento se GQ raggiungesse nella sua carriera il best ranking numero 27, cosa che e´da vedere.
Certamente ci stanno lavorando. C’è stato già un groso lavoro svolto questo inverno, adesso si andrà avanti, lentamente ma costantemente, con esercizi specifici, soprattutto per portarlo a spingere maggiormente con le gambe.
Ci vorrà tempo, quello sul servizio è ovviamente un lavoro a lungo termine.
@ Roberto Commentucci (#635406)
Roberto non puoi lasciarci!!!
In quanto al resto, sono convinto che GQ sia un potenziale fenomeno, e sarà molto piu forte dei vari Seppi Bolelli Fognini etc perchè abbina quella rabbia agonistica e colpi micidiali alla “testa” (cosa che non fa per esempio Fognini)… spero di vederlo giocare coi migliori fra max 3-4 anni
@ Fla13: Forza Eremin! (#635431)
a quell’ora, purtroppo, non sarò collegato, ma appena potrò verrò a vedere il suo risultato
@ Fla13: Forza Eremin! (#635431)
anche io, sicuro 🙂
@ Andrea24h (#635429)
Scusa Andrea, se ti riferivi a me, mi spieghi quali sono le critiche “offensive” che ho fatto. Critiche sì, ma non ho insultato e offeso nessuno, caso mai siete voi che vi offendete per le considerazioni che faccio. Io cerco solo di non nascondere alcune realtà, che poi tutto vada contro Commentucci o la FIT non è colpa mia.
Dimenticavo: con un Quinzi tra i migliori di questo sport, magari a trascinare una pattuglia di buoni tennisti italiani, tornerebbe la voglia agli sponsor di organizzare tornei importanti in Italia.
Io sono di Milano, e sono convinto che con le giuste sponsorizzazioni e le sinergie tra sport e grandi aziende ed il bacino di utenza, in questa città si potrebbe tranquillamente organizzare un atp 500. Prenderei una settimana di ferie pur di esserci sempre..
Il motivo per cui Quinzi attira tutte queste attenzioni è essenzialmente quello più naturale di tutti. A noi appassianati e praticanti occasionali di tennis cosa ci piace guardare in televisione? I tornei master 1000 e gli slam, dove le partite sono di alto livello tecnico e tattico e ci sono grandi campioni. In questi tornei non abbiamo la fortuna di vedere un italiano competitivo da 30 anni. Quindi è ovvio che Quinzi ci dà questa speranza mentre Bolelli Seppi e Fognini non ce la possono più dare per tanti motivi.
Visto che stiamo giocando coi paragoni, se potessi scegliere, vorrei che Quinzi avesse la tenacia e l’agonismo di Ferrer. Con quel temperamento, che notiamo dalla sua voglia di vincere e migliorarsi, un buon talento e un fisico che sembra destinato ad essere da ottimo atleta, i rusultati saranno una coseguenza naturale. Non mi importa n. 1 o n. 10 ma vederlo in semi in uno slam e a giocarsela alla pari coi migliori per la maggior parte della carriera, mi farebbe un gran piacere.
Roby non ci abbandonare… noi da tifosi possiamo solo sognare… però abbiamo bisogno della tua competenza! Ghisallo lo sai… digerisce male le vittorie di GQ
Caro Roberto,
continua a scrivere anche su Livetennis, non privare del piacere di leggerti tutti gli utenti che ti stimano ( cioè la stragrande maggioranza) solo per colpa dei pochi che, per chissà quale motivo, sembrano voler mettersi in competizione con te..
C’è bisogno della tua competenza e della autentica miniera di informazioni tennistiche che tu evidentemente possiedi.
Grazie da chi ti legge ed apprezza anche su altri siti..
Bel pezzo Andrea…Complimenti.
Se non dici come stanno le cose, mi spieghi come fai a costruire qualcosa? Le mie critiche sono prese solo come esempi negativi, ma mai nessuno che le confuta (mi spiega qualcuno, in modo serio e competente, perché Cipolla non è stato convocato in Davis, invece di insultarmi o di piagnuccolare? mi spiega qualcuno chi si è occupato di Bolelli dopo Pistolesi? lasciando perdere i discorsi strampalati? mi si dice se non c’era modo di spendere meglio certi soldi, invece di glissare e far finta di niente???). Ci si limita a dire “lascia perdere quell’idiota” e cose di questo tipo… oppure io non scrivo più se c’è quel cattivone che non la pensa come me, fatelo fuori. Commentucci, il Medioevo è finito da un pezzo.
Grazie Aquarius74! Tra un paio d’ore GQ scende in campo e io sono pronto a tifarlo!!!
Sig. Commentucci le rivolgo una domanda che già ho fatto in qualche altro post ma cui nessuno ha risposto e penso che lei sia la persona più adatta: lo staff di Quinzi stà lavorando in maniera particolare sul servizio,dato che vedendo gli highlights della finale di Barranquilla questo mi sembra in assoluto il colpo più debole?Anche perchè per competere ai massimi livelli è indispensabile,oramai,ottenere punti diretti con questo colpo.La ringrazio anticipatamente!
@ Roberto Commentucci (#635406)
Caro Roberto,
un giorno mi dicesti che alle critiche gratuite ed offensive bisogna rispondere con l’indifferenza.
Come vedi la gente che scrive su questo sito sa bene qual è la distinzione tra commentatori e urlatori. Sono convinto che continueremo a farci delle gran belle chiacchierate di tennis qui e in privato.
Un abbraccio
Andrea
se uno legge che quinzi dall’età di 12 anni si è sempre allenato in italia tranne qualche breve parentesi in argentina ha la chiara impressione che sia un “prodotto italiano” il che non corrisponde al vero. commentucci ha poi chiarito il significato del lavorare in un sistema globalizzato e sono d’accordo con lui però rimane il fatto che GQ ha imparato a giocare a tennis in america sul cemento per continuare il suo sviluppo seguito dal team argentino di infantino e principalmente medica.
meglio prepararsi già da adesso a questi ragionamenti perchè, nonostante l’ottimo lavoro di commentucci e la sua assoluta buona fede, in futuro saranno in molti a saltare sul carro del vincitore appropriandosi di meriti non guadagnati sul campo e derivati dal semplice fatto fortunato che QG sia italiano. 😉
ecco un nuovo video in cui QG in compagnia di Infantino si esercita contro il muro! eh eh sempre vivace il ragazzo!
http://www.youtube.com/watch?v=da-Q089YyYo&feature=g-user-u&context=G2684aaeUCGXQYbcTJ33bJEZA5fFPMVcfjv_ku9B4Z1SWmYbBAzds
e per ultimo chiedo a commentucci se gli risulta che l’account di quinzi su twitter sia originale…grazie!
Sig. Commentucci, ha dimostrato sempre una grandissima professionalità oltre che garbo educazione competenza e tutto ciò che la maggioranza di noi davvero apprezza. Mi aggiungo alle preghiere di Savino ed Erminio : lasci perdere chi dimostra di non voler costruire e solo costantemente criticare. La ringrazio ancora una volta è sempre bello leggerla.
ri-buon giorno, vorrei invitare il sig. Roberto Commentuci a continuare a seguire e dare il suo parere,in ogni caso, su questo sito. Perché la maggioranza degli appassionati lo merita e anche perché l’idiozia non deve vincere. ciao a tutti
Roberto Commentucci, noi tutti ti imploriamo, continua a scrivere su questo sito. Ghisallo é solo uno dei tanti troll che si trovano in qualsiasi forum. Basta ignorarlo. Noi lo ignoriamo, tu lo ignori, e tutti sarem felici. Te lo dico a mani giunte!
Tutto sommato Gasquet nn lo si può ancora definire finito, visto che ha 25/26 anni e sappiamo che l’età media nel tennis si è allungata rispetto 15/20 anni fa, e poi cmq è stato n° 7 del ranking ATP e semifinalista a Wimbledon con tanti altri piazzamenti di rispetto,noi italiani sono 35 anni che nn abbiamo top 10 se nn erro…
è la famosa stoffa di cui parlavo prima :-), sono sicuro che GQ ne abbia molti più metri di tanti altri, Seppi compreso
Commento davvero sgradevole, perché tende a fare processi alle intenzioni. 😯
Nessuno voleva apporre alcun timbro di paternità o di merito su Quinzi. Si voleva solo riportare la nuda verità dei fatti, dal momento che lui ormai da molto tempo con la Bollettieri ha ben poco a che spartire.
Del resto la diatriba su Quinzi o su altri giocatori come prodotto italiano o straniero non ha alcun fondamento concettuale.
Oggigiorno le Federazioni sportive hanno pochissima influenza nella costruzione diretta dei giocatori.
I top 100 sono creati in pochi centri di eccellenza dove lavorano tecnici e preparatori di ogni paese.
Tantissimi degli attuali top 100 sono tennisti europei (spesso i grandi talenti fisici dell’Est Europa) cresciuti nelle accademie americane o spagnole da tecnici magari argentini, o canadesi, o slavi, e da preparatori fisici magari sudamericani o australiani.
La globalizzazione, anche nel tennis, ha fatto si che il concetto di “scuola nazionale” sia divenuto obsoleto.
Resistono solo la Francia (che ha una grande organizzazione, tipica dei transalpini, e i notevoli proventi del Roland Garros) e forse la Repubblica Ceka, che ha grande capitale umano e grande tradizione, anche se là più che la Federazione ad agire sono alcuni grandi circoli di grande qualità tecnica.
Le Federazioni devono cercare di ampliare la base, migliorare la qualità dei maestri di base, aumentare l’offerta di strutture e corsi di qualità. Poi possono cercare di consigliare, mettere a disposizione strutture di allenamento e dare supporto economico (che è poi quel che la FIT fa con Quinzi e con gli altri nostri giovani promettenti).
Il resto del tuo post non c’entra nulla con questo articolo ed evito di commentarlo. Aggiungo, a beneficio della redazione, che se ci saranno altri post così sgradevoli smetterò di scrivere su questo sito.
buon giorno a tutti. La federazione non puo essere responsabile del fatto che non c’é il campione. La federazione mette a disposizione le strutture e i maestri, promuove il tennis a livello nazionale e mette a disposizioni dei premi (€) secondo l’importanza dell’avvenimento. Vedere l’esempio della Serbia: Djokovic e gli altri campioni e campionesse serbe sono nati senza le strutture nazionali, addirittura all’estero in strutture private. Quindi s’il vous plait, smettete di attaccare la federazione senza alcun motivo razionale, ciao a tutti.
E che p…, ma uno non puó neanche sognare in pace che un italiano eccella nello sport che ama senza per forza dover sentire il frastuono di uno stormo di cornacchie che ripetono “tanto le tue speranze saranno deluse, come sempre!”. Ma non avete di meglio da fare? E lasciateci sognare in pace!
“Se avete costruito castelli in aria, il vostro lavoro non deve andare perduto; è quello il luogo dove devono essere. Ora il vostro compito è di costruire a quei castelli le fondamenta.” (HD Thoreau)
In più aggiungo, che il buon Seppi, le partite equilibrate e tirate, le perde sempre 7/6 o 7/5 al terzo. Bravo ad arrivarci, ma GQ le vince e con giocatori con maggior esperienza di lui… Questa è una dota innata, che non si può costruire! Si chiama MENTALITA’ VINCENTE! Non si può sottovalutare l’ultima vittoria in finale, su terra di Quinzi, dove è andato a vincere 7/5 al terzo quando era sotto 2/5! E come ho già detto, dopo 3 ore e mezza di battaglia a 37 gradi!!!
ragazzi, ma, obiettivamente, Quinzi sembra molto più forte di quanto non lo fosse Seppi nelle categorie giovanili…qui stiamo parlando di uno che è stato primo tra gli under 12 e negli under 14 ed ha giocato da sempre (rivaleggiando alla grande) con giocatori della categoria superiore a quella in cui lui militava in quel momento…con tutto il rispetto per Seppi, basta con questo parallelo, non regge
@ Ghisallo (#635382)
parole sante!
Io non mi accontento sinceramente,con tutto il rispetto per un buon giocatore ed un professionista serio come Andreas!
@ Roberto Commentucci (#635322)
Bene, allora se lo vuoi considerare un prodotto italiano non ci sono dubbi che fallirà. Guarda la FIT cosa ha combinato con Bolelli, caro Commentucci? Pistola lo aveva portato n. 36 e aveva davanti gli anni migliori ancora. Con la FIT se li è mangiati e ora non può che iniziare il declino. Ma questo, purtroppo, è solo un esempio. Da una FIT che butta via 500.000 come ha fatto un paio di anni fa non c’è da aspettarsi nulla di buono (guarda, per fare un altro esempio, Barazzutti che non ha convocato Cipolla in Davis, con quale spiegazione? teniamocela fra noi, che è meglio).
in pieno
Non denigro la carriera di Seppi, anzi, avercene! Ma se permetti per Quinzi spererei in molto meglio, poi se non manterrà le premesse pazienza! Se ci va bene un altro Seppi, non capisco come il 99% dei tifosi italiani di tennis si lamentino da 30 anni! Dai, sogniamo almeno che GQ diventi un top 10 fisso! Le prospettive per il dominatore mondiale di tutte le categorie con 2 anni di anticipo, ci sono tutte!!!!!!!!
@ Hoila seppi (#635362)
mazza quanto gli vuoi male a GQ, meglio una carriera alla De schepper per GQ
@ Hoila seppi (#635362)
guarda, per avere conferma della mia tesi, non devi fare neanche troppa fatica…basta che analizzi la recente sconfitta di Gasquet al 2° turno (per lui era l’esordio…) di Indian Wells…dopo aver vinto il primo set 6-3 con lo spagnolo Ramos è riuscito a perdere al terzo, schiantato nel set conclusivo per 6-1…da Ramos eh….questo è Gasquet già da diverse stagioni a questa parte
La bellezza di questa “favola Quinzi” è che Quinzi ti fa sognare, ti fa sperare, ti fa credere che “sia la volta buona”. E’ questa la “Quinzi mania” la prospettiva, basata su solide basi sia tecniche che caratteriali, che il sogno di vedere in futuro un italiano ai vertici del tennis mondiale sia una solida realtà e non una flebile utopia. Quindi viva Quinzi forever!
@ Hoila seppi (#635362)
vedo che qualcuno continua a non capire…anzitutto non mi puoi paragonare le carriere di Gasquet e quella di Seppi…le due vicende non sono assimilabili…Seppi, secondo me, è un buon giocatore e sta facendo una più che dignitosa carriera probabilemte in linea con quelle che potevano essere le sue aspettative da junior…lo stesso discorso non si può assolutamente fare per Gasquet…vai a chiedere al francese se si reputa soddisfatto di quanto fatto sinora in rapporto a quelle che erano le sue credenziali….e vedrai cosa ti risponderà….sicuramente in maniera ben diversa da Seppi…ragionate un po’ prima di sentenziare e non fate di tutta l’erba un fascio…ciò detto nessuno reputa che Gasquet sia un brocco, tutt’altro…semplicemente è una grande delusione del tennis mondiale tutto qua
Pensateci bene : tra i primi 10 al mondo, molto pochi sono quelli che hanno vinto slam e master 1000 . Sognare costa pocoper GQ è vero, e Gasquet a mio parere è un campione ( lasciamo stare i primi 4 e probabilmente Delpo ).
Non parlerei mai di falliti tra i giocatori che stanno tra i primi 100 in generale, a maggior ragione tra i primi 20 del mondo.
Noi ci facciamo cullare da un tempra che negli ultimi 20 anni non abbiamo mai riscontrato in nessun giocatore italiano..e per ora tanto ci basta !
sarei contento se Quinzi facesse la grande carriera che sta facendo il nostro Andreas Seppi e contentissimo se facesse la carriera di Gasquet.
In un moviemnto cosi ampio come il tennis essere nei primi 50 e´un risultato ad dir poco eccezionale.
Dal articolo e dai vostri commenti semra che Gasquet e Seppi siano due brocchi.
Cari amici purtroppo contano tanti fattori, basta un infortunio un pò più serio o una altezza superiore a 1,90, che ti fa perdere il baricentro, o un blocco psicologico per rallentare il ragazzo.
Continuo a dire che se arrivasse per un periodo tra i primi 10 del mondo e poi rimanesse tra la ventesima e la trentesima posizione come Gasquet per una decina di anni sarebbe favoloso
condivido quanto hai evidenziato,quando si dice che la stoffa del campione o la si ha o non la si ha, ecco GQ ne ha a iosa a mio modo di vedere
@ gbuttit (#635330)
le valutazioni che vengono fatte su un giocatore vanno sempre e puntualmente riferite alle aspettative che c’erano sullo stesso….in base a ciò, nel caso di Gasquet non può che constatarsi il suo fallimento allo stato attuale delle cose
@ mariano (#635318)
Quinzi sta mostrando di avere doti cratteriali che al povero Gasquet sono del tutto sconosciute…lì non è questione di età, quelle o ce le hai o non ce le hai, non ti inventi nulla
@ troll (#635323)
che c’hai la palla di vetro???
Quinzi farà sicuramente meglio di Gasquet…e comunque è normale che quanto fatto finora da Gasquet rispetto a quello realizzato da Nadal, faccia apparire la carriera del primo un fallimento (totale e neanche mezzo…) a confronto dei successi dello spagnolo…soprattutto, se si considerano quali erano le premesse e i clamori che avevano accompagnato l’iter tennistico di Gasquet che fin dalla tenera età di 9 anni era considerato l’enfant prodige del tennis francese….non si puàò dissentire con quanto riportato da Martina nell’articolo perchè non v’è ombra di dubbio che se c’è una grandissima delusione oggi nel tennis mondiale quella risponde proprio al nome di Richard Gasquet…e te lo dice uno che, credimi, ogni volta spera invano di essere smentito dal francese (che, oltretutto, e mi pare debba essere detto, è andato addirittura peggiorando rispetto ai primissimi anni in cui giocava da pro…ed è per questo che si deve parlare, a ragione, di forte delusione)
@ troll (#635323)
Io sinceramente non m accontenterei se vincesse un ATP 250, spero che diventi più forte di un seppi….
Se Quinzi ha il potenziale del fenomeno, sarebbe una delusione se ottenese “solo” i risultati di Gasquet. Però considerando quante delusioni e mancate esplosioni ha avuto il tennis italiano negli ultimi decenni, sarebbe comunque un passo avanti per noi tifosi italiani.
Ma potremmo provare gioie da vincenti anche nel tennis! Sperare che Quinzi diventi solo un “Gasquet” significa non credere in noi in quanto italiani. Io non lo voglio pensare.
Dico la mia… mi entusiasmo di più per una vittoria in un G1 di GQ che di un Challenger vinto da Bolelli, perchè del primo non si vedono i limiti e si può sognare, mentre del secondo, i limiti si vedono tutti e benissimo alla sua età. Quinzi primeggia da anni nelle rispettive categorie, con molta precocità e questo è sinonimo di giocatore vincente!!! Dal livescore, o anche solo dal risultato finale dell’ultimo torneo vinto, si evince inequivocabilmente che è un grande lottatore, perchè vincere con un cagnaccio da terra rossa, di 2 anni più vecchio dopo una battaglia di 3 ore e mezza a 37 gradi è anche questo sinonimo di giocatore vincente!!! Io ci credo e ci spero e nessuno potrà togliermi questo piacere! Inoltre anon dimentico tutti gli altri ottimi futuribili del ’95 ’96 nostrani! Ma chi vince i tornei è sempre GQ! Forza Quinzi, io sto sempre con te!!!
@ troll (#635323)
😯
Volandri ne ha vinti due! E Quinzi SPERI ne vinca uno?!?
Con tutto il rispetto per il grande Filo, ma GQ fa sperare molto meglio!
Tu non gli metti pressione, tu gli metti depressione!!! 😆
@ mariano (#635318)
Condivido pienamente la tua opinione, l’articolo é sicuramente apprezzabile, ma non si può considerare un mezzo fallito uno che é stato top 10 e comunque da anni sta nei primi 20/30 del mondo.
Magari Quinzi avesse la stessa carriera di Gasquet, poi se riuscisse a fare di più, tanto meglio…
con tutto il rispetto mi accontenterei se vincesse in futuro un atp250,sarebbe grasso che cola per un’italiano,tanto un nadal o un djokovic nn lo diventera mai
Quinzi si è allenato da Bollettieri per sei mesi l’anno fino all’età di 12 anni. Da allora ha sempre avuto suoi coach personali e si è sempre allenato in Italia, a parte qualche parentesi in Argentina.
Gasquet è stato un grande talento, che non è diventato campione, ma si aggira da anni tra la ventesima e la trentesima posizione.
Martina ritiene Nadal come un giovane che ha avuto successo e Gasquet come un mezzo fallito.
Ci metterei la firma 100 volte se Quinzi arrivasse al livello di Gaqsuet
Quinzi è tanto che non si allena da Bollettieri e ultimamente si è allenato in Italia prima a Roma poi a casa sua:P.S.Giorgio!
Articolo interessante …. però vorrei aggiungere una cosa.
Su questo sito siamo tutti interessati alla crescita di Quinzi (e di altri giovani).
Tuttavia siamo sempre gli stessi 30 utenti a fare commenti.
In Italia ci saranno 60 milioni di abitanti? Correggetemi se sbaglio.
Ma possibile che 30 “fissati” su 60.000.000 di italiani riescano a creare pressione su un giocatore?
Secondo me la risposa è negativa. Mi preoccupano di più le “coccole” che riceve all’interno dei vari circoli ma mi sembra che abbia già capito di starsene alla larga.
bellissimo articolo, condivido a pieno! bravo