Australian Open: Si ferma al terzo turno l’avventura di Romina Oprandi
Romina Oprandi si ferma al terzo turno degli Australian Open ($ 26.523.600, cemento), prima prova stagionale del Grand Slam.
La tennista, attualmente italiana, è stata eliminata per mano della tedesca Julia Goerges, classe 1988, n.23 del mondo, con il risultato finale di 36 63 61 in 2 ore e 9 minuti di gioco.
Primo set: Romina piazzava i break decisivi al terzo ed al nono gioco e senza mai perdere il servizio nel corso della frazione, portava a casa il parziale per 6 a 3.
Secondo set: Dal 3 a 2 in suo favore senza break, subiva un pesante parziale di quattro game consecutivi (i break della giocatrice tedesca al settimo e nono gioco), con la Goerges che chiudeva cosi’ il secondo set per 6 a 3.
Da segnalare che Romina sul 3 a 4, ha mancato tre palle break per poter cambiare le sorti del parziale.
Terzo set: La Oprandi cedeva la battuta nel quarto ed al sesto gioco.
Julia si aggiudicava senza problemi la partita per 6 a 1, dopo aver chiuso l’ultimo turno al servizio a 15.
Da segnalare che le due giocatrici hanno chiamato entrambe il fisioterapista.
Romina per un problema alla gamba ed alla schiena, la Goerges per un problema ad un occhio.
TAG: Australian Open, Australian Open 2012, Oprandi
@ Picasso (#612968)
Avevo gia’ visto il blog quando avevo letto lo splendido articolo sugli us open 2010! Quando hai scritto “regalatemi per natale Vera Zvonareva” . Avevo visto poi il video sul tubo della premiazione, con vera che tratteneva le lacrime e diceva i still love new york.. Io sono uno dei pochi che adora questa donna, e vederla vincere uno slam sarebbe una rivalsa anche per me in quanto tifoso empatico e adorante .. Se la cljsters e’ Achille, vera e’ Ettore, l’eterna perdente che e’ destinata a fallire.. Il paragone e’ alto, lo riconosco, ma se il tennis può elevarsi all’ideale, allora Vera lo incarna tutto… ! Complimenti ancora Picasso continua a scrivere!
Sei un grande! Conoscevo la tua scrittura fantasiosa (sono artemis) ma i tuoi articoli sono veramente godibili e addirittura poetici! mi permetto di replicare: a me non piace l’atteggiamento di romina perché io sento la nazionalità come una cosa de core e non di calcolo.capisco che si senta molto piu svizzera -parla tedesco l italiano lo sa come io il greco antico cioè poco e male – ma allora fin dall inizio doveva competere per gli elvetici. E’ diverso da camoranesi ad esempio perché lui ora si sente italiano e vive qui; l oprandi e’ di Berna non ha nulla a che fare con l’Italia
@ campos (#612843)
Ciao Campos, grazie per la citazione. Quel pezzo ebbi a scriverlo io, ormai secoli fa.
Visto che l’hai trascritto, redazione permettendo, cito il blog in questione:
http ://tennispsiche.blogspot.com/
Bella soddisfazione, a distanza di tempo, vedere Romina Oprandi a questi buoni livelli. Sembrava impensabile.
Tolto qualche brillante commento che ho letto (di chi effettivamente ha visto il match), trovo davvero insopportabile la malcelata soddisfazione di qualche vetero patriota, purista della razza.
E’ sport, è tennis. Le guerre sono alle spalle.
La possibilità di andare avanti in uno slam per giocatrici o giocatori validi ma non fenomenali (soprattutto in continuità e fisico) quali la Oprandi risiede nel fatto di giocare ai limiti massimi sul piano tecnico e tattico al tempo stesso mantenendosi positivi e concentrati. Ogni caduta da questo stato di grazia difficile da conservare rende possibile un rientro delle avversarie che in questi appuntamenti sono già forti di loro. La fiducia che può riporsi nella Errani è proprio data dal fatto che questa continuità aggressiva, di concentrazione massimale e colpi sempre indovinati si sta riscontrando con grande puntualità nello slam Australiano. Purtroppo questo stato adatto a proseguire è stato perso dalla Oprandi che si è trovata a giocare davvero in maniera pessima nelle ultime fasi di un match che rimaneva alla sua portata contro una Tedesca valida (nell’angolazione dei colpi e nella battuta) ma superabile. Giocando troppo centrale e negli spot preferiti dalla Georges Romina ha accelerato con nervosismo esagerato e da monella, attitudine che l’aveva allontatnata dalla Nazionale Elvetica, una fine che con più attenzione poteva essere evitata. Insopportabile comunque per i veri sportivi e amanti del tennis che l’avvenenza e l’importanza mediatica della Tedesca venga premiata con punti gratuiti ragalati dai giudici di sedia e di linea e con esultanze ad errori della underdog troppo fasciata e nervosa del pubblico davvero poco sportive.
@ campos (#612843)
Bello, bellissimo testo pieno di poesia e di sensibilità, che mi riavvicina a Romina sperando che non si vende ai mercanti, che faccia prevalere i suoi veri sentimenti piuttosto che i denari.
Letto che la Oprandi si era fermata al terzo turno, avevo pensato che la sua vittoria contro la Schiavone fosse più demerito della milanese che merito suo. Vedendo che ha perso contro una giocatrice forte come la Goerges e in tre set, le cose cambiano. Non ho visto la partita, ma se è vero che era avanti 6-1 3-2 e poi la partita è girata, non si può escludere a priori un calo dell’azzurra (ufficialmente lo è ancora) a causa di un fisico fragile. Certo, questo limiterà i suoi potenziali progressi.
Quanto alla potenziale decisione di giocare per la svizzera, obiettivamente non è scandalosa (anche se non fa piacere). Romina è nata e ha sempre vissuto in lì. Tennisticamente si è formata lì. Inevitabilmente ha un legame affettivo sia con l’Italia che con la Svizzera. In Italia ci sono 4 giocatrici più avanti di lei nel ranking WTA e questo non le consente di partecipare a Fed Cup e Olimpiadi. In più la Svizzera le ha offerto dei soldi… Onestamente non lo si può considerare un tradimento! Lo sarebbe forse stato se avesse deciso di giocare per una terza nazione!
@ magilla (#612856)
tutte balle, il servizio era quasi l’unica cosa che le usciva decentemente nel primo set. Poi ha diminuito gli errori gratuiti: per forza, Romina riusciva a malapena a buttare di là la palla, se avesse sbagliato anche quelle palle poteva anche pensare al ritiro dal tennis…
cmq continuerò a sostenere questa mi “campagna”: è ora che le giocatrici diventino educate in campo. I pugnetti sugli errori dell’avversaria se li devono mettere in quel posto e gli sbraitoni uguale. è ora di FINIRLA
@ magilla (#612856)
e perchè dopodichè non c’è più partita?
non l’hanno detto nel servizio di Eurosport? 🙂
Ma che commento è? In pratica dicono che quando Romina giocava bene è per via del problema della Goerges, mentre quando il problema (ben più pesante) l’ha avuto Romina, il merito è tutto della Goerges.
Va beh….andiamo pure avanti così.
Grande commento!
Hanno preferito la Dentoni a Romina? Non é che la Dentoni possiamo regalarla a qualche altro Stato…meno dotato dell’Italia?
@ Maurito Zarate (#612848)
ella? 😉
io ho appena letto un servizio dell’incontro su eurosport dove la partita viene commentata un po’ diversamente : si parla dell’intervento a fine primo set del medical timeout per la georges a causa di un problema in un occhio che non le permetteva di servire a dovere e il servizio dice che romina è brava ad approfittarne.Ma da qui in poi la tedesca è brava a sistemare il suo gioco diminuendo gli errori gratuiti .Break della georges e a sto punto il medico deve intervenire per la oprandi costringendola ad una vistosa fasciatura alla gamba.Ancora 2 palle break per romina annullate dalla tedesca…dopodiche non c’è piu partita.
Peccato ma brava lo stesso, Ora sotto per tornare nelle 50
Quoto al 100% l’intervento di Mik, che come me ha visto la partita.
E ovviamente non quoto invece tutte le boiate che hanno scritto quelli che la partita non l’hanno neanche vista.
Ottimo torneo di Romina, il cui limite è quello di dover convivere con l’handicap della propria fragilità fisica, che purtroppo anche in questa partita l’ha condizionata, ma per oltre un’ora c’è stata una sola giocatrice in campo, che ha letteralmente dominato la n.23 del mondo….ed è quella giocatrice che la nostra federazione di inetti, vuole regalare alla Svizzera.
Agli stupidini che la insultano sulla sua nazionalità, ricordo che la OPRANDI E’ ITALIANA ed ha scelto tempo addietro di giuocare per la nostra nazionale….il fatto della sua delusione è ben spiegato dal trattamento che ha ricevuto fino ad ora dalla federazione ovvero ZERO CONSIDERAZIONE. Se ti preferiscono ex giuocatrici come Camerin e Dentoni per Fed Cup e Centri Estivi ovvio che se la svizzera ti chiama ci pensi.
Ma smettiamola d’insultarla, ella merita il ns. rispetto e se voi non le capite ste cose io non so che farci.
ma avete visto il match invece di blaterare cavolate su Romina? tatticamente ha giocato benissimo fino al 6-3 3-2, la Goerges non sapeva che pesci pigliare, senza contare che si è comportata maleducatamente, sempre con quel pugnetto alzato e gli urletti sugli errori di Romina.
Poi è arrivato il mal di schiena ed il problema alla gamba, che hanno seriamente compromesso il match dell’AZZURRA (che ignoranti che siete che sta storia della nazionalità, che noia). La Goerges è salita di livello perché da Romina non arrivavano più colpi pungenti come prima, fino a perdere la partita definitivamente….un po’ anche per colpa di un arbitro abbastanza incapace, sia di penalizzare la Goerges per le tempistiche ridicole al servizio ed al cambio campo, sia di guardare correttamente una linea, visto che per 2 volte ha seriamente penalizzato Romina, che poi si è anche innervosita
Volevo riportare questo articolo del 2009:(sic transit gloria mundi)
La guardavi palleggiare durante il riscaldamento, cappellino al contrario calato in testa, pantaloncini e piercing sul labbro. E proprio non capivi cosa c’entrasse quella curiosa ragazzotta con il tennis. L’incontro cominciava, e la buffa e pesante sagoma bionda si tramutava in aggraziata e leggiadra tortorella volteggiante. Il campo diveniva un prato stracolmo si fiorellini delicati, che lei coglieva con dolcezza inebriante. Come per divertito miracolo degli dei, il grottesco elefantino d’improvviso prendeva a fluttuare come una piuma, leggera e leziosa, accarezzata e condotta da vento propizio. Il dipinto di un anacronistico mistero, inspiegabile agli occhi umani. Romina Oprandi, incurante di tutto, inscenava la sua opera burlesca, fatta di tagli, ricami e smorzate improvvise.
L’apice della sua storia da raccontare si ha nel 2006, durante gli Internazionali d’Italia di Roma. Non le ci volle molto per trascinare il pubblico del Foro, a tratti chiassoso e maleducato, ma competente e amante viscerale di personaggi curiosi e pieni di estro. Una partita via l’altra, la miseria di quattro games lasciati a Samantha Stosur, soltanto uno ad una impotente Vera Zvonareva. Divenne il piccolo fenomeno italiano, una giovinetta paffuta e dai nordici tratti del viso, gentile dono della svizzera tennistica, che non credendo in lei, la donò alla federazione italiana. Partendo dalle qualificazioni, un drop velenoso via l’altro, arriva ai quarti di finale, e l’allora ventenne Romina, proprio non vuole terminare la sua opera istrionica e burlesca, una variazione sul tema che sconfina quasi nell’irridente. Svetlana Kuznetsova, avversaria dei quarti, non riesce a capacitarsi, e neppure a prendere le misure a quella pulzelletta imprevedibile e incantatrice, guascona e impertinente. Una smorzata che ricade dolcemente morta dall’altra parte, piena di un candore inspiegabile e così atipico per un’impugnatura bimane. E poi lob chirurgici, volèe coraggiose e splendide, sorrisi genuini e rivoletti di ciccia. “Romina, Romina, tu mi piaci grassottina…”, vien da cantare, mutando nome e rubando il testo ad un quadro di Botero o una vecchia canzone.
Il pubblico impazzisce per la fanciulla irriverente, e Romina non solo se la gioca contro la fortissima picchiatrice russa, ma va ad un punto ed un centimetro dalla vittoria. Poi d’improvviso si trascina semovente e sofferente, coi cosciotti paffuti e bardati, quasi fosse un’eroina di guerra azzoppata o un giovane balenottero spiaggiato e smarrito. Lotta, stringe i denti, riacciuffa il tiebreak finale prima di arrendersi 7-6 al terzo. Esce comunque tra il tripudio di una gente in crisi d’astinenza da beniamini italiani, e che quasi non crede ai suoi occhi nell’averne trovato una così geniale e piena di talento. Poco male, una semifinale al foro italico sfiorata d’un soffio, ma il futuro è della giovane italo-svizzera, che a vent’anni raggiunge il numero 46 al mondo.
Ma come in tutte le favole c’è il cattivo in agguato, qualcosa che intralcia il meritato lieto fine. E l’ostacolo è travestito da subdoli infortuni in serie, braccio e spalla, fino ad arrivare al crack definitivo. Il suono macabro di ossa che stridono sinistri e carni che si lacerano, vicende che racconta con distacco, quasi quel corpo non fosse suo. Il tennis non è tutto, riferisce, come a voler mascherare l’odio per quel destino cinico e baro, che le aveva tolto tutto, senza averle mai dato tutto quello che meritava. Nessuno riesce a trovare un rimedio ad un infortunio così subdolo e definitivo. Persino Justine Henin, regina aristocratica del tennis mondiale, per molti algida e spocchiosa, a causa di una scarsa inclinazione ai siparietti finti e ruffiani di altre, è colpita dalla storia. Mette a disposizione della giovane Romina, i suoi medici personali. Niente da fare, proprio non si riesce a venirne a capo. Come in un malvagio sortilegio, che la colpisce con la sua stessa arma prediletta, la smorzata senza ritorno. Il braccio è bloccato, lo stesso braccio che pareva intarsiato nella madreperla. Le dita non riescono a muoversi, figuriamoci impugnare una racchetta. Tanto vale non pensarci più, pensare a guarire per condurre una vita regolare. Dice basta a soli 21 anni, parte, inizia una vita normale, lavora all’estero come animatrice turistica.
Poi il braccio migliora, e la tentazione di riprovarci è troppo forte. Riprende ad agosto dello scorso anno, partendo dal basso, assieme a ragazze che non hanno un mignolo della sua classe, e che la battono in modo impietoso. Sul campo c’è solo la sagoma menomata e ferita di quella tortorella giuliva e graziosa, simile ad un venticello brioso. Vince qualche partita, tra un ritiro e l’altro, senza mai rientrare nel tennis che conta.
Concludo con una riflessione profonda, su cosa la spinge da oltre un anno a viaggiare con lo zaino a tracolla, in tornei che devono sembrarle un vero purgatorio, e del quale non può vedere la fine. Forse perchè il tennis le piace ancora molto, e pazienza se può giocare al 30% (ad essere generosi) di come faceva da giovane ed integra promessa del tennis mondiale. Ha solo 23 anni, e non rimane che la speranza. Che magari recuperi ancora, prendendosi una rivalsa sulla cattiva sorte. Già rientrare tra le prime cento, sarebbe un piccolo miracolo di tenacia e tecnica, violentate dal destino. Questo è almeno quello che spera chi ama il bel tennis.
La scorsa settimana leggo i risultati del torneo itf di Glasgow, e il nome stridente della povera Romina, che rema costantemente attorno al numero 300, sconfitta nettamente al secondo turno. E scrivo le righe di cui sopra. Ho parecchie doti (nascoste), di certo non quelle di chiaroveggenza o lettura dei tarocchi. E ne ho fornito prove lampanti. E neppure posseggo il talento di riuscire a portare bene. Ma a distanza di qualche giorno, arriva una notizia che apre il cuore a quella speranziella che avevo chiamato, flebile ma significativa. Quasi invocata. Ad Ortisei, torneo itf che si gioca tra le ridenti dolomiti, all’ultimo istante decidono di concedere una wild card a Romina. E la tortorella ferita non si lascia pregare. Vince 7-6 al terzo contro Lucie Sefarova, tennista di livello mondiale. Poi si ripete contro l’altra azzurra emergente Floris, e la promettente Brianti, spazzate via in sicurezza leggera. Ora la semifinale. Qualcosa si muove insomma, nel magnifico mondo di Romina.
Picasso Petzschner 30/10/2009
Romina ha fatto il suo dovere..sono le altre e sopratutto gli altri che sono mancati…
francesca e flavia devono far basta con la fed cup.hanno dato ora si devono concentrare sugli ultimi anni e non sprecare energie prezioso per una manifestazione comunque inutile e senza senso che fa gioia e gola solo alle federazioni mentre il tennis che conta sono gli slam e gli altri tornei.a proposito sapete la programmazione di flavia e francesca?
Esce l’ultima giocatrice svizzera nel tabellone femminile
Non ho visto la partita ma mi sarebbe piaciuto (orario assurdo).
Spiace per Romina che comunque fa un bel passo avanti in classifica.
Non conosco i suoi programmi, ma penso che quest’anno se sta bene può farci vedere grandi cose.
Ripeto il mio appello: con Flavia che non si capisce se ha ancora il mal di schiena e con Francesca con male alla spalla, se si libera un posto in FedCup (per l’Italia ovviamente) deve essere di Romina!
In questo momento è più in forma della Brianti e con questo torneo l’ha superata in classifica.
finalmente esce ‘sto fenomeno…
Partita viziata da 2-3 grossi errori arbitrali contro Romina all’inizio del terzo set. Da lì in poi si è innervosita e ha giocato senza controllo mentre la tedesca cominciava a macinare di più. Purtroppo in quel campo non c’era l’occhio di falco. Bisogna comunque dire che la Oprandi per me rimane sempre una mezza giocatrice, incapace tatticamente di avere un’idea dietro al suo gioco. Oggi la Goerges sapeva benessimo cosa fare per imbrigliarla, lei invece nient’affatto, ogni palla la gioca casualmente e non modifica affatto il gioco in base all’avversaria. Quand è che si comincia ad allenare seriamente? Non è nemmeno più giovanissima…
spiace che l’ avventura di Romina sia terminata…
ma, cerchiamo in altri campi le bellezze!!
come possiamo pensare di tifare per una tennista,
solo perchè è avvenente??
mi pare davvero un pensiero idiota!!!
Non mi dispiace particolarmente. Che si ricordi che la nazionalità non è una cosa che si baratta al mercato.
tanto nn ci tocca la sua eliminazione,è svizzera…
Se se passa pure alla svizzera campionessa degli orologi a cucu’…. 😆
Almeno va avanti nel torneo una tennista bella.