Uno Sventaglio di Tennis - Numero 10 Copertina, Davis/FedCup, Generica
Uno Sventaglio di Tennis: Spagna e “terra rossa”, Del Potro non basta
06/12/2011 11:29 
26 commenti
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La Spagna ha vinto la Coppa Davis 2011
Numero 10 – Martedì 6 Dicembre 2011
Hanno chiuso l’anno con Nadal, Ferrer e Almagro nei top ten. Nei primi 100 vantano 13 rappresentati e sul circuito maggiore per 13 volte (tra cui il Roland Garros e Monte-Carlo) hanno alzato un titolo. La Spagna, signori!
Il movimento tennistico moderno per eccellenza che, con la sua quinta Coppa Davis, ha praticamente dimostrato sul campo quello che tutti pensano: sono i più forti.
Se gli anni ’90 sono stati dominati dal duo americano Sampras-Agassi, il 2000 è stato fortemente a trazione spagnola. Già nel ’99 il signor Moya aveva raggiunto la prima piazza e a seguirlo, quattro anni dopo, c’è stato Ferrero per poi arrivare al fenomeno-Nadal.
Il bello di questa nazione è l’intercambiabilità: Robredo ha avuto il suo momento di gloria raggiungendo la quinta piazza, poi c’è stato (e c’è ancora) la rivelazione Ferrer, successivamente anche Verdasco ha goduto di una posizione nei piani più alti e, in seguito alla sua crisi, il posto è stato preso da Nicolas Almagro quest’anno. Niente male.
Adesso veniamo alla finale dello scorso week-end. Io pronosticavo una sonora sconfitta per gli argentini (simile alla debàcle francese nella semifinale) e invece la sorpresa è stata quella di trovare un Del Potro tornato a grandi livelli e pronto a dare battaglia. Il primo match Nadal-Monaco non ha avuto storia, ma un attento osservatore non può aver trascurato l’anomalia della superficie: sembrava di assistere ad un match degli anni ’80. La palla non camminava causa pantano.
Quest’ultimo particolare è sicuramente ininfluente per Nadal che batterebbe Monaco ovunque, ma non lo è per Ferrer che con una superficie un attimo più rapida avrebbe rischiato seriamente di perdere l’incontro. Esaminando il secondo singolare la chiave di lettura è abbastanza semplice: Del Potro ha giocato a tennis e Ferrer (giustamente) ha messo la partita sul piano fisico provando ad allungare lo scambio e a tenere il suo avversario il più possibile in campo.
Poi abbiamo avuto il doppio, unico neo della nazionale spagnola uscita sconfitta con Stati Uniti, Francia e sabato con l’Argentina per poi arrivare al singolare che poteva ribaltare tutto: Nadal – Del Potro.
La situazione di partenza era abbastanza semplice. Mentre Nadal ha avuto un buonissimo sparring d’allenamento come Monaco, Del Potro ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie (e non sono bastate) contro Ferrer tirando bordate per 5 ore. O Del Potro vinceva in 3 set giocando un tennis iper-offensivo oppure sarebbe stato un monologo spagnolo.
Ed è proprio questa la tattica che Del Potro ha messo in atto nel primo set portandolo a casa per 6/1 e dando una sonora lezione di tennis ad un Rafa in costante affanno. Il problema, però, lo aveva individuato Roberto Commentucci in un suo commento su Facebook alla fine del primo set durato oltre un’ora: “Rafa ha già vinto, 9 minuti a game per vincere 6-1 sono impossibili da reggere”.
Profeta? No, attento conoscitore di tennis. Se Venerdì e Sabato la superficie era sembrata lenta, Domenica la situazione è peggiorata!
Del Potro ha giocato alcuni dritti che sembravano quasi degli smash se si guarda alla potenza. A Siviglia, stranamente, quei dritti-smash si riuscivano a prendere con tranquillità. Attenzione, non era Nadal ad essere atleticamente mostruoso ma era il campo ad essere mostruosamente lento. Ripeto, sembrava un match degli anni ’80.
La musica è andata avanti per metà del secondo set e poi è stata tutta discesa per Nadal, interrotta da un breve scatto d’orgoglio dell’eccellente Juan Martin che ha prolungato il quarto set fino a perdere il tie-break.
Adesso nessuno vuole sminuire la strategia perfetta utilizzata da Nadal per vincere il match, però occorre fare una semplice considerazione: è tollerabile che in un incontro importante come la finale di Davis sia lecito permettere tutto questo?
Qui non si tratta di essere veggenti, ma sono sicuro che su un campo di terra REGOLARE Del Potro avrebbe battuto sicuramente Ferrer e forse anche Nadal. E’ stato senz’altro il più forte tennisticamente parlando della “tre giorni spagnola” ma non è bastato per vincere neanche un match. 9 ore in campo contro due maratoneti.
L’ITF (organizzatrice della competizione) è una federazione tecnologicamente all’avanguardia e potrebbe tranquillamente individuare un range di velocità minima-massima di palla su una qualsiasi superficie, dalla terra all’erba. Tutto questo nasce da una questione di coerenza: Wimbledon ha rallentato per vedere un po’ di scambi (e i risultati si sono visti nelle ultime edizioni con la condanna del bel serve and volley) e le nuove superfici in cemento sono più lente per cercare di uniformare di più il gioco. La terra? Rallentiamo anche quella? A questo punto bisognerebbe prendere i bimbi più promettenti della scuola tennis e chiuderli 4-5 ore in palestra e prepararli al nuovo tennis “pedalato”.
Una volta la Davis era un campionato a squadre di tennis.
Alla prossima,
Andrea Martina (Andrea24h)
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TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2011, Uno sventaglio di tennis
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@ Marco Caldara (#603484)
Ovviamente io non c’ero quindi non posso esprimere un’opinione, ho solo sentito Nadal dire che la superficie era lenta.
Tra l’altro ho trovato anche sue dichiarazioni cercando su google.
http://www.rtve.es/alacarta/videos/copa-davis/nadal-pista-esta-poco-lenta/1260496/
@ Cla (#603448)
Su questo sono ovviamente d’accordo. Hanno facoltà di giocare sul campo che vogliono, e ci sta che lo scelgano più lento possibile. Ma questa volta, a me, non è affatto sembrato così.
@ Marco Caldara (#603362)
Veramente lo stesso Nadal ha detto in un’intervista alla tele argentina, che la superficie era molto lenta. Ma poi secondo te la Spagna gioca in casa la final di Davis contro Del Potro e Nalbandian, e fa in modo di giocare su una terra ‘veloce’? E’ evidente che piu’ lenta era, meglio era per loro.
@ Beh…. (#603328)
Ma che discorso assurdo! Ma perchè mi dovrebbe essere antipatico Nadal? Ma chi lo conosce! Non mi piace come gioca, non e’ complicato capirlo ne’, spero, accettarlo.
@ vamos rafa 4ever (#603324)
Hai perfettamente ragione, ognuno ha i suoi gusti, nè pretendo che gli altri la pensino come me. Io non detesto Nadal, pero’ quando vedo scambi con 4 vincenti dell’avversario e alla fine perde il punto, penso che sia frustrante e poco spettacolare. Ma poi e’ chiaro che non e’ facile ribattere 4 bombe di Del Potro, correndo da una parte e dall’altra.
so che questo è il regolamento ma secondo me è assurdo che una finale di Davis si giochi su un campo deciso da una delle due squadre. Chiaro che ognuno cerchi di prendersi qualche vantaggio…
@ Marco Caldara (#603362)
Ormai i federiani non sanno piu’ cosa inventarsi per rendersi ridicoli ad ogni vittoria di Nadal e degli altri spagnoli. Prima la scusa del doping, poi le superfici, e da un paio di anni a questa parte il Master di fine anno dove arrivano tutti cotti 😆
NADAL è UN GRANDE CAMPIONE… ,,,,,,, MA NON AVETE NOTATO CHE è GROSSO LA METà DI QUANDO ERA IMBATTIBILE E N 1 DEL MONDO,,,,,,? CHE STRANO….. VERO?
@ Roberto Commentucci (#603361)
Va beh ma scusa, lo sappiamo adesso che gli spagnoli hanno meno probabilità sulle superfici rapide? Abbiamo scoperto l’acqua calda 😆 . E’ normale che se avessero giocato su una superficie piu’ rapida l’Argentina avrebbe fatto partita pari, ma quello che intendo io è che ogni volta che vincono gli spagnoli e soprattutto Nadal, si fà di tutto per sminuire le loro vittorie con il discorso della superficie lenta. Anch’io allora ai federiani potrei dire: se non ci fossero state le superfici rapide in passato dove contavano i vincenti e non le corse (come dicono i federiani), Federer avrebbe vinto tutto quello che ha vinto? E inoltre, pensiamo a tutto ciò che ha vinto Nadal avendo soltanto dalla sua parte una superficie, e pensiamo a quello che ha vinto Federer avendo però dalla sua piu’ di una superficie (erba e cemento), chissà chi è il migliore….ma al di là di questo, io mi sono stufato di sentire ogni volta il discorso delle superfici. Ognuno si trova meglio nella sua e, ripeto, se sei un campione ti adatti come ha fatto Nadal o Ferrer o tanti altri dedicandosi a lavorare sodo per migliorare.
Ciao. Io a Siviglia c’ero, e il campo era tutt’altro che lento, la terra era pochissima. Magari non veloce come una vera e propria terra indoor, ma definirlo pantano o non regolare è assurdo. Lo conferma il fatto che nessuno dei giocatori si sia lamentato, argentini compresi. Anzi, Nalbandian l’ha pure giudicato piuttosto rapido. Non so cosa si è visto da casa, ma questa volta temo tu abbia proprio preso un granchio.
Nadal è un grandissimo campione, ed è stato capace di evolversi e completarsi. Però in questo momento è l’ombra di se stesso, e se si fosse giocato su un campo in terra, anche lento, ma indoor (dove freddo e umidità non influiscno troppo) anziché all’aperto (in dicembre!) a mio avviso la Spagna avrebbe rischiato di perdere la sfida, perché poi sul 2 pari non so come sarebbe finita fra Ferrer e un Nalbandian motivato, gasato e riposato. Parere personale.
@ Beh…. (#603334)
Ok dai. Prendere singoli pezzi di frasi per commentare un articolo è un modo perfetto per farne un analisi.
Ti invito ancora una volta a rileggerti gli articoli precedenti fatti su Nadal e soprattutto i più recenti su Ferrer che lo considero l’esempio numero 1 per i giovani per quanto riguarda la mentalità e la dedizione al lavoro (l’avrò ripetuto 5-6 volte).
Qui nessuno vuole rigirare la frittata. Ti invito ancora una volta a cogliere il significato principe dell’articolo che non è certamente quello di considerare la vittoria della Spagna immeritata o i suoi tennisti dei cattivi giocatori.
Per farti capire meglio utilizzo proprio il tuo metodo (ovvero prendere qualche frase e basta):
“La Spagna è il movimento tennistico moderno per eccellenza e con la sua quinta Davis ha dimostrato SUL CAMPO quello che tutti pensano: sono i più forti”
@ Andrea24h (#603296)
E’ inutile che tenti di girare la frittata. Tanto a me non la dai a bere. Rimane il fatto che hai utilizzato dei termini denigratori nei confronti di Nadal e del resto della squadra. Quando uno utilizza termini tipo “pedalatore” o peggio ancora “tennis pedalato”, si allude che un giocatore a tennis non sà giocare ma soltanto correre. Questo è italiano caro mio. Se bastassero soltanto 5 ore di palestra al giorno per essere un campione di tennis io sarei un Dio 😆 . Soltanto uno che ha un’antipatia istintiva verso qualcuno (o piu’ di uno) può utilizzare questi termini. Riguardo al fatto di Federer guarda, anche un fesso avrebbe capito che propendi per lui dal momento che porti la sua foto come immagine del tuo nick. E ci mancherebbe che non lo ammettessi….già ti sei reso ridicolo con le inutili giustificazioni sull’articolo, se poi non ammettevi il fatto di Federer era proprio il massimo 😆 . Si vede che di tennis ne capite poco o niente. Non avete idea di cosa significhi fare sacrifici giorno per giorno per arrivare a determinati risultati. Eh già, basta fare palestra e via, vero? Fosse così semplice…..
@ Cla (#603283)
Certo….Del Potro è uno che gioca a tennis, come no. Uno che l’ha messa sul piano fisico peggio di Nadal cercando di tirare bordate da una parte all’altra sia di dritto che di rovescio, cos’è questa classe? Tennis? Ma per piacere, fareste meglio a non parlare che fareste piu’ bella figura. Cosa vi costa ammettere che Nadal vi stà antipatico e che a prescindere da chi c’è dall’altra parte della rete gioca a tennis e lui no? Guarda che non c’è niente di male ad ammetterlo anche perchè la figura dei ridicoli la fate voi.
@ Cla (#603283)
Questa è una tua idea. Premesso che Nadal non fa 4 vincenti in 4 ore, a me piace il suo gioco ed è per questo che lo tifo. Preferisco veder giocare lui piuttosto che Federer perchè a me piace di più come gioca lui. So che Federer ha più classe, ma Nadal è l’unico che riesce a farmi esaltare veramente. Quindi non puoi dire che l’unica cosa che fa Nadal è buttare la palla di là, perchè altrimenti altri giocatori avrebbero vinto quanto lui.
Comunque l’articolo mi sembra interessante
@Aboliamo etc etc
Questa di tornare alle racchette di legno mi sembra una considerazione molto interessante. Ormai, non dico di tornare al legno perche’ sarebbe impossibile, pero’ forse si sarebbe dovuto fare come in un altro sport, il baseball.
Appena uscirono nuovi materiali per la “mazza”, li provarono e decretarono che avrebbero alla lunga ucciso lo sport, quindi ne impedirono di fatto l’uso, rimanendo al legno.
Comunque anche nel tennis ci sarebbe stata un’evoluzione del gioco perche’ fisicamente oggi sono nettamente piu’ forti dei giocatori del passato.
Riguardo alle superfici della coppa davis, lasciatemi sognare, e’ l’unica opportunita’ di avere campi da gioco non omologati come in tutti gli altri tornei dove la velocita’ e’ la stessa.
Sogno il Paraguay che gioco’ in casa su un campo di legno ricoperto di cera e batterono la Cecoslovacchia di Lendl!
BASTEREBBE TORNARE ALLE RACCHETTE IN LEGNO PER FAVORIRE IL TALENTO AL DOPING… OPS VOLEVO DIRE ALLA FISICITA’!!!
@ Beh…. (#603258)
Sai qual è la differenza?
Io ho fatto un articolo di cronaca con considerazioni personali (ho citato solo una volta Federer, criticandolo) e tu la metti sul piano del tifo Federer-Nadal. Cosa che io odio perchè nel tennis si può preferire un tennista ad un altro (e non ti nascondo che a me piace Federer) ma questo non vuol dire “gufare” l’avversario o denigrarlo se vince e convince.
Per dimostrarti questo ti consiglio di dare un’occhiata ad un mio vecchio articolo su Rafa:
http://www.livetennis.it/post/49469/uno-sventaglio-di-tennis-la-legge-di-rafa/
Tu non hai visto allora Delpo Nadal.Sul cemento con un Del potro così,sarebbe finita 62 63 62…non diciamo cavolate…
@ Beh…. (#603258)
A parte le scemenze federiani contro nadaliani, che e’ una volgare copia dei tifo calcistico, guardando la partita tra Nadal e Del Potro, si aveva la sensazione che ci fosse in campo uno che voleva giocare a tennis e uno che voleva giocare a un’altro sport, tirare la pallina dall’altra parte. Il che e’ legittimo, non viola nessuna legge dello sport, pero’ alla fine e’ frustrante perdere con chi fa 4 vincenti in 4 ore di gioco.
@ mariano (#603238)
Hai visto la foto di Martina? C’è Federer. Anche lui come gli altri federiani si nasconde dietro il suo finto buonismo per poi fare delle affermazioni tipiche di chi rosica. Il mio appello rivolto a tutti i federiani come lui è: ma se vi dà tanto fastidio quando vince Nadal perchè lo guardate? E basta con questa storia delle superfici ogni volta. Se sei un campione ti adatti come ha fatto Nadal negli anni sul cemento. Non è colpa di Nadal se Federer è riuscito a vincere l’unico Roland Garros e fare il Career Grand Slam solo perchè Nadal si è fatto male ed è uscito prima. Voi dite tanto che Federer sà giocare a tennis e Nadal no? Allora se Federer sà giocare a tennis si adatti anche sulla terra. Nadal è un pedalatore? Tennis pedalato? Ammazza che termini, proprio di uno che non ne capisce un tubo 😆
@ bonnie75 (#603244)
scusami volevo rispondere a Mariano e non a te!
Beh dicevo solo che condividevo le tue parole, il resto erano solo mie considerazioni…
@ bonnie75 (#603231)
Non devi attribuirmi cose non dette.
Io ho specificato che Nadal avrebbe vinto con Monaco su qualsiasi superficie. Però con una terra regolare Del Potro poteva tranquillamente vincere con Ferrer e giocarsela a viso aperto con Nadal.
Non ho fatto nessun accenno ad un ipotetico Monaco-Ferrer e tanto meno trovato motivazioni fuori dallo sport. Dal preambolo dell’articolo dovresti intuire che la Spagna ha tutti i meriti di vincere la Davis perchè è la nazione più forte del mondo.
Nadal e Ferrer contro Monaco e Del Potro avrebbero vinto su tutte le superfici. Lo testimoniano i risultati dei tornei degli ultimi mesi.
Come è possibile che un esperto di tennis come Martina possa pensare che un semifinalista al master su superficie veloce possa perdere con Monaco!!!!!!!!!!!!!! Purtroppo quando si vince ci sono sempre quelli che cercano delle motivazioni al di fuori dello sport
Condivido 😕 Spero Del Potro ritorni ai suoi livelli i si prenda la meritata rivincita ….Il problema del tennis moderno sta nel fatto che se si rallentano troppo i campi si favorisce la fisicità (NadaL, Ferrer E Djokovic ne sono la prova) e questo è avvenuto anche a Wilbledon e la cosa è assurda. Se i campi invece sono veloci con gli attrezzi odierni non si vedono scambi….A mio parere wilmbledon dovrebbe tornare ad essere quello che era e il cemento un un po’ più veloce altrimenti va a finire che la tecnica soccomberà alla fisicità, ma questo ha senso in uno sport come il tennis????