Challenger Karshi: Qualificazioni. Federico Gaio si ferma al turno finale. Nessun ripescaggio come lucky loser
Federico Gaio si ferma al turno decisivo nelle qualificazioni del torneo challenger di Karshi ($50,000, cemento).
L’azzurro è stato battuto da Gerard Melzer, classe 1990, n.316 del mondo, con il punteggio di 63 76 (1).
Gaio non è stato ripescato come lucky loser (è entrato in tabellone come perdente fortunato il giapponese Mitsuhashi). Un Grazie a Camillo
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@ Lucabigon (#560462)
Ma certo che l’ho detto io. A quasi 20 anni ancora nei future, sconfitte con gente intorno alla 4-5 centesima posizione; francamente non mi sembra una grande promessa mondiale, forse a livello nazionale puo’ aspirare ai primi cinque o sei. Comunque, ripeto, vedremo. Per adesso posso dire di aver azzeccato i giudizi su Trevisan e Fabbiano e aver pronosticato Bolelli un giocatore finito (sempre che sia mai cominciato). Non ti arrabbiare, siamo qui per discutere (a proposito Fognini non puo’ aspirare ai top 20 con quella testa, cosa ne pensi)
Come al solito…ma chi sei? L’hai scritto tu che l’anno prossimo a 20 anni saranno troppi per essere considerato una speranza o l’ho scritto io? La prossima volta esplicita meglio il tuo pensiero sin da subito se non vuoi che venga frainteso anzichè tacciare gli altri di incomprensione.
@ Lucabigon (#560341)
Come il solito non hai capito niente. Intanto la mia e’ una previsione, cosa devo dire che uno di 30 anni non e’ piu una promessa? Se ho detto una cavolata lo si vedrà, ripeto e’ una sensazione. Gaio e’ giovane (così hai capito, vero?) ma allevato secondo i canoni della Fit, quindi fortemente in ritardo. E’ ancora troppo immaturo tennisticamente. Quelli che dicono che i maestri non sono la Fit non sanno niente di tennis, quindi non meritano risposta. Ti ricordo che i campioncini in erba non si nasce ma si diventa. Inoltre non e’ obbligatorio essere precoci ma e’ molto meglio. Su cento precoci tre o quattro diventeranno forti, su cento non precoci probabilmente nemmeno uno.
Sono d’accordo che sia esagerato smettere di considerare Gaio una promessa solo perché ha perso all’ultimo turno delle qualificazioni. Certo, senza dubbio è ancora molto giovane, ma contro il fratello di Melzer doveva vincere. Un giocatore che è realmente una promessa, doveva vincere quel match. La mia impressione è che Gaio soffra ancora molto quando scende in campo con la responsabilità di confermare i risultati appena ottenuti. Questo è un grosso limite per un giocatore che ambisce a diventare forte. Certo a 19 anni ha ancora tutto il tempo di lavorarci sopra e maturare, ma gli serve un buon staff appresso. Purtroppo staff realmente in grado di forgiare i giocatori, ce ne sono pochi in Italia, anche a causa di una federazione che funziona malissimo. Forse sarebbe meglio se Gaio andasse ad allenarsi all’estero come hanno fatto la Reggi, Gaudenzi, la Pennetta, ecc…
Cavolate il fatto che Gaio a 19 anni non sia più una speranza perchè troppo “vecchio”. Ma certe volte vi rendete conto delle baggianate che scrivete? Avrei preferito che tu avessi scritto che era lacunoso in qualche aspetto (tecnico o mentale) per giustificare questa tua affermazione ma detta così giustificandola solo con un fatto anagrafico vuol dire non capire un emerito nulla di tennis agonistico.
Riguardo invece a questo tuo secondo messaggio che ho riportato sopra, i tornei futures a 15-16 anni si può permettere di giocarli solo chi ha il livello per farlo e da noi campioncini in erba non ne nasce uno al giorno. Peraltro per sfondare nel tennis che conta è dimostrato da innumerevoli fatti empirici che non è obbligatorio essere per forza iper precoci: Berankis (che viene da un infortunio ma fino a qualche mese fa era top70 ATP) ha giocato junior fino a 17 anni dominando la categoria nel 2007 per poi fare un lento ma graduale processo di avvicinamente alle posizioni che contano nella classifica ATP. Non sono tutti Tomic o Harrison che a 15 anni già stravincono tra gli junior e anche fare ciò non garantisce un posto nel tennis d’elite: vedasi infatti il caso di Donald Young che a 15 anni vinceva tutto a livello junior e ora fa fatica a stare nei 100 a 22 anni. Il tennis non è solo anagrafe.
I maestri non sono la FIT.
I maestri sono i maestri, e seguono le loro logiche, che devono coniugare agonismo e bisogno di guadagnare.
Ci sono maestri e maestri.
io dicevo scherzando che con melzer non ci sarebbero´state possibilita´alludendo al Melzer ex top 10.
Ma ora devo dire che qual Melzer si voglia Gaio non ha prorio speranze. Forse era meglio incontrare quello piu´famoso.
@ Lucabigon (#560095)
Cavolate? Beh, prova a parlare con i maestri? Io ci sono dentro e ti assicuro che e’ così. I ragazzi si devono divertire perché se no rischiano di non giocare piu e quindi la scuola tennis di guadagnare meno. Una volta che hanno 15 o 16 anni si comincia a farli ngiocare di piu, quando uno dovrebbe essere già nei future (come Quinzi che infatti e’ scappato a 8 anni dall’Italia). A 17-18 tornei juniores inutili, a 19-20 nei future e dai li non ne esce quasi mai nessuno (vedi Trevisan, Fabbiano).. Tutti i maestri ragionano così. Non bisogna stressare nessuno, non bisogna caricare di responsabilità nessuno. Mentalità provinciale e obsoleta. Parlate con i maestri argentini o francesi e vedrete che opinione hanno.
Cavolate.
@ Ghisallo (#560023)
non penso che lo voglia la fit
E’ rimasto troppo a fare future, l’ho già detto e mi ripeto. L’anno prossimo compierà 20 anni, troppi per essere una speranza. Temo che farà la fine di Trevisan e Fabbiano, del resto in Italia si cresce troppo lentamente ma e’ quello che vuole la FIT.
Bene la programmazione ma se si perde contro il fratellino scarso di Melzer manca ancora qualcosa sul piano del tennis!
peccato per fede:c’era la possibilità di guadagnare punti alla prossima