Challenger San Marino: A Volandri basta un’ora di gioco per vincere il derby contro Giorgini. Di Mauro si arrende invece in quasi tre ore

Filippo Volandri classe 1981, n.84 del mondo.

Filippo Volandri supera Daniele Giorgini, 27 anni e n. 334 del ranking mondiale, nel derby di primo turno al torneo challenger di San Marino (terra, €85.000+H).
Filippo si è imposto nel derby con il punteggio finale di 61 62 in poco più di un’ora di gioco.
Adesso per l’azzurro, che è la terza testa di serie del torneo, lo aspetta la sfida contro Bjorn Phau.

Ci vogliono, invece, quasi tre ore di gioco, perché Alessio Di Mauro si arrenda all’olandese Jesse Huta Galung, classe 1985 e n. 136 del mondo. Il giocatore siciliano ha perso con il punteggio di 46 64 76(2). Da segnalare che si sono verificati ben sedici break, otto per parte.

Report Filippo Volandri b. Daniele Giorgini 61 62
Primo set: La situazione di parità regge solo per i primi due giochi, poi Filippo prende il sopravvento strappando la battuta nel quarto e sesto gioco, chiudendo quindi con lo score di 6-4 e cedendo solamente quattro punti quando era alla battuta.

Secondo set: Volandri continua a macinare break, e dopo la prima sosta si ritrova avanti per 3-0, con due break di vantaggio. Nel quarto gioco però, Giorgini accorcia le distanze recuperando uno dei due break di svantaggio ma Filippo ripristina la situazione precedente conquistando nuovamente il servizio nel settimo gioco e vincendo il secondo parziale e incontro con il punteggio di 6-2.

Report Jesse Huta Galung b. Alessio Di Mauro 64 46 76(2)
Primo set: Alla prima sosta, l’azzurro si ritrova a inseguire indietro di due break. L’olandese passa quindi prima sul 3-0, poi sul 5-1. Di Mauro tenta la rimonta recuperando uno dei break nell’ottavo gioco e portandosi sotto per 5-4, ma è ormai troppo tardi, e sarà costretto a cedere la prima frazione con lo score di 6-4, nonostante, fosse riuscito ad andare ai vantaggi nell’ultimo turno di battuta di Huta Galung.

Secondo set: Alessio si ritrova nuovamente indietro con un break al primo gioco, che però recupera nel quarto, andando sul 2-2. A questo punto si verificano altri due break consecutivi, con l’olandese che strappava prima la battuta nel quinto game e l’azzurro che otteneva il controbreak in quello successivo.
Sul 4-3 avviene la svolta della seconda frazione: Di Mauro conquista il break che lo porta a servire avanti per 5-3, ma non sfrutta l’occassione e cede a sua volta il servizio. Sul 5-4, però, quando l’olandese serviva per pareggiare i conti, l’azzurro sfruttava un nuovo break per vincere la seconda frazione per 6-4.

Terzo set: L’andamento è simile ai set precedenti. Dal quinto gioco in poi accadono quattro break consecutivi tutti sullo stesso copione, con l’olandese che strappa il servizio ma che non riesce a confermarlo nel successivo turno di battuta. A “spezzare” questo circolo è Di Mauro che tiene la battuta nel nono gioco e si porta sul 5-4 e, nel gioco successivo, arriva a due punti dal match senza però riuscire a dare il colpo di reni decisivo. Nell’undicesimo gioco, sul 5-5, Di Mauro salva complessivamente quattro palle break, di cui tre consecutive, ma alla quinta si arrende e cede per l’ennesima volta il servizio. Huta Galung non ne approfitta perché chiamato a servire per chiudere l’incontro si ferma sul 30-15, e subisce tre punti consecutivi che consentono a Di Mauro di ottenere, anche in questo caso per l’ennesima volta, il controbreak.

Al tiebreak, Huta Galung prende subito il largo portandosi prima sul 3-1, poi sul 4-2, fino allo strappo definitivo di tre punti consecutivi che gli consenteno di vincere parziale e incontro con il risultato di 7 punti a 2.