Il successo di Novak Djokovic a Wimbledon: “Fuori dai Denti”
l destino è più forte di tutto. Anche di pallacce avvelenate che ti girano in faccia a 5000 giri al minuto e maligne fanno di tutto per farti sbagliare, oltre che giocar male. 18 anni fa un piccoletto dai capelli ritti chiamato Djokovic Novak fece il suo ingresso sul campo della famosa maestra Gencic, vestito di tutto punto e con un borsone attrezzato come un professionista, a soli 6 anni. Alla domanda scherzosa dell’esperta Jelena “E che diavolo pensi di fare?”, la sua risposta fu sibillina: “Mi voglio allenare per vincere Wimbledon!”.
Non scherzava il piccoletto, figlio di sciatori, con un DNA così talentuoso, elastico e determinato da spostare montagne. Così che la Gencic vide negli occhi di quel frugoletto la stessa luce che qualche tempo prima animava Monica Seles e la portò a dominare il tennis rosa. 18 anni dopo il piccolo Djokovic ne ha fatta di strada. Ha vinto 2 volte gli Australian Open, la Coppa Davis e tanti altri tornei, soprattutto in questo 2011, per lui strepitoso (1 sola sconfitta a Parigi, per mano di un Federer deluxe). Mancava Wimbledon, ed il numero 1 in classifica. Detto fatto. Ancora sospinto dalla luce che lo portò da solo sul campo della Gencic, oggi Novak ha alzato quella coppa che sognava da una vita, dominando Nadal (il campione uscente) in 4 set, col punteggio di 6-4 6-1 1-6 6-3. Nadal sconfitto sul piano del gioco, della continuità, della spinta. Anche della grinta e soprattutto da un tennis migliore. Oggi ha vinto il tennista che ha giocato meglio, che ha saputo proporre un tennis più incisivo, più teso a conquistare il punto senza giocar di forza a far sbagliare. Ha servito bene Novak, ma soprattutto ha risposto alla grande, entrando subito in campo e trovando profondità di colpi e precisione. Djokovic riesce con una straordinaria velocità di piedi e reattività a non subire i pallettoni arrotati dell’iberico, così da non andare in difficoltà come Federer o Murray. Lo dimostra la clamorosa striscia di questo 2011 contro Rafa: vittorie a Madrid, a Roma, a Miami. Vittoria anche a Wimbledon, su quei prati che non aveva mai digerito, e così rallentati da esser ormai tanto simili, seppur verdi, alla terra rossa che quasi ogni anno certifica lo status di campione del maiorchino in quel di Parigi.
E’ una vittoria strameritata quella di Djokovic, che viene da lontano. Da quel campo da tennis sperduto sulle montagne in Serbia, ma anche da un miglioramento costante che negli ultimi mesi l’ha reso quasi perfetto, ingiocabile. Sembra dominare ogni situazione di gioco, reggere in difesa e contrattaccare senza sforzo. E riesce a condire questa macchina “infernale” anche da qualche ricamo d’autore e tanti winner conquistati dopo aver messo alle corde il rivale. La sua palla qualche mese fa non era così retta, penetrante. “Ho scoperto una nuova dimensione di me”, recitava questa primavera, “oggi riesco a giocare divertendomi, ma senza subire la pressione del momento. Ho controllo di me stesso e del mio gioco”. Controllo. Questa la parola chiave del suo tennis. Controllo dei colpi, controllo del punteggio, controllo dello scambio. E con il cemento americano in arrivo, a lui molto gradito, chissà che il palmares 2011 del serbo non si arricchisca ancora di prestigiosi sigilli. Tanto da arrivare a pensare che lo straordinario giorno di grazia di Federer a Parigi, l’unica sconfitta patita nell’anno, gli possa addirittura costare un clamoroso Grande Slam.
Con la vittoria di Djokovic ha vinto il tennis, perché ha un nuovo numero 1, che rompe finalmente il duopolio Federer-Nadal che durava dal 2004. Una bellissima rivalità, ma che aveva onestamente bisogno di una rinfrescata. E bene che sia arrivata da un ragazzo così istrionico, divertente, sinceramente innamorato di questo sport, tanto da saper regalare alti momenti tecnici ed agonistici nelle sue sfide. In tutto senza “Vamos” a volte patetici o algide occhiate… Sarebbe diventato n.1 anche in caso di sconfitta “Nole”, ma così potrà celebrare per davvero, a 360°. E poi, chissenefrega di una fredda statistica numerica, seppur importante, quando nella sua bacheca avrà finalmente la replica di quella coppa che ha sempre sognato di alzare. Già, perché per chi non lo sapesse, la coppa di Wimbledon non esce mai dal club, anche ai vincitori ne danno una replica. Pure del 20% più piccola. “Taccagni” si potrebbe dire…
TAG: Djokovic, Wimbledon, Wimbledon 2011
ma djokovic ha un fratello di nome marko che è scarso???
federer oro olimpico 2012
Non credo sia giusto irridere Nadal cmq… per quanto possa non piacere il suo gioco, ha segnato moltissimo questo sport, con grandissime battaglie e match memorabili. Ha fatto vedere i sorci verdi a quello che è considerato il più grande… Il suo tennis può non piacere, ma va rispettato. E domenica (diciamo quest’anno) ha trovato uno che gli è stato superiore, e che merita di averlo sorpassato, tutto qua.
Questo infatti era il senso del mio commento. I suoi vamos sono purtroppo spesso diventati intimidatori, o fuori luogo, quando ad inizio carriera non era così. E poi Djokovic esulta, si, e anche in modo plateale, ma mai in modo antisportivo, e solo in momenti clou e dopo un grandissimo punto. Non mi piace per es. di Nadal come usa il “tempo” del match, un po’ come Lendl, sempre al limite del regolamento, spesso oltre.. e questo spesso è ancor più importante di un vamos per l’andamento del match. E poi il mio commento finale, quella battuta, era soprattutto un riferimento al dualismo con Federer (le algide esultanze). Un qualcosa che provocasse una rottura del loro dominio era per me necessario dopo anni di questa rivalità che sarà stata anche bella sì… ma quanti loro match sono stati davvero “Belli”? Per meno della metà dei loro confronti. Aver 4-5 giocatori realmente in grado di vincere uno Slam è fondamentale, a mio avviso, per la bellezza di un torneo stesso.
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
@ mamo (#544303)
ora poprio gli va mal,
e non vince piu’ NIENTAL,
urla spruzza schizza sbanda,
poi si aggiusta la mutanda,
ed arriva anche misio,
quasi quasi chiamo il fisio,
poi di nuovo arranca e sbanda,
e si aggiusta la mutanda …..
@ drummer (#544293)
come non sottoscrivere.
@ mattew (#544246)
Ha scritto la sensazione che in parte ho provato anche io.
Esultare è lecito, ma a mio parere c’è modo e modo.
Nadal, sull’onda lunga di autentici gentiluomini come Corretja e Moya, si è trascinato la fama di essere sportivo.
Questa sportività l’ha dimostrata in realtà solo con Federer, anche perchè ci ha vinto molto spesso.
Con Nole lo stesso, finchè vinci stai al gioco (anche alle imitazioni), ma quando perdi cambia tutto.
Sportività ad intermittenza.
I “vamos” intimidatori, le occhiate cattive, la bocca storta alla Stallone, hanno invece mostrato il lato ridicolo di Nadal: quello di un guerriero disarmato.
Invece di fare il cattivone, perchè hai visto che per una volta il tuo avvesario corre quanto te, rischia qualcosa. Dimostra coraggio, gioca vincenti. Se invece tiri pallette in mezzo al campo che guerriero sei?
i vamos di nadal sono fastidiosi perchè plateali, continui, e spesso fatti dopo l’errore dell’avversario, non solo dopo un vincente. Chi non se ne accorge vuol dire che guarda le partite con dei paraocchi grandi come una casa, accecato dal tifo.
Anche Djokovic spesso esulta in modo plateale, battendosi il pugno sul petto, però almeno lo fa quasi sempre su vincenti e dopo punti importanti, non per tutta la partita.
E’ diventata comunque un’usanza diffusa e sgradevole, sia in campo maschile che femminile (la bartoli è il caso peggiore, andrebbe fatto qualcosa), a volte sembra di vedere partite di calcio fra urla, simulazioni e gesti antisportivi..
@ Angelo (#544261</a
quante stronzate in un solo post hai scritto….anke tu saiq ualkosa di record a quanto pare…
bell’articolo, nole sono 4-5 anni che c’è e si vedeva che la stoffa c’era ed ora è maturato fino al top, inoltre quello che volevo sottolineare che alla fine negli slam tutto questo federer-nadal non c’è stato, il loro è stato un lungo duopolio x molti anni in classifica ma non negli slam o meglio agli usopen non si sono mai incontrati nonostante sei finali consecutive di federer, agli australian open solo un volta x grazia di verdasco nonostante 5 finali di federer, poi al RG c’è stata diverse volte la sfida, eccetto le due intrusioni di soderling, ma erano sfide con il risultato quasi scontato, poi a wimbledon 3 volte xche’ x rafa era come giocare su terra verde se superavi la prima settimana, non era l’erba di 7-8 anni prima
@ mattew (#544277)
infatti io non attacco proprio nessuno, non commento mai quando uno esulta dopo un punto, lo faccio solo se si inizia a dire che nole esulta a squarcia gola dopo ogni punto (cosa non vera) e non si dice mai che lo fa anche nadal. comunque lo fanno entrambi ogni tanto non sempre, quindi non credo sia una cosa da mettere costantemente in risalto e non mi sembra affatto antisportivo, non sono mica la bartoli!
@ Fra (#544270)
Infatti!! Non c’è niente di male a gioire dopo un punto e allora smettetela di attaccare Nadal se ogni tanto dice qualche vamos! Non se ne può più con queste stupidaggini!
@ mattew (#544246)
questa ormai sta diventanto una leggenda metropolitana…non esulta dopo ogni punto…ma che partite guardate? e poi che male c’è a gioire dopo un punto conquistato? boh! ma vedo che purtroppo sono parole dette al vento!
comunque complimenti all’autore dell’articolo, davvero scritto bene e che mi trova pienamente d’accordo!
Che barba che noia che barba che noia. 😥
Solo Federer sa vincere; solo Federer sa fare spettacolo; solo Federer vince i tornei veri con le superfici vere con gli avversari più forti di tutti i tempi. 💡
Continuate a mentire a voi stessi sapendo di metire spudoratamente. 😯
Tsonga ha vinto un match giocando all’attacco e mi domando con il talento supremo che mai nessuno ha avuto prima nel tennis cosa ha impedito a Federer con il maestoso servizio che si ritrova di giocare all’attacco e battere Tsonga, Djokovic, Nadal e di trionfare a Wimbledon???. 🙄
W Jo e grazie infinite per il coraggio fatto vedere nei QF ed aver mostrato al mondo come si puo vincere a Wimbledon giocando un gran tennis ancora grazie infinite.
Ammetto di essere antico…questo wimbledon e’ stato vergognoso dal punto di vista del gioco…complimenti agli organizzatori..hanno distrutto un mito…questi due finalisti qua sull’erba che c’era prima non arrivavano ai quarti mai nella vita.per carita’ grandissimi campioni…ma il tennis sull’erba era diverso…in finale il campo e’ stato piu’ lento del roland garros…e’ ridicolo.!!!
Per lo stesso motivo per cui a Wimbledon sono impazziti per lo show messo in piedi da Tsonga nei QF con l’algido Federer. 😉
SI MA LO SAPEVAMO CHE NOVAK E’ UN MOSTRO HA PERSO UNA VOLTA SOLA CON FEDERER
QUEST’ANNOHA VINTO L’ AUSTRALIAN OPEN DOPO AVERLO VINTO ANCHE NEL 2008
POI HA VINTO ROMA WIMBLEDON E TANTI ALTRI A PARIGI HA PERSO CON FEDERER IN SEMIFINALE .
GLI MANCA SOLO L’ US-OPEN POI DP ROMA AUSTRALIAN OPEN E WIMBLEDON SE VINCE L’ US OPEN HA VINTO 4 SLAM (CONTANDO ROMA ) SU 5 (NON CONTANDO INVECE PARIGI VHE NN LA VINTO
CMQ DJOKOVIC E’ FORTISSIMO ANZI UN MOSTRO DEL TENNIS
Il tutto senza “Vamos” a volte patetici o algide occhiate…
Questa te la potevi benissimo risparmiare. Penso che nessuno esulti così esageratamente (con urla isteriche) come Djokovic dopo un punto. Prova a pensare un momentino perchè il pubblico a Parigi era così nettamente schierato a favore di Federer e a Wimbledon parteggiava in modo così esagerato a favore di Baghdatis.
Non so perchè ma Nadal anche nella sconfitta mi è sembrato cercare quando era disperato un gioco più piatto e penetrante anche se non essendo così naturale a lungo andare non lo ha retto. Su Rafa si potranno dire tante cose negative ma è certo che per la vittoria è quasi disposto a mettere da parte il suo solito gioco per improvvisare qualcosa di più efficace. Questa spinta a diventare il suo opposto pur di vincere per ora vana contro questo Djokovic è la sua più grande forza.
secondo me ha influito anche il cambio di racchetta, se oggi tira più forte di 6/7 mesi fa il motivo è quello e naturalmente la nuova condizione atletica per cui oggi fa meno fatica..
Firmato e sottoscritto l’articolo al 100%. 😉
Vorrei porre un quesito che da tempo ho in mente, perchè mi sembra che la verità non venga mai detta fino in fondo. 🙄
Si dice che l’erba di Wimbledon non è più l’erba di una volta ormai è erba battuta etc. etc. etc.
Ok se lo dicono gli esperti e i giocatori chi sono io per smentirli???. 😯
La mia impressione forse sbagliata anzi certamente sbagliata è che quest’anno il giorno della F maschile c’era più erba che negli ultimi anni. Mi sbaglio???. 🙄
Al di là se i semi dell’erba sono diversi o se viene tagliata più corta o in modo diverso ma quando per tre finali consecutive si affrontarono Edberg e Becker su quel campo centrale dove stava l’erba???. Non c’era, era quasi tutta sparita perchè moltissimi facevano serve and volley. 😎
L’erba dove stava quando Borg si sfidava per il titolo con McEnroe???. 🙄 Non c’era!!!. 😯
Allora io dico che c’è più erba oggi che ai tempi del serve and volley e dell’erba erba. Quindi c’erano più metri quadrati senza erba negli anni 70/80/90 che oggi a mio modesto parere.
La differenza la fanno gli attrezzi che oggi permettono velocità che con Sampras non si avevano sebbene Muster oggi non vince perchè tirano troppo piano e lui non chiude i punti ma per favore Thomas. 😛
Dicono che con gli attrezzi più potenti hanno rallentato con le palline più larghe di diametro, bene ma i metri quadrati di erba che ci sono nelle finali degli ultimi anni non c’erano 20 anni fa perchè frequentando costantemente la rete nella famosa T del servizio davvero si poteva parlare di campo di patate.
Rivedetevi l’ultima finale come stavano ben messe le T, c’era ancora erba.
Se qualcuno mi dice dove sbaglio o dove la mia analisi non tiene conto di fattori che non so, possiamo guadagnarcene tutti e capire meglio se era meglio l’erba erba o se è meglio l’erba battuta di oggi.
sono d’accordo con questo articolo. E’ stato un vero piacere vedere Nadal subire, è quello che si merita il suo tennis potente, monotono e poco elegante.
grande nole, vero n. 1! ci voleva