Il nuovo che avanza. Considerazioni sull’Australian Open appena concluso
Tira una ventata d’aria nuova sul circuito maschile. Aria fresca che sa di ricambio.
NADAL e FEDERER abdicano temporaneamente in favore di DJOKOVIC-MURRAY. Ma andiamo per ordine e analizziamo quest’ultima edizione dello Slam australiano che ha creato un po’ di malcontento sportivo.
Alla vigilia i primi due favoriti erano i soliti noti. La prima settimana ci ha regalato un match bellissimo, di cuore, dove Nalbandian e Hewitt hanno dato vita ad una battaglia che un beffardo sorteggio ha voluto piazzare al primo turno. Nel giorno successivo Re Roger ha accusato diversi problemi contro un Simon che pedalava e tirava di tutto oltre la rete: vittoria al quinto set con non pochi brividi per i sostenitori dell’elvetico. Il tabellone si delineava con le gradite sorprese di Raonic (rampollo canadese con un buon avvenire) e i giovani Berankins, Nishikori e Tomic che, pur perdenti, hanno fatto dei progressi importanti in classifica. Tra tutto questo, un biondo ucraino, mister Alexander Dolgopolov, regolava prima Tsonga e poi Soderling acquistando di diritto la patente di “ottimo tennista” con un gioco incisivo e a tratti spettacolare.
Arriviamo ai quarti di finale e i soliti noti sono sempre lì pronti a rispettare il pronostico che li vede favoriti.
Qui accade la prima sorpresa: il numero 1 cede a Soldatino Ferrer per guai fisici e Dolgopolov, causa beata inesperienza, rischia di portare Andy Murray al quinto set.
Ecco, in semifinale ci arrivano anche loro: Murray e Djokovic che, come ogni slam, portano addosso la maledizione di eterni outsider. Ma Nole non ci sta, batte Roger e poi Murray in finale assicurandosi il secondo slam della carriera.
Ha fatto un torneo chirurgico: nel 2008 confermò il suo potenziale dimostrando un tennis elettrizzante, forse il migliore della sua carriera. Quest’anno invece è stato meno spettacolare ma più solido, dal punto di vista tecnico meno brillante, ma da quello fisico decisamente pauroso: il tutto unito da una lettura mentale dei match da grande campione. Nole, a differenza del 2008, appare ora molto più pericoloso perché sembra aver digerito le dure lezioni delle leggende che lo precedono in classifica. Cosa che invece non ha fatto l’incompiuto Murray che spreca le sue ottime potenzialità tecniche con un tennis attendista, a volte quasi banale.
Chiudo l’articolo commentando anche le legittime lamentele degli appassionati sulla qualità di gioco che si è vista. Che il tennis stia ormai procedendo sulla rotta della fisicità è ormai scontato (specie nei 3 su 5), ma occorre salvare il salvabile per sperare in tempi migliori: un Djokovic in questo stato può seriamente allargare a tre il discorso della prima piazza anche se devono inserirsi altri fattori (Nadal meno padrone sulla terra, Federer più competitivo nei 1000 e sull’erba e Nole chiamato alla conferma in uno dei tre prossimi Slam). E questo fa bene al tennis. Murray dovrebbe cambiare coach, mentalità oppure rassegnarsi ad essere l’eterno perdente. Del Potro, se ritorna ad ingranare con il suo tennis devastante, può essere particolarmente pericoloso nella seconda metà dell’anno (salvo gradite sorprese sul cemento di Marzo). Nelle retrovie abbiamo ammirato un rovescio favoloso (Wawrinka), il tennis frizzante di Dolgopolov e la truppa Tomic, Berankins, Dimitrov, Raonic, Nishikori sembra voler fare finalmente sul serio.
Il nuovo avanza e il vecchio sembra gradualmente andar via: Nalbandian non regge più i 5 set come una volta, Roddick usciva con Federer o Nadal e adesso basta Wawrinka, Davydenko deve togliere ancora un po’ di ruggine e difficilmente Ljubicic e Melzer ripeteranno una stagione come quella passata. Il tennis chiama Gulbis, Cilic, Gasquet (per l’ennesima volta), Bellucci, Dimitrov, Haase e Dolgopolov. Sta a loro rispondere.
Andrea Martina
TAG: Australian Open, Australian Open 2011, Djokovic, Federer, Murray, Nadal, Uno sventaglio
Giang ti premetto che sono un megaultrà di Federer…quel che dici potrebbe essere vero,solo che la tua è una analisi a ritroso;)
i risultati di nadal son stati fenomenali da subito sulla terra,crescenti sull’erba con 3 finali consecutive e vittoria e crescenti(ma lentamente) sul cemento.
come ho già scritto non lo vedo un miglioramento “di superficie”,pur col grande allenamento dello spagnolo,semplicemente Nadal ha raggiunto la completa maturità e questo significa giocare ad occhi chiusi sulla terra,essere il favorito 1-2 sull’erba e giocarsi lo slam anche sul cemento…;)
se poi i risultati,indipendentemente dalla loro disposizione nella scala del tempo e quindi in termini assoluti,ti dovessero sembrare non eccezionali mi preme sottolinearti che in attività dei top player in forma solo federer ha fatto meglio di lui…
@ Vittorio (#477326)
Che nadal sia un mostro non ci sono dubbi. Però non mi sembra che abbia ottenuto risultati strabilianti negli slam sul cemento.
Si è vero, ne ha vinti due, ma agli ao, oltre al successo del 2009, solo una volta è arrivato in semi (in cui prese una stesa pazzesca da tsonga), tutte le altre volte si è fermato al massimo ai quarti!! Agli us oltre al successo ci sono 2 semifinali, per il resto è stato eliminato sempre prima.
Quello ke voglio dire è ke nadal in questi due tornei non mi è sembrato imbattibile. Cioè, ha vinto perchè è appunto un mostro ma obiettivamente ha combinato poco nel complesso.
Quindi non mi sembra che sia come dici tu: “se le cose vanno come devono vince nadal”
djokovic potrà anche essere capace di batterli sulla singola partita,ma per onestà intellettuale non vorremo mica paragonare a livello globale djokovic con nadal e federer,vero?per carità
nadal sul cemento ha due slam,come djokovic grazie a quello che ha appena vinto,altrimenti lo spagnolo sarebbe pure in vantaggio..
e mi piace ricordare che se ha vinto l’ao 09 e lo us open 10 è per la crescita globale del giocatore,non certo,appunto,perchè è specialista di questa superficie
sulla terra è imbattibile o quasi,ridendo e scherzando ha comunque vinto due wimbledon e sul cemento ha due slam…
oltretutto,dall’ao 09(parlo di slam,ovviamente) allo us open 09 ha preso la stesa mostruosa da Giovanni Martino(quello che appunto dicevo prima),un vero massacro,ma all’ao 2010 non era in salute piena…allo us open sappiamo come è andata…
il fatto è che ci sono giocatori specialisti,ed altri talmente forti da vincere tutto su tutti,anche contro gli specialisti…
quello di nole non è altro ke un acuto come gia altre volte è capitato in questi anni federeriani e nadaliani e tra l’altro nello slam in cui è piu facile ke cio capiti ! la realtà e ke adesso al roland garros nn ce ne sarà per nessuno (vince nadal(anke se tifo sempre roger ) e a wimbledon tornerà roger e djokovic a stento fara di nuovo i quarti !!
in conclusione ke nole potesse fare qualke acuto sul cemento qua e là era una cosa gia risaputa !! non vedo novità
Bell’articolo! Una panoramica corretta sul momento attuale del tennis. Dai 7 nomi che hai fatto in fondo all’articolo spero e penso esca qualcuno che esploda definitivamente questa stagione!
BELLUCCCIIIIIII RISPONDIIIIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!!!!!!!
IL FUTURO PUOI DAVVERO ESSERE TUUU !!!!!!!!!!
Piccola precisazione: il nuovo che avanza è inteso come “il nuovo Djokovic, decisamente diverso rispetto a quello visto nelle precedenti occasioni” e da quel titolo, mi allargo con una panoramica sugli altri nuovi che avanzano!
se vinceva sempre il piu’ forte vuol dire che federer aveva in bacheca invece di 67 trofei ben 115, roger non è una macchina e ancora meno lo è nadal nonostante 5 anni piu’ giovane, federer è semplicemente il tennista piu’ forte di sempre che con le sue partite e gesta ti fa alcune volte emozionare e quasi piangere e altre volte ti fa ridere xchè fa delle cose pazzesce e cio’ che conta nello sport è dare emozioni e non sempre e solo vittorie fine a se stesse, le grandi sfide simili a grandi film bellissimi tra la classe e il cuore del maturo roger e la potenza e il cuore del giovane rafa non ce le potranno mai regalare altri tennisti soprattutto ora che si va sempre di piu’ verso un tennis fisico
Che Nole sia il nuovo che avanza mi sembra errato. Nole non è da ieri che cerca di insidiare i primi 2 al mondo.
Bah…non sono convinto!…nadal negli slam sul cemento non ha mai combinato niente!!! E’ stato battuto da parecchi avversari…..
Ciao, bell’articolo. Però direi che Djokovic non si può proprio considerare il “nuovo che avanza”! 😉 Per il resto sono d’accordo. Alla lista che hai fatto aggiungerei Berdych (in crescita psicologica), Almagro, Golubev e Harryson. Nn darei per spacciati Davy e Nalba… se il primo riprende a giocare a ping pong farà risultati ovunque mentre la Nalba, beh… basta che giochi come sa!
con tutto il rispetto parlando,sottolineando che il mio cuore deve passare e dire che a 30 anni Federer potrà solo calare(in che modo e per quanto tempo non possiamo saperlo,confidiamo nella sua classe),tutti i tennisti attuali ad eccezione di Giovanni Martino sul veloce sono lontani anni luce dall’attuale n1 del mondo.
di tornei come questi se ne parla tanto proprio perchè sono episodi,se le cose vanno come devono vince Nadal,e con tutto il rispetto parlando(e dopo aver visto una finale simile) è giusto e bene così
Federer e Nadal non sono ancora finiti…..anzi.