Simone Bolelli lascia Riccardo Piatti. L’azzurro dichiara: “In questo momento particolare della mia carriera ho bisogno di una persona che stia sempre con me”
Riccardo Piatti e Simone Bolelli hanno interrotto il rapporto di collaborazione che durava da 14 mesi.
Dal sito Il Tennis Italiano dichiara Simone: “Ho parlato con Riccardo e gli ho spiegato che in questo momento ho motivazioni diverse e sentivo il bisogno di cambiare. Secondo me lui non poteva dedicarmi il tempo di cui avevo bisogno soprattutto nei tornei in giro per il mondo. Quest’anno sono andato in giro quasi sempre da solo. E poi per lui viene sempre prima Ljubo che è n.15 del mondo e quindi ha la priorità. Ma io, in questo momento, non posso essere secondo”.
“In questo momento particolare della mia carriera ho bisogno di una persona che stia sempre con me. Sono comunque molto grato a Riccardo perché, dal punto di vista umano, mi ha aiutato molto a crescere. Sotto questo aspetto è stato fondamentale”.
“Adesso mi appoggerò a Tirrenia che è un posto perfetto per allenarsi, con Renzo Furlan che mi segue in campo e Marco Panichi per la preparazione fisica. Sono in attesa di trovare un coach che mi segua a tempo pieno e che sia disposto a viaggiare con me”.
Potrete leggere tutte le considerazioni del “Bole” sul numero di novembre di “Tennis Italiano”.
TAG: Italiani, Riccardo Piatti, Simone Bolelli
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la sett. prossima che tornei farà il Bole?
Di Base Bolelli deve tornare a giocare ad un certo livello e non essere il fantasma di se stesso!Infatti un Bolelli d’annata vince anche un challangerino indoor tornando nei 100 subito!
Ti stai candidando come il prossimo?
incompiuto* scusate 😉
Dimenticavo : un aspetto positivo nel lavoro del prossimo coach è che fino a Barletta Bolelli difende solo 10 punti degli Australian Open 2010, ed ha due posti disponibili nel ranking occupati da punteggi ZERO. Vale a dire che fino a Marzo 2011 puoi solo aumentare i punti. Per diminuirli devi per forza perdere tutti i match.
Ma se vai a cercare punti sulla terra battuta, praticamente è dura perdere tutti i match.
Per quello che, avendo solo 50 punti di distacco dai primi 100, da qui a Marzo i punti si trovano. Tornare nei 100 Bolelli ce la fa anche se non lo vuole. Occorre a questo punto – appunto – mirare ai primi 70, per entrare nei tornei su terra battuta tipo Estoril, Gstaad, e via dicendo. Oppure se ce la fai prima, e riesci a fare quei 4 tornei bene come dico io, addirittura trasferirsi sul cemento americano in primavera per puntare a due bei tornei a Indian Wells e Miami. Prima però li devi preprarare andando a Delray Beach, vari ed eventuali.
Insomma : preparare bene i tornei sulle superfici che vuoi affrontare. Non a caso : si entra a Marsiglia ? Ci si va. Si entra a Las Vegas ? Ci si va ! Si entra ad Acapulco ? Ci si va !
ERRATO ! Se miri ad un torneo importante dove ci sono punti importanti, lo prepari nei tornei atp 250 che ci sono prima sulla stessa superficie. Anche a costo di fare le quali e di rinunciare ai tornei ricchi o nei quali entri.
Un esempio ? Se va a fare i tornei ATP negli States prima di Indian Wells e Miami ci entra. Deve EVITARE gli INDOORS. Niente Zagabria o Marsiglia.
Errori di programmazione non può permetterseli.
Dunque : in assenza di un coach ecco lo sbandy travestirsi da coach programmatico.
Cosa devo fare in questo momento ? Primo : recuperare il ranking, con quello che ho a disposizione. Anche perchè se dobbiamo lavorare sul piano tecnico tattico ( Capello ? Un buon allenatore per Bolelli, no ? ), rischiamo di ritrovarci a giocare la finale del sociale a Budrio …
Quindi : prima cosa che andava fatta era quella di andare in Sud America a cercare punti sul rosso ( Bolelli è un giocatore che produce più sul rosso che sulle altre superfii, i risultati sono li a dimostrarlo ). Non lo si è fatto. Pazienza : ci rifugiamo negli indoors europei. Se proprio proprio c’era anche il cemento americano, per fare punti nei challengers. Tradotto : la Serie A può andare a farsi benedire. Occorre cercare la vittoria in un challenger per rientrare nei 100 ed evitare le quali negli ATP, oltre ad entrare nei tabelloni primaverili degli ATP 1000 americani.
Fatta una parentesi, molti italiani dovevano essere in Sud America insieme a Fognini e Lorenzi : Starace, Bolelli, anche Cipolla, Di Mauro, Brizzi e via dicendo. Trevisan, Matteo Viola, Fabbiano e Ghedin dovevano essere in giro per il cemento americano, negli indoor andavano bene i vari Stoppini, Galvani e via dicendo. Invece in tanti in Serie A …
Si tentava di chiudere l’anno nei 100, cosa non impossibile. Basta giocare un paio di tornei buoni. Si difende 0 punti, e si è ad una cinquantina dai primi 100. Non si tratta di impresa tornarci prima del 2011.
Poi, nel 2011, se non si entra direttamente agli Australian Open, a quel paese le qualificazioni. Vorrebbe dire fare le quali anche negli ATP prima, vorrebbe dire ancora rischiare di andare a vuoto di punti ATP. Dovresti andare a fare il challenger di Noumea.
Si scarta il tutto. Io punterei sui primi challenger su terra battuta sudamericana, tipo Bucaramanga e vari, e poi via con le quali nei tornei ATP su terra battuta sudamericana. Niente indoors europei, insomma. Vanno presi più punti possibili sul rosso. Poi si torna in Europa, se si entra nei tornei ATP 1000 americani su cemento, ok, mi va bene anche il Challenger di Boca Raton Sunrise, ed un tre settimane di cemento americano. Niente Napoli o Barletta per intenderci.
Se non si entra ( si è fuori ancora dai primi 100 … ) allora ci si butta al 100 per cento sulla terra battuta europea, da Barletta fino ad arrivare a Bucarest cioè Settembre. Insomma : tutto su terra battuta.
Nel mentre i casi sono vari.
Se si è riusciti a rientrare nei 60-70, allora vale la pena ritornare a fare un po’ di cemento, visto che bisogna iniziare a pensare ancora a livello Master Series, altrimenti fuori dai 70 sempre terra battuta fino a quando la classifica non prende una consistenza decente. Vale a dire, tutta terra battuta fino a fine 2011. Per intenderci.
Se tutto è andato bene, e con la terra si rientra nei 50, poi allora si che puoi iniziare a pensare a superfici diverse, ma non attorno agli indoor, bensì’ al cemento all’aperto.
Ed allora sarebbe il caso di pensare per il 2012 ma anche ad andare bene, il 2011 ( se sei riuscito per miracolo tramite i challengers su terra battuta a tornare nei 70 ), di fare tornei su cemento americano in primavera ed in estate.
Riassumento : con classifica bassa ci vuole la terra battuta per riprendersi, con classifica alta ( primi 40-60 ) si può andare a competere su cemento, visto che ci sono ben 5 ATP 1000 su cemento, 1 ATP 1000 indoor, e tre tornei del Grande Slam fuori dalla terra battuta.
L’obiettivo è arrivare nei primi 40 entro metà 2012, e nei primi 60-70 entro metà 2011. Poi se arriva qualcosa in più meglio.
Se non si raggiungono questi obiettivi, la carriera è notevolmente ridimensionata, purtroppo.
Insomma : un bel daffare, per il prossimo che gestisce Bolelli.
Aldilà che gli accenti sono un’optional, più che a rimanere un predestinato… rimarrà un’eterno compiuto (lui, come tantissimi altri nostri tennisti!!!!).
Giulio Di Meo.. è il primo della lista nera, purtroppo!!!
Bolelli secondo me faresti prima a ritirarti dal tennis 😆
Con l’episodio capitato a Starace contro Seppi il Mou si rivolgerebbe con il gesto delle manette a “Mosca”! 🙂
a questo punto piglio Lino Banfi! “li mortecci tua, muovi quei piedi! disgrazieto maledetto!”
Apollo Creed.
Però anche Roberto Benigni a me non dispiacerebbe ! 😆
Sai che ridere ? 😆
ribadisco vecchi concetti:
e’ probabilmente l’unico tennista del circuito che si e’ sposato a 25 anni con la prima “modellona” di turno trovata.
Ma per favore… 😕 😆
dopo un anno capisce che Piatti non è idoneo..
Un pò in ritardo il ragazzo..
Dice che era spesso solo e che la priorità di Piatti era Ljubo ma va ? adesso lo capisce ?
Per me è finito sotto ogni aspetto !!!
Ma Dolph Lundgren? perchè è lui che serve qui! 😉
Il proplema del coach e´un problema vecchio.
Bolleli e´fuori dai cento e non piu´giovanissimo da poter essere plasmato tecnicamente.
Pistolesi lo ha preso quando era sconosciuto e lo ha portato fino al numero 36.
Quale tecnico di una certa fama si prede in custodia uno come Boelleli. Bolelli non ´ un giocatore che puo pagare un millione di dollari all´anno per gente come Annacone.
Oltreche´non puo garantire a un coach rinomato percentuali sulle vincite, dato che gioca i challenger.
Si dovra´accontentare di un tecnico part time o di uno ancora poco conosciuto, qualche ex giocatore di buon livello.
Se vuole scalare la classifica deve farlo da solo con i suoi mezzi senza dare le colpe all´allenatore, che non puo entrare nella su testa.
Ma credo che il problema di Bolleli sono le prioprita´. Se vuoi raggiungere traguardi prestigiosi devi esser un professionista 24 ore su 24, mentalmente, fiscicamente e tecnicamente.
Canè sarebbe perfetto, magari litigano dopo 4 minuti però sono convinto che una spinta psicologica gli potrebbe dare
Simone puo cambiare anche 90 allenatori ma deve cambiare mentalita senno rimarra un predestinato FORZA SIMO DEVI REAGIRE
FINALMENTE !!!
Ma non ho capito?1 anno fa non lo sapeva che non lo poteva seguire full time,cosa è deficiente?Quest’anno Simone ha fatto una programmazione a dir poco scriteriata giocando tutto l anno challenger sulla terra, solo uno o due tornei sul duro.
Vergognoso che gente come lui a la voglia di gettare una potenzialmente ottima carriera nel cesso….
sono d’accordo!!!io avevo pensato a due bolognesi com lui:Canè e Camporese!!comunque Panatta sarebbe perfetto x lui!!
Un po’ di kickboxing e la mobilità la trova, ve lo assicuro 😎 😎
in effetti mourinho sarebbe proprio l’allenatore ideale per bolelli vista la sua capacita di motivare a mille i giocatori
pero non oso immaginare cosa farebbe per contestare i punti dubbi 😆 😆
Clamoroso! Lundgren accetta di allenare Bolelli! 😎
CLAMOROSO COLPO DI MERCATO !
Da Gennaio, per la nuova stagione già contattato … Mourinho !
Mourinho lascerà Madrid già da Gennaio.
Il contratto prevede 18.000.000 di Euro a stagione, per 5 anni + surplus per tutto il team del coach portoghese.
Le dichiarazioni del tecnico, direttamente da Madrid.
Ho saputo del contatto tramite il mio procuratore. Non ci ho pensato due volte : perfetto. Bolelli ? Giocatore SPE-TT-A-CO-LA-RE. Come i calamari alla romana ! Oramai mi sono stufato di vincere tutti i TITULI nel calcio. Voglio vincere il Roland Garros e Wimbledon. Questo il mio obiettivo, con un giocatore di tennis.
Mourinho ha dichiarato che non appena ha realizzato il suo progetto che porterà Bolelli alla vittoria nei 4 tornei del Grande Slam e della Coppa Davis, tornerà all’Inter e porterà il giocatore con se. Ruolo del giocatore ? Ovviamente in attacco. Il sostituto ideale per Eto’o e Milito ? Bolelli. Ovvio.
Non hai Balotelli ? E io ti porto Simone Bolelli ! 😆
Per quello che riguarda Piatti ora che fatalmente Ljubo si avvicina al ritiro per motivi anagrafici, una volta libero può lavorare full immersion su un giovane di talento ma difficilmente lo farà con un connazionale di età non giovanissima. Quindi Bolelli ha sbagliato nella sincronizzazione temporale nella scelta del coach. 😎
Quelli che penso io ? ( ovviamente irrealizzabili per vari motivi )
Renzo Furlan, Andrea Gaudenzi, Gianluca Pozzi, Vincenzo Santopadre, Stefano Pescosolido.
Per spiegare che ci vuole un ex-giocatore, più che un coach.
Vuoi l’azzardo ?
ADRIANO PANATTA !
Ma perchè non ti porti la mamma in giro nei tornei??
Fuori le pxxxe e poche scuse…
La situazione era inadeguata perchè non ho mai sentito nessuno che condividendo l’allenatore personale con uno con una classifica diversa e tornei diversi da giocare abbia fatto mirabilie.Non è più l’epoca pleiediana dei Furlan, Caratti e Camporese in batteria.Bolelli doveva avere il “privilegio” che può permettersi pesino un Wawrinka di un allenatore bravissimo tutto per lui. Allora forse poteva entrare nei trenta ATP. Oppure credere nel progetto Ronzoni se riteneva quello di Pistolesi troppo conflittuale e distraente nei confronti della FIT.
Le repsonsabilità vanno attribuite ad entrambi, certo che in campo ci va il giocatore, ma io come allenatore qualcosa devo fare.
Certo, collaboratori e via dicendo, ma se tanto mi segue un collaboratore che ci vado a fare da Piatti.
Poi, dalle dichiarazioni di Bolelli si percepisce che il giocatore è stato abbandonato a se stesso. Nella momento della difficoltà.
Non va bene per niente. Male Bolelli, ma malissimo Piatti!
Avevo evidenziato, gia’ dall’ inizio, come la scelta di Piatti, che pur e’ un ottimo tecnico, non fosse la soluzione giust poiche’ non poteva mai seguire Simone in esclusiva.
Per me la scelta che Bolellli dovrebbe fare e’ di far base a Cividino presso l’ Academy Mongodi presso cui troverebbe un tecnico estremamente motivato quale Paolo Cane’.
Comunque quando non si dispone di piedi elastici, come nel caso di Bolelli,gli spostamenti saranno sempre un handicap pressoche insuperabile.
Nel tennis moderno la reattivita’ dei piedi costituisce una qualita’ primaria, dote che Simone non possiede, mentre altre carenze tecniche evidenti, su tutte la risposta, sono migliorabili ma non risolvibili a 25 anni di eta’.
una domanda sbandy!quale coach pensi possa andare bene x Simone?ti viene in mente qualcuno in particolare?io credo che ci voglia uno di carattere che sappia davvero motivarlo,e che lo sproni,perchè il Bole è troppo pacato di carattere!
Speriamo fosse davvero questa la ragione!
Se cosi’ fosse, forza Simone!
Pensavo gli bastasse l’Uruguagia……..
Comunque Renzo Furlan sarebbe un ottimo allenatore ma forse Bolo ha bisogno di uno schiavista paternale che lo faccia svegliare presta controlli anche durante i pasti
Io direi fallimento dell’atleta Bolelli con la gestione Piatti.
Anche perchè faceva fatica ad emergere anche prima, con Pistolesi.
Per questo si era trasferito da Piatti.
A questo punto la soluzione migliore. Ricontattare Pistolesi. Girare con Berrer e per forza di cose quali negli ATP, se vuole girare nei tornei con Claudio Pistolesi. Solo che se continua così Berrer ( non passa il secondo turno da mesi … ) fra un po’ si ritrova col team Pistolesi – Berrer nei challenger ! 🙄
ha fatto la scelta giusta!
Sbandy Coach no, è ? … tanto è uguale … 😕
Comunque : ‘sto fatto che il coach ti deve seguire dappertutto mi lascia un po’ perplesso … 😕
Cosa deve fare più che portarti le borse ? 🙄
Piatti non te le porta le borse ! 😕
Il coach serve sopprattutto, innanzitutto, a svolgere il lavoro in sede, e quando serve in giro per i tornei. C’è gente che gira senza coach e si allena lo stesso, nei tornei dove gioca.
Un esempio ai tempi, era Pozzi.
Il team Piatti andava più che bene : ripeto, non è li il problema.
Oltretutto dovete anche spiegarmi come mai a Shanghai Ljubovic è in giro con Christian Brandi e non con Riccardo Piatti.
Secondo me l’ideale era appunto che Bolelli girasse con un collaboratore di Pìatti.
Rimango dell’idea, comunque, che i problemi sono sorti da quando è stato interrotto il rapporto con il team di Cividino : Vavassori e Ronzoni. Luca Ronzoni ho visto di persona, oltre a lavorare sulla tecnica, era anche un bravo motivatore.
Era ora….
Beh, c’era da aspettarselo.
Le ragioni della sua scelta sono un pò quelle che molti di noi hanno scritto nel forum, rafforzate da risultati troppo deludenti.
Fallimento totale della gestione Piatti sull’atleta Bolelli. Piatti indifendibile.
con 1 anno di ritardo… 🙄