Gianluigi Quinzi giocherà tre tornei future dal prossimo 25 Ottobre. L’azzurrino sarà impegnato in Usa e Messico

25/09/2010 11:02 24 commenti
Gianluigi Quinzi classe 1996
Gianluigi Quinzi classe 1996

Si conosco i tre tornei del circuito future che il giovane Gianluigi Quinzi (classe 1996) giocherà dal prossimo 25 ottobre.

L’azzurrino sarà impegnato dal 25 ottobre in un torneo negli Stati Uniti e poi dal 1 novembre fino al 15 sarà in Messico per affrontare gli ultimi due tornei.

Ivan Sabatini e un Grazie ad Eduardo Molina


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Manè (Guest) 26-09-2010 16:29

Tornei Futures?Ma quali quelli Atp? con i trentenni?Sarebbe assurdo passare anche un solo turno..

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Adriatikaos (Guest) 26-09-2010 01:25

Originally Posted By Roberto Commentucci

Originally Posted By Adriatikaos

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

Ma perché dovete sparare tutte queste sentenze?

I giocatori nati sul veloce hanno spesso carriere lunghissime. Pensate a Connors, Agassi, Sampras, Todd Martin, e tanti altri.

Per non farsi malesul veloce bisogna essere abituati a giocarci sopra da piccoli, per imparare la corretta tecnica di spostamento.

Si fanno male i nostri, che crescono solo sulla terra e vedono il veloce per la prima volta a 16-17 anni.

Cercano di scivolare e si fanno male (è capitato a Starace, a Naso, e a tanti altri).

Quinzi gioca sul veloce da quando aveva 6 anni e sa perfettamente come ci si muove sopra.

Senza contare che i campi veloci di adesso sono infinitamente più morbidi, confortevoli e sicuri di quelli di 30 anni fa (la tecnologia avanza, no?). 😉

Ci vuole cultura sportiva, per far crescere un grande movimento tennistico, ragazzi.

Cerchiamo di non cavalcare sempre e solo i soliti luoghi comuni, su. 😉

Non ho sparato sentenze, ho fatto un’ipotesi sottolineata dal “Potrebbe…” iniziale 😉

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ivan802 (Guest) 25-09-2010 20:22

vintoooooooooooooooooooooooooo 63 63 grande gianluigi

HOLA IVAN!!! GANO LA FINAL 6-3 6-3 A ELISONDO AMERICANO. SALUDOS

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Koko (Guest) 25-09-2010 19:28

Originally Posted By Daniele
Facciamo un paragone con Nikola Milojevic classe 1995 che l’anno scorso da u14 ha avuto un percorso simile a Gianluigi vincendo tutto compreso il campionato europeo.

Nell’anno dei suoi 14, ha giocato
4 g5 (due in Arabia, uno in Macedonia e uno in Romania)
e ha fatto 1 ottavo due quarti e una semi,
e 3 g4 facendo due ottavi e un sedicesimo

Nell’anno dei suoi 15 ha giocato:
2 g5 (romania e Bosnia)
e ha fatto una finale e un quarto
6 g4 (1vittoria, 1 finale, 2 semi, 1 quarto, 1 sedicesimo)
2 g3 (1 finale 1 quarto)
1 g2 (quarti di finale)

Come si può vedere Milojevic nei g5 nell’anno dei 14 non ha fatto chissà che cosa e anche nei 15 non ha vinto g5. Ha vinto per il momento un g4 e fatto abb.bene nei g3.

I paragoni fatti nell’età dello sviluppo sono poco indicativi. Magari sei deboluccio e dopo tre mesi cresci di dieci centimetri e cominci a spazzare via avversari. Però lo spirito di Quinzi è da uno che non si accontenta di vincere ma vuole stravincere. E’ fondamentale essere estremamente cattivi in termini di punteggio con chi è più debole di te perchè vuol dire che l’avversario non avrà mai punti gratis, quei punti concessi in maniera leggera e che piagano tanto prestazioni di nostri pur tecnicamente validi rappresentanti ma non così feroci ed attenti nel non concedere uno spillo se possibile.

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pier-rafa (Guest) 25-09-2010 18:17

Originally Posted By Guido
Mi sembra inutile giocare future almeno quanto giocare questi G5 ai caraibi. Un livello e’ troppo alto, l’altro e’ troppo basso.

cerca di contattare Gianluigi allora e digli che lo stanno gestendo malissimo e che sarai tu il suo prossimo tutor
sicuramente sarai ben accolto sia da lui che dal suo clan :mrgreen:

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pier-rafa (Guest) 25-09-2010 18:14

Originally Posted By matteo1989
è il sito diventa quinzilivetennis! 😉 a parte gli scherzi c è molto curiosità intorno a qst ragazzo xò ora lasciamolo un po in pace diamo uno sguardo ai suoi risultati senza xò ad ogni partita vinta o persa farlo diventare il nuovo nadal o il nuova fabbiano! :mrgreen:

x’ secondo te Gianluigi legge le news di livetennis? :mrgreen:

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Daniele (Guest) 25-09-2010 17:14

Facciamo un paragone con Nikola Milojevic classe 1995 che l’anno scorso da u14 ha avuto un percorso simile a Gianluigi vincendo tutto compreso il campionato europeo.

Nell’anno dei suoi 14, ha giocato
4 g5 (due in Arabia, uno in Macedonia e uno in Romania)
e ha fatto 1 ottavo due quarti e una semi,
e 3 g4 facendo due ottavi e un sedicesimo

Nell’anno dei suoi 15 ha giocato:
2 g5 (romania e Bosnia)
e ha fatto una finale e un quarto
6 g4 (1vittoria, 1 finale, 2 semi, 1 quarto, 1 sedicesimo)
2 g3 (1 finale 1 quarto)
1 g2 (quarti di finale)

Come si può vedere Milojevic nei g5 nell’anno dei 14 non ha fatto chissà che cosa e anche nei 15 non ha vinto g5. Ha vinto per il momento un g4 e fatto abb.bene nei g3.

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panatta (Guest) 25-09-2010 16:58

Originally Posted By Lucabigon

Originally Posted By Guido
Mi sembra inutile giocare future almeno quanto giocare questi G5 ai caraibi. Un livello e’ troppo alto, l’altro e’ troppo basso.

I G5, è stato scritto mille volte, erano necessari per costruirsi una classifica ITF che gli consenta di giocare i tornei di categorie superiori. Fare tre futures a 14 anni e mezzo non gli comprometterà di certo la carriera, sarà tutta esperienza che metterà a frutto per poi tuffarsi nel circuito junior nuovamente (questa volta per giocare G3 ecc…).

Oh Allelluia Alleluia Finalmente qualcuno con del sale in zucca! Grazie di esistere!! 😉

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Lucabigon (Guest) 25-09-2010 16:33

Originally Posted By Guido
Mi sembra inutile giocare future almeno quanto giocare questi G5 ai caraibi. Un livello e’ troppo alto, l’altro e’ troppo basso.

I G5, è stato scritto mille volte, erano necessari per costruirsi una classifica ITF che gli consenta di giocare i tornei di categorie superiori. Fare tre futures a 14 anni e mezzo non gli comprometterà di certo la carriera, sarà tutta esperienza che metterà a frutto per poi tuffarsi nel circuito junior nuovamente (questa volta per giocare G3 ecc…).

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Koko (Guest) 25-09-2010 16:12

*Houston! 😀

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Guido (Guest) 25-09-2010 15:55

Mi sembra inutile giocare future almeno quanto giocare questi G5 ai caraibi. Un livello e’ troppo alto, l’altro e’ troppo basso.

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Koko (Guest) 25-09-2010 14:57

In genere qualsiasi torneo terraiolo nelle americhe del nord è più abbordabile del corrispettivo europeo. Gli Spagnoli come Grannollers se ne sono accorti da tempo, gli Italiani tengono troppo ai Sammarini per accorgersene e rimangono a 0 nella casella tornei ATP vinti.Beato il giorno in cui un italico dotato di senno affronterà Huston!

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Jo 25-09-2010 14:35

Originally Posted By danieleb

Originally Posted By Jo

Originally Posted By Roberto Commentucci

Originally Posted By Adriatikaos

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

Ma perché dovete sparare tutte queste sentenze?

I giocatori nati sul veloce hanno spesso carriere lunghissime. Pensate a Connors, Agassi, Sampras, Todd Martin, e tanti altri.

Per non farsi malesul veloce bisogna essere abituati a giocarci sopra da piccoli, per imparare la corretta tecnica di spostamento.

Si fanno male i nostri, che crescono solo sulla terra e vedono il veloce per la prima volta a 16-17 anni.

Cercano di scivolare e si fanno male (è capitato a Starace, a Naso, e a tanti altri).

Quinzi gioca sul veloce da quando aveva 6 anni e sa perfettamente come ci si muove sopra.

Senza contare che i campi veloci di adesso sono infinitamente più morbidi, confortevoli e sicuri di quelli di 30 anni fa (la tecnologia avanza, no?). 😉

Ci vuole cultura sportiva, per far crescere un grande movimento tennistico, ragazzi.

Cerchiamo di non cavalcare sempre e solo i soliti luoghi comuni, su. 😉

Cert certo perchè camporese, caratti, pescosolido, pozzi, furlan sono tutti nati sul veloce…..

infatti erano tutti fenomeni……..ma si può rispondere in maniera così…. ad un commento serio?

sicuramente meglio degli attuali e di gran lunga per classifica vittorie atp ….qui di serietà e sopratutto di competenza non ce n’è nemmeno l’ombra

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danieleb (Guest) 25-09-2010 14:18

Originally Posted By Jo

Originally Posted By Roberto Commentucci

Originally Posted By Adriatikaos

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

Ma perché dovete sparare tutte queste sentenze?

I giocatori nati sul veloce hanno spesso carriere lunghissime. Pensate a Connors, Agassi, Sampras, Todd Martin, e tanti altri.

Per non farsi malesul veloce bisogna essere abituati a giocarci sopra da piccoli, per imparare la corretta tecnica di spostamento.

Si fanno male i nostri, che crescono solo sulla terra e vedono il veloce per la prima volta a 16-17 anni.

Cercano di scivolare e si fanno male (è capitato a Starace, a Naso, e a tanti altri).

Quinzi gioca sul veloce da quando aveva 6 anni e sa perfettamente come ci si muove sopra.

Senza contare che i campi veloci di adesso sono infinitamente più morbidi, confortevoli e sicuri di quelli di 30 anni fa (la tecnologia avanza, no?). 😉

Ci vuole cultura sportiva, per far crescere un grande movimento tennistico, ragazzi.

Cerchiamo di non cavalcare sempre e solo i soliti luoghi comuni, su. 😉

Cert certo perchè camporese, caratti, pescosolido, pozzi, furlan sono tutti nati sul veloce…..

infatti erano tutti fenomeni……..ma si può rispondere in maniera così…. ad un commento serio?

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Jo 25-09-2010 13:46

Originally Posted By Roberto Commentucci

Originally Posted By Adriatikaos

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

Ma perché dovete sparare tutte queste sentenze?

I giocatori nati sul veloce hanno spesso carriere lunghissime. Pensate a Connors, Agassi, Sampras, Todd Martin, e tanti altri.

Per non farsi malesul veloce bisogna essere abituati a giocarci sopra da piccoli, per imparare la corretta tecnica di spostamento.

Si fanno male i nostri, che crescono solo sulla terra e vedono il veloce per la prima volta a 16-17 anni.

Cercano di scivolare e si fanno male (è capitato a Starace, a Naso, e a tanti altri).

Quinzi gioca sul veloce da quando aveva 6 anni e sa perfettamente come ci si muove sopra.

Senza contare che i campi veloci di adesso sono infinitamente più morbidi, confortevoli e sicuri di quelli di 30 anni fa (la tecnologia avanza, no?). 😉

Ci vuole cultura sportiva, per far crescere un grande movimento tennistico, ragazzi.

Cerchiamo di non cavalcare sempre e solo i soliti luoghi comuni, su. 😉

Cert certo perchè camporese, caratti, pescosolido, pozzi, furlan sono tutti nati sul veloce…..

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Lucabigon (Guest) 25-09-2010 13:02

ùvabbè Roberto, ormai dovresti saperlo. La conoscenza tennistica media delle persone che scrivono su questo (ottimo) sito di news tennistiche è alquanto bassa.

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Roberto Commentucci (Guest) 25-09-2010 12:28

Originally Posted By Adriatikaos

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

Ma perché dovete sparare tutte queste sentenze?

I giocatori nati sul veloce hanno spesso carriere lunghissime. Pensate a Connors, Agassi, Sampras, Todd Martin, e tanti altri.

Per non farsi malesul veloce bisogna essere abituati a giocarci sopra da piccoli, per imparare la corretta tecnica di spostamento.

Si fanno male i nostri, che crescono solo sulla terra e vedono il veloce per la prima volta a 16-17 anni.

Cercano di scivolare e si fanno male (è capitato a Starace, a Naso, e a tanti altri).

Quinzi gioca sul veloce da quando aveva 6 anni e sa perfettamente come ci si muove sopra.

Senza contare che i campi veloci di adesso sono infinitamente più morbidi, confortevoli e sicuri di quelli di 30 anni fa (la tecnologia avanza, no?). 😉

Ci vuole cultura sportiva, per far crescere un grande movimento tennistico, ragazzi.

Cerchiamo di non cavalcare sempre e solo i soliti luoghi comuni, su. 😉

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Il Polpo Paul (Guest) 25-09-2010 12:09

Originally Posted By g
Secondo me doveva scegliere altri tornei per il semplice fatto che questi sono tornei troppo duri per fare qualche punto

In effetti in un torneo come Brusaporto forse sarebbe stato più facile portare a casa qualche punto.

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g (Guest) 25-09-2010 11:58

Secondo me doveva scegliere altri tornei per il semplice fatto che questi sono tornei troppo duri per fare qualche punto

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matteo1989 (Guest) 25-09-2010 11:57

è il sito diventa quinzilivetennis! 😉 a parte gli scherzi c è molto curiosità intorno a qst ragazzo xò ora lasciamolo un po in pace diamo uno sguardo ai suoi risultati senza xò ad ogni partita vinta o persa farlo diventare il nuovo nadal o il nuova fabbiano! :mrgreen:

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Adriatikaos (Guest) 25-09-2010 11:51

Originally Posted By Mithra
Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

Potrebbe essere dovuta a una precauzione, si sa che il cemento sforza molto meno le articolazioni, e a quest’età bisogna stare molto molto attenti.

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Il Polpo Paul (Guest) 25-09-2010 11:38

Quinzi vuole diventare un terraiolo. 😯

A parte gli scherzi, spero che facciano un buon lavoro sul dritto, che a quanto pare non viaggia come dovrebbe.

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Mithra 25-09-2010 11:29

Buono cosi:
il primo è un 10K a Birmingham in Alabama sulla terra;
il secondo è un 15K a Guadalajara sempre su terra;
il terzo è sempre su terra, sempre in Messico A Durango e sempre un 15K.

Ora l’unica cosa da capire è se giocherà in quali o avrà qualche Wc x il main-draw in qualcuno di questi tornei.

p.s. Curiosa la scelta di giocare tutti i tornei su terra.

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oldmen 25-09-2010 11:16

Mamma mia! Diteci anche quante volte va’……,cosi stiamo tutti piu’ tranquilli…

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