Bolelli-Piatti: Fuori i risultati
Lo avevamo lasciato in crisi e alla piazza numero 71, e lo troviamo un anno dopo al 116: signore e signori Simone Bolelli.
Quella del Simo è stata una parabola discendente catastrofica che lo ha fatto scivolare abbondantemente fuori dai 100 grazie a sconfitte imbarazzanti per il suo tennis. Questo 2010, lo ha visto in alcune occasioni ritrovato e in altre perso nuovamente.
Il primo match vinto (dopo il 23 Agosto 2009!!!) è stato in Davis contro Ignatik, giovane rampollo del tennis dell’est, ma ancora abbastanza acerbo per esprimersi ad alti livelli. E sembra paradossale, ma la Davis è stata decisiva nella carriera di Simo: dopo la rinuncia, una serie di sconfitte che non finiva mai, e il ritorno alla convocazione lo ha visto protagonista e ritrovato.
La classifica lo ha portato a disputare esclusivamente challenger su terra con prize money minimo e, dopo qualche vittoria di poco conto, riesce ad arrivare fino alla semifinale in quel di Barletta dove perde per mano di Riba che, nel corso del 2010, ha dimostrato di valere appieno il suo ingresso nei top 100.
Dopo qualche altra settimana in affanno, la terra rossa dell’ATP 500 di Barcellona gli ha fatto ritrovare il tennis che tutti ci aspettiamo da lui dove, grazie anche ad un tabellone fortunato, arriva al terzo turno del main draw partendo dalle qualificazioni. Ma la wild card di Roma, rappresentava un test molto importante perché, il foro italico negli ultimi anni, è stato la cornice di qualche risveglio azzurro.
Anche qui il sorteggio da una mano al nostro Simo che batte in due set un Greul abbastanza spento e gioca con Verdasco (uno dei primi 5 al mondo per risultati su terra nel 2010) il tennis dei tempi belli gettando però tie-break del primo set e match.
Roma lo ha ritrovato e Simo ha risposto la settimana successiva battendo De Bakker (top 50) in Davis sul veloce e arrivando ancora a Roma (challenger) a giocarsi la finale dopo aver regolato Lorenzi e Gabashvili.
Dopo queste prestazioni, logico aspettarsi da Simo un salto di qualità, visti i buoni risultati di gioco raggiunti, la continuità nelle sue prestazioni ed anche un’inedità voglia di lottare che lo ha portato a raddrizzare la maggior parte dei suoi match a rischio.
E invece qui il nostro Simo ha steccato di brutto, passando (e soffrendo anche troppo) le qualificazioni del Roland Garros e perdendo dal modesto Andujar al primo turno, contro Volandri ai quarti nel secondo challenger romano di stagione, e al primo turno contro Berlocq. Regola chiara: gli avversari che giravano intorno al 150esimo posto venivano regolarmente battuti, e appena arrivava qualcuno intorno alla 100esima posizione Simo mollava. E in questi tre tornei, ha sprecato tante di quelle occasioni che ora gli avrebbero permesso di stare nei 100 ed essere magari una testa di serie nelle qualificazioni di Toronto e Cincinnati.
Dopo questi tornei Simone ha ripreso il suo tennis altalenante battendo Seppi, Gimeno-Traver e Starace e vincere l’importante challenger di Torino (110 punti). Dopo questo riesce nell’impresa di non entrare nel main draw di Stoccarda (ATP 250), perdendo dallo sconosciuto Knittel in tre set; subito dopo si rifà ad Amburgo in un altro atp 500 che lo vede regolare ancora Greul, dopo aver passato agevolmente le qualificazioni, e cedere da Bellucci giocando alla pari per 3 set. Momento caldo confermato ad Umago dove, ancora una volta passa le qualificazioni e arriva al secondo turno perdendo da Chela in tre set.
Dopo questo si spegne ancora la luce a San Marino dove perde al secondo turno dal cileno Aguilar. (2 Agosto).
Adesso siamo quasi a fine mese e di Simo nessuna traccia ne a Toronto ne a Cincinnati dove, i qualificati non erano certo top 50. Adesso che la sua classifica è decisamente migliorata, nessuno si spiega il suo rifiuto di giocare di puù sulle superfici rapide dove con il suo schema dritto e servizio può trovare molte soluzioni. La terra lo ha visto risalire a fatica la classifica, ma deve capire che senza le superfici veloci si va ben poco avanti.
Sperando che gli Us Open possa essere un torneo per un ulteriore rilancio, possiamo aspettarci un rientro nei top 100 quasi imminente, poiché da qui a fine anno non ci sono punti in scadenza e diversi 0 nella sua classifica.
La programmazione però, deve essere rivista e personalmente posso dire che tra il gioco visto a Bolelli nell’era Pistolesi e quello della cura Piatti non si evidenziano tantissime differenze, ma molti difetti rimasti tali (mobilità e risposta) e il solito dritto-servizio che non ha perso la sua naturalezza.
Molte volte le dichiarazioni fatte dal suo coach erano piene di buoni auspici e della consapevolezza che ci sarebbe voluto un po’ di tempo affinché emergessero i risultati attesi. Ma adesso il periodo di rodaggio credo sia finito da un pezzo e un Bolelli fuori dagli 80 per fine anno può spiegare solo una cosa: il problema non era il coach.
Un saluto a tutti – Andrea Martina alias “Andrea24h”
TAG: Italiani, Simone Bolelli, Uno sventaglio
Non ci sono parole per descrivere la rabbia per aver buttato alle ortiche un talento cosi’ grande!
Fuori al 1° turno di quali degli us open …. è sempre più buio 😕
io ti ricordo rotterdam 2008(mi sembra)dove quasi sconfisse nadal,e sempre in quell’estate perse con due tiebreak contro djokovic sprecando molte occasioni
Mettiamo però in evidenza che Bolelli ha colpi di alto livello ma anche lacune profonde. Quando si gioca a manageriali da pc anche tennistici è meglio avere il tennista con statistiche 87 85 92 91(Djokovic) nei vari fondamentali che 97 (dritto) 75 63 71.
Completamente daccordo,amico 😀
Lasciamoli criticare,intanto sanno fare solo quello
Si,è stato sopravvalutato,nel senso che non è stato in grado di gestire la pressione e la concentrazione mentale,cosa che riesce benissimo a Nadal.Lui è la dimostrazione che non devi per forza avere il talento straordinario di Federer per arrivare nei primi 10,lui c’è arrivato senza tutto questo grandissimo talento,con forza,grinta e determinazione,e chiunque abbia un minimo di buon senso dovrebbe averlo capito da tempo.A lui è mancata la tenuta mentale e moltre alte cose,ok,ma non il talento,quello ce l’ha ancora,e non è assolutamente da buttare.
Piatti ha avuto la bravura e la fortuna di andare a prendersi i giocatori giusti: tutto lì. Anche io se mi prendevo federer e nadal da ragazzi diventavo il più grande coach del mondo, è il giocatore che fa il coach, non viceversa. Esempio tipico: Toni Nadal, se non era lo zio di Nadal chi l’avrebbe conosciuto? Adesso è famoso, i genitori vanno da lui e lui può scegliere tra il meglio. Pistolesi, Piatti, Bollettieri.. se sei scarso non ti servono a niente, se sei forte vieni fuori anche in un paesino dell’alto adige…
Piatti è sopravvalutato, ormai ha fatto il suo tempo, sta facendo regredire un giocatore come Bolelli, molto sopravvalutato.
Scusa ma questo non te lo lascio dire,il Bolelli che ho visto io nel 2008 sul cemento era in grado di giocarsela con chiunque,tranne i prime 5 del mondo.Infatti ricordo grandi partite giocate con Gasquet,Blake,Gonzalez(anche se li’ è stato a Wimbledon),cmq quando era al meglio poteva mettere in difficoltà quasi tutti,Ora il suo livello attuale è da challenger,ma secondo me è ancora in tempo per tornare ai fasti di un tempo,sono il suo primo tifoso e ci credo 😀
Io non ho nessun tipo di competenza ad alto livello. Seguo le partite di Bolelli dal 2007. in quasi 4 anni lo si è visto giocare alla pari dei migliori solo sulla terra. In tutti le altre superfici il livello è sempre stato da challenger. In questi casi cosa si fà?.
Concordo ma queste caratteristiche se evidenti a molti osservatori esterni dovevano essere note a maggior ragione a chi ha fatto tali scelte.
Perfettamente d’accordo.
Se ne ricava che Bolelli avrebbe avuto bisogno di Piatti quando aveva 20 anni (e invece ha assunto Pistolesi) e di Pistolesi a 25 (quando ha assunto Piatti).
A volte la vita è una questione di tempi. 😐
Tristezza. 🙁
ma Bolelli puo diventare il nuovo Federer 👿 👿 👿
Non è questione di essere omertosi.
Quello che ha detto Potovai riassume perfettamente la situazione.
Poi ci sono dettagli che conoscono molti “addetti ai lavori” che non mi sembra corretto discutere qui e che riguardano comunque la sua sfera personale.
Pistolesi è più presente alla Mazzone nello stimolare individualmente il tennista che prende in cura. Cioè mi pare che investa tutto se stesso nel portarlo a livelli almeno da top 40 passando sopra ai difetti che ognuno si porta dietro. Piatti vuole riplasmare il tennista ma è difficile farlo se alleni anche altri importanti professionisti o se il tennista in questione è già adulto e vaccinato(e sposato). Pistolesi è in grado di rivitallizzare chi era già discreto ma non è mai emerso alla grande sfruttando tutto il potenziale, Piatti invece deve crearsi ed educarsi il tennista da 0 e da giovane secondo me.
“tra il gioco visto a Bolelli nell’era Pistolesi e quello della cura Piatti non si evidenziano tantissime differenze, ma molti difetti rimasti tali (mobilità e risposta) e il solito dritto-servizio che non ha perso la sua naturalezza”. 😯
Accidenti, forse non ci sono diffrenze nel gioco, ma che differenze nei risultati!!!! Pistolesi batet Piatti 10-0. Se questo fosse il calcio, Piatti sarebbe stato esonerato mesi orsono…
E’ FACILE ALLENARE UN FENOMENO… (LJUBO) O UN GIOCATORE CON UNA TESTA DELLA MADONNA (CARATTI)… ALLENARE UN GIOCATORE DI BUON LIVELLO MA CON UNA TESTINA… è MOLTO DIFFICILE……. NON PUOI FARCI NULLA….
BOLELLI DOVREBBE COSTRUIRE IL SUO TENNIS SUL DURO… MA PIATTI NON CAPISCE….!!
PIATTI E’ DA PENSIONARE… SE TI VA….. UN PAIO DI VOLTE NON DIVENTI CERTO UN PROFETA… SE FOSSI IN BOLE SAPREI DA CHI ANDARE…
NON CERTO UN TECNICO ITALIANO…
All’inizio!.Ora anche Berrer si sta affievolendo.Claudio è molto bravo ad inizio rapporto,a dare entusiasmo…a motivare poi quando tutto questo finisce…
ancora con ‘sta storia… avete finito di fare i misteriosi e gli omertosi? Quando la finite, chiamatemi. grazie.
lo sanno tutti,problemi familiari,sto ragazzo si è dato più volte la zappa sui piedi e ha fatto tutto da solo.Non è gossip,ma il matrimonio con la modella gli ha portato tutta una serie di problemi che lui,troppo debole di carattere,non riesce a gestire(sono dichiarazioni di qualche tempo fa dello stesso Bolelli 😯 )
Myreal, io non lo conosco e non sto nel circuito, i problemi a cui ti riferisci quali sono?
secondo me è sopravvalutato e lo è sempre stato.
Ha raggiunto l’apice del suo tennis arrivando al n35 e ora è in declino anche se giovane.
Basti pensare che vincesi con i 150 in classifica ma sempre in tre set e poi perdeva con quelli intorno ai 100,quindi è giusto che la sua classifica rimanga intorno a quella posizione.
I problemi di Simone sono sicuramente anche di mobilità: sul “primo passo” rispetto ai suoi colleghi è veramente lento, però nonostante questo è stato 35 del mondo grazie ad un tennis naturale fantastico. I problemi di Simone non riguardano il campo da tennis e chi lo conosce o sta nel circuito sa a cosa mi riferisco…
pistolesi, lui si che è un allenatore, basta vedere cosa ha fatto con berrer
Mi lascia perplesso il fatto che allenato da Piatti, molto aduso a stare in tribuna nei tornei su cemento Americano tra Ljubo e l’ex Djoko (per non ricordare il miracolo di Caratti re del cemento a suo tempo con un gioco semplice ma brillante e asfissiante) Bolelli eviti di qualificarsi proprio li. Cioè per ora Piatti non sembra avergli apportato molto nè a livello di metalità nè a livello tecnico. Strano!
ha 25 anni queste manfrine hanno senso se un giocatore è un prospect di 17…e con questo ho detto tutto!
Nella tua introduzione e nella tua conclusione hai detto tutto; da un punto di vista tecnico le potenzialità di Simone sono notevoli (potrebbe essere stabilmente un top 20) ma gli manca la cattiveria, la fame, la continuità di concentrazione nell’arco dello stesso match e da un punto di vista atletico ha fatto scarsi o nulli progressi.
Un peccato davvero, soprattutto quando non si può far a meno di notare che giocatori dai mezzi molto più limitati (un Robredo per esempio) fanno carriere eccellenti 😐
..poi si sveglierà e capirà di aver fatto solo un bellissimo sogno
Bolelli quando era allenato da Pistolesi aveva i soliti problemi mobilità e risposta e quindi avendo un ottimo servizio la maggior parte delle volte arriva al Tiebreak e molto spesso li vinceva…Aveva una media su e giu del 70-75%…….
Ora invece i tiebreak non li vince + cosi spesso e quindi le sconfitte aumentano….
Bolelli gioca da Fenomeno quando si trova sulla parte sinistra e con i suoi colpi da quella zona fa molti punti ma se incontra un “pallettaro” che gli appogia la palla a destra molto probabilmente arriva un errore…….
Secondo la mia idea Simone passerà le quali allo US OPEN e se non avrà sorteggi impossibili anche 1 turno nel main draw…Poi batterà Soderling in Svezia nella coppa Davis e da li in poi rincomincerà la sua scalata al Ranking ATP…….
Il tennis non è solo tecnica e tattica ma anche forza mentale e tranquillità d’animo.
Non so se c’entri qualcosa ma è inconfutabile che il declino di Simone coincida con un infortunio e con il suo matrimonio (con una gran bella gnocca, tra l’altro).
A mio avviso Simone è “ancora” il miglior potenziale che abbiamo e spero e conto che la maturità che serve per emergere a ben più alti livelli sia ormai prossima.
In sintesi credo sia quasi eslusivamente questione di testa.
claudio pistolesi n 1!