Uno Sventaglio di Tennis: Cemento americano. Atto secondo (chi saranno i favoriti?)
Messa alle spalle la mini-parentesi erbivora, e i tornei sulla terra rossa europea che sono ormai al termine, l’occhio del tennis internazionale va a puntarsi sulla stagione estiva che si disputerà sul cemento americano.
Un atp 500 e due Master 1000 porteranno all’ultimo Slam dell’anno di Flushing Meadows.
Il canovaccio sembra essere ben differente dalla passata stagione, con un Federer rafforzato dalla vittoria di Wimbledon e Parigi che arrivava ancora più carico forte del record dei 15 slam. Di fronte a lui con Nadal, Murray e Djokovic abbastanza precari, si innalzava bum-bum Del Potro che su questa superficie faceva solo vittime a suon di dritto e servizio.
Quest’anno il detentore del titolo ha dato già forfait per un delicato intervento al polso, e toccherà ai soliti noti Nadal, Federer, Murray e Djokovic avere il favore del pronostico.
Ma facciamo attenzione che, questo bizzarro 2010 sta riservando una sorpresa dopo l’altra: Cilic all’Autralian Open che fa semifinale, i semifinalisti Berdych e Melzer del Roland Garros e ancora Berdych< che a Wimbledon si toglie la soddisfazione di una finale.
Quale sarà la sorpresa degli Us Open? Di certo qualche sospetto possiamo iniziare ad averlo guardando con attenzione i prossimi tornei di preparazione (che rimangono pur sempre dei rispettabilissimi Master e non dei semplici 250 come nel caso di Wimbledon).
La piccola crisi di Federer , l’infortunio di Del Potro, i vari Djokovic e Murray che steccano spesso e mister n.1 Rafa Nadal che sul cemento americano ha sempre avuto qualche difficoltà, lasciano senz’altro spazio a nuovi nomi che presto potranno illuminare i più alti palcoscenici del tennis. Qualche nome?
Iniziamo a constatare che, questa stagione tennistica, sta sancendo un ricambio generazionale molto importante. I “vecchi” Andreev, Nalbandian, Karlovic, Robredo, Stepanek, Hewitt, Gonzalez e Ferrero sembrano accusare non pochi acciacchi che hanno fatto scendere il loro ranking. Le new entry, invece, sono molto interessanti: Bellucci, Gulbis, Golubev, Isner, Querrey e i meno quotati Dolgopolov e De Bakker.
Forse tra questi nomi si nasconde qualche sorpresa, o forse bisognerà andare a cercarla oltre ai 50 sta di fatto che, forse, questo è il momento più delicato per i vecchi senatori del tennis e, ovviamente, il più adatto per i giovani di poter mettersi in luce. Senza tralasciare però, la possibilità che gente come Davydenko, Berdych, Tsonga, Verdasco o Cilic possa fare il colpaccio.
Ovviamente, parlando di cemento americano, dobbiamo fare un’analisi d’obbligo su come si presenta la truppa a stelle e strisce: Roddick sembra essere non più solo come due anni fa. Adesso Isner e Querrey iniziano davvero a far sentire il loro peso riportando a tre il numero dei top 20 americani nel ranking. Entrambi grandi amici e giocatori-fotocopia, stanno dando dimostrazione che il tennis dritto e servizio da i suoi risultati e su tutte le superfici. Anche nelle retrovie, la vecchia generazione sembra riprendersi con Murdy Fish in gran forma fresco vincitore di Atlanta e Newport e i vari Ginepri e Dent che sono sempre dei brutti clienti da incontrare.
Inoltre, sembra anche affacciarsi qualcuno della “new generation”: Young che sta facendo un gran bene nei challenger e rientrato nei 100 e sembra essere in ottime condizioni ed Harrison (1992) che può scalare diverse posizioni grazie al suo talento e alla sua incetta di wild card.
Un ultimo (quasi triste) pensiero bisogna farlo ai nostri azzurri. Bisogna dire, innanzitutto, che qualche segnale di risveglio inizia ad esserci con un buon torneo di Amburgo fatto da tutti Seppi in primis, e con Lorenzi, Volandri e Bolelli ad un passo dal ritornare nei 100.
Il cemento però, e ben diverso. In questo momento sono tutti in Europa ed il solo Seppi sembra essere l’unico che può fare la differenza visto il suo stato di forma sopra la media. Bolelli ha il tennis giusto per queste superfici, ma non gioca sul veloce dalla Davis di Maggio. Fognini dopo il buon torneo di Wimbledon ha dimostrato che sul veloce ci sa giocare eccome e Lorenzi, Volandri e Starace credo proprio rimarranno in Europa sulla terra per poi andare a New Haven e agli Us Open staccando un assegno e sperando in sorteggi fortunati.
Un saluto a tutti – Andrea Martina alias “Andrea24h”
TAG: Del Potro, Djokovic, Federer, Murray, Nadal, Roddick, Us Open
Intanto Federer ha annunciato che per i prossimi tornei avrà un nuovo consulente tecnico. Dopo il capitano di Davis svizzero (e amico) Severin Luethi, ha deciso di avere al suo fianco Paul Annacone, l’ex allenatore di Pete Sampras.
Se a qualcuno interessa, segnalo questo simpatico video di presentazione degli US Open Series 2010 (ce ne sono anche con altri tennisti se volete cercarli). Questo è con Federer:
http://www.youtube.com/watch?v=KdEimnmW1Yc
tranquillo…..dimenticanza perdonabile… 😉
GRANDISSIMO!!!
BELLUCCI MERITA QUELLA POSIZIONE FRA I FAVORITI!!!!
THOMAZ STUPISCI !!!
Per chi interessasse murray ha licenziato il suo coach miles maclagan
Mea Culpa!!!!
infatti, io non lo sottovaluterei…
Purtroppo l’unico italiano che ha fatto risultati dignitosi sul veloce è Seppi. Siamo in attesa di Fognini, ma sopratutto di Bolelli. Con quel servizio e quel dritto dovrebbe fare bene. Ma lo diciamo da oramai due anni
Isner nei tornei 2 set su 3 è temibilissimo. Agli US OPEN lo vedo bene ma non da vincerli, però è una mina vagante mica da ridere…
Ma non ti pare di aver tralasciato un certo Robin Soderling??
infatti stra d’accordo anke se sopratutto a washington e uno dei due master poi agli us open penso ke al massimo puo arrivare agli ottavi o quarti
cmq……è scontato ke uno tra isner e querrey arrivi ai quarti ( forse tutte e due ) e uno anke in semi forse isner visto la popolarita raggiunta sarò il vero munero 1 americano (povero roddick ) per il resto in questo us open vedo vittorioso djokovic ahime perke sono fan ( fan è dire poco ) di RE ROGER ! ke cmq rimane il piu forte
per l’estate americana attenzione a mardy fish….ce ne farà vedere di belle….