Trofeo Bonfiglio: La Burnett vince il derby. In semifinale affronterà Beatrice Capra
Due ore e 48 minuti di intensa battaglia regalano a Nastassja Burnett la seconda semifinale al Trofeo Bonfiglio della sua carriera, dopo quella raggiunta nel 2008: 6-2 5-7 6-4 il risultato finale del derby azzurro tra la italo-polacca e la valdostana Martina Caregaro, che non ha deluso le aspettative dei tanti spettatori che anche oggi hanno gremito il TC Milano “A. Bonacossa”. La prima ora di gioco è un monologo della romana che, grazie a una percentuale altissima di prime di servizio, riesce a non far entrare in partita un’avversaria comunque molto fallosa. Ad un passo dal baratro, sotto 6-2 5-1, la valdostana riesce a ritrovare finalmente i suoi colpi, e a sfruttare le incertezze dell’avversaria. Martina mette a segno un parziale di 6 giochi di fila e annulla 3 palle break nell’ultimo gioco del secondo set, che avrebbero consentito a Nastassja di rifugiarsi nel tiebreak.
Dopo aver perso il servizio in apertura di terzo set, la Burnett riesce a interrompere l’emorragia nel secondo gioco, sfruttando quella che è l’ottava palla del controbreak per la ragazza italo-polacca. Rimessasi in carreggiata, Nastassja riprende a macinare il suo gioco, portandosi avanti di un break. La Caregaro non molla e per ben due volte riesce a riprendere per i capelli una partita che sembrava persa già un’ora prima.
Le tante situazioni di vantaggio non concretizzate (3-1 30-0 e 5-3 30-0) non demoralizzano la Burnett che riesce a chiudere finalmente il match, al terzo matchpoint.
“Alla fine del secondo set ho cominciato ad avvertire la stanchezza dei giorni precedenti – ha detto al termine del match la pariolina dolorante alla coscia– ma sono stata brava a non buttarmi giù e a crederci fino alla fine”.
Ad attendere la romana in semifinale c’è ora Beatrice Capra (terzo match domani sul Centrale a partire dalle 10, ingresso gratuito), l’italo-americana che negli Stati Uniti viene paragonata da ormai un paio d’anni a Jennifer Capriati, e che quest’oggi è riuscita nell’impresa di eliminare la testa di serie numero 2, Irina Khromacheva, con il punteggio di 4-6 7-5 6-3, annullando un matchpoint sul 4-6 4-5.
La 18enne statunitense è accompagnata qui in Italia da tutta la famiglia al completo, sia quella americana dal lato materno, che quella nostrana guidata dall’estroverso nonno Angelo. Beatrice, infatti, è nata a Baltimora il 6 aprile del 1992 da papà Giovanni, di nazionalità italiana, e mamma Laurie Macgill, ex tennista di buon livello all’università.
Al nutrito clan familiare, si aggiunge un allenatore italiano, Federico Ricci, che fa parte dello staff della “Evert Tennis Academy”, presso cui Beatrice è accasata dallo scorso novembre.
Nella parte alta del tabellone si contenderanno un posto in finale la portoricana Monica Puig, testa di serie numero 1 (vincitrice quest’oggi sulla slovena Kolar) e l’americana Lauren Davis che ha lasciato solo 4 giochi alla russa Daria Gavrilova, numero 4 del seeding. Il doppio scontro Usa-Russia viene così vinto dal team statunitense che riesce a piazzare ben 2 rappresentanti tra le migliori 4, così come lo scorso anno, quando giunsero in semifinale la futura vincitrice, Sloane Stephens, e Christina McHale.
In campo maschile, dopo il numero 1 Fucsovics esce anche la testa di serie n.2, Mate Zsiga per mano del piccolo (di statura) bosniaco, Damir Dzumhur, vincitore con il punteggio di 6-7 6-0 6-0. Un dolore lancinante al collo ha condizionato non poco la prestazione dell’ungherese che dopo essere riuscito ad aggiudicarsi il primo set al tiebreak, recuperando in precedenza uno svantaggio di 5-2, non è più riuscito a vincere alcun game.
In semifinale Dzumhur se la vedrà con il lungagnone ceco Jiry Vesely, che si allena a Prostejov insieme a Stepanek e Berdych, cui il numero 5 del torneo dice di ispirarsi. Sconfitto uno dei favoriti per la vittoria finale, Victor Baluda, con il punteggio di 6-3 7-5. Dalla caporetto russa, si salva il solo Mikhail Biryukov che in apertura di giornata ha eliminato il brasiliano Clezar, semifinalista al Bonfiglio lo scorso anno.
Ricordiamo che anche domani, dalle 10 sarà possibile seguire in diretta e in esclusiva su “SuperTennis” (canale 224 di Sky), i match di semifinale del Trofeo Bonfiglio.
Risultati, Quarti di finale, Trofeo Bonfiglio
Maschile
Dominic THIEM (AUT) (15) – Matthias WUNNER (GER)
Mikhail BIRYUKOV (RUS) b. Guilherme CLEZAR (BRA) (8) 7-6(3) 6-2
Jiri VESELY (CZE) (5) b. Victor BALUDA (RUS) (13) 6-3 7-5
Damir DZUMHUR (BIH) (10) b. Mate ZSIGA (HUN) (2) 6-7(5) 6-0 6-0
Femminile
Monica PUIG (PUR) (1) b. Nastja KOLAR (SLO) (5) 6-2 7-6
Lauren DAVIS (USA) b. Daria GAVRILOVA (RUS) (4) (10) 6-3 6-1
Nastassja BURNETT (ITA) b. Martina CAREGARO (ITA) 6-2 5-7 6-4
Beatrice CAPRA (USA) (8) b. Irina KHROMACHEVA (RUS) (2) 4-6 7-5 6-3
TAG: Burnett, Caregaro, Trofeo Bonfiglio
Si ovviamente la mia è una riflessione molto parziale, per farsi un idea sulle giocatrici bisognerebbe averle viste in più partite. Ma la mia era una considerazione un po’ paradossale. La giocatrice che vince sembra quella meno pronta pur avendo iniziato prima col professionismo. E la giocatrice che perde ora è sicuramente più in forma e ruba l’occhio come dici tu, ne è la prova il 25K della settimana scorsa nel quale è stata l’unica a mettere in difficoltà la Oprandi. Sono entrambe del ’92 e ci sta che non siano continue, la stessa Burnett a tratti si addormentava durante lo scambio e non spingeva come avrebbe potuto. Poi fra qualche anno vedremo dove possono arrivare, anche se già da ora penso che entrambe insieme a Camila ( segioca 😡 )saranno le nostre atlete da Fed Cup per intenderci.
Boh secondo me è un po’ il contario, anche se bisogna riconoscere che se hai visto solo il terzo set (dove Nasty era stanca e la Caregaro ha ricominciato a giocare come nel primo set) non puoi che constatare quello.
La Caregaro che ha rimontato nel secondo set da 1-5 a 7-5 era da lustrarsi gli occhi. Ha un tennis più costruito rispetto a quello di Nasty, ma se acquista solidità e continuità (gioca a sprazzi all’interno della stessa partita) questa arriva in alto. Anche Nasty è un buonissimo prospetto, ma vedo meno pochi margini di miglioramento.
Concordo.
Non sono molto d’accordo sul fatto che la Caregaro sia molto più forte della Burnett. Credo che entrambe nel giro di 2 anni possano essere anche top 100.Ho visto solo il terzo set ed è vero che Martina sembra già molto più pronta per il professionismo, fisicamente è pronta e tira veramente forte, può fare il punto con entrambi i fondamentali ma di diritto fa paura. Detto questo però Nastassja mi sembra che abbia un tennis molto più facile ed ha grandissimi margini di miglioramento soprattutto sul piano atletico si muove malissimo sul campo,anche se tra le due è quella che potenzialmente avrebbe il fisico da top player. La Caregaro arriva sicuramente perchè ha oltreutto una grinta invidiabile, ma se Nasty lavora molto e bene anche sul piano della gestione della partita, può arrivare ancora più in alto.
Beatrice Capra
domani stupira’ tutti con match meraviglioso
rispedendo a casa la povera Irina
già
GRANDE SANGUINETTI
è vero sono d’accordo è molto piu forte atleticamento e con il tempo sorpasserà facilmente la burnet
è vero sono d’accordo è molto piu forte atleticamento e con il tempo sorpasserà facilmente la burnet
la caregaro è statasfortunata ma è del tutto evidente che è molto piu forte della burnett specilamente sul piano atletico
L’avevo detto che Burnett vinceva il derby. Complimenti a Burnett e anche a Caregaro per il bellissimo torneo.