
Masters 1000 Madrid: Berrettini rimonta Giron ma preoccupa un problema muscolare al fianco sinistro


Vincere, ma senza festeggiare con un bel sorriso, nonostante una rimonta non facile, perché quel dolore al fianco evoca le paure più nere… Il tennis è uno sport davvero strano, unico e affascinante, ma anche terribilmente crudele. Ci sono partite che sembrano mettersi male, ormai compromesse, e all’improvviso girano in modo del tutto inatteso. Ci sono degli avversari che in qualche modo “danno fastidio”, non sembrano così irresistibili ma non li leggi, non trovi il varco per entrare con forza e imporre le tue qualità, tanto da bloccarti e perdere di vista il tuo miglior tennis. La situazione si fa ancor più difficile quando vivi un giornata così così, poco brillante per reattività e pure abbuiata da chance non sfruttate. Eppure, dopo aver subito un problema fisico che sembra aver compromesso il match… questo gira all’improvviso dalla tua parte, con l’avversario del tutto crollato dopo un set perso in modo rocambolesco con un doppio fallo sul set point. Questo l’incredibile epilogo del match di secondo turno tra Matteo Berrettini e Marcos Giron, con l’azzurro che porta a casa una vittoria importante per 6-7(3) 7-6(6) 6-1 ma con tanta preoccupazione per un problema muscolare accusato al fianco sinistro nella fase finale del secondo set. Fisioterapista in campo prima dell’avvio del terzo parziale e massaggi al fianco, con bruttissimi ricordi di tanti infortuni muscolari sofferti in passato, ma il set decisivo scorre via tutto dalla parte dell’azzurro, pur servendo “piano” per le sue possibilità ma con un diritto finalmente libero e ficcante, e un avversario totalmente crollato sul piano nervoso e non più lucido. Al terzo turno c’è una grande sfida contro Jack Draper, ma… Matteo riuscirà a giocare?
Dopo l’inattesa svolta e conclusione, è difficile commentare oltre questa partita, non bella, difficile e terminata con una vittoria che potrebbe non bastare a far continuare la corsa nel torneo madrileno al nostro campione. Roma è a soli 10 giorni, è il torneo di casa dove manca da troppo tempo… Ma solo lui sa come si sente e valuterà per il meglio cosa fare. Certamente questo problema muscolare è una doccia fredda, perché nel 2025 abbiamo esaltato più volte la straordinaria condizione fisica di Berrettini, che con Umberto Ferrara a suo fianco ha lavorato davvero bene per giocare il suo tennis potente, in spinta, ma con meno strappi e una tenuta nella lotta davvero eccellente. Qualcosa però nel match odierno stonava, e lo si è visto fin da subito. Giron è uno che Matteo digerisce male, tanto da averci perso nelle prime due partite (pure una su erba…). Probabilmente legge bene i servizi dell’azzurro, riesce a giocare con profondità e continuità, mentre Berrettini fa fatica a sfondarlo da fondo e risponde così così. Poco profondo nello scambio l’azzurro, in risposta incerto rispetto ai suoi ultimi tornei, e una sensazione di scarsa reattività nel fare il primo passo verso la palla, come se non gli piacesse la superficie, sentisse come uno scivolamento eccessivo che lo porta ad appoggi un po’ felpati e poco potenti. Infatti col contro piede Giron ha fatto sfracelli, ma in generale il tennis solo ordinato, continuo e potente gli è bastato per arginare le velleità del nostro per i due primi set. Ovviamente se Berrettini avesse sfruttato le palle break e set point nel primo parziale, forse ora staremmo scrivendo ben altro, ma complessivamente Matteo non ha convinto, pur finendo la partita con un saldo positivo tra vincenti ed errori.
Sul ritmo Berrettini ha sofferto Giron, tanto, così che le variazioni col back di rovescio, pure alcuni eccellenti slice col diritto nel terzo set, sono state armi più efficaci di drive in spinta non così potente e soprattutto poco profondi. Pure lo schema principe di Matteo, diritto da sinistra inside out a tutta dopo una buona prima palla in gioco, è parso spuntato perché la sbracciata era un po’ trattenuta e mai davvero libera, fluida come nei giorni buoni. Solo dal terzo set, per assurdo, servendo al 50% del suo potenziale, il diritto si è come sbloccato e Marcos è stato travolto, ma ormai l’americano era del tutto scappato dal match con la testa, dopo aver regalato il set con un doppio fallo terribile.
Una vittoria amara, giocando maluccio, ma con la grande apprensione per le condizioni fisiche. Berrettini ce la farà a sfidare Draper e continuare il torneo? O prudenzialmente getterà la spugna per arrivare a Roma e cercare di tornare in campo al Foro Italico? Comunque vada, in bocca al lupo Matteo, un altro infortunio proprio no, proprio ora.
Marco Mazzoni
La cronaca
Berrettini inizia la partita con buon turno di servizio, più che “bombe” di servizio un ottimo uso del back di rovescio per spostare Giron che ha proprio nella copertura del campo uno dei suoi punti forti. Proprio con il taglio sotto di rovescio Matteo fulmina Marcos, smorzata spettacolare nel secondo game, ma Giron ai vantaggi vince il game (pure un nastro fortunatissimo sull’ultimo punto), 1 pari. Più prime palle incisive che Ace per Berrettini, e un’altra palla corta perfetta che l’americano nemmeno prova a rimettere. (2-1). Nel quarto game la risposta di Matteo sale in cattedra, seguita da un diritto molto incisivo. 0-30 e poi 15-40, con un’altra risposta davvero efficace che sorprende Giron. Prime palle break per l’azzurro. Il 31enne californiano s’inventa una palla corta talmente “storta” che sorprende Berrettini, mentre sulla seconda è ottimo l’attacco dell’azzurro ma tocca una volée tutt’altro che difficile, le chance sfuma. Filano via lisci i game di battuta del romano, a zero il quinto per il 3-2. Giron non inventa nulla, gioca pratico spingendo col diritto, molto attento a mettere la prima palla in gioco per non essere investito dalla risposta dell’azzurro. Spettacolo pochino… rari gli scambi interessanti, i momenti migliori sono le smorzate di Matteo, o qualche bordata di diritto delle sue dopo una buona prima palla. Nell’ottavo game Giron smarrisce il servizio, da 40-0 commette ben due doppi falli che mandando il game ai vantaggi. Matteo non coglie l’attimo, non trovando risposte convincenti. 4 pari. Di nuovo l’azzurro si fa rimontare sul 30 pari nel suo game, ma alza l’attenzione, serve bene e chiude col diritto pesante senza esagerare col rischio. 5-4. Il score fa salire la tensione, e il braccio di Giron la sente tutta… Prima spedisce in rete una smorzata pessima, quindi doppio fallo. 0-30, a due punti dal set Berrettini. I Set Point arrivano subito, con un bel diritto lungo linea a chiudere un lungo scambio iniziato in difesa. 0-40! Marcos salva il primo rischiando a tutta col diritto cross; poi non va la risposta di rovescio di Matteo, 30-40; si poteva far meglio sul terzo… l’attacco in contro tempo di Giron non era niente di che, ma il passante di rovescio di Berrettini non passa la rete, con una sua smorfia beffarda verso il suo angolo per l’occasione mancata. 5 punti di fila, e 5 pari. Niente, l’equilibrio regge, tiebreak time nonostante 5 punti in più, giusto le 5 palle break non sfruttate su due game. Inizia male Berrettini, cede il primo punto al servizio con un diritto giocato con piedi bloccati. Regala Giron il successivo, pessima volée dopo un lungo scambio. Solo errori, ancora Berrettini stavolta sotto rete, sorpreso da un passante robusto ma non ingiocabile (leggero ritardo nell’arrivare sulla rete). 3-1 Giron, poi finalmente una buona prima di servizio per il romano (3-2), che si lamenta per la poca reattività di gambe, più emotiva che fisica (pare). Terribile l’errore di Matteo sul 5-3, un diritto a campo aperto tirato lungo, gli costa tre set point. Giron chiude subito con un Ace, 7-3, un tiebreak davvero mal giocato dall’azzurro, forse con in testa i tre set point non sfruttati nel decimo game.
Scuote la testa Berrettini nel primo game del secondo set, sembra non convinto del suo gioco, forse di appoggi non sempre sicuri, tanto che in risposta non incide. Per fortuna il servizio c’è, e a zero impatta 1 pari, ma è in risposta dove non trova continuità di spinta e nemmeno profondità, è tutto troppo facile per Giron al servizio, ordinato e con pochissimi errori (2-1). È continuo il dialogo con l’angolo, Bega e Ferrara spronano Matteo, assai poco convinto in questa fase del match. Giron spinge con semplicità, buon margine e niente regali, è sufficiente per portare a casa il turno di battuta, con prime palle nemmeno così veloci ma ben angolate. 3-2. Asciugamani sul volto per Matteo al cambio di campo, sembra molto insoddisfatto per la sua prestazione, le gambe che non vanno, i colpi che non scorrono. Per fortuna il servizio tiene a galla l’azzurro, nonostante un po’ di fatica nel chiudere l’attacco sotto rete. 3 pari, con urlo sull’ultimo punto per scuotersi. Marcos non se ne cura, continua a martellare con servizio e diritto, prevedibile ma efficace (4-3). Sul 4 pari finalmente Berrettini si accende. Fantastico il rovescio lungo linea vincente che punisce l’americano, 0-30. Giron ritrova la prima palla e la musica cambia, veloce nel prendere in contro piede l’azzurro sulla destra. 4 punti di fila con 4 ottimi servizi, ma la risposta di Matteo è troppo instabile. 5-4 Giron. L’americano riesce a restare avanti, si porta 6-5 con un altro game non eccellente ma alla fine solido. Inizia male il game #12 Berrettini col primo doppio fallo dell’incontro. Si piega pure sui fianchi l’azzurro, come per testare la muscolatura. Marcos poi grazia l’azzurro con un passante di rovescio scagliato out per troppa foga, bastava molto meno… Brutto game, solo errori e 30 pari. È a due punti dalla grande W l’americano… La sagra degli errori continua, ai vantaggi Matteo si affida alla palla corta, e ne trova due ottime, una dopo l’altra. Tiebreak, con 32 punti pari nel parziale. Due errori in apertura nel game decisivo, poi finalmente l’Ace per Matteo (2-1). Serve bene ora l’americano, si gira 3 punti pari. Si prende un bel punto Berrettini su di una seconda palla, martellando col diritto da sinistra, poi sul 4 pari approfitta di un banale errore in scambio di Giron, braccio trattenuto e palla a mezza rete. 5-4, e serve l’italiano. Ecco la progressione di The Hammer, mangia il campo con tre diritti, 6-4 e due set point. Spreca il primo Matteo, sorpreso da una risposta sulla rete del rivale e poi un errore banale. Marcos attacca con decisione e il tocco sotto rete, tremebondo, è vincente. 6 punti pari. Terribile il doppio fallo di Giron, lancio di palla pessimo… Tre set point Berrettini. Uff… esce di un niente un lob di Giron in recupero, sarebbe e stato vincente. SET Berrettini, 8 punti 6. Si va al terzo. Ma… al cambio di campo arriva il fisioterapista che tratta Berrettini al fianco sinistro. Ha sentito qualcosa provando il servizio.
Inizia il terzo set con Berrettini alla battuta, non forza ma gioca solido e vince il game. Giron invece sembra inchiodato sul doppio fallo che gli è costato il secondo set, sbaglia una volée alta di rovescio non impossibile e poi un diritto di scambio. 15-40, due palle break per Matteo immediate. FINALMENTE IL BREAK! Matteo lavora bene la palla col break e, rallentando, alla fine provoca l’errore dell’americano. 2-0 Berrettini. Non forza la battuta l’azzurro, sembra non voler rischiare niente visto il fastidio, gioca solo seconde palle e nemmeno così cariche, ma col diritto ora colpisce con ottima precisione, 3-0! Destabilizzato Giron, tra il set perso e il fastidio di Matteo che, per assurdo, gioca col diritto più libero e non dà punch alla risposta del rivale. Rida amaro Marcos sull’ennesimo errore nel quarto game, ha certamente perso focus e sicurezza, mentre Berrettini rallenta, taglia col back e non sbaglia niente. Con lo schema smorzata e passante Matteo vola 15-40! Altro errore col diritto, totalmente fuori fase Giron e 4-0 Berrettini. Incredibile come la partita ha preso una svolta decisa, con Marcos ormai totalmente in balia dei colpi dell’azzurro e incapace di trovare continuità di spinta senza sbagliare, come aveva ben fatto nei primi due set. Con un grande attacco da tre quarti campo e poi un diritto fulminante dopo aver rallentato, l’azzurro decolla sul 5-0 a un passo da una vittoria a dir poco rocambolesca. L’americano vince un game di servizio, 5-1, quindi prova un ultimo assalto in risposta, ormai spalle al muro. Pur servendo “piano” i suoi standard, Berrettini impere la sua classe col diritto e con 4 punti di fila chiude al primo match point, 6-1. Incredibile rimonta, con il punto di domanda sulle condizioni per il dolore muscolare accusato. Non felice l’azzurro salutando il pubblico, non resta che attendere le sue parole per capire le sue condizioni e se il suo torneo a Madrid continuerà o meno.
Statistica | Giron 🇺🇸 | Berrettini 🇮🇹 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Valutazione del servizio | 271 | 322 |
Ace | 7 | 12 |
Doppi falli | 6 | 1 |
Prima di servizio | 63/105 (60%) | 75/97 (77%) |
Punti vinti sulla prima | 48/63 (76%) | 58/75 (77%) |
Punti vinti sulla seconda | 20/42 (48%) | 14/22 (64%) |
Palle break salvate | 5/7 (71%) | 0/0 (0%) |
Giochi di servizio giocati | 15 | 16 |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Valutazione della risposta | 59 | 118 |
Punti vinti sulla prima di servizio | 17/75 (23%) | 15/63 (24%) |
Punti vinti sulla seconda di servizio | 8/22 (36%) | 22/42 (52%) |
Palle break convertite | 0/0 (0%) | 2/7 (29%) |
Giochi di risposta giocati | 16 | 15 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 6/11 (55%) | 8/13 (62%) |
Vincenti | 24 | 42 |
Errori non forzati | 21 | 8 |
Punti vinti al servizio | 68/105 (65%) | 72/97 (74%) |
Punti vinti in risposta | 25/97 (26%) | 37/105 (35%) |
Totale punti vinti | 93/202 (46%) | 109/202 (54%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 207 km/h (128 mph) | 219 km/h (136 mph) |
Velocità media prima | 196 km/h (121 mph) | 193 km/h (119 mph) |
Velocità media seconda | 147 km/h (91 mph) | 167 km/h (103 mph) |
TAG: Marco Mazzoni, Marcos Giron, Masters 1000 Madrid 2025, Matteo Berrettini
Hai ragione, un po’ la pallina si perde di vista sulla terra, parlo per lo spettatore televisivo, ma a Madrid non c’è solo quello, e un po’ tutto che rende la visione difficile se non attaccandosi al video, il che non è proprio il massimo.
Hai ragione, forse non tutto il male vien per nuocere, perchè ieri dopo l’infortunio era un altro tennista, molto più sciolto e perfino penetrante nei colpi. E’ già successo che un tennista infortunato salisse di livello, ma quanto visto ieri è davvero sorprendente. C’è stata anche la complicità di Giron nel terzo, ma è fuor di dubbio che Berrettini abbia tirato fuori il suo miglior tennis giocando meno di forza e più di precisione. Alcuni dritti e rovesci in back sono stati davvero sublimi.
Torneo maledetto, della Mutua. Sempre troppi ritiri. Campi principali tagliati a metà dal gioco luce-ombra fino a metà pomeriggio. Palline che non si vedono,peggio che a Concinnati.
Parigi val bene una messa
@ Kenobi (#4368850)
“ha Ferrara al fianco che non è uno sprovveduto nel suo mestiere”.
!
Matteo deve “imparare” (in realtà lo sa fare e nel terzo set, causa problemi lo ha dimostrato) a giocare con movimenti meno strappati, soprattutto di diritto, che gli hanno provocato tanti problemi, soprattutto addominali.
Nel terzo set, giocando più decontratto anzi la palla gli camminava di più.
Appena si rimette, il buon Matteo deve fare cesti su cesti di voleè: oggi come nella partita con Tsitsipas qualche settimana fa a rete è stato pessimo, spesso fuori tempo, sorpreso dai passanti, falloso o poco incisivo, sembra una fase di gioco un po’ trascurata ultimamente, involuta, mentre in previsione erba dovrebbe essere mantenuta bella rodata permettendogli, anche su altri terreni ovviamente, di chiudere più facilmente scambi, game e set.
Forza Matteo, forza!!!
Io sono per l’uovo oggi piuttosto che la gallina, del tutto eventuale, domani. A Roma. Questo dovrebbe essere il suo torneo. Roma non credo, neanche se fosse al massimo. E comunque a Roma avremo Sinner, con la scorta di Musetti. Per cui spero sia in grado di giocare e che non ecceda in prudenza. Se superasse lo scoglio Draper, e stavolta ce la potrebbe fare, avrebbe una strada abbastanza aperta per la fine della seconda settimana.
Vabbè Darderi è un virus intestinale
In tutto questo, c’è da considerare un fattore positivo: non giocando a tutto gas nel terzo set, i colpi sono stati meno potenti ma molto più precisi, e dovrebbe capire che i punti si possono fare privilegiando la precisione alla potenza
Gli infortuni di Berrettini li ho visti tutti, almeno quelli in ATP. Dalla reazione è difficile capire. Contro Cerundolo a Montecarlo (addominali), si tocca il costato ma non sembra disperato, finisce il match picchiando, lo vince ma poi si ferma per due mesi. Contro Fils (addominali) vince il primo set al tb e si ritira subito dopo, pianto e disperazione, fermo un paio di settimane. Oggi vince giocando da infortunato l’intero terzo set, aria seria e preoccupata, non disperata. Difficile trarre una ipotesi. Io azzardo (e spero) che non ci siano lacerazioni, non giochi la prossima, una settimana fermo, a Roma presente.
@ Vae victis (#4368889)
Berrettini è spesso, ci vuol poco per fargli male com relativi strascichi. Lo deve e lo dobbiamo accettare. Questa spada pendera’ gli sempre sul berrettino. Comunque vada vediamo come andrà, minuto per minuto, senza gufare, in un modo, in eccesso o in un altro, in difetto. Questa debilita’ fisica gli appartiene intrinsecamente e non c’è che fare.
Purtroppo me lo sentivo,d’altronde quando si parla di infortuni a catena il primo tennista che viene in mente è lui,con il senno di poi menomale che Sinner non l’ha potuto disputare questo torneo che neanche lui ci va liscio
Non ho potuto vedere l’incontro; dopo Musetti e Arnaldi, avrei avuto seri problemi con la mia compagna.
Però se i problemi al fianco sinistro si sono manifestati nella fase finale del secondo set e Berrettini ha vinto il tie break e poi 6-1 il terzo set, c’è da sperare che non siano problemi importanti.
Andrea (Guest) 25-04-2025 21:53
Mamma mia,ora capisco perché si chiama MUTUA Madrid Open,questo torneo come l’anno scorso è una calamità per gli infortuni,appena 2 giorni e ci sono già stati 10 ritiri tra forfait a partita in corso e prima di scendere in campo.Io adesso sono terrorizzato per Berrettini,in un posto così dove c’è la sfiga che aleggia Berrettini purtroppo è il faro
Caro Andrea, purtroppo ci hai preso in pieno!! 😥
Spero che Matteo non abbia subìto un infortunio serio. Attendiamo le sue dichiarazioni.
Altro forfait in arrivo??
Sarebbe saggio, visto quanto tiene Matteo al foro ..
E torniamo sempre lì, siamo a 12 con Darderi
Per me non ha nulla di grave,fisicamente è migliorato un sacco,sicuramente proverà a giocare poi a seconda di come si mette la partita deciderà
Ovviamente tutti ci auguriamo non sia nulla di serio… sarebbe un peccato perché, con tutte le teste di serie che cadono o si ritirano, Matteo ha serie chances di arrivare molto lontano a Madrid…
Boh non penso avrebbe portato a termine la partita se era qualcosa di grave. Certo ha Jack il prossimo turno, contro di lui devi essere al 100%.
La legge di Murphy…l’avevo detto io,questo torneo proprio come l’anno scorso è maledetto per via dei tanti infortuni,ultimo a farne le spese Darderi,visto questa maledizione che circola a Madrid sembrava già scritto che toccasse anche a Berrettini,agli addominali poi,uno dei suoi più classici infortuni che lo hanno tenuto per molto tempo fuori
Il tennis è davvero uno sport incredibile
Se Matteo ha continuato è perché sapeva che non avrebbe messo a rischio Roma, ha Ferrara al fianco che non è uno sprovveduto nel suo mestiere.
Ha cercato di variare di più limitando la potenza e questo gli ha pure giovato con un Giron in calo.
Non ha esultato perché è preoccupato ma il danno è tutto da quantificare.
Sì sarebbe ritirato subito se fosse stato serio.
Matteo ti voglio bene, fai ciò che ritieni giusto, ma non saltare roma per il quarto anno di fila, sarebbe terribile.