Si continua a parlare molto di Carlos in questi giorni Copertina, Generica

Il “dardo al veleno” di Bautista ad Alcaraz: “Non vincerà i tornei dello Slam andando a letto alle 7 della mattina”

26/04/2025 09:40 68 commenti
Carlos Alcaraz (foto Getty Images)
Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

Un “dardo al veleno”. Così la stampa spagnola apostrofa le parole insolitamente dure che Roberto Bautista Agut ha riservato al giovane connazionale Carlos Alcaraz. Dopo la sconfitta (netta) patita contro Zverev nel suo esordio al Masters 1000 di Madrid, l’esperto tennista spagnolo si è intrattenuto con i media del suo paese parlando di vari temi. Ovviamente le domande sono andate in direzione Alcaraz, per la rinuncia al massimo torneo in Spagna per colpa di un problema muscolare, ma anche per l’anteprima della serie Netflix “A mi manera”, nella quale Alcaraz ha aperto la porta al suo privato, con una serie di discorsi tra lui e il suo coach Ferrero che non lasciano presagire niente di buono a lungo termine per la loro relaziona professionale In estrema sintesi, Alcaraz si sente quasi “schiavo” del mondo del tennis per l’enorme impegno richiesto per stare al vertice, dovendo così rinunciare a cose della vita che lo attraggono e che reputa importante per uno della sua età.

Sembra proprio che Carlitos qualche strappo alla regola se lo prenda, tanto che il suo coach Ferrero l’ha ammonito con sguardo torvo, affermando che lascerà sempre al suo assistito la libertà di scegliere come parte del processo di vita e lavoro, ma che se le cose non andranno come sperato e andrà troppo spesso fuori dal seminato, non sarà lì a guidarlo all’infinito. Proprio su questo tema Bautista ha parlato alla stampa con parole altrettanto chiare: “Penso che il tennis di alto livello richieda molto, giusto? Non credo che Carlos vincerà i tornei del Grande Slam andando a letto alle sette del mattino“, ha dichiarato Roberto. “Alla fine, penso che il tennis sia molto impegnativo, che ora sia tutto molto bello e lui sia molto giovane, ma deve sapere che se vuole eguagliare i numeri dei tre grandi [Noval Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer] deve giocare ad alto livello per 15 anni. Lo considero [Carlos] un giocatore e una persona intelligente. Sono sicuro che gradualmente capirà cosa gli serve per raggiungere quel livello e lo metterà in pratica.”

 

Ascoltando le parole del docufilm, sembra esserci una discreta differenza di venute all’interno del suo team. Lui si sente un ragazzo come tutti, ma in realtà è già un super campione e super star, e questo comporta una presa di responsabilità diversa. “Carlos deve capire che non è un normale ventunenne”, afferma Albert Molina, in manager del murciano, durante il documentario. “Ho 21 anni e in questo momento voglio decidere da solo”, invece avverte Alcaraz, riferendosi alla direzione della sua carriera. “E se sbaglio, voglio sbagliare da solo. Non voglio che siano gli altri a decidere per me.”

Marco Mazzoni


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68 commenti. Lasciane uno!

non tennista (Guest) 26-04-2025 19:01

Intanto a 22 anni ha già vinto 4 slam, c’è qualcuno che ne ha vinti di più alla sua età nella storia di questo sport?

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Sicania83 (Guest) 26-04-2025 16:46

Tra fisico super pompato e soggetto infortuni .stile di gioco dispendioso e quindi poco voglia di sacrificarsi secondo me si ritira poco dopo i 30 anni

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Alberto (Guest) 26-04-2025 16:42

Scritto da Sasha
Secondo me si sta dando troppo peso a un “documentario” che ha lo scopo di far discutere, quindi niente di meglio del conflitto interiore/tennista vs membri dello staff.
Io vedo un tennista preparatissimo fisicamente, che ha vinto come nessun altro alla sua età, che al quinto set risulta quasi insuperabile, stop. Ne consegue che è super focalizzato sull’agonismo. Tutto il resto sono chiacchiere, gossip, buone per pubblicizzare ancor di più il “prodotto Alcaraz”.

La vedo esattamente come te, e noto che tutti ci “cascano”.

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MaiDireTennis (Guest) 26-04-2025 14:22

Scritto da Sudtyrol

Scritto da enzola barbera
Anche se mi alleno poco, pensa Alcaraz, come minimo ai quarti o alle semifinali c’arrivo. Chi se ne frega degli Slam, io voglio vivere i miei 22 anni. Bisogna capirlo, Carlos e latino, ha la mentalità mediterranea, godereccia, come un italiano e un greco, Sinner invece ha la mentalità tedesca, rigida, ossessiva. È qui la differenza fra i due. Non mi sento di condannarlo, al limite gli consiglierei di andare a letto qualche ora prima enzo

L’ha confessato anche Panatta. “So che avrei potuto fare di più, ma ho voluto vivere la vita come la vivevano i ragazzi della mia età”. Chi si contenta, gode.

Descrivere gli italiani come dotati di mentalità godereccia a me sembra quasi l’ammissione di un complesso di inferiorità o comunque del bisogno di un alibi o di piangersi addosso. Comunque la mattiamo non mi sembra un bel modo di parlare degli italiani. Io uscirei dagli stereotipi, soprattutto gli stereotipi depotenzianti.

Ogni persona è un universo a parte e prima di essere un italiano o un tedesco o un americano, una persona è se stessa. Io ad esempio mi sento molto più simile a Sinner e sono italianissimo. Nel mio campo ho una determinazione inesauribile, ossessiva, con un incrollabile dedizione e da oltre 30 anni. Per questo quando dico che Alcaraz non ama il tennis so di cosa parlo perché so che quando uno ama qualcosa, ma la ama davvero, non ha alcun bisogno di sfogarsi altrove: anzi lo sfogo è deleterio.
Quando io per qualche motivo non mi occupo del mio campo, non solo non sto bene, ma poi fatico a riprendere perché devo ricostruire l’inerzia perduta. Probabilmente è così anche Sinner: a Sinner non pesa minimamente dedicarsi al tennis totalmente, a lui probabilmente pesa stare lontano dal tennis e sta pesando dover ricostruire ora l’inerzia perduta. Invece chi non ama quello che fa, come probabilmente Alcaraz, ha bisogno di uno sfogo, ha bisogno di prendersi le distante perché altrimenti non riuscirebbe a mantenere la stessa dedizione, impazzirebbe, odierebbe quello che fa.

Se la mia riflessione è corretta, anche se un giorno Alcaraz imparasse a prendersi sfoghi meno rumorosi, meno impegnativi, meno indigesti al suo entourage, comunque non avrà quella marcia in più negli allenamenti che ha Sinner.

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Rea (Guest) 26-04-2025 13:46

Scritto da Giampi

Scritto da brunodalla
alcaraz ha la fortuna di avere un talento, e, sfruttandolo, ha già racimolato premi per 40 milioni di euro. grazie a questo talento ne ha racimolati almeno il triplo in contratti pubblicitari. a 22 anni.
per me ha tutto il diritto di godersi i suoi soldi come vuole. vuole andare a dormire alle 6 di mattina dopo aver pagato da bere a tutta la discoteca? liberissimo di farlo.
per questo non vincerà più uno slam? e chissenefrega? problemi suoi, anzi, neanche problemi, scelta esclusivamente sua. per questo i TIFOSI (nel senso più spregiativo del termine, cioè gli ultras da curva, ben presenti anche qui dentro) lo criticheranno? e chi se ne strafrega dei “cosiddetti” tifosi? se ne facciano una ragione. quando si capirà che qualsiasi sportivo non è un mito, ma una persona, con tutte le sue scelte e le sue contraddizioni, sarà sempre troppo tardi.

Giusto, bene per lui e anche per Sinner..

Volete dire che Alcaraz si sta improvvisamente trasformando in Marat Safin???

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Morenomcrae (Guest) 26-04-2025 13:37

È giovane e si vuole divertire,non si può biasimare,se reputa che qualche slam in meno e un po’ di gnocca in più lo farà stare meglio è giusto che lo faccia.

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Giampi 26-04-2025 13:16

Scritto da brunodalla
alcaraz ha la fortuna di avere un talento, e, sfruttandolo, ha già racimolato premi per 40 milioni di euro. grazie a questo talento ne ha racimolati almeno il triplo in contratti pubblicitari. a 22 anni.
per me ha tutto il diritto di godersi i suoi soldi come vuole. vuole andare a dormire alle 6 di mattina dopo aver pagato da bere a tutta la discoteca? liberissimo di farlo.
per questo non vincerà più uno slam? e chissenefrega? problemi suoi, anzi, neanche problemi, scelta esclusivamente sua. per questo i TIFOSI (nel senso più spregiativo del termine, cioè gli ultras da curva, ben presenti anche qui dentro) lo criticheranno? e chi se ne strafrega dei “cosiddetti” tifosi? se ne facciano una ragione. quando si capirà che qualsiasi sportivo non è un mito, ma una persona, con tutte le sue scelte e le sue contraddizioni, sarà sempre troppo tardi.

Giusto, bene per lui e anche per Sinner..

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enzola barbera (Guest) 26-04-2025 12:50

@ Marco M. (<a href="#comment-4368234" Come disse Aristotele? L'unico scopo della vita è perseguire il piacere. Alcaraz non fa altro che seguire questa massima. Ragazzo sveglio!

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Tennisforever2 (Guest) 26-04-2025 12:02

Liberissimo di fare quello che vuole, ma le dichiarazioni di Ferrero, in ottica vittorie future, sono preoccupanti, ma io sin dall’inizio ho scritto che mi sembrava uno tipo alla Boris Becker, cominciò presto ma finisco anche presto. Col suo tipo di gioco non avrà vita lunga.

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Marco M. 26-04-2025 11:36

Scritto da sasuzzo
Al termine della miniserie Alcaraz dichiara che il suo fine è essere felice. Se nella bilancia lui mette di non potersi fare vacanze in piena stagione agonistica e allo stesso tempo vincere il grande slam, lui non ci starebbe. Ma non è professionale come invece lo è stato Nadal o tanti altri top anche di altri sport. Emblematica la vacanza pazza a Ibiza di una settimana piena con gli amici alla viglia di Queens e Wimbledon. E’ chiaro che ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita e carriera ma è anche vero che puoi divertirti con misura e rimanendo atleta e poi la carriera degli atleti non è lunghissima: hai tempo per godertela anche dopo i 35. Per me è più una mancanza di piacere nel giocare a tennis, nascosta dall’alibi del volersi divertire con gli amici.

Però dopo quella vacanza Wimbledon lo ha vinto. Magari lo stacco a lui serve.

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Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (Guest) 26-04-2025 10:59

Scritto da Sabatino

Scritto da Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima…
Personalmente non ho mai negato che Alcaraz fosse un fuoriclasse ma ho sempre criticato le cose che mi paiono sbagliate perché esagerate di alcaraz.
Poi se penso che ha solo 21 e si è trovato sbattuto nella notorietà ancora giovanissimo tendo a capire le “scemate” che fa…
Io alla sua età facevo pure peggio…
Però è innegabile che in questo tennis moderno, un tennis potentissimo, velocissimo e fisicamente distruttivo se non ci si limita anche fuori dal campo non si rimane a quei livelli…

Perché scemate? Gli piace vivere e fa bene. Non resterà a quei livelli per anni? Secondo me non gli interessa molto. Io a 21 anni la note me la mangiavo e la mattina andavo in teatro a provare, il pomeriggio riposavo un po e poi in palestra (fare l’attore è abbastanza faticoso soprattutto in teatro). Naturalmente non lo facevo tutte le notti ma capitava spesso. Mi astenevo dai bagordi quando avevo spettacolo, dopo la serata a nanna.

Sabatino un tennista professionista in questo tennis così estremo non può fare “strappi” che altri “lavori” consentono.
Per questi super professionisti purtroppo è difficile conciliare vincere slam con una vita personale…

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Sasha (Guest) 26-04-2025 10:22

Secondo me si sta dando troppo peso a un “documentario” che ha lo scopo di far discutere, quindi niente di meglio del conflitto interiore/tennista vs membri dello staff.
Io vedo un tennista preparatissimo fisicamente, che ha vinto come nessun altro alla sua età, che al quinto set risulta quasi insuperabile, stop. Ne consegue che è super focalizzato sull’agonismo. Tutto il resto sono chiacchiere, gossip, buone per pubblicizzare ancor di più il “prodotto Alcaraz”.

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Diridero (Guest) 26-04-2025 10:18

Per me si parla fin troppo di un aspetto che esula troppo dal tennis…La vita privata è affare suo e di nessun altro…Il suo coach dovrebbe confrontarsi con lui in privato, piuttosto (fake news a parte) che sbandierare a destra e a manca gli eventuali contrasti fra loro…E se ritiene che non valga più la pena allenare Carlos la porta è aperta… Davvero per niente professionale il Ferrero…

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+1: il capitano
sasuzzo 26-04-2025 09:10

Al termine della miniserie Alcaraz dichiara che il suo fine è essere felice. Se nella bilancia lui mette di non potersi fare vacanze in piena stagione agonistica e allo stesso tempo vincere il grande slam, lui non ci starebbe. Ma non è professionale come invece lo è stato Nadal o tanti altri top anche di altri sport. Emblematica la vacanza pazza a Ibiza di una settimana piena con gli amici alla viglia di Queens e Wimbledon. E’ chiaro che ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita e carriera ma è anche vero che puoi divertirti con misura e rimanendo atleta e poi la carriera degli atleti non è lunghissima: hai tempo per godertela anche dopo i 35. Per me è più una mancanza di piacere nel giocare a tennis, nascosta dall’alibi del volersi divertire con gli amici.

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Pier no guest 26-04-2025 09:09

Non ho visto il documentario ma non sono tanto le parole di Bautista a sorprendermi, da ciò che almeno leggo qua e là,ma quelle di Ferrero.
Esporre pubblicamente la diversa visione dell’attitudine al lavoro tra loro,il non garantirgli l’assistenza se perdurassero certe situazioni è il preludio ad un addio per manifesta sfiducia e questo,dopo averlo più che allenato,sembra un volerlo rinnegare.
Questi precoci iper-professionisti hanno vissuto un’adolescenza anomala,sotto i riflettori,istruiti all’autocontrollo,a vedere i rapporti affettivi come qualcosa che potrebbe compromettergli il percorso.Si dice che si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie e questo vale soprattutto per gli errori quotidiani ma se ti “proteggono” dagli sbagli,dalle cazzate non cresci nel vero senso della parola.
No,attorno a questo ragazzo s’addensano nubi che ne minano molto più del progetto sportivo.
Spero per lui di sbagliarmi,slam e classifica sono meno importanti di vivere in modo “normale” anche per chi normale non lo è mai stato.

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+1: Don Budge fathers, Marco M.
brunodalla 26-04-2025 09:04

alcaraz ha la fortuna di avere un talento, e, sfruttandolo, ha già racimolato premi per 40 milioni di euro. grazie a questo talento ne ha racimolati almeno il triplo in contratti pubblicitari. a 22 anni.
per me ha tutto il diritto di godersi i suoi soldi come vuole. vuole andare a dormire alle 6 di mattina dopo aver pagato da bere a tutta la discoteca? liberissimo di farlo.
per questo non vincerà più uno slam? e chissenefrega? problemi suoi, anzi, neanche problemi, scelta esclusivamente sua. per questo i TIFOSI (nel senso più spregiativo del termine, cioè gli ultras da curva, ben presenti anche qui dentro) lo criticheranno? e chi se ne strafrega dei “cosiddetti” tifosi? se ne facciano una ragione. quando si capirà che qualsiasi sportivo non è un mito, ma una persona, con tutte le sue scelte e le sue contraddizioni, sarà sempre troppo tardi.

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Aquila (Guest) 26-04-2025 08:55

Non ho visto il docufilm, anche perchè vengono sempre alterati per il piacere del pubblico, ai tempi ho detto che Alcaraz ama divertirsi, il tennis lo vede come un divertimento e finchè vince facilmente il divertimento del tennis rimane, le cose si complicano quando per continuare ha vincere deve applicare più tempo a tale sport e il divertimento viene meno… Morale è una scelta sua: Divertimento ho una via di mezzo (lavoro e Divertimento) se sceglie la seconda vuol dire non pensare più alla classifica Atp

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Carota Senior 26-04-2025 08:43

Scritto da Givaldo Barbosa
Beh, se davvero è uno che si gode la vita e va oltre il cartellino tennistico del dover essere, ben venga Alcaraz.

Il problema per il “povero” Carlos è che tutta la Spagna pur amandolo in maniera spassionata lo paragona continuamente a Nadal.
Non so quanto ci sia veramente del vero Alcaraz nella docuserie, io tendo ad essere scettico su quanto sia costruito ciò che si vuol far passare all’esterno.
Nello specifico non capisco cosa ci sia di così scandaloso nel conflitto di un ventenne tra il divertirsi ed il dovere del campione, è umanissimo e preferisco un Alcaraz che si diverte ad un atleta che vive quasi da asceta, ma è una mia opinione.

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marcolino 26-04-2025 08:21

Mi piace ancora di più adesso questo ragazzo …Non bisogna per forza primeggiare sempre e per sempre in tutto.Questa maniacale ricerca del numero uno di sempre rende uno sport e una vita una schiavitú.Goditi la vita ragazzo che sei fortunato ad essere stra milionario per correre dietro una pallina e gli altri muti

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+1: Carota Senior, Don Budge fathers
marcolino 26-04-2025 08:21

Mi piace ancora di più adesso questo ragazzo …Non bisogna per forza primeggiare sempre e per sempre in tutto.Questa maniacale ricerca del numero uno di sempre rende uno sport e una vita una schiavitú.Goditi la vita ragazzo che sei fortunato ad essere stra milionario per correre dietro una pallina e gli altri muti

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Lou Papani (Guest) 26-04-2025 08:21

Non solo non siamo tutti uguali (sennò come va giudicato Borg che si ritira ancora giovane?), ma non siamo sempre uguali a noi stessi nel tempo.
Credo che coerenza non sia rimanere sempre identici, ma essere fedeli a quello che si crede giusto, che col tempo, la crescita e l’esperienza può (deve?) cambiare.
Perciò se Carlo fa quello che fa non credo stia sprecando il suo talento.
Lo sport è tanto, ma l’uomo è molto di più.

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+1: Don Budge fathers
Don Budge fathers 26-04-2025 07:41

Scritto da espertodipallacorda
Premesso che non ho visto questo docufilm (né l’anteprima) e che perciò mi esprimo solo sulla base di quanto riportato, trovando il tema di spiccato interesse. Che il tennis richieda sacrifici è un dato incontenstabile, così come che questi sacrifici rimangano a discrezione del singolo. Ora, dalle parole dei membri del suo staff pare, anche giustamente, che i comportamenti “normalizzanti” di Alcaraz siano invisi e per il suo status e per eventuali ambizioni future. Il rischio di questo discorso, che sicuramente non riguarda solo questo giocatore, è però che si arrivi ad odiare la propria attività, che dovrebbe, in questo caso, coincidere con una passione. Il tanto discusso libro di Agassi ne offre un lucido esempio. Quel che mi domando è se sia davvero dispregevole, per un ragazzo che già ha avuto più successo della stragrande maggioranza dei tennisti passati su questa terra, concedersi di essere “come tutti”, cioè come evidentemente brama essere e come sono quasi tutti i ragazzi della sua età? Talento non gli manca, cervello nemmeno: perché tante storie? Come molti, arriverà a un punto in cui, dopo aver vissuto ciò che gli mancava, gliene verrà uggia ed è probabile che si rilanci ancor più meticolosamente nella sua professione, la quale ha pur sempre iniziato quando moltissimi suoi coetanei ancora non hanno intrapreso alcuna professione? Il lavoro nobilita l’uomo? Certo, ma lo schiavizza anche, specie nel sistema socioeconomicoculturale vigente. Non serve richiamare le innumerevoli teorie che lo comprovano. Tornando ad Alcaraz, provate le suddette “gioie della vita”, perderà tutto quanto avuto? Potrà rilanciarsi, come han fatto in altrettanti. Rimarrà col rimpianto? E chi non ne ha? Insomma, non capisco proprio questo campo pressivo (oppressivo) che tutti gli addetti ai lavori creano intorno ai tennisti, come se la gloria, qualunque cosa si intenda con questa parola, fosse un premio irrinunciabile, come se il talento non andasse sprecato. Lo concedo, è bellissimo quando un talento non viene sprecato. Ma, personalmente, ho ritenuto sempre più affascinante coloro i quali hanno avuto la forza di mettersi in gioco nella maniera più creativa e contraddittoria possibile, opere d’arte viventi, ipostatizzazioni di quel libero arbitrio di cui tanto facciamo agone in contesti pubblici e privati.
</blockquote<<<

Perfetto.

Niente altro da aggiungere.

In bacheca.

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Sudtyrol (Guest) 26-04-2025 07:32

Scritto da enzola barbera
Anche se mi alleno poco, pensa Alcaraz, come minimo ai quarti o alle semifinali c’arrivo. Chi se ne frega degli Slam, io voglio vivere i miei 22 anni. Bisogna capirlo, Carlos e latino, ha la mentalità mediterranea, godereccia, come un italiano e un greco, Sinner invece ha la mentalità tedesca, rigida, ossessiva. È qui la differenza fra i due. Non mi sento di condannarlo, al limite gli consiglierei di andare a letto qualche ora prima enzo

L’ha confessato anche Panatta. “So che avrei potuto fare di più, ma ho voluto vivere la vita come la vivevano i ragazzi della mia età”. Chi si contenta, gode.

46
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Dr Ivo (Guest) 26-04-2025 07:02

@ PensiamociBene (#4368102)

Ottima la conclusione, bravo 😉

45
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enzola barbera (Guest) 26-04-2025 06:59

@ Sabatino (#4368054)

Non si può vivere con l’ossessione della classifica! Hai detto bene. Il tifoso pretende che il suo idolo si dedichi allo sport preferito anima e corpo. Una forma di egoismo. In realtà ai tennisti, così come a enzo, della classifica non glie ne frega niente. Sono convinto che Alcaraz, Rune, Fritz, Cerundolo, Sinner e i giovani emergenti, guardino solo il tabellone per conoscere il prossimo avversario. Al massimo gl’interessa entrare nei 100 per evitare le qualificazioni

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Purple rain (Guest) 26-04-2025 05:35

Scritto da Fighter1990

Scritto da Silvy
Non ho ancora visto il documentario quindi non posso esprimermi però dipende, serve molto impegno e dedizione per stare al top ma lo devi fare con passione, se lo fai controvoglia c’è un problema. In Spagna hanno sbagliato secondo me, a dar per scontato che deve essere il nuovo Nadal. Devono abbassare le aspettative su di lui.

In realtà Alcaraz per qualità tecniche, estro e genialità, è anche migliore di Nadal e forse di chiunque altro, ma non è un cyborg come il maiorchino..
Noi diamo per scontato che chi ha talento o è un fenomeno, debba ripercorrere le carriere dei fenomeni precedenti..non è così..
Il mondo sta cambiando rapidamente, e le nuove generazioni hanno un modo di ragionare diverso da quelle precedenti..

Alcaraz gioca a tennis molto meglio di Nadal, la testa evidentemente è diversa.

43
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Purple rain (Guest) 26-04-2025 04:52

Scritto da Betafasan
Carlos è libero ( ci mancherebbe)di usare i suoi guadagni per divertirsi ed emozionarsi ! Chiunque avrebbe la grossa tentazione…

Alcaraz ha scoperto la vita(notturna)

42
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Hans (Guest) 26-04-2025 01:25

ai tempi di nadal il calendario era molto diverso qualcuno faceva notare che vinceva di fila montecarlo barcellona roma e parigi ma erano distribuiti diversamente prendo a caso il 2005 montecarlo 11-17 aprile barcellona la settimana dopo Roma 2-8 maggio Parigi 23maggio-5giugno insomma 4 tornei in due mesi adesso sono tutti molto ravvicinati ed è impensabile trovarsi al top della condizione per tutti quei match di seguito e soprattutto a quei tempi c’era molta meno oggettificaizione dei tennisti oggi visti solo come macchine per fare soldi

41
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Losvizzero 26-04-2025 01:19

Sembra una via di mezzo tra l’acqua è bagnata e il rosicamento acuto

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-1: Racchetta, omerjno
Sabatino (Guest) 26-04-2025 01:09

Scritto da PensiamociBene
Non ho visto il documentario, non ho letto per intero le cose dette da Agut, ma non ci sto a farmi manipolare visto che so ancora comprendere un testo scritto quando lo leggo.
Se io dico: “non credo che Alcaraz vincerà gli slam alzandosi alle 7 del mattino” non sto dicendo che penso che Alcaraz sia un tipo che si alza alle 7 del mattino in occasione degli slam. Soprattutto se a questa frase faccio seguire quest’altra: “Alla fine penso che il tennis sia molto impegnativo …”: quello che sto facendo è un’iperbole per chiarire il concetto successivo. E’ come se io avessi detto: “Non credo che Alcaraz vincerà i tornei dello slam se gioca con una gamba ingessata perché il tennis è impegnativo”. In quel caso non avrei sicuramente inteso che Alcaraz è uno che gioca a tennis con la gamba ingessata. Sarebbe stato solo un preambolo per chiarire il mio pensiero, ossia che il tennis è sacrificio e che se Alcaraz vuole vincere quanto i big 3 deve essere in grado di essere al massimo per 10 o 15 anni, facendo ciò che si deve fare per riuscirci.
Il senso delle frasi di Agut non era affatto polemico, ma dal mio punto di vista era conciliante e paterno. Come se avesse detto: “ora per Alcaraz è ancora tutto nuovo e deve adattarsi, ma non ho dubbi che saprà adattarsi a ciò che i suoi obiettivi richiedono perché è intelligente”.
Non sono comunque d’accordo con Agut perché non credo abbia centrato il punto. Il punto è che non siamo tutti uguali. Dal mio punto di vista Alcaraz non ama il tennis, e non amando il tennis non può pensare solo al tennis. Deve sfogarsi esattamente come chi tutta la settimana fa un lavoro che non gli piace e va in cerca di una gratificazione il fine settimana. Non avere accesso a questo sfogo lo porterebbe ad odiare il tennis, e credo sia proprio quello che è successo a Kyrgios.
Per questo, non essendo io d’accordo con Agut, faccio finta di cadere nella manipolazione, e gli dico a muso duro: “Tu sicuramente hai dimostrato che non si vincono gli slam andando a letto alle 22 di sera”. Niente come questa risposta renderebbe evidente a tutti che non tutti siamo uguali.

Ha detto “Andando a letto alle 7 del mattino”, no. “Alzandosi alle 7 del mattino”. Dato che lo hai scritto 2 volte ne discende che non hai capito niente fin dal primo rigo, e tale ipotesi è confermata dalla serqua ..

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PensiamociBene 26-04-2025 00:38

Non ho visto il documentario, non ho letto per intero le cose dette da Agut, ma non ci sto a farmi manipolare visto che so ancora comprendere un testo scritto quando lo leggo.

Se io dico: “non credo che Alcaraz vincerà gli slam alzandosi alle 7 del mattino” non sto dicendo che penso che Alcaraz sia un tipo che si alza alle 7 del mattino in occasione degli slam. Soprattutto se a questa frase faccio seguire quest’altra: “Alla fine penso che il tennis sia molto impegnativo …”: quello che sto facendo è un’iperbole per chiarire il concetto successivo. E’ come se io avessi detto: “Non credo che Alcaraz vincerà i tornei dello slam se gioca con una gamba ingessata perché il tennis è impegnativo”. In quel caso non avrei sicuramente inteso che Alcaraz è uno che gioca a tennis con la gamba ingessata. Sarebbe stato solo un preambolo per chiarire il mio pensiero, ossia che il tennis è sacrificio e che se Alcaraz vuole vincere quanto i big 3 deve essere in grado di essere al massimo per 10 o 15 anni, facendo ciò che si deve fare per riuscirci.
Il senso delle frasi di Agut non era affatto polemico, ma dal mio punto di vista era conciliante e paterno. Come se avesse detto: “ora per Alcaraz è ancora tutto nuovo e deve adattarsi, ma non ho dubbi che saprà adattarsi a ciò che i suoi obiettivi richiedono perché è intelligente”.

Non sono comunque d’accordo con Agut perché non credo abbia centrato il punto. Il punto è che non siamo tutti uguali. Dal mio punto di vista Alcaraz non ama il tennis, e non amando il tennis non può pensare solo al tennis. Deve sfogarsi esattamente come chi tutta la settimana fa un lavoro che non gli piace e va in cerca di una gratificazione il fine settimana. Non avere accesso a questo sfogo lo porterebbe ad odiare il tennis, e credo sia proprio quello che è successo a Kyrgios.

Per questo, non essendo io d’accordo con Agut, faccio finta di cadere nella manipolazione, e gli dico a muso duro: “Tu sicuramente hai dimostrato che non si vincono gli slam andando a letto alle 22 di sera”. Niente come questa risposta renderebbe evidente a tutti che non tutti siamo uguali.

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+1: Pippolivetennis, Coso
-1: Taxi Driver, Racchetta, omerjno
Antoz (Guest) 26-04-2025 00:24

@ Marco60 (#4368092)

“Vittima mietuta” a uno che comunque è al n.2 del mondo e ha vinto 15 giorni fa un Master 1000. E’ semplicemente un 21enne che è ricco e famoso e sta cercando come mettere insieme le pulsioni giovanili e la disciplina dell’atleta. Djokovic in tutto ciò non c’entra davvero niente

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Marco60 (Guest) 26-04-2025 00:06

La finale olimpica di Parigi gli ha lasciato un lungo strascico mentale, con squilibri da cui sta faticando e tardando a riprendersi.
Diciamo che è stato l’ultima vera vittima che ha mietuto in carriera la controversa personalità in campo di Novak Djokovic. Non così Sinner, che fortunatamente ha ben altra testa.

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+1: il capitano
walden 25-04-2025 23:09

Curioso che un tennista campione di understatement come Agut si sia lasciato “scappare” (?) una frase così polemica. Lo stile di vita di Alcaraz rispetto a Sinner è diametralmente opposto, Sinner, appena si è presentato un elemento di complessità nella sua carriera, come la relazione con Anna, che probabilmente lo gratificava, ha però subito deciso di ridimesionarla, vedendo, appunto, gli elementi di complessità che avrebbe comportato, fino a farla finire naturalmente. Alcaraz è sempre a fare spettacolo al di fuori degli impegni del circuito, Sinner non va neppure da Mattarella, preferendo lasciare spazio a Berrettini, più avezzo a questo tipo di eventi.
Non so alla lunga chi da ciò trarrà maggiori benefici, professionali e personali. Diciamo comunque che non c’è cosa che fa andare in estasi gli uomini di marketing più di avere idealtipi antitetici (ed entrambi sono atleti Nike).

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+1: Detuqueridapresencia
Gianluigi74 (Guest) 25-04-2025 23:08

Carlos merita tutta la stima del mondo ed anche se si ritirasse stasera rimarrebbe comunque nella storia del tennis con i suoi 4 slam vinti a 21 anni! Detto ciò, Sinner è veramente su un’altra dimensione: se non sarà luì a mollare un po’ o imponderabili eventi della vita, per i prossimi 4/5 anni sarà un’impresa titanica per chiunque farlo scendere dal numero uno! Djokovic l’ha capito molto bene e sta sempre a tirare frecciatine a Jannik perché sa che è l’unico che può superare i suoi record.

34
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+1: Marco M., omerjno, Carota Senior
Francuzzo (Guest) 25-04-2025 22:58

@ Fighter1990 (#4368038)

Premetto che concordo in linea di massima con il tuo pensiero, solamente non credo sia tutta “colpa” della generazione degli Alcaraz (Z), Jannik credo ragioni molto similmente ai Big 3, io credo solo che ognuno è diverso o diversamente simile

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+1: Pippolivetennis, MarcoP, Racchetta, il capitano
Alcaraz vincitore del R Garros 2025 se non perde prima :) (Guest) 25-04-2025 22:51

Scritto da Italo

Scritto da Manu09
In quanto a dedizione al lavoro non c’è paragone tra il vero numero 1 al mondo e il vero numero 3

Esatto.
E lo so vede anche nel modo diverso di prendere le sconfitte.
Alcaraz lo fa con leggerezza dando meriti agli avversari, Sinner non ci dormirebbe la notte.

😆 :mrgreen:
Lo fa con leggerezza??? :mrgreen:
Ma se distrugge più racchette di tutti dal nervoso…

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+1: omerjno
-1: MarcoP, Racchetta
enzola barbera (Guest) 25-04-2025 22:47

Anche se mi alleno poco, pensa Alcaraz, come minimo ai quarti o alle semifinali c’arrivo. Chi se ne frega degli Slam, io voglio vivere i miei 22 anni. Bisogna capirlo, Carlos e latino, ha la mentalità mediterranea, godereccia, come un italiano e un greco, Sinner invece ha la mentalità tedesca, rigida, ossessiva. È qui la differenza fra i due. Non mi sento di condannarlo, al limite gli consiglierei di andare a letto qualche ora prima enzo

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Markux (Guest) 25-04-2025 22:40

Carlos fa’ bene a prendere le decisioni da solo, se sbaglia ha sbagliato lui. Poi onestamente ha già vinto 4 Slam e altri Tornei importanti, ha già guadagnato x 100 vite, può allenarsi un po’ meno di quello che è richiesto per essere il Numero 1, sarà il 3 o il 5 comunque un giocatore che può vincere qualsiasi Torneo.

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Betafasan 25-04-2025 22:33

Carlos è libero ( ci mancherebbe)di usare i suoi guadagni per divertirsi ed emozionarsi ! Chiunque avrebbe la grossa tentazione…

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+1: Pippolivetennis, MarcoP, il capitano
Edoardo (Guest) 25-04-2025 22:30

Scritto da Mats
Ma facesse quello che vuole. Come la Barty.
Se ha voglia di andare a letto alle 7 che lo faccia. Si vive una volta sola. Che viva la sua vita invece di rincorrere le tappe segnate da altri.

Tutto grasso che cola per la classifica di Jannik!!!!!!

28
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+1: omerjno
-1: Racchetta
Betafasan 25-04-2025 22:30

@ espertodipallacorda (#4367978)

Dispregevole però …non va bene!

27
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Sabatino (Guest) 25-04-2025 22:27

Scritto da Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima…
Personalmente non ho mai negato che Alcaraz fosse un fuoriclasse ma ho sempre criticato le cose che mi paiono sbagliate perché esagerate di alcaraz.
Poi se penso che ha solo 21 e si è trovato sbattuto nella notorietà ancora giovanissimo tendo a capire le “scemate” che fa…
Io alla sua età facevo pure peggio…
Però è innegabile che in questo tennis moderno, un tennis potentissimo, velocissimo e fisicamente distruttivo se non ci si limita anche fuori dal campo non si rimane a quei livelli…

Perché scemate? Gli piace vivere e fa bene. Non resterà a quei livelli per anni? Secondo me non gli interessa molto. Io a 21 anni la note me la mangiavo e la mattina andavo in teatro a provare, il pomeriggio riposavo un po e poi in palestra (fare l’attore è abbastanza faticoso soprattutto in teatro). Naturalmente non lo facevo tutte le notti ma capitava spesso. Mi astenevo dai bagordi quando avevo spettacolo, dopo la serata a nanna.

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Edoardo (Guest) 25-04-2025 22:26

Scritto da Max66
Solite stronzate… Alcaraz non sará mai Nadal, ma ha già vinto tanto e vincerà ancora tanto… lasciatelo in pace

“Lasciatelo in pace” a chi è rivolto, scusa? Qui nessuno offende il tuo “cocco”, semplicemente si commenta quanto dice un suo connazionale spagnolo. Se dice che va a dormire alle 7 del mattino l’avrà fatto con cognizione di causa

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Sabatino (Guest) 25-04-2025 22:21

Scritto da Silvy
Non ho ancora visto il documentario quindi non posso esprimermi però dipende, serve molto impegno e dedizione per stare al top ma lo devi fare con passione, se lo fai controvoglia c’è un problema. In Spagna hanno sbagliato secondo me, a dar per scontato che deve essere il nuovo Nadal. Devono abbassare le aspettative su di lui.

I documentari di Netflix non sono per gli appassionati di tennis o di F1 ma per la massa. Quindi si ricorre ad una drammatizzazione eccessiva, non tutto quello che si vede e di ascolta corrisponde alla realtà. Detto questo per quale motivo Alcaraz o Sinner o altri dovrebbero rinunciare a vivere per inseguire record? Chi lo dice che si DEVE superare Djokovich oppure le settimane di Federer in cima al mondo, o ancora il record di Nadal al RG? Per quale motivo dovrebbe essere l’obiettivo della vita essere numero 1 per anni? Sinner, a mio avviso, ha benedetto i 3 mesi di stop: ha fatto altre cose, si è allenato ma si è anche divertito. Adesso tornerà a fare la cosa che ama di più rilassato e in forma. Non si può vivere con l’ossessione della classifica (quella ce l’hanno i frequentatori di questo forum). Questi ragazzi non giocheranno fino a 35 anni mettetevelo in testa. Se non vi piace cercatevi altri idoli.

24
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+1: MarcoP
Givaldo Barbosa (Guest) 25-04-2025 22:11

Beh, se davvero è uno che si gode la vita e va oltre il cartellino tennistico del dover essere, ben venga Alcaraz.

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+1: merlino, Pippolivetennis, Giuras, il capitano, Carota Senior, marcauro
Fighter1990 25-04-2025 22:09

Scritto da Kenobi
Ricordo il suo commento sulla sospensione di Jannik , era ingenuamente e spontaneamente invidioso perché così Jannik avrebbe potuto staccare.
Evidentemente lo brama pure lui e non può.
Comunque non c’è scritto da nessuna parte che per essere grandi bisogna ripetere le gesta dei big3.
Alcaraz sicuramente passerà alla storia per tanti altri risultati.
Poi per me i problemi sono altri , sembra una trottolina start e stop, il suo team sembra non avere un’idea strategica e questo ragazzo non mi sembra abbia la testa di Jannik per cercarsela.
Un cambio d’aria farebbe forse bene a tutti.

Il team di Alcaraz è di prim’ordine, non è quello il punto della situazione.

Anche sulle pause che prende sistematicamente, cosa ne sappiamo se sono dovute a problemi fisici, o magari per smaltire lo stress mentale, derivante dalla intensa attività sportiva, dalla routine, dalla quotidianità degli allenamenti, lo stress dei tornei..

Per noi è semplice dare giudizi, ma se non hai quel fuoco che tiene ancora in campo Djokovic, è molto difficile resistere..

22
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+1: Marco Tullio Cicerone, Pippolivetennis
Honi soit (Guest) 25-04-2025 22:06

Il problema non è Alcaraz.
Sono quei ‘magnifici’ tre che non si sono fermati davanti a niente.
Che non hanno voluto superare Sampras, ma stracciarlo, dedicandosi al Tennis come dei frati trappisti alla preghiera.
Sono loro gli ossessivi.
I maniacali.
C’è chi giocava con un ginocchio bolso, chi con un piede anestetizzato, chi con uno strappo addominale.
Tutto per una folle competizione a chi vinceva uno slam in più.

Buona notte!
P.S. dovevano dargli un po’ di bromuro, a quei tre!

21
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+1: Racchetta, marcauro
Tiger Woods (Guest) 25-04-2025 22:00

Carlitos dovrà riflettere molto bene e pure in tempi stretti, perché una volta che si perde il treno poi non è detto che ne passino altri. Davanti a sé ha l’esempio lampante di Berrettini…

20
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+1: omerjno
-1: Racchetta, Giuras
Fighter1990 25-04-2025 22:00

Scritto da Silvy
Non ho ancora visto il documentario quindi non posso esprimermi però dipende, serve molto impegno e dedizione per stare al top ma lo devi fare con passione, se lo fai controvoglia c’è un problema. In Spagna hanno sbagliato secondo me, a dar per scontato che deve essere il nuovo Nadal. Devono abbassare le aspettative su di lui.

In realtà Alcaraz per qualità tecniche, estro e genialità, è anche migliore di Nadal e forse di chiunque altro, ma non è un cyborg come il maiorchino..

Noi diamo per scontato che chi ha talento o è un fenomeno, debba ripercorrere le carriere dei fenomeni precedenti..non è così..
Il mondo sta cambiando rapidamente, e le nuove generazioni hanno un modo di ragionare diverso da quelle precedenti..

19
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+1: Inox, Pippolivetennis, il capitano, Carota Senior
Di Passaggio 25-04-2025 21:58

Sì, anch’io trovo interessanti questi spunti, ma è troppo poco per farsi un’idea della situazione. Troppa carne al fuoco. Inoltre i tifosi, cioè i lettori, gli spettatori cosa possono capire di delicate dinamiche personali o interpersonali, stando lontani?
Quello che appare da questo resoconto è la diversa visione della crescita che hanno Carlos e il suo team. Ora però non trovo nemmeno corretto, né produttivo, che quelli più cresciuti di lui lo giudichino o gli indichino la “giusta via”.
Se il ragazzo va fatto crescere, va anche ascoltato e non solo “comandato”. Mi sa che è stato troppo comandato. Ora forse se ne accorge anche lui, come abbiamo sospettato in molti, ma lui la prende dal punto di vista della protesta e non del cambiamento.
A me Carlos piace, gli auguro tutto il meglio, soprattutto una crescita piena e armonica, nonché tante vittorie e di non perdere il piacere di giocare.

18
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+1: Marco Tullio Cicerone, Tyler_durden, Pippolivetennis, MarcoP
Mats 25-04-2025 21:55

Ma facesse quello che vuole. Come la Barty.
Se ha voglia di andare a letto alle 7 che lo faccia. Si vive una volta sola. Che viva la sua vita invece di rincorrere le tappe segnate da altri.

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+1: Pippolivetennis, MarcoP
Arnarderi 25-04-2025 21:49

Scritto da espertodipallacorda
Premesso che non ho visto questo docufilm (né l’anteprima) e che perciò mi esprimo solo sulla base di quanto riportato, trovando il tema di spiccato interesse. Che il tennis richieda sacrifici è un dato incontenstabile, così come che questi sacrifici rimangano a discrezione del singolo. Ora, dalle parole dei membri del suo staff pare, anche giustamente, che i comportamenti “normalizzanti” di Alcaraz siano invisi e per il suo status e per eventuali ambizioni future. Il rischio di questo discorso, che sicuramente non riguarda solo questo giocatore, è però che si arrivi ad odiare la propria attività, che dovrebbe, in questo caso, coincidere con una passione. Il tanto discusso libro di Agassi ne offre un lucido esempio. Quel che mi domando è se sia davvero dispregevole, per un ragazzo che già ha avuto più successo della stragrande maggioranza dei tennisti passati su questa terra, concedersi di essere “come tutti”, cioè come evidentemente brama essere e come sono quasi tutti i ragazzi della sua età? Talento non gli manca, cervello nemmeno: perché tante storie? Come molti, arriverà a un punto in cui, dopo aver vissuto ciò che gli mancava, gliene verrà uggia ed è probabile che si rilanci ancor più meticolosamente nella sua professione, la quale ha pur sempre iniziato quando moltissimi suoi coetanei ancora non hanno intrapreso alcuna professione? Il lavoro nobilita l’uomo? Certo, ma lo schiavizza anche, specie nel sistema socioeconomicoculturale vigente. Non serve richiamare le innumerevoli teorie che lo comprovano. Tornando ad Alcaraz, provate le suddette “gioie della vita”, perderà tutto quanto avuto? Potrà rilanciarsi, come han fatto in altrettanti. Rimarrà col rimpianto? E chi non ne ha? Insomma, non capisco proprio questo campo pressivo (oppressivo) che tutti gli addetti ai lavori creano intorno ai tennisti, come se la gloria, qualunque cosa si intenda con questa parola, fosse un premio irrinunciabile, come se il talento non andasse sprecato. Lo concedo, è bellissimo quando un talento non viene sprecato. Ma, personalmente, ho ritenuto sempre più affascinante coloro i quali hanno avuto la forza di mettersi in gioco nella maniera più creativa e contraddittoria possibile, opere d’arte viventi, ipostatizzazioni di quel libero arbitrio di cui tanto facciamo agone in contesti pubblici e privati.

Grazie per il tuo post e complimenti per averlo scritto.
Mi fa venire in mente un etnografo che sosteneva come alle origini della sua fondazione, nella notte dei tempi delle comunità umane, l’istituzione del Monarca era legata a doppio filo alla sua successiva cannibalizzazione. Persiste un primordiale istinto cannibale nel tifo sportivo? (Non verso i nemici, verso i propri miti).
Foster Wallace mi pare avesse notato parlando di Tracy Austin che i grandi campioni, quando vengono intervistati DURANTE la loro carriera, tendono a dire cose assolutamente banali, non c’è verso di scucire loro opinioni o sfumature o pensieri profondi: e sospettava che questo rappresenti in realtà una difesa basica e necessaria dal rinculo della massa che preme per entrare, per strappare un pezzo di identità, una parte di cuore.

16
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+1: espertodipallacorda, Tyler_durden, Pippolivetennis, MarcoP, Giuras, MirkoPO
mattia saracino 25-04-2025 21:49

l “dardo al veleno” di Bautista ad Alcaraz: “Non vincerà i tornei dello Slam andando a letto alle 7 della mattina , hai ragione Roberto battista agut. Non si fa così, è come quando uno va in discoteca la sera e il giorno dopo c’ha la verifica e non si ricorda nulla.

15
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Fighter1990 25-04-2025 21:48

Il discorso è che Alcaraz non è nè Nadal né Djokovic e nemmeno Federer..questi 3 avevano un’altra mentalità, mettevano come priorità della loro vita il tennis.
Alcaraz è diverso, e lo si era capito anche senza il documentario..c’è da dire che la generazione z, non tutti chiaramente(inutile generalizzare), ha altre priorità, il lavoro non è tra queste.
Hanno una visione della vita differente dalle generazioni passate..
Tutto questo non significa che Alcaraz stia sbagliando, ma semplicemente che non ha quella necessità di sacrificarsi o ossessione verso il tennis.

Io non mi sorprenderei se nel giro di poco tempo si separasse dal suo mentore e tantomeno mi sorprenderebbe un suo addio al tennis prima dei 30 anni.
Il fatto che non abbia ancora vinto AO, olimpiadi e Atp finals può essere una nota positiva per le sue motivazioni e per una continuazione della sua carriera..

14
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+1: Pippolivetennis
forzaragazziforza (Guest) 25-04-2025 21:44

Tutto lo sport al vertice richiede grossi sacrifici, c’è chi è disposto a farli e chi meno, non c’è niente da dire se alcky non ha questo fuoco, si ha vent’anni sia per lo sport che per la vita

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+1: MarcoP
Silvy (Guest) 25-04-2025 21:40

Non ho ancora visto il documentario quindi non posso esprimermi però dipende, serve molto impegno e dedizione per stare al top ma lo devi fare con passione, se lo fai controvoglia c’è un problema. In Spagna hanno sbagliato secondo me, a dar per scontato che deve essere il nuovo Nadal. Devono abbassare le aspettative su di lui.

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+1: MarcoP
Demivoleè (Guest) 25-04-2025 21:38

Da oggi Alcaraz mi è ancora più simpatico, poi parla Roberto Bautista Agut che in tutta la sua carriera non ha fatto l’1% di quello di Carlos che è ancora poco più di un ragazzo, ma per favore lasciatelo stare questo super campione che vuol vivere la sua vita come meglio lo desidera e vedrete che anche così almeno una quindicina di slam li porta a casa alla faccia di Ferrero che ne ha vinto solo uno e probabilmente anche per sbaglio…….

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+1: Tyler_durden, TKT
Koko (Guest) 25-04-2025 21:37

In generale non è scritto da nessuna parte che Alcaraz, Sinner etc. debbano vincere più di Djokovic, Nadal e Federer! Ovvero può accadere ma non può essere un obbligo morale per il gran talento da non sprecare. Talento è anche avere la testa per allenarsi con un rigore da folle ma questo non si può imporre. Djokovic ha espresso appena da quasi quarantenne la sua uscita di testa per queste cose obbligate e rigorose del tennis! 😆

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Kenobi 25-04-2025 21:34

Ricordo il suo commento sulla sospensione di Jannik , era ingenuamente e spontaneamente invidioso perché così Jannik avrebbe potuto staccare.
Evidentemente lo brama pure lui e non può.

Comunque non c’è scritto da nessuna parte che per essere grandi bisogna ripetere le gesta dei big3.

Alcaraz sicuramente passerà alla storia per tanti altri risultati.

Poi per me i problemi sono altri , sembra una trottolina start e stop, il suo team sembra non avere un’idea strategica e questo ragazzo non mi sembra abbia la testa di Jannik per cercarsela.
Un cambio d’aria farebbe forse bene a tutti.

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+1: Pippolivetennis, Sonj, Sauro, Navaioh69, puffo65, Amleto
espertodipallacorda 25-04-2025 21:26

Premesso che non ho visto questo docufilm (né l’anteprima) e che perciò mi esprimo solo sulla base di quanto riportato, trovando il tema di spiccato interesse. Che il tennis richieda sacrifici è un dato incontenstabile, così come che questi sacrifici rimangano a discrezione del singolo. Ora, dalle parole dei membri del suo staff pare, anche giustamente, che i comportamenti “normalizzanti” di Alcaraz siano invisi e per il suo status e per eventuali ambizioni future. Il rischio di questo discorso, che sicuramente non riguarda solo questo giocatore, è però che si arrivi ad odiare la propria attività, che dovrebbe, in questo caso, coincidere con una passione. Il tanto discusso libro di Agassi ne offre un lucido esempio. Quel che mi domando è se sia davvero dispregevole, per un ragazzo che già ha avuto più successo della stragrande maggioranza dei tennisti passati su questa terra, concedersi di essere “come tutti”, cioè come evidentemente brama essere e come sono quasi tutti i ragazzi della sua età? Talento non gli manca, cervello nemmeno: perché tante storie? Come molti, arriverà a un punto in cui, dopo aver vissuto ciò che gli mancava, gliene verrà uggia ed è probabile che si rilanci ancor più meticolosamente nella sua professione, la quale ha pur sempre iniziato quando moltissimi suoi coetanei ancora non hanno intrapreso alcuna professione? Il lavoro nobilita l’uomo? Certo, ma lo schiavizza anche, specie nel sistema socioeconomicoculturale vigente. Non serve richiamare le innumerevoli teorie che lo comprovano. Tornando ad Alcaraz, provate le suddette “gioie della vita”, perderà tutto quanto avuto? Potrà rilanciarsi, come han fatto in altrettanti. Rimarrà col rimpianto? E chi non ne ha? Insomma, non capisco proprio questo campo pressivo (oppressivo) che tutti gli addetti ai lavori creano intorno ai tennisti, come se la gloria, qualunque cosa si intenda con questa parola, fosse un premio irrinunciabile, come se il talento non andasse sprecato. Lo concedo, è bellissimo quando un talento non viene sprecato. Ma, personalmente, ho ritenuto sempre più affascinante coloro i quali hanno avuto la forza di mettersi in gioco nella maniera più creativa e contraddittoria possibile, opere d’arte viventi, ipostatizzazioni di quel libero arbitrio di cui tanto facciamo agone in contesti pubblici e privati.

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+1: Pippolivetennis, Arnarderi, Kb24, Tyler_durden, Lukaa, Il cubo di Bublik, Inox, puffo65, MarcoP, Dr. Bubu, Racchetta, Giuras, TKT, il capitano, Don Budge fathers, MirkoPO, brunodalla
Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (Guest) 25-04-2025 21:20

Personalmente non ho mai negato che Alcaraz fosse un fuoriclasse ma ho sempre criticato le cose che mi paiono sbagliate perché esagerate di alcaraz.
Poi se penso che ha solo 21 e si è trovato sbattuto nella notorietà ancora giovanissimo tendo a capire le “scemate” che fa…
Io alla sua età facevo pure peggio…
Però è innegabile che in questo tennis moderno, un tennis potentissimo, velocissimo e fisicamente distruttivo se non ci si limita anche fuori dal campo non si rimane a quei livelli…

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+1: Pippolivetennis, Kb24
Max66 (Guest) 25-04-2025 21:19

Solite stronzate… Alcaraz non sará mai Nadal, ma ha già vinto tanto e vincerà ancora tanto… lasciatelo in pace

6
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+1: MarcoP, TKT
Taxi Driver 25-04-2025 21:14

Si sta già dedicando a pieno tempo alle super gnokke il buon Carlito! Come biasimarlo beato lui tra milioni e bellezze da cinema a 20 anni!!

5
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+1: Giuras
Tomax (Guest) 25-04-2025 21:12

Li ha già vinti è n. 3 al mondo e 1 nella race…. Parole al vento

4
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+1: Tyler_durden
-1: Giuras, omerjno
Italo (Guest) 25-04-2025 21:10

Scritto da Manu09
In quanto a dedizione al lavoro non c’è paragone tra il vero numero 1 al mondo e il vero numero 3

Esatto.
E lo so vede anche nel modo diverso di prendere le sconfitte.
Alcaraz lo fa con leggerezza dando meriti agli avversari, Sinner non ci dormirebbe la notte.

3
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-1: Giuras, TKT
GuestingWho 25-04-2025 21:08

Hanno ragione, ora non so cosa fa realmente Alcaraz quindi dico più in generale, bisogna fare una vita da superatleta se vuoi essere sempre al top in uno sport individuale come il tennis perché non hai nessuno che può aiutarti in un momento di difficoltà

2
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+1: MarcoP
Manu09 25-04-2025 21:07

In quanto a dedizione al lavoro non c’è paragone tra il vero numero 1 al mondo e il vero numero 3

1
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+1: Taxi Driver, Marco Tullio Cicerone, Giampi, marcauro, Sonj, walden, Navaioh69, Ex deluso, Giuras, sasuzzo
-1: TKT