
Alexandra Eala: “Nelle Filippine sono diventata molto famosa, devo mantenere equilibrio. Nadal mi ha consigliato di circondarmi di persone competenti”


Una delle novità più interessanti di questo 2025 ricco di sorprese e giovani in ascesa è certamente Alexandra Eala, 19enne filippina esplosa al WTA di Miami, dove ha raggiunto la semifinale estromettendo nel torneo Iga Swiatek. A 19 anni Eala è già n.72 WTA, forte di una formazione di alto livello ottenuta presso la Rafa Nadal Academy a Maiorca, struttura sempre più fucina di futuri campioni. Con il torneo 1000 di Madrid al via, Eala è stata intervistata dal quotidiano locale AS, rilasciando un’intervista interessante della quale riportiamo i passaggi più significativi. La giovane tennista è molto fiduciosa delle sue possibilità, segue alla lettera i consigli del suo mentore Rafa e pensa di poter raggiungere grandi risultati, mantenendo i piedi per terra.
“Sono davvero fortunata a far parte di questa famiglia (Rafa Nadal Academy, ndr)). L’intera infrastruttura e le attrezzature sono meravigliose e gli istruttori sono molto esperti e competenti. Nadal? Certo, l’ho incontrato molte volte perché è molto presente. Saluta tutti, usa gli stessi servizi di tutti gli altri… È incredibile avere così vicino una persona fantastica come lui. Consigli? Lì dà a tutti, non solo a me. Ci dice che è molto importante circondarsi delle persone giuste, competenti, e penso che sia un ottimo consiglio. Questo è ciò che cerco di fare”.
“Quale è il mio limite? Penso che sarebbe sbagliato metterselo. Sto testando fin dove posso arrivare. Per me tutto è un’esperienza nuova. Miami è stata incredibile e spero di esibirmi così altre volte durante l’anno. A Madrid potrei incrociare di nuovo Iga, ne sarei felice”.
Le Filippine non hanno una grandissima tradizione sportiva in generale, e ancor meno nel tennis. La sua ascesa l’ha resa molto popolare nel suo paese. “Sono molta grata per l’attenzione che il tennis sta ricevendo, è ciò di cui c’era bisogno nelle Filippine rispetto ad altri paesi. Spero di poter ispirare il cambiamento e la crescita in tal senso. Se mi sento una superstar? Noto che ricevo molta attenzione e affetto, è vero, ma c’è un equilibrio da mantenere. Bisogna restare con i piedi per terra ed essere grati a coloro che ti considerano una star. Senza di loro credo che sarei solo me stessa, senza la parte famosa, ma è così che mi sento. Come affronto la nuova notorietà? Viaggiare molto mi fa bene. Non ho ancora avuto il tempo di tornare in patria dopo tutto quello che è successo ultimamente. Anche se mi piace molto andarci e trascorrere del tempo con la mia famiglia, ritengo che a questo punto della mia carriera sia positivo potermi concentrare sul miglioramento del mio livello e sul suo mantenimento”.
Sua madre era una nuotatrice. Lo sport professionistico nel suo destino? “Uff, bella domanda… Non lo so. In un certo senso, la penso così. Amo il tennis ed è nei miei geni, quindi immagino che tutto questo da qualche parte fosse già scritto”.
Le Filippine sono la patria di grandi pugili, Manny Pacquiao o Nonito Donaire. Molti trovano affinità tra boxe e tennis, nonostante nel nostro sport non ci sia alcun contatto. Per Eala si può trasferire al tennis molte cose della mentalità del pugilato. “Dico sempre che è uno sport molto difficile. Finisci fisicamente distrutto e tuttavia devi comunque restare veloce e vigile… Ammiro molto i nostri pugili, che vincono anche numerose medaglie olimpiche e sono fonte di ispirazione per tutti noi. La resistenza accumuna tennis e boxe”.
Eala è appassionata di musica e avendo passato molto temo alla Academy di Nadal, predilige quella spagnola: “Musica latina in generale. Il nuovo album di Bad Bunny è fantastico. Mi piacciono molto anche Aitana e Rosalía. Adoro Rosalía! È davvero divertente. Guardo sempre le tue interviste e mi piacciono molto” conclude la filippina.
Tennis aggressivo, una discreta completezza tecnica e un atteggiamento molto positivo sono i punti di forza di questa giovane che sembra aver ottime doti per crescere ancora e diventare una tennista di alto livello. La terra battuta la conosce molto bene, vista la sua formazione da Rafa. Vedremo che risultati otterrà tra Madrid, Roma e Parigi. Sarà certamente una delle osservate speciali da parte degli appassionati.
Marco Mazzoni
6 commenti
È una costanza per ex top player juniores fare exploit, spesso non rimangono isolati.
Perché questi risultati non vengono invece ottenuti da ragazze che dopo 50 tornei juniores disputati non sono mai entrate in top 100,perché?
Ma la cantante Rosalia è di Palermo?
La ragazza ha fin troppa stoffa… 😆
Ha sbagliato di 2 taglie il vestito però
L’exploit di Miami secondo me non può essere un caso, anche se hli ultimi risultati non lo confermano, io comunque credo che la ragazza abbia stoffa
Forza alexandra eala.