Papà Petr vinse l'Australian Open 1998 Altro, Copertina

I Korda: tennis e golf, un binomio vincente

17/04/2025 08:30 17 commenti
Nelly, regina del Golf, col fratello Sebastian
Nelly, regina del Golf, col fratello Sebastian

C’è una casa, da qualche parte in Florida, dove la racchetta e la mazza da golf convivono sullo stesso tappeto. Dove ogni membro della famiglia ha il suo armadio pieno di medaglie, trofei e… valigie sempre pronte, perché i tornei non aspettano. E’ la storia dei Korda, una delle famiglie più incredibili dello sport contemporaneo.

 

Il mancino di Praga
Nel cuore della Cecoslovacchia comunista nasce, nel 1968, un ragazzo destinato a diventare una leggenda: Petr Korda. Slanciato, elegante, rovescio ad una mano con un tennis più intelligente che potente, Petr incanta il mondo. Dopo la medaglia d’argento in doppio nel 1988 alle Olimpiadi di Seul, Korda nel 1992 arriva in finale al Roland Garros dove è sconfitto da Jim Courier, poi batte Sampras agli ottavi a Wimbledon in un match epico. Il giornale The Times titola: “Il poeta del rovescio che incanta l’Inghilterra.” Nel 1993 vince la Grand Slam Cup battendo Michael Stich in finale, edizione epica di un torneo scomparso e che tanti appassionati ricordano con affetto.

Il suo capolavoro però arriva nel 1998: vince l’Australian Open, dove supera Icham Arazi, Jonas Björkman e, in finale, il numero uno del momento, Marcelo Ríos. Quel giorno, alza il trofeo con la sua iconica esultanza: la sua foto con la scarpetta rossa sollevata – omaggio alla figlia Nelly appena nata – diventa iconica. Ed il salto con le braccia al cielo, come una rana. Lo chiamavano infatti “Il Salto della Rana” (The Scissor Kick) – un gesto che è diventato il marchio di famiglia. Korda sale al numero 2 del mondo la sua migliore classifica. Ma la storia non è tutta oro.

 

La squalifica
Nel dicembre del 1998 l’International Tennis Federation (ITF) annuncia che era risultato positivo al nandrolone, uno steroide anabolizzante, durante il torneo di Wimbledon dello stesso anno “Ho preso solo vitamine”, si difende Korda che fu privato dei punti per la classifica ATP che si era aggiudicato a Wimbledon e multato di 94.500 dollari, l’equivalente di quanto aveva vinto al torneo. Inizialmente l’ATP decise di non squalificarlo, suscitando molte proteste, ma all’inizio dell’anno successivo ribaltò la decisione: Korda venne sospeso per 12 mesi a partire dal luglio 1999. Terminato il bando, riprese a giocare per pochi mesi e si ritirò definitivamente a 32 anni. Durante la squalifica, si dedica al golf per sfogarsi. Le figlie Jessica (5 anni) e Nelly (neonata) lo osservavano incuriosite. Chi l’avrebbe detto che quel gesto avrebbe cambiato il loro destino?

 

Regina: la mamma tennista

Accanto a lui c’è Regina Rajchrtova, tennista professionista anche lei. Ha rappresentato la Cecoslovacchia alle Olimpiadi di Seul nel 1988 dove i due si sono conosciuti, e si è spinta fino al n°26 del ranking mondiale. Regina raggiunge i quarti di finale nel 1990 agli US Open e vince due titoli WTA in doppio. I due si sposano nel 1992 e l’anno dopo nasce la prima figlia Jessica, seguita da Nelly nel 1998 anno in cui la famiglia si trasferisce in Florida, dove nell’anno 2000 nasce Sebastian.

 

Tre figli, tre fuoriclasse

Tre figli, tre carriere straordinarie. Ognuno ha preso la sua strada. E ognuno brilla con una luce propria. I Korda non hanno mai forzato i figli verso una disciplina specifica.
Jessica: “Papà ci faceva giocare a tennis con i cucchiai per insegnarci il controllo”.
Nelly: “A 6 anni ho vinto un torneo con la sua vecchia racchetta. Era più alta di me!”
Poi entrambe si sono avvicinate al golf grazie all’influenza dell’ambiente americano specialmente in Florida. Pare che la loro vera ispirazione sia stato Tiger Woods, che guardavano in TV da piccole.
Sebastian, invece inizia con l’hockey, ma a 9 anni, sceglie il tennis sembra guardando il padre in un vecchio video.

Jessica & Nelly: le regine del green
• Jessica, la maggiore (classe 1993), è entrata nel tour LPGA a soli 18 anni. Ha collezionato 6 vittorie per poi fermarsi per maternità. E’ rientrata nel circuito quest’anno dopo un infortunio alla schiena.
Nelly, la più giovane (1998), è attualmente la numero uno del mondo. Ha vinto 14 titoli sul LPGA e nel 2021 vince il suo primo Major il Women’s PGA Championship, la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo e conquista il vertice della classifica mondiale. Nel suo palmares conta anche un secondo Major la Chevron Championship nel 2024.

Sebastian il tennista
Sebastien Korda, classe 2000, è stato numero uno del mondo juniores ed ha vinto due titoli ATP. Nel 2021 vince l’ATP 250 di Parma e nel 2024 l’ATP 500 di Washington. Oggi è al n°24 delle classifiche con un best al n°15 nell’agosto dello scorso anno. Sebastian, sembra aver ricevuto in dono il tocco del padre. Alto, longilineo, destrimane, ha nel rovescio a due mani il colpo migliore, gioca un tennis d’anticipo e precisione e come il padre preferisce i campi in cemento. Petr non è un padre invadente. In molte interviste, Sebastian ha detto che il padre lo allena più “fuori dal campo” che dentro, con consigli tecnici ma anche e soprattutto mentali: “Mi ha insegnato come affrontare la pressione. Lui c’è passato. Sa cosa vuol dire stare lì. E quando perdo, papà mi ricorda che ha perso 7 finali prima di vincere uno Slam”.

Le curiosità
• La casa dei Korda in Florida ha un campo da tennis, una palestra, e anche una zona dedicata al putting. Praticamente una mini-accademia privata.
• Quando Nelly ha vinto l’oro a Tokyo, Sebastian si è presentato al torneo successivo con una fascia con scritto “Go Nelly!” – fratellanza vera.
• Il rituale segreto: prima di ogni finale, i fratelli si inviano lo stesso meme: una foto di Petr nel ’98 con la scritta “Korda Blood Never Loses”.

Una famiglia vincente
I Korda non sono solo una famiglia fortunata La loro storia dimostra che il talento si eredita, ma il successo si costruisce con sacrificio e unità familiare. Forse non è solo genetica. Forse è l’ambiente, l’educazione, l’energia di due genitori che sanno cosa significhi essere atleti di alto livello. Ma una cosa è certa: i Korda sono una delle famiglie più straordinarie che lo sport contemporaneo abbia conosciuto.

 

Enrico Milani


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17 commenti. Lasciane uno!

walden 17-04-2025 20:00

Sebastian è, a mio parere, il migliore dei giovani statunitensi, anche perché, di fatto, è un tennista europeo, in queste settimane sempre presente sulla terra rossa, a differenza dei suoi compatrioti ( a parte Shelton, che forse sta imparando che il tennis non si gioca solo in US ed in Australia, con qualche puntata in Asia). Purtroppo problemi fisici (con Djokovic a Miami ha giocato al 50% del potenziale, altrimenti avrebbe vinto), e forse un carattere troppo mitteleuropeo (potrebbe essere il personaggio di un romanzo di Kafka o di Svevo, o lo Stephen Dedalus di Joyce) lo hanno penalizzato. E comincio a pensare che difficilmente cambierà.

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Losvizzero 17-04-2025 18:25

Maledetti

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Annie (Guest) 17-04-2025 15:26

@ Betafasan (#4362959)

Seba atteggiamento tutt’altro che simpatico? Perché, che fa, infastidisce, critica, disturba, provoca..o semplicemente ha un’espressione prevalentemente seria e non da in escandescenze…premesso che sono convinta che la simpatia la vediamo in chi amiamo anche se sono i più seri, musoni e inespressivi, sarei curiosa di sapere chi tu annoveri fra i “simpaticoni” del circuito…bah

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Markux (Guest) 17-04-2025 15:14

Papà korda dopato e ha rubato uno Slam al povero Rios, bella famiglia davvero.

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Guidooddounodinoi (Guest) 17-04-2025 13:43

Io l’appellativo “epico” lo limiterei al massimo una ventina di incontri del tennis moderno. Vogliamo fare 30? Ma così sono troppi e di davvero epico resta poco. Su “iconico”, invece, sogno una tregua almeno quinquennale.

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+1: Taxi Driver
Annie (Guest) 17-04-2025 12:53

Per ora sembra che le ragazze di famiglia siano più toste del ragazzo, il piccolo di famiglia, magari più coccolato…del resto il temperamento difficilmente si modifica, Seba è uno pacato, almeno mostra di esserlo, ma qualche sfogo ogni tanto aiuterebbe: la classe c’è, come il gioco fluido e
piacevole, diciamo che ha bisogno di tempo per carburare, per prendere le misure del campo, per registrare le smorzate che ultimamente gli saltano troppo alte e servono il vincente all’avversario su un piatto d’argento…insomma, deve perfezionare il controllo di palla, purtroppo complicato da quella che sembra una propensione agli infortuni, con la recente operazione che incide sulla serenità nell’approccio alla partita, in uno sport che richiede e ormai obbliga a gesti temerari e audaci soprattutto in fase difensiva

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SGT76 17-04-2025 12:42

Scritto da mattia saracino
Bellissima famiglia.

Litigio in vista (dopo questa) 😉

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Annie (Guest) 17-04-2025 12:39

@ Taxi Driver (#4362864)

Ma guarda che hanno scritto giusto!!!

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Betafasan 17-04-2025 12:21

In campo sebastian ha un atteggiamento tutt’altro che simpatico! Ed è stato fortunato a chiamarsi korda..

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-1: Lory99
Betafasan 17-04-2025 12:19

Mah…. eticamente non sono proprio un esempio!

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-1: Lory99
Federico (Guest) 17-04-2025 10:44

Scritto da Frale
La fuoriclasse è Nelly, Seba mica tanto.

Competitività a livello mostruoso nel tennis maschile 😆
e Sebastian potrebbe in futuro anche vincere un torneo importante.

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Massimo.bianco29@yahoo.it (Guest) 17-04-2025 10:41

Scritto da Taxi Driver
Redazione cè un Vostro errore nell’articolo: nel 1993 Korda vinse la defunta Grand Slam Cup in finale contro Stich e non con Sampras….prego correggere

In semifinale vinse per KO tecnico(come amava dire il mito Tommasi),contro lo yankee,13 a 11 al terzo,in una delle più belle partite della storia di quella decade.
Un torneo che andrebbe rimesso in calendario,al posto di manifestazioni insignificanti come Laver Cup o la (fu)Hopman’s Cup.

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Frale (Guest) 17-04-2025 10:26

La fuoriclasse è Nelly, Seba mica tanto.

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mattia saracino 17-04-2025 09:51

Bellissima famiglia.

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Taxi Driver 17-04-2025 09:28

Redazione cè un Vostro errore nell’articolo: nel 1993 Korda vinse la defunta Grand Slam Cup in finale contro Stich e non con Sampras….prego correggere

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Jannik Über Alles (Guest) 17-04-2025 09:28

La storia è davvero carina!

Sebastian avrebbe tutto, dal fisico atletico (con statura importante) al bagaglio tecnico, per diventare un top10 ma, almeno vedendolo dall’esterno, sembra mandargli quel “killer instinct” che è invece proprio il marchio di fabbrica dei veri campioni.

Potrà vincere qualche altro torneo, forse perfino un 1000, ma non credo che possa arrivare in alto come il padre.

Però, dato che è un tipo sportivo ed elegante, gli auguro il meglio!

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Giuliano da Viareggio (Guest) 17-04-2025 09:16

Azz.. BELLISSIMA FAMIGLIA!

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