
Borg spinge Alcaraz: “Vincerà quanto Nadal, se non di più”


Bjorn Borg crede fermamente nel talento di Carlos Alcaraz tanto da affermare che il giovane di Murcia terminerà la propria carriera con le vittorie di Nadal o anche di più. La leggenda del tennis svedese si trova a Barcellona, dove anche il figlio Leo ha provato (senza successo) a centrare il main draw dell’ATP 500 scattato ieri nella città catalana.
Ovviamente si è intrattenuto con molti dei giocatori presenti, come mostrano le varie foto condivise sui social. Dalla Spagna si riporta di una lunga chiacchierata con Tsitsipas, quindi ha salutato cordialmente il neo campione di Monte Carlo Alcaraz, grande favorito per il titolo anche a Barcellona. Carlos e Bjorn hanno trascorso dei momenti insieme, parlando di tennis e oltre.
The happiness in this photo @carlosalcaraz x Bjorn Borg ❤️@bcnopenbs | #BCNOpenBS pic.twitter.com/o7j9i3jeVo
— ATP Tour (@atptour) April 14, 2025
Borg quindi ha rilasciato una breve ma significativa dichiarazione alla rete tv spagnola RTVE, rispondendo in modo netto a una domanda sul futuro di Carlos. “Penso che Alcaraz otterrà gli stessi risultati di Nadal, se non di più” afferma sibillino Borg. “Ha la mentalità giusta e può giocare su tutte le superfici il suo miglior tennis. Con un po’ di fortuna, diventerà il re del tennis”.
A soli 21 anni (ne compirà 22 il prossimo 5 maggio) Alcaraz vanta già 4 titoli Slam in carriera ottenuti su tre diverse superfici, e 18 titoli complessivi. La strada per raggiungere Nadal a 92 titoli e 22 titoli Slam è ancora molto lunga.
Mario Cecchi
TAG: Bjorn Borg, Carlos Alcaraz
quando si dice che la cocaina fa danni cerebrali permanenti…….
@ Carlos Alcaraz vincitore del Roland garros 2025 (#4361822)
… hai dimenticato di finire la frase: mondo di urlatori
se cercano “tatoni” in cerca di affetto paterno c’è “bimbominkia Rune” che si presta ampiamente al ruolo..
forse però la presenza della madre a bordo campo è come l’Autan per le zanzare 😀
Hai detto minuta ma lo so che volevi scrivere gracilina
Il terzo incomodo fra Sinner e Alcaraz è un ragazzino di 17 anni de Roma e i conti si faranno con lui nei prossimi 15 anni.
Io decisamente no, ahahahah
Ma scusate Borg intervista a Barcellona Carlitos…, a casa sua, cosa volete che dica che Jannik è invincibile e vincerà più slam di Carlitos battendo i record di Rafa,la pagnotta bisogna portarla a casa…
Borg per me è stato un mito come McEnroe e Connors,ma al di fuori dal campo di tennis tutti sono delle persone normali con limiti pregi e difetti…,Bjorn tra l’altro dal punto di vista imprenditoriale non mi pare abbia mai fatto faville anzi…
Per quanto riguarda la continuità di Carlitos vedremo,certo che il suo gioco intrinsecamente non si presta ad essere metodico e continuo come quello di Jannik.
Due giocatori entrambi con talenti immensi anche se diversi,varietà ed esplosività a tutto campo per Carlos che proprio per questo lo porta a volte ad essere poco concreto e discontinuo,tra l’altro ingabbiandolo in schemi verrebbe meno la sua forza più grande cioè l’imprevedibilità…
Jannik metodico con una stabilità e forza mentale più unica che rara, con un talento innato di colpire la palla con uno swing incredibile con un mix di anticipo e ricerca palla unico…
A mio modo di vedere la loro rivalità di stili,talento e personalità farà tanto bene al tennis come lo è stata quella tra Borg e McEnroe.
Chi vincerà di più…non lo so,mi sembra azzardato dire quanti slam etc. vincerà l’uno o l’altro,siamo solo all’inizio della storia, godiamoceli questi due immensi ragazzi che giocano a mio modesto parere lo sport più bello del mondo….
Ognuno dice la sua, io dico che qualora Jannik concludesse la carriera con una decina di slam mi riterrei più che soddisfatto.
Bjorn Borg è una persona gentile e diplomatica.
Se avesse avuto davanti Sinner avrebbe detto più o meno le stesse cose.
Ovvero: vincerà come Panatta se non di più LOL
@ no Sinner no Party (#4361641)
Sono perfettamente d’accordo.
Ad oggi non sappiamo se maturando cambierà modo di stare in campo, ma per ora l’incostanza è una sua evidente caratteristica. Dalla singola partita all’intero arco dell’anno. Con Nadal ha una caratteristica in comune: è decisamente più forte sulle superfici lente, terra, erba (quella della seconda settimana di wimbledon), cemento lento tipo Indian Wells, rispetto a quelle veloci indoor o outdoor. E siccome rivincere 14 RG è di fatto impossibile, per adesso i presupposti per arrivare a 20 slam non si intravedono, anche se ne ha già vinti 4 (in 1 mancava Nole e in altri 2 Sinner era molto lontano dal 100%) Ma mai dire mai. Ne vincerà sicuramente tanti.
@ enzola barbera (#4361629)
Per me stravedono anche perché Carlos è troppo un “tatone”, ispira ai big un sentimento di paterna protezione che ci sta anche anagraficamente…in campo sorride sempre, sia che lo “passino” sia che si autosorprenda con qualcuno dei suoi punti inverosimili, col suo monociglio che non riesce a ispirare severità ma accentua il suo essere ancora un ragazzotto in cerca di guida, di supporto, di sostegno che cerca ed accetta sempre di buon grado: insomma, un campione che si può avvicinare, che nonostante i successi si può ancora consigliare ed aiutare…per questo scalda il pubblico, giovane e meno giovane, e attizza i big del passato, spronati a rivangare i loro fasti passati per elargirli con orgoglio a chi confessa ancora e mostra senza vergognarsi alcune giovanili fragilità che in fondo umanizzano lo straordinario talento
Probabile che Borg intendesse complessivamente e non solo sulla TB.