
Monte-Carlo celebra un’edizione da record: il direttore Massey svela i successi e i progetti futuri. Cauto sul torneo femminile. Piace questo tabellone ridotto rispetto agli altri 1000


Alla vigilia della finale tra Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti, il direttore del Masters 1000 di Monte-Carlo, David Massey, ha tenuto una conferenza stampa per tracciare un bilancio dell’edizione 2025, rivelando numeri da record e importanti innovazioni che hanno caratterizzato il prestigioso torneo monegasco.
Affluenza record e innovazioni strategiche
“Siamo sul punto di battere il nostro record ancora una volta. L’anno scorso abbiamo accolto più di 148.000 spettatori e quest’anno supereremo la soglia storica di 150.000 spettatori sui nove giorni del torneo”, ha dichiarato con evidente soddisfazione Massey, confermando il crescente successo dell’evento.
Il torneo ha visto due significative evoluzioni che hanno trasformato l’esperienza sia per i giocatori che per il pubblico. La prima riguarda l’infrastruttura dedicata agli atleti: “Una delle più grandi evoluzioni è stato l’ampliamento di oltre il 35% del nostro sito con l’introduzione del Villaggio dei giocatori nella zona che abbiamo privatizzato del Monte-Carlo Beach Club. Abbiamo creato quello che credo sia il miglior Villaggio dei giocatori al mondo per il tennis”, ha spiegato il direttore, sottolineando i feedback estremamente positivi ricevuti dai professionisti.
La seconda rivoluzione ha coinvolto l’aspetto tecnologico: “Un’altra evoluzione davvero importante, introdotta dall’ATP, è stato il sistema di giudizio di linee elettronico. Siamo stati il primo Masters 1000 su terra battuta ad implementare questo sistema. In collaborazione con la società Hawk-Eye, è stato fatto un lavoro considerevole per garantirne il corretto funzionamento. Non abbiamo riscontrato alcun problema con l’ELC Live, e l’assistenza video è stata utilizzata per la prima volta su terra battuta in un Masters 1000”.
La sfida meteorologica e le soluzioni d’emergenza
Uno dei temi centrali della conferenza ha riguardato le previsioni meteorologiche incerte per la giornata finale. “Abbiamo anticipato l’orario della finale e invertito l’ordine dei match per iniziare con i singolari. Questa decisione è stata presa venerdì quando abbiamo saputo che le previsioni non erano favorevoli, per darci le migliori possibilità di concludere quella che è stata un’edizione incredibile”, ha spiegato Massey.
Interrogato sulla possibilità di spostare la finale sul campo coperto Elizabeth-Ann de Massy in caso di forte pioggia, il direttore ha chiarito: “Il campo è pronto per essere utilizzato, ma il nostro forte desiderio è di mantenere il programma sul campo Rainier III. Non abbiamo intenzione di spostarci, a meno che non sia assolutamente necessario, e in quel caso aspetteremo il più a lungo possibile prima di prendere questa decisione”.
Massey ha anche ricordato la politica di rimborso in caso di maltempo: “Il regolamento prevede il rimborso se si gioca meno di un’ora e mezza, nell’eventualità che non si possa completare il match. Ma siamo estremamente fiduciosi di riuscire a concludere l’evento come previsto”.
Il cambio generazionale nel tennis mondiale
La finale tra Alcaraz e Musetti, entrambi nati dopo il 2000, rappresenta simbolicamente un cambio di guardia nel tennis mondiale, un aspetto che non è sfuggito al direttore del torneo: “Stiamo assistendo a quei cicli naturali in cui la generazione più anziana lascia progressivamente spazio ai nuovi talenti. Certamente, abbiamo ancora campioni come Novak Djokovic che, nonostante non abbia espresso il suo miglior tennis qui, rimane una forza straordinaria nel circuito, come dimostrato recentemente a Miami”.
Massey ha offerto un’interessante riflessione sull’evoluzione del tennis professionistico: “Questo sport è diventato incredibilmente professionale. I giocatori riescono a prolungare le loro carriere sempre più a lungo, fino alla fine dei trent’anni, grazie a team completi che includono allenatori, preparatori fisici, fisioterapisti e altri specialisti. È proprio come un pilota di Formula 1 che ha un’intera squadra a supportarlo”.
“Alcaraz ha già conquistato alcuni titoli del Grande Slam, mentre Musetti sta esprimendo un tennis di altissimo livello. Mi auguro che la finale di oggi sarà estremamente combattuta e appassionante per tutto il pubblico”, ha aggiunto.
Visione futura: espansione e possibile torneo femminile
Guardando al futuro, Massey ha delineato ambiziosi progetti di espansione: “Abbiamo piani per sviluppare ulteriormente il sito, anche se probabilmente ci vorranno due o tre anni prima che questi cambiamenti diventino realtà. Stiamo esaminando le aree intorno all’attuale perimetro, con possibilità di estenderci in diverse direzioni”.
Tra i progetti in fase di elaborazione figura anche la possibilità di dotare il campo centrale di una copertura: “Ci sono discussioni in corso per un nuovo tetto, ma al momento sono ancora in fase preliminare”.
Sulla possibilità di affiancare un torneo femminile a quello maschile, tema ricorrente negli ultimi anni, Massey ha adottato un approccio cauto: “Per il 2026 manterremo lo stesso formato, con le date già fissate dal 4 al 12 aprile e un tabellone maschile di 56 giocatori. Restiamo comunque aperti all’idea di introdurre la WTA nella nostra competizione, anche se questo richiederebbe più giorni e uno spostamento di almeno una settimana”.
“Se in futuro si decidesse di procedere in questa direzione,” ha precisato, “punteremmo su un evento realmente combinato e non consecutivo. Detto questo, il formato attuale funziona estremamente bene. L’intensità competitiva che osserviamo è, a mio avviso, uno delle cose migliori possibili per un torneo di tennis”.
Il direttore ha concluso ricordando l’unicità del torneo di Monte-Carlo: “Con una partecipazione limitata ai 45 migliori giocatori che entrano direttamente nel tabellone principale, offriamo un tennis estremamente competitivo fin dai primi turni. Persino le qualificazioni presentano un livello che in altri tornei garantirebbe l’accesso diretto al tabellone principale. Questo formato regala ai tifosi un tennis di altissima qualità e intensità, e rappresenta un solido fondamento per il nostro futuro”.
Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani
TAG: Masters 1000 Monte Carlo, Masters 1000 Monte Carlo 2025
Massey uno dei più preparati e lucidi direttori in ATP, sono per ripristinare una settimana per gli altri.
Se si vuole si incassa bene lo stesso.
Sono per privilegiare il tempo fuori dai tornei.
Fare più 1000 da una settimana (10 in tutto) con il buco coperto da 250 e 500 tra una settimana e l’altra.
Di certo a Montecarlo se decidon odi fare un tetto o qualsiasi altra cosa ci metterebbero 2 ore a farlo e pure bene
Ma i 1000 da 2 settimane o 10 giorni no no no, al massimo 2 l’anno come sono sempre stati
Masters 1000 a due settimane sono una c***ata, l’ho detto fin dal primo momento.
Questo sì che è un signor direttore.
Quando capito’ a Genova, maltempo previsto ampiamente, non si fece nulla.
Si giocò la finale in cui c’era Tsitsipas in un campetto senza nemmeno il tabellone segnapunti.
Più della metà degli spettatori dovettero tornare a casa o appollaiarsi su alberi, scalinate, bordoni, cespugli.
Una cosa inverosimile.
Finito qui? Macché qualche anno dopo si ripeté con finale giocata in notturna. Finita tipo all’ 01,30. C’erano solo i metronotte LOL.
E lei e´ il suo valletto come si chiamavano prima ? Ha si ” I buffoni di corte “
Pensate un po´se ci sarebbe stato Jannik che spettacolo sarebbe stato.
Il carlettino non l ´avrebbe avuto cosi´facile.
affluenza record nonostante non ci sia stato l’unto dal Signore?
@ Cip (#4360596)
*, cambiamenti
I tornei come Montecarlo sono belli per tradizione, i cambaimenti non gioverebbero. Quindi niente Wta. Così come i tornei di Charleston e Stoccarda sono degli eventi molto apprezzabili senza la presenza ATP.
Se il tabellone fosse stato lo stesso degli altri Masters sarebbbero aumentate le possibilità per Nusetti che avrebbe giocato le stesse partite divAlcaraz in 12 giorni anziché in 7. Il problema é il l calendario, già ora Barcellona e Monaco sono penalizzati.
Concordo sul tabellone a 56 giocatori… sulle donne si potrebbe anche fare… ovviamente la wta ne trarrebbe vantaggio come avviene negli altri tornei combined
io invece preferisco i tabelloni piu ampi : cosi troppi giovani in ascesa assenti
Ma certo !!! Viva i master 1000 con questa formula. Abbasso quelli che si trascinano inutilmente per 2 settimane!!!!
E’ il miglior formato possibile, con una location unica. Torneo dal fascino pazzesco, secondo solo ace.
Non va cambiato . Niente wta ne’ tabellone piu’ ampio.
Si potrebbe inserire un 1000 o 500 femminile qualche settimana dopo il maschile!
È incredibile che sia un torneo solo x uomini.