Alcaraz si racconta Copertina, Generica

“La pressione mi ha distrutto”: Alcaraz si apre sull’assenza di Sinner e il peso delle aspettative. Il documentario Netflix – l’atleta oltre le telecamere

07/04/2025 23:12 41 commenti
Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images
Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images

Nel suggestivo scenario del Principato di Monaco, il Media Day del Masters 1000 di Montecarlo 2025 ha offerto molto più di una semplice conferenza stampa. Carlos Alcaraz, uno dei protagonisti più attesi del torneo, ha aperto uno squarcio sulla sua dimensione più intima, condividendo riflessioni sorprendentemente sincere sul periodo vissuto durante l’assenza di Jannik Sinner dal circuito. Una confessione che ridisegna la narrazione delle ultime settimane e illumina le complessità psicologiche che si celano dietro il sorriso del campione spagnolo.

La confessione: quando le aspettative diventano un fardello
“Molti hanno parlato di questo tema, la gente ha pensato che per il semplice fatto che Sinner fosse fuori, sia Sascha [Zverev] che io avremmo dovuto vincere tutto, o giocare meglio di prima”, ha esordito Alcaraz con voce ferma ma venata di una consapevolezza nuova. “Questo non è corretto, a partire dal fatto che ora c’è molto più equilibrio nello spogliatoio, ci sono molti più giocatori che possono spingersi avanti nei tornei.”
Nonostante la narrativa pubblica che lo voleva impermeabile alle pressioni esterne, il murciano ha finalmente ammesso quanto il peso delle aspettative abbia influito sul suo rendimento: “Probabilmente, questa pressione mi ha distrutto in qualche modo”. Una frase che risuona particolarmente significativa, pronunciata da un atleta che ha sempre fatto della leggerezza mentale una delle sue armi principali.
Il bilancio sportivo di questo periodo – quarti a Doha, titolo a Rotterdam, semifinali a Indian Wells e secondo turno a Miami – sarebbe straordinario per molti, ma non per chi viene costantemente misurato con parametri eccezionali. “Non mi sorprende non essere tornato numero 1 del mondo, anche se molte persone continuano ad aspettarsi che io vinca tutto”, ha aggiunto con una maturità che trascende i suoi 21 anni. “Molti me lo chiedono, mi chiedevano di sfruttare al massimo questo periodo di assenza di Jannik per tornare in cima… Anche se Jannik non sta giocando, la realtà è che sono troppo lontano da lui… e ora sulla terra non avrò la possibilità di risalire. Semplicemente mi concentrerò sul dare il meglio di me.”

Montecarlo: la rivincita in un torneo stregato
Il torneo monegasco rappresenta paradossalmente un’opportunità quasi simbolica per Alcaraz: qui gli basta vincere una sola partita per migliorare il suo bilancio storico. Nella sua unica partecipazione, nel 2022, fu sconfitto al primo turno da Sebastian Korda in un match combattuto (7-6, 6-7, 6-3), mentre gli infortuni gli hanno impedito di tornare negli anni successivi.
“Qui la sensazione è strana per il fatto di non aver mai ottenuto neanche una vittoria”, ha riflettuto. “Sembra che ci sia qualcosa nel torneo che non gioca a mio favore, anche se in realtà i numeri dicono semplicemente che ho partecipato solo una volta, quando ho perso.” Il suo approccio a questa edizione sembra però più maturo e consapevole: “Sono felice di essere qui, questa volta senza infortuni, per cercare di giocare il meglio possibile, con la speranza di ottenere un grande risultato. Le sensazioni negli allenamenti sono state positive.”

Il documentario Netflix: l’atleta oltre le telecamere
La conferenza ha offerto anche l’occasione per approfondire i temi del prossimo documentario Netflix dedicato ad Alcaraz, un progetto che promette di mostrare il lato umano del campione “quando le telecamere si spengono”. Non una semplice celebrazione, ma un viaggio nei “momenti buoni, ma anche nei momenti cattivi” che caratterizzano la vita di un giovane proiettato così presto nell’olimpo del tennis mondiale.
Il documentario affronta una domanda esistenziale che trascende lo sport: è possibile conciliare la felicità personale con l’ambizione di diventare il migliore della storia? La risposta di Alcaraz è tanto sincera quanto rivelatrice: “Probabilmente no. Non lo so. Come si mostra bene nel documentario, siamo sulla strada per scoprirlo.”
Questa riflessione racchiude il grande dilemma che definisce il presente e il futuro del tennista spagnolo: preservare la sua autenticità, la spontaneità e la gioia che trasmette in campo, mentre insegue un livello di eccellenza che storicamente ha richiesto sacrifici totali e una dedizione quasi monastica.

Eredità dei Big Three e orizzonti futuri
I paragoni con Federer, Nadal e Djokovic sono inevitabili per chiunque mostri un talento straordinario in giovane età, ma Alcaraz sembra aver trovato un equilibrio nel suo rapporto con queste leggende: “È un complimento essere messo al livello dei tre migliori giocatori della storia, ma io sono Carlos Alcaraz. Cerco di fare la mia strada, non mi piacciono i paragoni.”
Con una consapevolezza che sorprende per la sua età, ha anche ridimensionato dichiarazioni precedenti sul suo obiettivo di diventare il migliore della storia: “Mi piacerebbe esserlo e sedermi al tavolo con loro tre, ma non è qualcosa che mi ossessiona.” Questa evoluzione del pensiero riflette una crescita personale che va di pari passo con quella atletica.
Per il futuro, gli obiettivi sono chiari: Australian Open, ATP Finals e Coppa Davis rappresentano i trofei ancora mancanti nella sua bacheca, quelli che lui stesso definisce “Pokémon” ancora da catturare. Ma forse la frase che meglio sintetizza l’Alcaraz di oggi è quella con cui ha chiuso la conferenza: “Sono molto consapevole di essere un privilegiato, lo ripeto spesso”. Una consapevolezza che, paradossalmente, potrebbe alleggerire il peso delle aspettative che tanto lo hanno “distrutto” nei mesi passati.



Francesco Paolo Villarico


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41 commenti. Lasciane uno!

Pier no guest 08-04-2025 10:45

Mah,frasi ad effetto che mi lasciano perplesso.”La pressione mi ha distrutto” sembra il preludio ad una rivelazione su cosa l’abbia portato alla depressione,all’uso di sostanze stupefacenti,all’autolesionismo.
In realtà,e per fortuna, sono il perché ha semplicemente giocato maluccio,mostrando limiti tattici e scarsa lucidità.
Sportivamente una piccola débacle viste i presupposti ma “distrutto”? Mah,sono termini estremi che assocerei ad altro ma le iperboli si sprecano.

41
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zedarioz 08-04-2025 09:56

Il potere logora chi non ce l’ha. Monte-Carlo con queste temperature e campi lentissimi sembra fatta apposta per lui. Mi sorprenderebbe se non vincesse.

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Starghost (Guest) 08-04-2025 09:35

Redazione, basta parlare di comprimari! A quando il countdown per il ritorno del benzinaio?

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Calvin (Guest) 08-04-2025 09:33

Scritto da Pikario Furioso

Scritto da robdes12
@ Losvizzero (#4354858)
Dipenderà anche da quanto Alcaraz riuscirà a difendere fino a Wimbledon, oppure a quanto riuscirà a fare Jannik da Roma a Church Road, non ti pare? Può darsi che i due piatti della bilancia restino in equilibrio comunque, o, per me più probabile, che Jannik aumenti addirittura il suo vantaggio sugli altri. Resta il fatto che quando il numero 1 manca dal circuito, chi è subito dietro dovrebbe averne un vantaggio, cosa che non è avvenuta. E’ solo un problema di pressione o è dovuto al fatto che siano venuti fuori giocatori in grado di competere con gli inseguitori di Jannik? Da come si stanno sviluppando le trame di Alcaraz quest’anno parrebbe che non sia lui l’antagonista di Sinner per la vetta del ranking, ma altri che sembrano più concreti, almeno per il momento.

Secondo me rimane Alcaraz come unico antagonista quest’anno. Poi l’anno prossimo vedremo se Fonseca e Mensik si inseriranno. Escludo Zverev che secondo me non vincera’ mai uno slam. Draper? Prima di dire che sia un antagonista deve confermarsi con almeno una vittoria importante, i.e. uno slam…

Io spero che Jnnik si mantenga su quei livelli e, addirittura, lki ragginga anche su terra e erba e, per me, a quel punto non ha antagonisti.

Detto questo credo e pensao che ragionare in termini di antagonisti sia una cosa figlia degli utlimi anni e mi auguro che nel prossimo decennio ci siano 5-6-7-8 giocatori in grado di partire tra i favoriti negli SLAM e non solo due tre.

Penso al decennio 1990-2000 in cui nei 4 SLAM ci sono stati tipo 16-17 vincitori di SLAM diversi e la rivalità tra Sampras ed Agassi è stata comunque intervallata da molti giocatori forti (Sampras, Agassi, Edberg, Lendle, Becker, Courire, Rafter, Korda, Safin, Kafelnikov, Gomez, Brugera, Mister, Kuerten, Karajicek, Moya e STich hanno vinto almeno uno slam in quel decennio). A me piacerebbe molto di più così.

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Pippolivetennis 08-04-2025 09:09

Scritto da Kenobi
Sono chiacchiere per costruirsi una giustificazione, per convincersi e convincere.
Se non riesce a confermarsi tra Parigi e Wimbledon saranno costretti a certificare la crisi.
Senza nulla togliere ad Alcaraz ma per me fu un caso #1 del 2022.
Il caso fu una serie di circostanze favorevoli, fortuite e rare.
Nel 2021 da sconosiuto nel tour salì rapidamente di ranking grazie certamente alle sue qualità ma a covid-19 finita e con tabelloni non proibitivi.
Ad anno nuovo con il ranking da tds e poi in USO senza Djokovic, senza Zverev fuori per infortunio ed uno Jannik ancora “pupa a causa di un servizio altalenante” vinse in carrozza USO contro Ruud.
Venne fuori quasi dal nulla ma già fatto e finito, più giovane di Jannik ma già totalmente sviluppato e con pochi margini e molti nel circuito furono spiazzati,non avevano armi tattiche.
Con 6820 punti conquistò la vetta, ricordiamoci che in caso di vittoria di Ruud sarebbe diventato primo il norvegese che non ha mai vinto un 1000, così per capire i valori.
Infatti quello è rimasto, pure con gli stessi punti mentre gli altri si sono sviluppati, lui è il ragazzo del 2022.
Lo vedo a rischio con Cerundolo? Sì.

Scritto da Kenobi
Sono chiacchiere per costruirsi una giustificazione, per convincersi e convincere.
Se non riesce a confermarsi tra Parigi e Wimbledon saranno costretti a certificare la crisi.
Senza nulla togliere ad Alcaraz ma per me fu un caso #1 del 2022.
Il caso fu una serie di circostanze favorevoli, fortuite e rare.
Nel 2021 da sconosiuto nel tour salì rapidamente di ranking grazie certamente alle sue qualità ma a covid-19 finita e con tabelloni non proibitivi.
Ad anno nuovo con il ranking da tds e poi in USO senza Djokovic, senza Zverev fuori per infortunio ed uno Jannik ancora “pupa a causa di un servizio altalenante” vinse in carrozza USO contro Ruud.
Venne fuori quasi dal nulla ma già fatto e finito, più giovane di Jannik ma già totalmente sviluppato e con pochi margini e molti nel circuito furono spiazzati,non avevano armi tattiche.
Con 6820 punti conquistò la vetta, ricordiamoci che in caso di vittoria di Ruud sarebbe diventato primo il norvegese che non ha mai vinto un 1000, così per capire i valori.
Infatti quello è rimasto, pure con gli stessi punti mentre gli altri si sono sviluppati, lui è il ragazzo del 2022.
Lo vedo a rischio con Cerundolo? Sì.

D’accordo in parte…
Giusto tutto quello che hai detto sulla questione Covid, classifiche bloccate, russi assenti ecc…ecc…
Si ritrovò n.1 grazie a diverse circostanze favorevoli, ma il 2023 e il 2024 li fece comunque alla grande, quando tutte le circostanze favorevoli erano passate. Fece due anni strepitosi.
Alcaraz secondo me ha tennis e fisico per stare molto in alto per molto tempo. Tatticamente non lo vedo ai livelli di Sinner ma è un aspetto che migliorerà macinando partite.
Ma ciò che mi lascia dei dubbi e la sua forza mentale.
Il mio interrogativo è: ha la testa per mettere da parte tutto ciò che non è tennis per dedicarsi al 100% a questo sport?
Mi sembra un ragazzo che ha raggiunto certi traguardi troppo velocemente, senza passare dalle difficoltà. Il suo tennis devastante gli ha permesso di raggiungere la posizione n.1 e tanti altri successi con poche partite sulle spalle, con poche sbandate e la fama lo ha investito come un treno. Secondo me pensava di aver raggiunto il suo massimo e questo massimo gli sarebbe bastato per continuare così per molto tempo. Stava raggiungendo tutto molto “facilmente” e si è adagiato (mi basta ciò che faccio per stare lì, davanti a tutti). Sembra ancora subire i postumi di una sbornia post-vittorie importanti. Una sbornia che gli ha creato confusione e dalla quale sembra non essere in grado di uscire.
E invece alle prime sconfitte di fila ha incontrato le prime difficoltà e non ha capito che quello che faceva prima non è più sufficiente. E allora che fare?
Probabilmente sono corsi ai ripari tutti quanti, ma con delle basi meno solide di chi certi traguardi li ha raggiunti dopo alti e bassi molto più marcati, dopo aver subito critiche devastanti per ogni minima azione o affermazione, dopo chi pensava prima al miglioramento prima che alle vittorie, dopo chi sappiamo noi.
Carlos è un ragazzo tecnicamente molto forte, fisicamente devastante, e tatticamente non impeccabile. Ma molto giovane.
Ha ancora il tempo di rimediare a certe carenze soprattutto mentali, ma l’interrogativo madre è: lui veramente vuole sacrificare parte della vita che finora non ha sacrificato per riportarsi nuovamente in alto? La tecnica e la fisicità hanno retto e colmato la carenza mentale fino a un certo punto, ora tecnica e fisicità non sono più sufficienti.
Carlitos cosa è disposto a fare per risalire?

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+1: j
Il cubo di Bublik 08-04-2025 09:07

La parte attivi di Darren Cahill nel costruire il miracolo Sinner a mio parere è stata principalmente questa: decomprimere dalla Tensione un ventenne ai piedi dell’Olimpo per fargli cominciare la scalata senza ingombri non necessari.
In Platoon William Defoe si avvicina al protagonista gettando via tutte le cose inutili di cui si è caricato lo zaino….

36
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Pikario Furioso 08-04-2025 09:03

Scritto da robdes12
@ Losvizzero (#4354858)
Dipenderà anche da quanto Alcaraz riuscirà a difendere fino a Wimbledon, oppure a quanto riuscirà a fare Jannik da Roma a Church Road, non ti pare? Può darsi che i due piatti della bilancia restino in equilibrio comunque, o, per me più probabile, che Jannik aumenti addirittura il suo vantaggio sugli altri. Resta il fatto che quando il numero 1 manca dal circuito, chi è subito dietro dovrebbe averne un vantaggio, cosa che non è avvenuta. E’ solo un problema di pressione o è dovuto al fatto che siano venuti fuori giocatori in grado di competere con gli inseguitori di Jannik? Da come si stanno sviluppando le trame di Alcaraz quest’anno parrebbe che non sia lui l’antagonista di Sinner per la vetta del ranking, ma altri che sembrano più concreti, almeno per il momento.

Secondo me rimane Alcaraz come unico antagonista quest’anno. Poi l’anno prossimo vedremo se Fonseca e Mensik si inseriranno. Escludo Zverev che secondo me non vincera’ mai uno slam. Draper? Prima di dire che sia un antagonista deve confermarsi con almeno una vittoria importante, i.e. uno slam…

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Calvin (Guest) 08-04-2025 09:02

Scritto da marcello

Scritto da Calvin
La verità è che è vero che questi sono ragazzini che subiscono pressioni enormi.
Lui in particolare con quattro slam a 21 anni in una nazione orfana di Nadal.
C’è chi la ama, chi la soffre, chi a un certo punto cede e non ce la fa più, ma tutti hanno pressioni enormi (sportive, sociali ed economiche)
Io mi auguro si riprenda, il tennis è più bello con il miglior Alcaraz, non è affatto scontato che succeda, ma è probabile

Ma certo che si riprenderà.
La pressione è enorme per tutti, ma chi è già riuscito a vincere slam da ragazzino (e non uno per caso, ma quattro) ha la capacità di rifarlo molte altre volte ancora.
mi sembra che si stia troppo ad enfatizzare una sorta di fragilità caratteriale di Alcaraz: una fase di calo e non completa convinzione nei propri mezzi ci può anche stare, ma la sua normalità secondo me è quella di un tennista estremamente determinato e solido mentalmente (oltre che tennisticamente, ma quello è scontato)

Io non do mai nulla di certo nello sport e ricordo tantissimi sportivi giovani che si sono persi.

Nel tennis il caso più emblematico è quello di Lleyton Hewitt numeor uno al mondo e plurivincitore SLAM a poco più di 20 anni e poi con una discreta carriera e nulla di più.

Io continuo a credere che Alcaraz si riprenderà, ma non darei nulla per scontato perché la testa a certi livelli conta tantissimo e in questo momento pare evidente che da Parigi 2024 in poi lui abbia avuto un click in testa.
Non è un fatto di determinazione e solidità mentale nel corso delle partite, ma di peso nel corso della vita quotidiana. Io credo che per qualcuno a un certo punto le pressini di una vita molto difficile, sopratutto quando passi dall’adrenalina dell’esplosione alla quotidianità, possa essere molto difficile da gestire.

34
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Betafasan 08-04-2025 09:02

In questo mese OGNI incontro lui lo DEVE VINCERE. PESA… PESA

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Betafasan 08-04-2025 08:59

Vedremo tra un anno qs “predestinato” distrutto dove sarà in classifica ..
..

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Aquila (Guest) 08-04-2025 08:57

Scritto da marcello

Scritto da Calvin
La verità è che è vero che questi sono ragazzini che subiscono pressioni enormi.
Lui in particolare con quattro slam a 21 anni in una nazione orfana di Nadal.
C’è chi la ama, chi la soffre, chi a un certo punto cede e non ce la fa più, ma tutti hanno pressioni enormi (sportive, sociali ed economiche)
Io mi auguro si riprenda, il tennis è più bello con il miglior Alcaraz, non è affatto scontato che succeda, ma è probabile

Ma certo che si riprenderà.
La pressione è enorme per tutti, ma chi è già riuscito a vincere slam da ragazzino (e non uno per caso, ma quattro) ha la capacità di rifarlo molte altre volte ancora.
mi sembra che si stia troppo ad enfatizzare una sorta di fragilità caratteriale di Alcaraz: una fase di calo e non completa convinzione nei propri mezzi ci può anche stare, ma la sua normalità secondo me è quella di un tennista estremamente determinato e solido mentalmente (oltre che tennisticamente, ma quello è scontato)

Tutto da vedere, Alcaraz il tennis lo vede come puro divertimento, gli piace le belle giocate, gli piacciono i complimenti, cose che attualmente fa fatica a trovare, vediamo…. Ho sempre detto che per lui adesso arriva la prova del nove se non fa bene da qui a Wimbledon entrerà in una crisi profonda di identità

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Betafasan 08-04-2025 08:48

Allora abbiamo in Carlitos distrutto..

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Aquila (Guest) 08-04-2025 08:48

Aspettiamo il rientro di Sinner e poi valuteremo meglio sia il valore di Sinner che degli inseguitori, attualmente vedo solo dichiarazioni di Alcaraz pilotate da altri, non credo che sia diventato maturo di colpo, al limite sta pensando come rimanere terzo in classifica Atp quest’anno

29
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Betafasan 08-04-2025 08:47

Il Tempo è sempre il vero ago della bilancia

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Betafasan 08-04-2025 08:39

Kenobi ha spiegato motivando il perché del falso supercampione Alcaratz. Ed io l’ho già ripetuto e condivido tutto.

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Betafasan 08-04-2025 08:38

@ Kenobi (#4354837)

Esattissimo, bravo. Ragionamento perfetto.

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no Sinner no Party (Guest) 08-04-2025 08:36

Nel femminile c’è una consolidata tradizione di “meteore” (l’ultima la Raducanu) e non ci sorprende più di tanto…

Nel maschile è meno frequente, ma ci sono diverse “promesse” non-mantenute: cito (a caso?) Rune.

Di Carlos ricordiamo certe giocate”irresponsabili”, che oggi potremmo classificare come frutto della beata adolescenza, imprevedibili e davvero geniali, sui punti decisivi.

Poi si cresce e si sente la pressione dei media e di famigliari/team/amici, con la pesantissima eredità di un fenomeno straordinario come Rafa che aveva educato (male, per così direi) il palato di una nazione già abituata a grandi successi.

Se in Italia c’è un fenomeno e qualche “comprimario” (anche se Berretto conserva la classe del top10), invece in Spagna è rimasto solo Carlitos.

E non c’è il tempo per lasciare crescere questo talento, lo si vuole subito “uomo”, pronto da buttare al fronte per combattere.

Pensate a come sembra dura a noi, dopo lo stop di Sinner, la nostra “gallina dalle uova d’oro”, capace di produrre un titolo al mese… che però è quasi un “minimo” rispetto ad una macchina-da-vittorie come Nadal.

Carlitos dorme male (altro che le 12 ore di Jannik) e soffre di incubi, a partire dalla finale delle Olimpiadi persa contro un “vecchio” sulla sua superficie preferita!

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mattia saracino 08-04-2025 08:26

Non ti scoraggiare Alcaraz.

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ACL 08-04-2025 08:17

Alcaraz non è una mente eccelsa, ma, a differenza di altri, è onesto, e conferma l’enorme impresa compiuta da Sinner in questi ultimi circa 20 mesi, cioè vincere quasi tutto creando tra sé e gli altri un vuoto di classifica difficile da colmare anche rimanendo senza giocare per 3 mesi; ma soprattutto Jannik ha dato una dimostrazione di eccezionale forza mentale che ha contribuito a mantenerlo al vertice della classifica ancor più del punteggio numerico, creando nei propri avversari una forte pressione psicologica; per assurdo, Sinner in questi 3 mesi ha giocato senza essere fisicamente in campo, un campionissimo.
Questa però è storia già scritta, io guardo avanti e spero che ritrovi rapidamente la condizione e continui a regalarci grandi emozioni e grandi vittorie.
Peccato per i roditori che non vogliono accettare questa realtà.

23
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+1: Inox
marcello (Guest) 08-04-2025 08:06

Scritto da Calvin
La verità è che è vero che questi sono ragazzini che subiscono pressioni enormi.
Lui in particolare con quattro slam a 21 anni in una nazione orfana di Nadal.
C’è chi la ama, chi la soffre, chi a un certo punto cede e non ce la fa più, ma tutti hanno pressioni enormi (sportive, sociali ed economiche)
Io mi auguro si riprenda, il tennis è più bello con il miglior Alcaraz, non è affatto scontato che succeda, ma è probabile

Ma certo che si riprenderà.
La pressione è enorme per tutti, ma chi è già riuscito a vincere slam da ragazzino (e non uno per caso, ma quattro) ha la capacità di rifarlo molte altre volte ancora.
mi sembra che si stia troppo ad enfatizzare una sorta di fragilità caratteriale di Alcaraz: una fase di calo e non completa convinzione nei propri mezzi ci può anche stare, ma la sua normalità secondo me è quella di un tennista estremamente determinato e solido mentalmente (oltre che tennisticamente, ma quello è scontato)

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italo (Guest) 08-04-2025 08:05

la capacità di gestione della pressione di Sinner rispetto ad Alcaraz è forse la loro principale differenza

21
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Sudtyrol (Guest) 08-04-2025 07:56

Scritto da Di Passaggio

Scritto da Losvizzero
Vero, Alcaraz sempre molto maturo e onestonelle dichiarazioni.
Solo gli ultras malati ci credevano e passavano le giornate sudando freddo, chi conosce davvero tennis sa che non c’è nulla di facile e automatico. Sinner aveva accumulato talmente tanto vantaggio e lo stop forzato è così corto che sarebbe stato strano se ci fosse riuscito.
Il sorpasso se ci sarà quest’anno sarà sul campo ed è giusto così, si deciderà soprattutto nella seconda parte dell’anno quando Sinner dovrà difendere tutto.

Vero. Tra qualche settimana la pressione passa tutta o quasi sulle spalle del nostro.

Ah si? Guardate che il Murciano ci ha due titoli Slam da difendere……

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+1: Taxi Driver, Giuras, Inox
Calvin (Guest) 08-04-2025 07:56

La verità è che è vero che questi sono ragazzini che subiscono pressioni enormi.

Lui in particolare con quattro slam a 21 anni in una nazione orfana di Nadal.

C’è chi la ama, chi la soffre, chi a un certo punto cede e non ce la fa più, ma tutti hanno pressioni enormi (sportive, sociali ed economiche)

Io mi auguro si riprenda, il tennis è più bello con il miglior Alcaraz, non è affatto scontato che succeda, ma è probabile

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+1: Taxi Driver, Inox
Momo (Guest) 08-04-2025 07:51

Oggi alcaraz perde da cerundolo,
matematico….

18
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Luca (Guest) 08-04-2025 07:47

Ce n’eravamo già accorti con la tragicomica sconfitta nella finale olimpica,contro uno che altrimenti è un anno e mezzo che non vince più un torneo,che non reggi la pressione,Carletto

17
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marcello (Guest) 08-04-2025 07:36

Secondo me inconsapevolmente ci può essere anche un retro pensiero che gli diceva che se avesse vinto tornei in assenza del più forte in fondo in fondo sarebbe tornato in cima alla classifica senza merito.
A questi livelli basta una punta di determinazione in meno per avere un rendimento mediocre.

E per lo stesso motivo sono convinto che ora inizieremo a ritrovare il vecchio Alcaraz

16
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Honi soit (Guest) 08-04-2025 07:35

Quando ascolti Jannik nell’ intervista di ieri a Sky capisci quanto è valido come persona.
Ha 23 anni ma ha un cervello maturo e solido.
Un altro probabilmente si sarebbe lasciato andare alla qualunque e ‘addio biondina’. Nonostante tutto non sappiamo se sul campo riuscirà a dare il 100% esattamente come prima.
Anche lui lo ha fatto intendere.

15
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Di Passaggio 08-04-2025 07:27

Scritto da Losvizzero
Vero, Alcaraz sempre molto maturo e onestonelle dichiarazioni.
Solo gli ultras malati ci credevano e passavano le giornate sudando freddo, chi conosce davvero tennis sa che non c’è nulla di facile e automatico. Sinner aveva accumulato talmente tanto vantaggio e lo stop forzato è così corto che sarebbe stato strano se ci fosse riuscito.
Il sorpasso se ci sarà quest’anno sarà sul campo ed è giusto così, si deciderà soprattutto nella seconda parte dell’anno quando Sinner dovrà difendere tutto.

Vero. Tra qualche settimana la pressione passa tutta o quasi sulle spalle del nostro.

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-1: Giuras, Inox
Kenobi 08-04-2025 07:17

Scritto da Alex77
Caro Carlitos, sei stato tu che ti sei messo pressione da solo parlando dell’assenza di Sinner come di un’opportunità per tornare numero 1, non la gente

Ma infatti.
La realtà è che rispetto a 2 anni fa lo conoscono meglio ma soprattutto sono arrivati di nuovi e forti, se non ti evolvi sparisci.

Nel mio post mi son dimenticato di accennare a Medvedev e della guerra di Putin.
Quell’anno dopo febbraio divenne un fantasma, sono parole sue “che uscì di testa.”
Quante volte può capitare un allineamento dei pianeti così?

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Sudtyrol (Guest) 08-04-2025 07:03

Qualcosa di simile era capitato a Steffi Graf dopo l’aggressione a Monika Seles. “Per me non è facile adesso perché so che lei non c’è”, ebbe a dire. Solo che lei ne approfittò alla grande. Per me Carlos sta attraversando un periodo di involuzione e gli avversari lo hanno ormai inquadrato. Questo è il vero problema. Capitò anche a Becker e Agassi. Nulla di nuovo sotto il sole.

12
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+1: Taxi Driver
eumc2 (Guest) 08-04-2025 06:56

‘Essere stupidi non è necessario per vincere ma sicuramente aiuta’ cit. . Carlos non è abbastanza stupido e potra’ godersi di piu la vita
Molto bene

11
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robdes12 08-04-2025 06:31

@ Losvizzero (#4354858)

Dipenderà anche da quanto Alcaraz riuscirà a difendere fino a Wimbledon, oppure a quanto riuscirà a fare Jannik da Roma a Church Road, non ti pare? Può darsi che i due piatti della bilancia restino in equilibrio comunque, o, per me più probabile, che Jannik aumenti addirittura il suo vantaggio sugli altri. Resta il fatto che quando il numero 1 manca dal circuito, chi è subito dietro dovrebbe averne un vantaggio, cosa che non è avvenuta. E’ solo un problema di pressione o è dovuto al fatto che siano venuti fuori giocatori in grado di competere con gli inseguitori di Jannik? Da come si stanno sviluppando le trame di Alcaraz quest’anno parrebbe che non sia lui l’antagonista di Sinner per la vetta del ranking, ma altri che sembrano più concreti, almeno per il momento.

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Vittorio carlito (Guest) 08-04-2025 05:55

Povero Carletto

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LucasGold (Guest) 08-04-2025 03:43

Quante volte hanno già parlato di momento di crisi? Tranquilli, vincerà Montecarlo

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Inox 08-04-2025 03:42

Menomale che siamo solo noi sostenitori di Jannik accecati dal tifo, perché a leggere certi commenti non mi sembra proprio

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+1: robdes12, il capitano, ACL
Silvy (Guest) 08-04-2025 02:49

Eh addirittura?? Addirittura distrutto dalla pressione senza Sinner…Parole che non ti aspetti da un plurivincitore slam. Le sue motivazioni dovrebbero essere solide a prescindere se un avversario è presente o meno. Lo vedo parecchio confuso.

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+1: robdes12, Pippolivetennis, Betafasan
-1: Racchetta
Losvizzero 08-04-2025 02:04

Vero, Alcaraz sempre molto maturo e onestonelle dichiarazioni.
Solo gli ultras malati ci credevano e passavano le giornate sudando freddo, chi conosce davvero tennis sa che non c’è nulla di facile e automatico. Sinner aveva accumulato talmente tanto vantaggio e lo stop forzato è così corto che sarebbe stato strano se ci fosse riuscito.
Il sorpasso se ci sarà quest’anno sarà sul campo ed è giusto così, si deciderà soprattutto nella seconda parte dell’anno quando Sinner dovrà difendere tutto.

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+1: Lukaa, Di Passaggio, Taxi Driver
-1: robdes12, Giuras, Betafasan
robi01 (Guest) 08-04-2025 01:07

Cosa non si fa o dice per soldi….vero carlitos?

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Alex77 (Guest) 07-04-2025 23:53

Caro Carlitos, sei stato tu che ti sei messo pressione da solo parlando dell’assenza di Sinner come di un’opportunità per tornare numero 1, non la gente

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+1: Inox, Pippolivetennis, robdes12, il capitano, Kenobi, filouche8, marcauro, Oldcot@66
-1: Racchetta
Kenobi 07-04-2025 23:50

Sono chiacchiere per costruirsi una giustificazione, per convincersi e convincere.
Se non riesce a confermarsi tra Parigi e Wimbledon saranno costretti a certificare la crisi.
Senza nulla togliere ad Alcaraz ma per me fu un caso #1 del 2022.

Il caso fu una serie di circostanze favorevoli, fortuite e rare.
Nel 2021 da sconosiuto nel tour salì rapidamente di ranking grazie certamente alle sue qualità ma a covid-19 finita e con tabelloni non proibitivi.
Ad anno nuovo con il ranking da tds e poi in USO senza Djokovic, senza Zverev fuori per infortunio ed uno Jannik ancora “pupa a causa di un servizio altalenante” vinse in carrozza USO contro Ruud.
Venne fuori quasi dal nulla ma già fatto e finito, più giovane di Jannik ma già totalmente sviluppato e con pochi margini e molti nel circuito furono spiazzati,non avevano armi tattiche.

Con 6820 punti conquistò la vetta, ricordiamoci che in caso di vittoria di Ruud sarebbe diventato primo il norvegese che non ha mai vinto un 1000, così per capire i valori.

Infatti quello è rimasto, pure con gli stessi punti mentre gli altri si sono sviluppati, lui è il ragazzo del 2022.

Lo vedo a rischio con Cerundolo? Sì.

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+1: Inox, robdes12, marcauro, Taxi Driver, Betafasan, j
Taxi Driver 07-04-2025 23:40

Come fa a pensare che Sverev possa vincere tutto senza Sinner, che a memoria l’ultimo grande torneo vinto dal biondo tedesco è stata Roma lo scorso anno??
la verità è che oggi Jannik è di un’altra categoria rispetto a tutti gli altri a partire dal numero 2 al mondo.
Lo stesso Alcaraz mi sembra che siano mesi che non ci stia capendo più una cippa, a partire dalla vittoria a Londra dello scorso anno.
Sinner sta al circuito, come Serena era in Wta 15 anni fa….senza rivali.

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+1: robdes12
-1: Racchetta