Novak torna nei quarti, non accadeva nel 2016 ATP, Copertina

Masters 1000 Miami: Musetti parte bene, poi Djokovic reagisce, mette la quinta e lo travolge

26/03/2025 10:01 103 commenti
Lorenzo Musetti (foto ATP.com)
Lorenzo Musetti (foto ATP.com)

Il miglior Novak Djokovic del 2025 infligge a Lorenzo Musetti una secca sconfitta negli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. Il serbo rimonta un break subito in apertura e dopo un suo “classico” litigio con il giudice di sedia per un warning (time violation al servizio) diventa una vera “furia” in risposta, prendendo possesso del match e vincendo ben 9 giochi di fila. L’ex n.1 del mondo chiude l’incontro con un secco 6-2 6-2 e si qualifica ai quarti di finale del secondo mille in stagione. E pensare che la partita nei primi minuti lasciava intravedere una trama assai più complessa e intrigante per Musetti… L’azzurro infatti è scattato molto sicuro, con colpi potenti e precisi, un buon piglio offensivo e risposte ficcanti. Si è preso subito un break di vantaggio e l’ha consolidato sul 2-0. Bravo a tagliare l’angolo, variare col back di rovescio e reggere alla grande il ritmo del rivale, Lorenzo sembrava in grado di far partita pari e anzi quando lo scambio si allungava era il serbo a mostrare evidenti segni di fatica e poco fiato. Purtroppo l’onda azzurra si è scontrata malamente con il durissimo scoglio serbo e la partita è girata in un amen. La reazione del “Djoker” al break subito è stata violenta e pure quella discussione con il giudice di sedia ha forse ancor più acceso Novak, bravissimo come sempre a trasformare in energia e “benzina” ogni carico di adrenalina, che sia beccandosi col suo angolo, col pubblico o l’arbitro. Tuttavia la sconfitta netta di Lorenzo si spiega soprattutto per la qualità tecnico-tattica di Djokovic, abbinata al suo straordinario agonismo e pure una condizione fisica che è parsa in netto crescendo rispetto alle sue ultime uscite.

Dopo un eccellente avvio e break iniziale, Musetti è andato nettamente sotto per due decisive contro mosse di Djokovic, che l’azzurro non è riuscito a contenere e gestire: il salto di qualità dell’ex n.1 con servizio e ancor più risposta, proprio quando la prima di servizio di Lorenzo ha perso continuità; la prontezza di Novak nel prendere possesso del ritmo gara comandando dal centro, senza che Lorenzo riuscisse a spostare abbastanza l’avversario da togliergli il controllo del tempo di gioco. Il forcing di Novak da una posizione centrale e piuttosto avanzata, via via sempre più intenso, ha permesso al serbo di comandare lo scambio, ed è stato molto bravo ad insistere sul contro piede, terribilmente efficace a far sì che Lorenzo non potesse a sua volta aprire ancor più l’angolo o rischiare con discreto equilibrio il lungo linea per ribaltare l’inerzia. Musetti è mancato anche con il primo colpo dopo il servizio, fase di gioco diventata il vero termometro del suo tennis: senza il miglior supporto della battuta o comunque per la pressione ricevuta dal rivale, il toscano ha giocato in troppi turni di battuta un primo colpo di scambio centrale e non così profondo, un traiettoria interlocutoria che non ti puoi permettere contro un Djokovic così “elettrico”, pronto ad aggredire la palla e prendersi quel ritmo che gestisce alla perfezione.

Dopo il contro break in apertura la partita è diventata un mirabile assolo del nativo di Belgrado, mai quest’anno così pimpante e sicuro. In ogni suo match, anche quelli vinti, era sempre incappato in qualche momento di “down”, per errori tecnici, un crollo della prima di servizio o un calo energetico. Al contrario nell’umidità di Miami Djokovic sguazzava via come un alligatore nelle paludi delle Everglades… inafferrabile e letale per l’avversario. Tutto ha funzionato a dovere nel tennis del serbo, ha ottenuto il 75% di punti con la prima in campo e un ottimo 57% con la seconda, un dato questo che mostra una certa inefficacia di Musetti in risposta. Ma il dato pessimo per Lorenzo è il 51% di punti vinti con la prima palla, nonostante ne abbia messe in campo il 70%. Ergo: la risposta del serbo è stata il colpo decisivo a spaccare in due la partita e consegnargli un vantaggio enorme. Lorenzo c’ha anche provato, tagliando col rovescio per rallentare e spezzare il ritmo e cercando di aggredire col lungo linea, ma sono stati tentativi un po’ sporadici, senza uno schema forte a sostenere l’idea. Soprattutto Novak è stato talmente rapido in campo e in controllo delle operazioni da riuscire a rintuzzare ogni mossa di Musetti. Ha comandato e l’ha fatto bene, meritandosi un netto successo. Chapeau.

Djokovic torna nei quarti di finale al Miami Open, dove mancava dal 2016, anno del suo ultimo successo in Florida. Questa versione del serbo è davvero un pericolo per tutti gli avversari, ma Musetti dovrà ripensare alla sua prestazione, per come non è riuscito a trovare una reazione, tecnica ed emotiva, quando è finito sotto. Troppo sotto per un giocatore del suo talento tecnico, con così tante possibili variazioni e pure una condizione fisica così buona.

Marco Mazzoni

 

La cronaca

Djokovic alza la prima palla del match, ma è Musetti a brillare: regge bene lo scambio da fondo, varia col rovescio col back e poi la sbracciata a tutta, una di diritto e poi il suo rovescio. Lorenzo ha due palle break immediate sul 15-40, e il BREAK arriva subito, col doppio fallo del serbo. Comanda Musetti, ed è un’ottima notizia. Anche il servizio c’è, poi piedi quasi in campo e pronto a spingere, con potenza e pure un tocco col taglio sotto che “taglia” le gambe al rivale. 2-0, inizio perfetto per “Muso”. Djokovic alza il livello nel terzo game, più spinta, più velocità d’esecuzione per non finire sotto. Game a zero, 2-1. È una gara a chi prendere per primo l’iniziativa, andare sotto vuol dire perdere il punto. Musetti rischia la prima smorzata del match nel quarto game, è un tocco perfetto. Poi arriva il primo doppio fallo e scivola 15-30. Entra a tutta col diritto lungo linea Lorenzo, c’era spazio, ma manca di poco la riga. 15-40, palle break ND. Durissimo scambio sulla prima, tante variazioni e spinta, cede Nole per primo dopo 28 colpi, 30-40; ottima prima palla esterna sulla seconda, e “Andiamo!” a sottolineare il momento. Con un Ace esterno (primo del match) Musetti cancella anche una terza palla break ma Djokovic non retrocede, attacca dalla risposta e strappa la quarta chance. Purtroppo il doppio fallo condanna Musetti al BREAK, 2 pari. È salita a dismisura la pressione del serbo, bel livello complessivo, con Lorenzo che sprinta come un fulmine su di una smorzata eccellente, e che controllo in frenata! L’azzurro è in grandissima condizione fisica, corre ovunque e rimette con qualità, portando al limite la resistenza del serbo, che sembra accusare il colpo dopo gli scambi più intensi. Con un attacco di diritto Djokovic vince un duro quinto game (3-2), e poi si lagna con l’arbitro per uno warning ricevuto. Del resto, se ha sforato il tempo… Come mille volte in carriera, il serbo incanala la rabbia in grinta sportiva, e spinge duro dalla risposta. Lavora benissimo la palla col rovescio sul 15 pari, poi Musetti sbaglia un tentativo di smorzata l’azzurro e si ritrova 15-40. Pessima la risposta di Novak sulla prima chance, poi punisce col rovescio passante un attacco poco profondo e “cattivo” dell’azzurro, che così perde il quarto game di fila, per il 4-2 Djokovic. Musetti è in difficoltà a contenere il forcing di Novak dal centro del campo, progressivamente più intenso e con insistiti contro piedi, efficaci a far sì che Lorenzo non possa aprire a sua volta l’angolo ancor più. Con un buon turno di servizio Novak vola 5-2 (quinto gioco di fila). La partita si è spostata nettamente dalla parte di Djokovic perché ha messo il turbo a servizio e risposta – mentre la prima palla di Musetti è calata – e quindi ha preso possesso del ritmo gara comandando dal centro, e Lorenzo non riesce a spostare il rivale a sufficienza da togliergli il controllo del tempo. Stessa dinamica nell’ottavo game, rischia troppo l’azzurro per mandare fuori posizione il rivale e sul 30 pari un altro errore gli costa il Set Point. Ancora niente prima “in”, e la risposta angolata di Novak è molto precisa, col rovescio di Musetti in rete. 6-2, sei game di fila per Novak.

Djokovic apre il secondo set con un altro buonissimo turno di battuta, 1-0 e settimo game di fila. Musetti ha disperatamente bisogno di un servizio efficace altrimenti il rivale in risposta entra subito, entra forte e si prende tutto. Finalmente nel secondo game ne trova un paio, che capitalizza accelerando col diritto. Il game va comunque ai vantaggi e Djokovic non sfrutta una delicatissima palla break sbagliando malamente un diritto banale dal centro, dopo l’ennesima ottima risposta. Si piega sule ginocchia a sottolineare la gravità dell’errore ma si riscatta subito dopo con smorzata e chiusura sotto rete. Altra palla break per Nole. Scambio ricco di tagli, Lorenzo cerca l’accelerazione col diritto ma la palla era molto bassa e il controllo non c’è. BREAK Djokovic, 2-0, ottavo game di fila per lui… non riesce ad invertire l’inerzia Lorenzo, sotto in tutti le fasi di gioco rispetto all’efficacia, anticipo e consistenza del rivale. Fa il pugno al suo angolo Novak dopo aver vinto un altro turno di servizio senza patemi, per il 3-0, e… nono game di fila. Il “Djoker” regala spettacolo vincendo un punto pazzesco all’avvio del quarto game, trovando un rovescio vincente dopo una rincorsa a tutta, con Musetti che addirittura aveva colpito dietro la schiena. Il pubblico è tutto per lui, che dimostrazione di forza. Tutto prova e tutto gli riesce, pure l’attacco in contro tempo e chiusura con la stop volley, non proprio la specialità della casa. 0-30. Musetti si butta avanti e il serve and volley funziona. È necessario provare a fare qualcosa per spezzare il ritmo del rivale, e servirebbe una prima palla più cattiva e precisa, perché la risposta di Nole è una sentenza. 15-40, altre due palle break… Stavolta Musetti, sospinto a tutta dal suo angolo, riesce a rimontare, più di testa e cattiveria che di classe, anche con un Djokovic per una volta meno preciso. 3-1. “C’è un solo break” urla Tartarini, per scuotere il suo pupillo. Almeno ha interrotto l’emorragia ed è rientrato in partita, ma serve un acuto da Pavarotti in risposta, e farlo quasi subito. Djokovic ha altri programmi, serve nemmeno così forte ma terribilmente preciso così che la risposta dell’azzurro non ha nemmeno l’inerzia del rivale per esser efficace con un blocco. 4-1 Djokovic, sicuro ed efficace. Novak esalta lo stadio con una rincorsa disperata che diventa un lob “a candela” e Lorenzo si fa sorprendere toccando male la palla sotto rete. È solo un errore di misura, ma in realtà denota come non riesca più a giocare sciolto come nei primi game. Forse quello smacco lo accende un minimo, tanto che tira due diritti davvero pesanti, come non capitava dai primi 10 minuti di partita. Vince un altro game il carrarino, 4-2. È rientrato in partita, ma serve lo spunto in risposta. Purtroppo non arriva: il serbo vince un altro turno di servizio (5-2) e con una smorzata in risposta vola 0-40 a tre match point. Doppio fallo Musetti… chiude proprio male purtroppo l’italiano, crollato sotto la prepotenza del campionissimo e incapace di trovare un pertugio per riaprire la partita. Applausi a Novak, quasi perfetto, ma Lorenzo avrà da ripensare a questa partita perché l’incapacità di trovare una contro reazione è stata troppo evidente.

 

Lorenzo Musetti ITA vs Novak Djokovic SRB

ATP Miami
Lorenzo Musetti [15]
2
2
Novak Djokovic [4]
6
6
Vincitore: Djokovic

Statistica Musetti 🇮🇹 Djokovic 🇷🇸
STATISTICHE DI SERVIZIO
Valutazione del servizio 193 289
Ace 1 1
Doppi falli 3 1
Prima di servizio 39/56 (70%) 32/46 (70%)
Punti vinti sulla prima 20/39 (51%) 24/32 (75%)
Punti vinti sulla seconda 6/17 (35%) 8/14 (57%)
Palle break salvate 7/12 (58%) 0/1 (0%)
Giochi di servizio giocati 8 8
STATISTICHE DI RISPOSTA
Valutazione della risposta 180 218
Punti vinti sulla prima di servizio 8/32 (25%) 19/39 (49%)
Punti vinti sulla seconda di servizio 6/14 (43%) 11/17 (65%)
Palle break convertite 1/1 (100%) 5/12 (42%)
Giochi di risposta giocati 8 8
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete 3/6 (50%) 10/11 (91%)
Vincenti 10 18
Errori non forzati 19 17
Punti vinti al servizio 26/56 (46%) 32/46 (70%)
Punti vinti in risposta 14/46 (30%) 30/56 (54%)
Totale punti vinti 40/102 (39%) 62/102 (61%)
VELOCITÀ DI SERVIZIO
Velocità massima 215 km/h (133 mph) 206 km/h (128 mph)
Velocità media prima 196 km/h (121 mph) 195 km/h (121 mph)
Velocità media seconda 176 km/h (109 mph) 172 km/h (106 mph)

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103 commenti. Lasciane uno!

octo (Guest) 26-03-2025 22:30

@ Sabatino (#4346432)

Relativamente al suo livello, sì.
Se incontrasse me, mi darebbe un 6-0 6-0 giocando con la sinistra, su un piede solo, mentre parla al telefono.

A Wimbledon 2024 ha avuto un’occasione che è riuscito a cogliere con pieno merito e, come ho detto, ha abilità che lo rendono capace di ottenere buoni risultati sull’erba, nelle giuste circostanze. Però l’erba non è la sua superficie, come non lo è della maggior parte dei suoi colleghi, molti dei quali non hanno le suddette abilità che invece salvano Musetti.

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ARSENICO e vecchi rttipa (Guest) 26-03-2025 20:18

Musetti mi addolora,spesso fa colpi spettacolari, ma non mi dà la sensazione di svilupppo are una personalità abbastanza dominante e completa da poter arrivare nel sancta sanctorum. Guardate il De Miñaur….. è straordinario ? No, ma un Lego dopo l’altro è riuscito a costruire uno stile divertente di un certo impatto.

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Stefan Navratil (Guest) 26-03-2025 19:34

Scritto da DoppioFallo
@ Paolo Papa (#4345906)
No ,lo vuole col peso in avanti a spingere …caricando prima…musetti, e lo dico da grandissimo fan.. per me è un idolo.. si è cagato addosso. La palla che gli esce corta contro djokovic è un invito a nozze… le ha prese di santa ragione.. poteva tirare tutto persa per persa.. quando tirava è quando ha fatto il punto.. ogni volta che rallentava le prendeva malamente…se non si decide a tirare e lo sa fare non vincerà mai certi match.. ma si caga addosso e rallenta.. contro certi giocatori non gli è concesso. Se non tira a tutto braccio con più costanza credendo di più nei suoi mezzi a costo di spararle fuori lunghe non riuscirà a vincere match come questi. vado a dormire triste ma ancora una volta speranzoso che prima o poi Lorenzo si svegli e creda nelle sue potenzialità… sperando che qualcuno lo aiuti a svegliarsi urlandogli addosso di tirare fuori le palle e non le parole gentili inutili del caro vecchio tarta che non lo scuotono minimamente.

Parole condivisibili da un suo grande fan, a me dispiace molto questa mancanza di lucidità nel capire cosa occorre fare per progredire davvero, entrare in campo pensando che Nole sia vecchio e non regga alla lunga lo scambio blando è ridicolo.

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