
Medvedev in crisi profonda: “Non ero al 100%, devo ritrovare me stesso”


Daniil Medvedev non riesce più a ritrovarsi. La sua sconfita all’esordio nel Miami Open 2025 contro lo spagnolo Jaume Munar ha sottolineato ancora una volta il momento difficile che il tennista russo sta vivendo, rischiando seriamente di uscire dalla Top 10 per la seconda volta negli ultimi cinque anni.
La netta sconfitta sorprende ancora di più considerando che Medvedev, esperto nei tornei sul cemento americano, vinse proprio a Miami solo due stagioni fa. Ma il Daniil che oggi è sceso in campo appare lontano parente di quello che aveva conquistato la vetta del ranking mondiale e vinto il suo ultimo titolo a Roma nel 2023.
Medvedev, al termine della gara, ha cercato di analizzare le proprie sensazioni e le cause della prestazione opaca: «Non ero al 100% fisicamente, ho avuto problemi dopo Indian Wells e non sono riuscito a recuperare completamente. Non riuscivo a muovermi bene, mi mancava mobilità, e nelle condizioni odierne la palla non riusciva a traspasare il campo come volevo. Munar ha giocato molto bene, è stato solido, e io non ho potuto fare granché».
Interrogato sulla mancanza di titoli negli ultimi due anni e il rischio di perdere posizioni importanti in classifica, il russo appare consapevole, ma non allarmato: «Non controllo ossessivamente il ranking, ma so che potrei uscire dalla Top 10. Questo significherebbe semplicemente che non ho giocato abbastanza bene nell’ultimo periodo. Tuttavia, sono convinto che posso tornare a esprimere un ottimo tennis, come dimostrato a Dubai e Indian Wells. Continuerò a lavorare duro e proverò a vincere di nuovo, soprattutto adesso che arriva la stagione sulla terra, superficie sulla quale ho conquistato il mio ultimo titolo».
Alla domanda su eventuali cambiamenti nel proprio stile di gioco, Medvedev è apparso riflessivo, ammettendo la difficoltà nel trovare equilibrio tra aggressività e difesa: «Sto cercando di adattarmi continuamente, provando a essere più aggressivo o più difensivo in base alle situazioni. La chiave per vincere rimane un mix di mentalità, fisico e stile di gioco. Ho vinto tornei con entrambi gli approcci, quindi continuerò a sperimentare e a cercare soluzioni».
Infine, Medvedev ha evitato di commentare la recente denuncia della PTPA, spiegando di non essere ancora sufficientemente informato: «Nessuno mi ha chiesto nulla e non ho ancora approfondito l’argomento. Sono tante pagine e voglio prima capire bene di cosa si tratta prima di esprimermi».
Quella che emerge è la figura di un atleta determinato, ma in evidente crisi tecnica e forse psicologica, che dovrà trovare risposte rapide se vorrà ritornare protagonista del circuito.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Daniil Medvedev
Rode rode
@ Momo (#4342609)
Quello che vi ceva i prossimi 25 SLAM???
Jannik ha infranto brutalmente i suoi sogni, non si è ancora ripreso.
Temo che ormai la carriera del russo sia irreversibilmente al tramonto… non è una semplice questione di quanto tempo non vinca un torneo, il problema è che ultimamente non ci arriva neppure vicina, basti pensare che negli ultimi 15 tornei ufficiali ai quali ha partecipato, quelli dopo Wimbledon 2024, fra i quali 2 slam e le finali atp, ha vinto appena 23 match. Non mi sorprenderei se decidesse di ritirarsi, si percepisce chiaramente che è distratto, confuso, che non si diverte più, le sue classiche sceneggiate oggi sono solo un pretesto per tentare di darsi una scossa
beh Borg si ritirò anche più giovane.
e il tennis di Medvedev è il più logorante che sia, con un fisico lui si’ gracilino
Ormai alcaraz è al livello di Cobolli , ovvero può perdere da chiunque…
@ MarcoP (#4342573)
Per il tennis “muscolare”di oggi sì. enzo
@ enzola barbera (#4342489) ??? mr sbadiglio ha 29 anni, quindi , tennisticame parlando è nel momento migliore. Djokovic ha dieci anni di più e ha vinto la maggior parte dei suoi tornei ad un età maggiore di Medvedev.
Sta parlando di sè stesso, non di Medvedev
Prima e poi arriverà Medvedev.
Bei tempi quando si sbadigliava in faccia al nostro campioncino ehhh E che bello quando si tiravano un po’ scocciato due prime di servizio di fila….. Poi c’è stata quella maledetta finale di Melbourne… e tutto nella tua testa strafottente sì è incrinato. Dasvidania orso russo
Con tutto il non bene che voglio al russo, il signor Munar deve aver trovato la pozione magica, visto gli ultimi risultati. Mago Merlino deve vivere in Spagna
Non è così vecchio
Medcedev ha la scusante di essere sul viale del tramonto, Alcaraz non c’è l’ha è la sua,sconfitta subita dall’ottimo Goffin, gli deve bruciare parecchio. Lo spagnolo fino a che è predatore, va benissimo, se invece diventa preda,si disunisce. enzo
È del 96
Arrendersi al tempo che passa, non è affatto facile. enzo