
La dura accusa di PTPA a Sinner


Nelle 163 pagine che compongono il durissimo atto d’accusa della PTPA contro tutti i soggetti che governano il tennis professionistico (ATP, WTA, ITF e ITIA) e che hanno portato il sindacato fondato da Djokovic e Pospisil a promuovere un’azione legale contro questi organi, c’è un capoverso che attacca direttamente e senza mezzi termini anche il più forte tennista al mondo, Jannik Sinner. Al punto n.254 infatti viene citata ITIA per aver gestito in modo discutibile il caso Clostebol di Sinner, sottolineando che l’italiano è stato favorito poiché non si era mai espresso contro il “Cartello”, ossia ATP, ITF, ecc.
Questo il testo riportato nel comunicato.
“L’ITIA ha dimostrato nell’agosto 2024 che il suo approccio autoritario è arbitrario e selettivo. Quel mese, l’ITIA ha annunciato che Jannik Sinner, il giocatore più quotato dell’ATP Tour, era risultato positivo due volte a uno steroide anabolizzante vietato all’inizio di quella stagione. A differenza della sua tenace ricerca di altri giocatori, tuttavia, ha accettato la spiegazione di Sinner secondo cui il suo fisioterapista aveva applicato accidentalmente una sostanza vietata sulla pelle di Sinner durante il trattamento. Come risultato della sua immediata accettazione, l’ITIA ha concluso che Sinner non aveva “alcuna colpa o negligenza” per il suo test positivo e gli ha permesso di competere negli US Open del 2024, che Sinner ha vinto. Non c’è stata alcuna indagine che si sia trascinata per oltre un anno su un giocatore di spicco che non aveva espresso alcun problema con il cartello“.
È un attacco senza precedenti da parte del “Sindacato giocatori” contro il n.1 della disciplina. Documento tra l’altro sottoscritto dai seguenti colleghi: Vasek Pospisil, Nicholas Kyrgios, Anastasia Rodionova, Nicole Melichar-Martinez, Saisai Zheng, Sorana Cîrstea, John-Patrick Smith, Noah Rubin, Aldila Sutjiadi, Varvara Gracheva, Tennys Sandgren, and Reilly Opelka, e “per conto proprio e di tutti gli altri in situazioni simili”.
È corretto rilevare che Andy Roddick in una recente puntata nel suo podcast ha chiesto al direttore esecutivo della PTPA Ahmad Nassar chi fossero gli iscritti al sindacato, se vi fosse un registro con i documenti di ciascuno; la risposta di Nassar fu evasiva: affermò che non è richiesta una iscrizione formale e non c’è un elenco preciso di chi ha aderito al sindacato ma sono “la maggioranza dei tennisti”, frase questa oggettivamente assai opinabile e che lascia enormi interrogativi su chi realmente siano “i 300 e oltre giocatori che hanno sostenuto l’azione legale”, come scritto su X da Vasek Pospisil. Sarà interessante, per questo, il Miami Open dove tutti i migliori – uomini e donne – sono presenti al torneo e di sicuro la stampa non mancherà di chiedere conto di questa cosa.
Tornando brevemente all’attacco di PTPA all’operato di ITIA e quindi anche a Jannik Sinner, si rilevano due importanti incongruenze su quanto viene scritto nel punto 254 e quello che è realmente accaduto sulla vicenda del nostro Campione dopo la positività al Clostebol. Nel documento emesso da PTPA si legge che ITIA averebbe “…its immediate acceptance…” (…) “There was no investigation…” Questi due elementi non corrispondono a quanto accaduto: ITIA infatti ha avviato immediatamente un procedimento disciplinare secondo le regole stabilite dalle normative che regolano la sua azione a tutela dello sport, ascoltando la versione di Sinner, verificandola con legali e periti e quindi accettando la tesi dell’italiano, tanto da non rendere pubblica la positività (come previsto da regolamento WADA e ITF); quindi è scattata una indagine più approfondita con la convocazione di un procedimento presso una corte indipendente – Sport Resolution – che avvalendosi dei migliori periti su piazza (prof. Cowan tra questi, ex direttore dell’agenzia antidoping ai Giochi Olimpici) ha deliberato l’assoluzione di Sinner poiché la positività è avvenuta in modo inconsapevole e accidentale, senza colpa e negligenza. È una differenza sostanziale da quanto scritto al punto 254 della dichiarazione di PTPA.
Inoltre, prendendo l’ultima frase del paragrafo, affermare che “Non c’è stata alcuna indagine che si sia trascinata per oltre un anno su un giocatore di spicco che non aveva espresso alcun problema con il cartello” (intendendo per Cartello ATP, WTA, ITF, ITIA, ossia gli organi di governo del tennis professionistico) è un’accusa seria, senza precedenti.
Marco Mazzoni
TAG: ATP, azione legale, Caso Clostebol, ITIA, Jannik Sinner, PTPA
@ walden (#4340201)
Stai parlando di persone che attuano, con capacità e sorti diverse, lo sport che amiamo…non credi sia meglio usare termini più civili, meno avvilenti…ciò detto, io per natura sto dalla parte dei meno fortunati, ti ho già scritto in proposito, e comunque non ricorro per principio ad appellativi così meschini che, consentimi, non mi fanno cambiare idea né sui destinatari né sui mittenti…si può discutere ma non con l’arroganza dell'”unione fa la forza”
@ Markux (#4339920)
Guarda che anche l’innominato ha la residenza fiscale a Montecarlo, in Serbia ha solo quella per fare il dio in terra.
Beh, però dai, non serve essere Frate Indovino per pensare che Nole sia l’ispiratore di tutta la faccenda, essendo il fondatore e il membro di gran lunga più importante della PTPA, e che tutto sia stato concordato con la sua presenza e approvazione.
E’ possibile che non sia d’accordo su alcune parti? Tecnicamente sì, ma realisticamente la probabilità mi sembra estremamente remota.
E se non è d’accordo su alcune accuse, perché non ne ha fatto menzione nella sua dichiarazione, ma si è limitato a starne fuori “per opportunità, ma implicitamente sostenendole?
E perché non vuole che disputa legale venga vista come una “battaglia tra Nole e le istituzioni del Tennis”? Ha addirittura fondato un’associazione proprio a questo scopo!
Se ritiene giuste le accuse, perché non voler essere l’uomo-immagine della sua associazione anche in questa importante battaglia?
Io le risposte me le sono date, e non pretendo di avere la verità in tasca, ma il Rasoio di Occam mi spinge verso una direzione ben precisa.
@ Annie (#4340108)
Tu scherzi. Oppure sei al limite del troll. Oppure ci prendi per i fondelli. La Ptpa l’ha fondata lui. Non è che io pretenda di sapere quello che gli passa per la testa. Semplicemente non può non aver avallato un atto legale della sua creatura. È invece molto più probabile che nella cricca non si muova foglia che lui non voglia. Oltretutto, ha anche detto perché non ha firmato, e il motivo non è perché non fosse d’accordo. E ancora: si era già espresso in passato sul caso Sinner, esattamente sollevando lo stesso polverone complottista contro i presunti trattamenti di favore di cui nell’esposto legale.
L’ITIA ha applicato le norme vigenti e ha assolto Sinner. Poi WADA ha fatto appello e ha infiliato Sinner in un tritacarne dal quale si è dovuto tirare fuori accettando un accordo ingiusto e schifoso ma che perlomeno ha posto fine ad una tortura insopportabile e ha tolto di mezzo ogni residua incertezza sull’esito finale del giudizio. È così difficile da capire? Evidentemente sì
Scusa, ma se scrive, riporto il testo in inglese, “There was no investigation that dragged for over a year into a prominet player who has non vocalized any issue with the cartel”, me sembra evidente l’accusa di collusione fra ITIA e Sinner, e quindi il fatto che il nostro Jannik sia complice di questa nmacchinazione. Ho tu hai capito diversamente?
Il paragone non è calzante. Sia il periodo finale, che l’intera carriera del maiorchino, sono stati lontani anni luce come comportamenti in campo e fuori del gradasso serbo.
Che pensiero contorto 🙂
Con lo stesso modello di pensiero sarebbe corretto affermare che sinner , non reagendo alle
continue illazzioni sul suo conto , sta facendo fare a tutti gli italiani la figura delle mammolette oppure è una lampande dimostrazione di colpevolezza ?
Sto’ solo seguendo il tuo pensiero in casa nostra…nulla piu’
Io personalmente credo che hai solo scritto un sacco di sciocchezze (esattamente come ho fatto io) 🙂
Il dottor Ferrara,chimico farmaceutico,ha passato al fisioterapista di Sinner un farmaco contenente una sostanza dopante È questo il problema Per la cronaca questo farmaco negli anni precedenti aveva già provocato diversi casi di doping La negligenza è evidente E infatti Sinner alla fine una sanzione sia pur modesta se l’è presa La benevolenza dell’Itia nei confronti di Sinner mi sembra chiara Poi ripeto delle lotte sindacali dei tennisti non me ne frega niente
E’ una falsità bella e buona (che non vi sia sta indagine) e un’accusa diretta a Jannik (facendo intendere che chi sta contro di loro e con il cartello della Atp itf itia non avrebbe problemi..praticamente una insinuazione in pieno stile mafioso)..con buona pace di chi addirittura afferma che non vi sia stato nessun attacco diretto a Jannik..questa frase che riporti è emblematica, basta saper leggere..a meno che non si sia in malafede ..e in questo blog la malafede abbonda!
Credo di averti sempre sostenuta quando esprimevi punti di vista diversi, su i quali potevo non essere completamente d’accordo, ma che portavano comunque delle argomentazioni. Adesso ti sei ridotta ad un inutile difesa di un cialtrone, responsabile di aver raccolto un’Armata Brancaleone di poveracci, la Crociata dei Pezzenti, ai quali ha fatto credere si risollevarne le sorti, assieme ad un tossicodipente sempre più oppresso dal bisogno di soldi… contenta tu…
Non c’è nulla da decifrafrare, sono argomentazionI risibili partorite da menti deboli nel tentativo di sostenere tesi insostenibili
Patetico più che ridicolo!
Un meschinetto che si inventa un libro e che finge di essere “nuovo” per non sputtanarsi del tutto col vecchio nick “M&Mi”…
Un fantomatico libro con cui da tre 3 anni scartavetra il sacchettino scrotale a tutti pensando di essere preso sul serio!
Patetico!