
ITIA risponde alle accuse di PTPA: “Uno sport credibile richiede solidi programmi antidoping e anti-corruzione”


L’azione legale promossa dalla PTPA di Djokovic e Pospisil ha provocato un terremoto di reazioni nel mondo del tennis, scosso da un documento enorme come quantità di pagine e accuse ad un sistema che, per il sindacato dei giocatori, non funziona. Anche la ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha risposto attraverso uno stringato comunicato che ribadisce quanto l’azione anti doping e anti corruzione sia necessaria per uno sport forte e credibile a livello internazionale.
“Prendiamo atto dell’azione proposta dal PTPA contro gli organi di governo del tennis, tra cui l’ITIA. Uno sport internazionale credibile richiede solidi programmi antidoping e anti-corruzione e siamo orgogliosi del nostro ruolo nel contribuire a uno sport pulito e leale”.
ITIA statement:
We note the PTPA’s proposed action against tennis’ governing bodies, including the ITIA.
Credible international sport requires robust anti-doping and anti-corruption programmes, and we are proud of our role in contributing to a clean and fair sport.
— International Tennis Integrity Agency (@itia_tennis) March 18, 2025
Anche ITF ha risposto alle accuse con una nota: “Ci prenderemo il tempo necessario per valutare la nostra risposta. In quanto organizzazione no profit e guardiani globali del gioco, lo scopo dell’ITF è di garantire la crescita e la sostenibilità del tennis come sport. Reinvestiamo il 90% delle nostre entrate per lo sviluppo globale della disciplina attraverso le 213 Federazioni nazionali che fanno parte dell’ITF”.
La questione sollevata da PTPA continuerà a far parlare anche nei prossimi giorni. Sarà interessante vedere le risposte dei giocatori impegnati al Masters e WTA 1000 di Miami, sicuramente interpellati sul tema.
Marco Mazzoni
TAG: azione legale, ITIA, Marco Mazzoni, PTPA
ITF NO PROFIT è una barzelletta che và bene per i sempliciotti, bene la denuncia del Sindacato PTPA, ora si veda ad indagare sui Conti Bancari dei dirigenti ITF e loro famigliari.
Il tempo sarà galantuomo.
Caro Marco Mazzoni,in molti hanno paura ad esporsi,per paura di ritorsioni di ogni genere…
Non aggiungo altro…
È sufficiente l’odore di un qualcosa di putrido per fare uscire i TOPI dalle tante…
Ormai i ROSICONI stanno finendo i loro giorni di patetica “gloria” perché SINNER sta per rientrare e schiacciarli a suon di pallate!
Forza S I N N E R ! ! !
È vero dei essere squalificato per non dare la colpa al team punto.
ITF è un organo NO PROFIT ed è un verminaio di truffatori, fanno bene i giocatori tramite il Sindacato a denunciarli.
@ Bel Fusto (#4339751)
Commento più qualunquista difficile trovare: dovresti usare i vecchi fusti di Dash!
Alla fine la questione sono i soldoni !
Giusto, il sistema antidoping deve essere uguale per TUTTI.
Se ti trovano in corpo anche un minimo di doping devi essere squalificato e non dare la colpa al tuo team, punto.