
Iga Swiatek risponde alle critiche: “Sto ancora elaborando tutto ciò che ho vissuto”


Negli ultimi giorni, il nome di Iga Swiatek è stato al centro dell’attenzione non solo per le sue prestazioni sul campo, ma anche per alcuni comportamenti che hanno suscitato polemiche. Dopo un ottimo torneo a Indian Wells, la numero due del mondo ha subito una sconfitta in semifinale contro la giovane russa Mirra Andreeva. Tuttavia, più che il risultato, a far discutere è stato un episodio avvenuto durante la partita, quando Swiatek, frustrata per l’andamento dell’incontro, ha colpito la palla con forza sul terreno, facendola rimbalzare pericolosamente vicino a un raccattapalle.
L’episodio ha generato molte critiche sui social, spingendo la campionessa polacca a pubblicare un lungo comunicato sui suoi profili ufficiali per chiarire la sua posizione.
“Vedo che ultimamente si parla molto di cambiamenti nel mio comportamento in campo e nelle mie emozioni. Anche se non mi sento a mio agio nel dover dare spiegazioni, credo sia arrivato il momento di condividere il mio punto di vista per mettere fine a speculazioni e teorie infondate.
Riguardo all’incidente del mio ultimo match, è vero: ho espresso la mia frustrazione in un modo di cui non vado fiera. Non era mia intenzione colpire nessuno, ma semplicemente liberare un po’ di tensione facendo rimbalzare la palla sul terreno. Mi sono immediatamente scusata con il raccattapalle, abbiamo incrociato gli sguardi e gli ho fatto un cenno per esprimere il mio rammarico. Ho visto molti giocatori compiere gesti simili, e onestamente non mi aspettavo un giudizio così severo. Normalmente riesco a controllarmi, quindi posso dire ironicamente che mi manca esperienza in queste situazioni e che ho sbagliato nel valutare la direzione della palla nel pieno del momento di tensione.”
“La seconda metà del 2024 è stata estremamente difficile per me”
Nel suo messaggio, Swiatek ha anche colto l’occasione per parlare di un tema molto delicato: il controllo antidoping positivo di fine 2024 che le è costato una squalifica temporanea.
“La seconda metà dello scorso anno è stata estremamente difficile per me, soprattutto a causa del risultato del test antidoping, che mi ha tolto la possibilità di competere per i massimi obiettivi sportivi nella parte finale della stagione. Questo mi ha costretto a riorganizzare molti aspetti della mia vita e del mio approccio alle competizioni. In Australia, dopo prestazioni meno brillanti negli anni precedenti, ho giocato senza aspettative, concentrandomi solo sul mio lavoro e accettando che un altro Australian Open poteva non andare come speravo. Grazie a questa mentalità, ho giocato un ottimo torneo e sono arrivata vicina alla finale.”
La pressione delle aspettative e il continuo cambiamento nel circuito
Un altro punto importante del comunicato della polacca riguarda le difficoltà di adattarsi alle costanti evoluzioni del circuito e alla pressione di dover sempre mantenere un alto livello di prestazioni.
“Ogni giorno mi trovo ad affrontare nuovi elementi di questo puzzle: le condizioni cambiano, le esperienze si accumulano, io stessa mi evolvo, le mie avversarie migliorano e devo continuamente adattarmi. Non è mai semplice, e ora mi sembra particolarmente difficile. Nel tennis non competono dei robot. Ho avuto tre stagioni incredibili, ma nulla si ottiene senza sforzo, e non c’è mai la certezza che i risultati arrivino in modo facile o prevedibile. Questo è lo sport, questa è la vita. E a volte persino io dimentico questa realtà.”
“Ora che mostro emozioni, vengo giudicata in modo diverso”
Swiatek ha infine affrontato le critiche ricevute per il suo comportamento emotivo in campo, sottolineando la contraddizione nei giudizi che le vengono rivolti.
“Quando ero molto concentrata e non mostravo emozioni in campo, mi chiamavano robot, dicevano che il mio atteggiamento era freddo e disumano. Ora che sono più espressiva, che mostro sentimenti e che lotto con le mie emozioni, vengo improvvisamente etichettata come immatura o isterica. Non è un parametro sano, soprattutto se considero che solo sei mesi fa sentivo la mia carriera appesa a un filo, piangevo ogni giorno per settimane e non volevo nemmeno mettere piede in campo. Oggi, dopo tutto quello che ho vissuto, sto ancora cercando di elaborare e assimilare queste esperienze.”
Infine, la tennista polacca ha concluso con una riflessione sul modo in cui il pubblico e i media tendono a giudicare gli atleti senza conoscerne veramente il percorso interiore.
“Cambierà qualcosa il fatto che io abbia condiviso tutto questo? Probabilmente no, perché vedo chiaramente quanto la gente ami giudicare, creare teorie e imporre opinioni sugli altri. Ma forse alcune persone che vogliono davvero capire cosa sto vivendo, riusciranno a farlo. In ogni caso, questo standard esterno non è il mio standard, e non accetto che il mio team ed io siamo incasellati nelle aspettative degli altri.”
Con queste parole, Iga Swiatek ha voluto chiarire la sua posizione e difendersi dalle critiche, sottolineando le difficoltà personali e professionali che ha affrontato negli ultimi mesi. Ora l’obiettivo della polacca sarà quello di concentrarsi sul resto della stagione, lasciando parlare il campo piuttosto che le polemiche.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Iga Swiatek
È vero ha ragione su sinner.
Non credo sia un problema di coach.
Tecnicamente potrebbe migliorare alcuni aspetti, ma qui c’è chiaramente un disagio emotivo molto più profondo.
Tra le figure a lei vicine, quella su cui punterei maggiormente l’attenzione è la psicologa-chioccia-tuttofare che si porta dietro ovunque, pure in vacanza.
Tra uno psicologo e un paziente ci deve essere distacco emotivo se si vuole essere efficaci, altrimenti la relazione diventa problematica.
Poi magari anche questo non c’entra nulla, ma mi sembra già più probabile.
Solidarietà per Iga.
La melatonina in Polonia è considerato un farmaco e richiede la ricetta medica, non si può comprare al supermercato come da noi.
È uno dei motivi per cui la colpa è stata considerata estremamente lieve, visto che i farmaci subiscono controlli produttivi più severi.
Tifo per Sinner ma , non tutto il mondo ruota attorno a lui: di lui sappiamo poco, come poco sappiamo della Swiatek. Questo confronto continuo sul comportamento di Jannik rispetto ai suoi colleghi e veramente assurdo: ognuno di noi (come ognuno di loro )hanno un vissuto differente e vivono le medesime situazioni in modo diverso, fatevene una ragione…..
È un autocritica dissimulata, semplicemente non sa a che santo votarsi e ha, molto tipicamente, trasferito sull’altro, pubblicamente, i problemi che non riesce a dialettizzare e quindi a calmierare tra sé e sé. Qualcosa si è rotto e ha perso molta fiducia, non riesce a pensare di poter affrontare le migliori sapendo di potere spuntarla in qualche modo. Ne ha paura, ne è sconvolta, crede sia irreversibile e si sente persa. Naturalmente non riesce a tenerselo per sé, non riesce a lavorarci sopra, ed ha una gran voglia di spiegarsi, di giustificarsi, di fare ammenda sulla pubblica piazza attraverso un auto da fe’ simbolico che sa tanto di autopunizione. Il coach iga, il coach non è quello giusto. Non è facile non capirlo.
@ Gianluigi74 (#4339141)
La melatonina(quella usata da Iga) in Polonia è venduta come un medicinale non un integratore
Caro Cip, la swiatek non ha preso un integratore prescritto dal medico. Ha preso una melatonina prescritta da nessuno. Ci sono melatonine che vengono testate, che rientrano nelle liste ufficiali, credo. Li’ sta la negligenza, non lo dico io, lo dice la Wada.
Iga è una giocatrice molto “costruita” e la sua “macchina” risulta tanto sofisticata quanto delicata, tanto che da un giorno (o perfino un set o un game) all’altro il suo potente dritto può “svanire” o il suo servizio infilare una raffica di doppi-falli…
Quando si sente sicura (con le più deboli) è una specie di macchina-da-guerra mentre quando ha paura di perdere (con le più forti del circuito) appare smarrita ed indifesa.
In sostanza non ha le “palle” da vera #1.
Beh, non si può dire certo che la simpatia sia una sua caratteristica 😀
Io penso solo ad una cosa: come ha fatto Jannik a sostenere un peso psicologico del genere per così tanto tempo e a continuare ugualmente a vincere….è una cosa che mi sconvolge e credo anche alcuni grandi del tennis come Nadal gli abbiano dato grandi meriti in tal senso.
In tutto questo non è mai caduto in alcuna provocazione , non ha mai risposto a gente come il fallito australiano , Nole, Stan, etc…. ha solo continuato a dargli delle legnate sul campo da tennis.
Iga ha ragione a sfogarsi in questo modo ma Jannik ne avrebbe avuta molta ma molta di più a farlo anche lui , visto tutto quello che è accaduto.
Non ricordo di averla vista una sola volta esprimere un sorriso durante un suo incontro,alterna il broncio all’aria cinica e narcisista quando deprime le avversarie
Perché dici odiata? Magari non amata. E poi Ci sono delle vie di mezzo tra essere introversi e non mostrare emozioni e fare spettacoli da circo….. anche io preferisco chi mostra emozioni ed esulta..
Sottoscrivo integralmente anche se rimando stupito del fatto che atleti di livello eccelso stiano a sentire le sparate dei signor nessuno che dilagano sui social…e purtroppo anche qui.
Djokovic fu cacciato perché colpì un giudice di linea alla gola, questi atteggiamenti maleducati per altro li ha in ogni partita, non in una singola.
Swiatek ha preso un integratore che prendeva da un anno, prescritto dal medico, senza avere alcuna possibilità di sapere che quel lotto venisse contaminato. Non deve quindi scusarsi di niente, sapendo benissimo di essere innocente.
Sottoscrivo
@ Cip (#4339111)
Premesso che sono malato di Janikkite acuta, quando guardo un match dove non c’è Jannik o un altro italiano, mi piace tifare leggermente per uno dei 2 giocatori o giocatrici in campo; quando vedo l’espressione di Aryna ma soprattutto di Jasmine rispetto ad Iga o Coco mi viene naturale fare il tifo per le prime 2, ma sono quisquilie. Io vedo in campo e fuori una grande differenza tra la polacca e Jannik
“Ci siamo incrociati gli sguardi” non mi sembra un gran modo di scusarsi. A parte questo, lei è una bravissima tennista, gioca meglio di tutte le altre, ma è palesemente fragile nei momenti importanti. Quanto alla sospensione, avrebbe fatto meglio a non parlarne. Resto sempre dell’idea che il presidente della Wada, che mi pare sia polacco, abbia creato una forzatura ai danni del povero Yannik proprio sulla base della squalifica di Iga e parificarne le sospensioni. Ma i casi sono notevolmente diversi.
Se uno è innocente cammina a testa alta e non deve giustificare niente, detto questo è chiaro che Swiatek non ha la coscienza pulita, non credo neanche sulla sua negligenza del doping, la prova dei fatti è che adesso senza le sue pastiglie contaminate fa fatica a vincere, sul campo non si comporta correttamente e la sua giustifica che anche altri lo fanno, non sopporta le critiche, però fa volentieri critiche anche sui suoi colleghi vedi Sinner (lei non meritava un mese di squalifica al contrario di Sinner che a suo parere è stato privilegiato)….morale chi semina raccoglie…. non gli piace le cattiverie dei social,(nessuno gli ha ancora spiegato come funzionano i social) fattene una ragione un motivo ci sarà e comunque nessuno ti obbliga a leggerle
Se uno è innocente cammina a testa alta e non deve giustificare niente, detto questo è chiaro che Swiatek non ha la coscienza pulita, non credo neanche sulla sua negligenza del doping, la prova dei fatti è che adesso senza le sue pastiglie contaminate fa fatica a vincere, sul campo non si comporta correttamente e la sua giustifica che anche altri lo fanno, non sopporta le critiche, però fa volentieri critiche anche sui suoi colleghi vedi Sinner (lei non meritava un mese di squalifica al contrario di Sinner che a suo parere è stato privilegiato)….morale chi semina raccoglie
D’accordo con Pikario.
Ma del resto Jannik è stato punito per negligenza di quei due, dei quali lui è responsabile.
Non riesco a capire se la psicologa di Swiatek stia facendo il suo lavoro o meno. Iga sembra un tantinello sotto pressione.
@ Alex77 (#4339087)
Aggiungerei che Sinner ha nel frattempo vinto 2 slam, 2 Master, le Finals e la Coppa Davis!!!
@ Hans (#4339054)
A parte che non fa autocritica di niente, ma dice di essersi scusata col raccattapalle (Djokovic fu cacciato dagli UsOpen per aver involontariamente colpito un giudice di linea con la palla dopo un gesto identico a quello della polacca) e per quanto riguarda il Doping ne ha di che fare autocritica, perché l’integratore se l’è bevuto di sua volontà . Sinner non è colpevole di nulla, non ha fatto niente, è due volte vittima, ma di cosa dovrebbe scusarsi!!!?????
Comunque, checché se ne voglia dire, siamo di fronte a una ragazza davvero intelligente.
Forse troppo… e questo è un problema, me ne rendo conto.
Eco aveva previsto tutto
Bene ha fatto Raducanu, i social stanno diventando sempre più tossici, giudichiamo tutti dall’esterno, senza conoscere minimamente quello che un atleta vive dall’interno e nel suo intimo più profondo e ci giudichiamo anche gli uni con gli altri, spesso offendendo solo perché la si pensa diversamente (brutta cosa la possibilità dell’anonimato). Vero che il tennis è un mondo dorato, ma non dobbiamo mai dimenticare che dietro ci sono tanti sacrifici travestiti da viaggi estenuanti, da continui allenamenti, da pressioni del risultato quasi ogni settimana, da impegni istituzionali ecc. ecc. ecc. Se a tutto questo si aggiungono le cattiverie sociali ecco che poi molti crollano psicologicamente temporaneamente quando va bene (a titolo di esempio: Rublev, Medvedev, Tsitsipas, giusto per rimanere nel maschile, ma nel femminile è anche peggio). Sopravvive chi riesce ad ovattarsi dai social.
Punito se positivo, ovviamente…
Dipende molto dal carattere di una persona, una perfezionista come Iga non è riuscita ad accettare la positività e soprattutto ha ricevuto un supporto decisamente inferiore a quello che si sarebbe meritata.
Mi sono espresso male. I farmaci e integratori che dovrebbero usare i proffesionisti sono testati. Se un professionista assume un farmacio o intergratore non testato, viene inesorabilmente punito, perche’ c’e’ un grado di negligenza. Sinner non ha assunto un bel niente.
Una tennista molto timida, odiata in Italia soprattutto per essere introversa. A troppe persone piacciono le atlete che fanno spettacoli da circo, in quel caso perdonano tutto, anche se gli atteggiamenti che ha avuto Swiatek per la prima volta li mostrano in ogni match. Nel contempo elogiano Sinner e lo prendono come esempio.
È realisticamente impossibile far analizzare ogni volta lo stesso integratore, per cui Swiatek non ha assolutamente colpe maggiori.
Se avesse colpito il raccattapalle lo avrebbe mandato all’ospedale
Su questo punto non concordo per niente.
NESSUNO, Sinner compreso, ha mai preso dei farmaci testati preventivamente, anzi nella maggior parte dei casi manco esistono, e si dovrebbe procedere a proprie spese a far controllare ogni singolo integratore o medicina che si assume da un laboratorio specializzato.
Cosa irrealistica ed economicamente insostenibile per la maggior parte degli atleti. Le analisi di quel singolo barattolo di melatonina sono costate 15.000€ a Swiatek. Figuriamoci se un qualsiasi tennista che si arrabatta tra i challenger può permettersi delle spese simili per ogni integratore che assume.
Swiatek oggettivamente non poteva immaginare che lo stesso integratore che assumeva da anni un giorno sarebbe stato contaminato e giustamente gli è stata data una sanzione molto lieve.
Sulla sua dichiarazione odierna invece… a me suona tanto di “excusatio non petita”, e non fa che confermare la sensazione che nel suo team si respiri da tempo un’aria piuttosto pesante.
Ci sono molte persone nell’ambiente che considerano abbastanza borderline il rapporto con la sua psicologa, compresi altri psicologi sportivi. Quasi una relazione tossica, al punto da non fare un passo senza la sua approvazione e addirittura andare in vacanza insieme.
Magari sono esagerazioni, ma di certo appare parecchio nervosa e non sembra vivere la sua carriera in modo molto sano e “sostenibile”.
Non capisco perché abbia voluto giustificarsi e dare spiegazioni…non deve giustificarsi di nulla con nessuno, le critiche purtroppo ci saranno sempre, se vinci sei un fenomeno e tutti sul carro, se perdi sei un fallito e carriera finita…vale per tutti purtroppo. Io eviterei di leggere i social, tanto non sono praticamente mai critiche costruttive.
Che bello leggere queste parole da parte sua. Non ho mai amato il suo gioco e anche il suo apparire così distaccata, così programmata per vincere. Oggi ho conosciuto un’altra Iga, che mi piace molto di più. Sicuramente il suo gioco resterà più o meno lo stesso, ma da parte mia la simpatia e il rispetto nei suoi confronti è molto cresciuto
stiamo parlando di due mondi che sembrano toccarsi, magari per come stanno in campo, cappellino e sguardo basso, ma sono ad anni luce l’un l’altro
Esatto, ha passato un decimo di quello capitato a Jannik ed è “mezza morta” e in crisi dí risultati..
non leggo parole autocritiche se non per la palla che ha sfiorato il raccattapalle. Ma non credo debba farne. Penso che sulla questione di fondo a parte un po’ di presunzione, perché le aspettative dei tifosi fanno parte del gioco, Abbia ragione. Si sta davvero esagerando, purtroppo anche su questo sito su cui scrivo poco, ma leggo molto. E si esagera nel bene e nel male anche su Sinner. Questo il mio parere. L’invito a seguire il Tennis per quello che è un gioco per noi un business per chi lo pratica.
Se giustamente Iga Swiatek si difende dalle critiche alla luce delle difficoltà personali e professionali attraversate in questi ultimi mesi per la nota vicenda antidoping di cui è rimasta vittima, cosa dovremmo dire di Jannik Sinner che eguale pressione ha dovuto subirla per un arco temporale molto più lungo e che nel contempo è entrato in una cerchia non tanto allargata dei migliori tennisti di sempre ?
Jannik Maestro Zen
Siede e aspetta sulla riva
Condivido al 100% . Da oggi mi sta meno antipatica.
Fa piu’ autocritica per ovvi motivi, il suo grado di colpa e’ stato superiore rispetto a quello di Sinner. I farmaci che si prendono devono essere testati, come gli integratori. Per Sinner e’ piu’ difficile fare autocritica. Piu’ passa il tempo e piu’ sono convinto che lo hanno proprio incastrato, mobbing e punizione. Che schifo la Wada.
Più che autocritica, spiega le difficoltà a cui è andata incontro per quell’episodio. Dalle sue parole si evince quanto possa pesare un simile evento (seppur molto più morbido rispetto a quello di Sinner). Oramai il giudizio e l’opinione generale espressi attraverso media e social sono diventati veramente esagerati. Bene ha Fatto Raducanu a togliersi dai suoi profili Social e mantenere attivo solamente quello “istituzionale” necessario per questione di marketing e comunque gestito dal suo Team. Mio parere personale.
Scusa Iga, leggo le tue dichiarazioni e mi viene in mente che palle quadrate ha Jannik
Hai ragione iga Swiatek.
noto che rispetto a Sinner fa molta autocritica pur non essendo colpevole