
La mentalità di Fonseca: “La pressione è un privilegio”


“La pressione è un privilegio”. Questa storica frase pronunciata in passato dalla leggendaria Billie Jean King e quindi adottata anche da Jannik Sinner è diventata parte del lessico di Joao Fonseca. Il fortissimo teenager brasiliano sta facendo passi da gigante nel 2025: dopo aver trionfato alle NextGen Finals a fine 2024, Joao ha iniziato la nuova stagione a spron battuto con la vittoria al Challenger di Canberra e quindi eliminando Rublev agli Australian Open dopo aver superato le qualificazioni. Tornato in Sudamerica, ha trionfato a Buenos Aires, primo torneo vinto sul tour maggiore, e quindi ha alzato il trofeo di campione al qualificato Challenger di Phoenix lo scorso weekend, battendo avversari come Struff, Gaston e Bublik. Risultati che l’hanno issato al n.60 del ranking ATP, prontissimo a battagliare coi migliori nei grandi tornei. Al Miami Open il sorteggio l’ha abbinato a Learner Tien, altro teenager in grande ascesa, in quella che sarà una rivincita della finale di Jeddah e partita dai tanti significati.
Parlando in Arizona lo scorso weekend, Fonseca ha rilasciato una dichiarazione molto interessante che racconta la sua mentalità, quella dei veri campioni: sentirsi sotto pressione è un privilegio poiché significa che stai facendo bene, che il percorso è quello giusto. Solo sapendo affrenare e domare la pressione si possono raggiungere grandi risultati.
“C’è una frase che io e il mio allenatore diciamo spesso, è la pressione è un privilegio” afferma Joao. “Devo solo rimanere concentrato, stare con le persone che mi aiutano, questo è quello che sto facendo”.
Vivere e cavalcare la pressione positiva della prestazione, del gioco e della competizione, ma stare un po’ alla larga da distrazioni e dall’universo dei social e del web, che può creare un ambiente ostile e, alla lunga, controproducente: “Preferisco stare con le persone che possono aiutarmi a restare un po’ fuori dai media perché i media ti mettono molta pressione e molte aspettative non sempre positive” continua Fonseca. “Preferisco rimanere concentrato sul mio mondo, su ciò che bisogna fare, sulla routine per raggiungere i miei obiettivi, ed è quello che sto cercando di fare.”
Relativamente al suo tennis, questo il punto di Joao: “Il mio gioco deve essere aggressivo e mi piace giocare così, ho accettato che commetterò più errori rispetto ai vincenti, ma voglio essere più solido nei punti importanti e sto cercando di capire come giocare in questi momenti”.
Nei pressi del net sente di aver ancora moltissimo margine: “L’anno scorso giocare sul cemento indoor mi ha aiutato a capire molte cose, in particolare col mio allenatore abbiamo studiato la transizione andando verso la rete. Mi alleno molto sulle volée perché se vuoi essere un grande giocatore sul cemento devi andare a rete, essere aggressivo e fare punti”.
Parole davvero sagge per un diciottenne, totalmente focalizzato sulla propria carriera e prestazione. Il campo parla per lui: colpi fulminanti, un gioco in progressione ancora lontano dall’essere completo e definito ma assai efficace, a tratti irresistibile. Con questa mentalità abbinata al suo talento tecnico, la sua scalata è appena iniziata…
Marco Mazzoni
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Mi viene in mente l’adagio: il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito.
Mi chiedo allora che senso abbia dare importanza alla frase: “La pressione è un privilegio”? Non è mica una frase nuova, originale o segreta, ma all’opposto è una frase banale e conosciuta da tutti. Un po’ come: “La miglior strategia è tirare forte sulle righe”.
Tanto per chiarirci non è che basti dire: “La pressione è un privilegio” per riuscire a rendere bene sotto pressione. E ingenuamente è lo stesso Fonseca ad ammetterlo quando confessa che lui e il suo allenatore ripetono continuamente quella frase.
Se uno è in grado di rendere bene sotto pressione, mica ha bisogno di ripetersi quella frase. Piuttosto continua a ripetersela uno che cerca di adattarsi alla pressione. Ma tutti cercano di farlo, come tutti cercano di tirare forte sulle righe.
Chiarito che non ha alcun senso dare importanza alla suddetta banalità sulla pressione, soffermiamoci sull’unica cosa veramente interessante che ha detto Fonseca. Mi riferisco a quando ha detto che ha messo in conto di fare molti più errori gratuiti che vincenti perché vuole giocare super aggressivo e a lui piace giocare così.
Peccato solo che questo mi sembri un grave errore, che mi sorprende parecchio. Quel modo di giocare non è adatto a diventare il numero 1, come Sinner lo ha reso evidente. Per essere i migliori bisogna imparare a essere fortissimi in difesa, sostenendo un grande ritmo senza cadere in troppi errori gratuiti. E questo è possibile solo giocando con margine, non giocando a tutta potenza, proprio come fa Sinner. Se giochi a tutta potenza fai appunto errori gratuiti, ma non hai il controllo degli errori gratuiti (gli errori gratuiti mica sono errori volontari, e non puoi decidere quando farli accadere, puoi solo prevenirli giocando con margine).
Poiché non si ha controllo sugli errori gratuiti è una strategia suicida essere super aggressivi e mettere in conto di fare più errori che vincenti. Il tennis è uno sport in cui non tutti i punti sono uguali e se gli errori gratuiti sono tanti andranno a inficiare il tuo rendimento nei punti importanti della partita facendoti perdere.
Certo, le giornate in cui ti entra tutto o quelle in cui il tuo avversario è troppo più debole, questo modo di giocare di permette di vincere in modo schiacciante. Ma nel lungo periodo è una tattica suicida.
Siccome però credo di aver detto solo cose ovvie, non credo che Fonseca abbia detto la verità. Probabilmente vogliono giocare in questo modo solo per i prossimi mesi per aumentare il coraggio e la personalità di Fonseca, facendolo confrontare con molte situazioni di pressione . Ora non ha niente da perdere, può permettersi una tattica così suicida. Una volta che avrà sviluppato coraggio, personalità e abitudine alla pressione cambierà modo di giocare, dandosi molto più margine.
Che classifica sarebbe questa?
e il 5g? ne vogliamo parlare?
Si, dopo 6 giorni è entrato in campo paralizzato, prendendo una stesa da Djokovic, che se fosse capitato ad un chirurgo, ci sarebbe stato un essere umano vivo in meno sul Pianeta Terra …
Un altro. E vai che dopo Sinner, che l’aveva detto prima di Torino giocando però poi una finale paralizzato dalla tensione, ne sbuca fuori un altro a reinventare la psicologia nel tennis.
Il fattore incide, ma è praticamente quasi ingestibile.
La pressione poi ti fa giocare più attento, non ci fosse, giocassero tutti a braccio libero spensieratamente, ci sarebbero match pieni di erroracci, e chi giocherebbe un attimino più attento li travolgerebbe tutti.
Poi c’è chi gestisce bene la pressione nei punti delicati nei match importanti e chi meno bene, quello è ovvio, anzi : ovvissimo.
Questo ragazzo ha qualcosa di “speciale” e l’ha detto pure un certo Vagnozzi.
Io ho notato che riesce a battere top30-50 con una certa continuità, soprattutto dei brutti “clienti” (Struff l’ultimo).
Questa continuità non ce l’ha neppure il nostro Musetti (#15).
Meditate…
Sinner anche recentemente ha detto che la pressione è un privilegio, anche lui sente pressione. Anni fa la sentiva e un po’ la subiva, ora non più perchè ha cambiato mindset.
Diciamo che ha tanto di Sinner.
L’aspetto, con le gambe lunghe, la pesantezza di palla e la mentalità.
Credo che al brasiliano rispetto al nostro manchi la parte difensiva che pero’ compensa con un buon servizio e un dritto da buchi per terra.
Per il resto sarà la continuità la chiave perchè arrivi al vertice. il tennis ce l’ha
sempre x Palu e Antoniov
La classifica corretta dei primi 15 è la seguente: (dati Wikipedia)
Federer 237
Connors 160
Hewitt 75
Djokovic 53
Nadal 46
Sinner ?
Murray 41
Năstase 40
Agassi 30
Edberg 24
Wilander 20
Alcaraz 20
Sampras 19
Roddick 13
Lendl 11
Vero.
O di non sapere se ti cade una bomba addosso.
Comunque sentirlo chiamare il piccolo Sinner mi dà un po’ fastidio, forse perché lo dicevano in continuazione quegli pseudogiornalisti della RAI durante un incontro di Coppa Davis.
Caro Marco Mazzoni,la parola sorteggio,fa sempre più ridere…
x Antoniov
Ti ho risposto nell’altro articolo quello sulle settimane di Sinner, se riesci possiamo fare chiarezza, grazie in anticipo, secondo me la classifica postata da Palu non è corretta
perchè Jannik è il nr.1 ed è pertanto il modello di riferimento.
Comunque Joao sta facendo tutti i passi giusti a 18 anni ha vinto le Next Gen, ha già vinto un ATP 250, finora tutto giusto!
Ma non meglio di Sinner o Alcaraz per citarne un due.
Giusto per relativizzarlo..
Tutti possono dire queste parole,il problema è poi metterle in pratica,ad esempio come ha detto Fonseca non ha retto la pressione nel suo torneo di casa dove è uscito al primo turno.Poi la sua pressione è relativamente leggera rispetto a quella che devono affrontare i grandi campioni come Sinner e Alcaraz che sono già nell’elite del tennis e devono confermarsi a quei livelli.Non metto in dubbio che scalerà ancora la classifica ma il problema non è arrivare ad un certo livello ma confermarsi.Vediamo come si gestirà quando giocherà nei tornei importanti e farà strada
Veramente Sinner ha detto però che lui non sente la pressione, e che giocare a tennis è un privilegio.
Ricordo in un intervista che disse la vera pressione è alle spalle di un chiururgo che deve salvare vite o un padre che non riesce a portare a casa i soldi per sfamare la sua famiglia
Questo si comporta e parla sempre di più come Jannik.
Bravo joao fonseca.