
Berrettini e Sonego volano ai quarti nel doppio a Indian Wells


Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego approdano ai quarti di finale del tabellone di doppio maschile di Indian Wells. Nel prestigioso torneo ATP Masters 1000, in corso sul cemento outdoor californiano, i due italiani hanno superato agilmente gli statunitensi Ryan Seggerman e Patrik Trhac, alternate del torneo, con il punteggio netto di 6-3 6-2 in appena un’ora e sei minuti di gioco.
Il match è iniziato subito in discesa per Berrettini e Sonego, capaci di aggiudicarsi dodici dei primi quattordici punti del primo set, volando rapidamente sul 3-0 grazie a un break ottenuto a zero nel secondo gioco. Nonostante un piccolo brivido nel sesto game, in cui gli azzurri hanno mancato una chance per il 5-1, gli statunitensi non hanno mai avuto reali occasioni di rientrare in partita. La coppia italiana ha quindi chiuso agevolmente il primo set per 6-3 in soli 29 minuti.
Nel secondo set, il momento decisivo arriva nel quarto game, con gli statunitensi capaci di trascinare gli azzurri al deciding point. Stavolta, però, Berrettini e Sonego sono stati perfetti nel gestire la pressione, conquistando il punto chiave e portandosi sul 2-2. Da lì in avanti, il duo italiano ha preso definitivamente il controllo della partita, ottenendo due break consecutivi nel quinto e settimo gioco. Il match si è chiuso rapidamente con il punteggio finale di 6-2 dopo soli 37 minuti di gioco nel secondo set.
Ora per Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego arriva la grande sfida nei quarti di finale: ad attenderli ci sarà infatti la coppia numero 1 del torneo, composta dal salvadoregno Marcelo Arevalo e dal croato Mate Pavic. Un banco di prova importante per testare le ambizioni degli azzurri nel doppio a livello Masters 1000.




Marco Rossi
TAG: Lorenzo Sonego, Masters 1000 Indian Wells, Masters 1000 Indian Wells 2025, Matteo Berrettini
Ieri è uscita la puntata di Tintoria con Berrettini, non ne sapevo nulla. Un grande
Approffitta di questa tua ultima stronzata per fare un po’ di didattica sul doppio, disciplina che quasi nessuno segue (e tantomeno pratica, secondo alcuni ci giocano solo gli ottuagenuari dei circoli della penisola) ma sulla quale molti pontificano.
Innanzi tutto una rivelazione: in Australia il doppio fa parte della formazione dei tennisti fin dalla più tenera età, furono loro ad inventare il cosiddetto doppio “all’australiana”, cioè in due contro uno, ovviamnte come allenamento. Se oggi il doppio viene bistrattato (da ultimo da Relly Opelka, che pure vinse anni fa, assieme al nostro Jannik il Torneo di Atlanta), è perchè per un tennista fra i primi 100 è meno remunerativo (checchè ne dica il suddetto gigante texano) che giocare i 250, anche fermandosi ai primi turni. Quindi è diventato un po’ un “refugium piccatorum”, anche se chi conosce un po’ la storia del tennis (quindi pochi qui dentro) sa che anche 30/40 anni fa erano pochissimi i tennisti di alto livello che giocavano con regolarità entrambe le discipline. Per rendersene conto basta guardare l’Albo d’Oro degli Slams, dei Masters (o di come si chiamavano allora) ed in generale dei tornei ATP. Fra l’altro abbiamo l’esempio dei due più titolati doppisti della storia, i Fratelli Bryan, che non entrarono neppure nei 200 come singolaristi. Quindi, facendo di necessità virtù, molti tennisti di seconda fascia sono diventati dei campioni di doppio. E’ evidente che se tennisti numeri 1 come Borg, Connors, Becker, Lendl, Sampras, Agassi, fino ai big 3 (fanno eccezione McEnroe e gli svedesi della genarazione successiva) non sono mai stati ad alto livello nel doppio evidentemnete c’era una ragione, pratica ed agonistica.
Venendo a tempi più recenti, fermo restando che trovo stupido ed inutile creare una contrapposizione fra tennisti italiani, voglio ricordare, ai deboli di memoria e di intelletto, come Volandri, negli ultimi due anni diventato un genio come capitano della Davis, fu subissato di ingiurie ed improperi quando schierò Berrettini al posto dell’infortunato (?) Bolelli alle finals del 2022. In quell’occasione lo schierò con Fabio Fognini (l’unico italiano ad essere stato top10 sia in singolo che in doppio, da quando c’è il ranking computerizzato) e, nonostante fossero superfavoriti, persero la semifinale contro la coppia canadese, formata dall’inesperto Auger Aliassime, e dal grande doppista Pospisil. Quindi bisogna ricordare tutto, peraltro all’epoca difesi la scelta di Volandri, verso quelli che dicevano che Berrettini non era un doppista (aveva vinto a Gstaa un paio d’anni prima in doppio con Fognini), e che, se Bolelli era veramente infortunato, era la scelta migliore.
Quanto all’oggi, ho visto il secondo set di Berrettini-Sonego contro Mektic-Venus. La coppia Neozelandese-Croata si è formata da due mesi, prima avevano altri partner, Mektic con il ritiratosi Koolhof, con il quale ha disputato le ultime finals e Venus con Skupsky, che adesso si accompagna a Salisbury). Dal fatto che siano una coppia in rodaggio è dimostrato anche dagli evidenti errori di posizione, clamoroso quello commesso dal croato in occasione del MP, quando ha ostacolato il suo compagno (la faccia di Venus dopo la partita era tutta un programma). Chi conosce un po’ il tennis, sa che nel doppio, più ancora dei colpi, contano i movimenti, ed è così che si vincono le partite, fra l’altro è l’aspetto più bello di questa disciplina, vedere le strategie, i movimenti, le finte, altrimneti diventa una sequenza di battute (e nel match di avantieri Mektic ha avuto una pessima prestazione alla battuta compromettendo la partita con due break su due turni di battuta).
Stasera ovviamente sarò felice se Matteo e Lorenzo vinceranno contro gli attuali numeri 1, sconfitti da Andrea e Simone un paio di mesi fa…
fantastico, stavo per scrivere prima del tuo commento ” occhio che se legge walden si arrabbia, lui stravede per bole e vava”. meno male che sei intervenuto tu.
però, consentitemelo,
sinner – berretto su bole-vava in una
finale slam mi gioco tutta la vita i primi. in un 250 invece vincerebbero i tuoi beniamini. ma dove la palla scotta vincono i giocatori veri.
Bolelli e Vavassori hanno sconfitto Arevalo e Pavic ad Adelaide due mesi fa… non è obbligatorio capirne di doppio, ma scrivere fesserie sarebbe da evitare…
@ Gae (#4335297)
L’aveva capito anche Volandri 😉
Se i nostri due granatieri… trovano la giornata giusta al servizio e pure qualche risposta azzeccata… sono di una caratura superiore agli avversari, pur più affiatati.
Soprattutto Matteo deve fare il leader della coppia e sostenere Sonny.
Abbiamo visto Berretto in doppio con Jannik a Malaga: quando non è costretto a correre può diventare micidiale.
Forza azzurri!
@ tonino (#4335256)
In effetti sonego Berrettini sono molto più forti di vavassori bolelli….
@ JOA20 (#4335197)
Non sò se passeranno loro ma sono sicuro che possono vincere a differenza di Bolelli/Vavassori. . .
Bravi “Sonettini”! 😀 Temo che non passeranno i quarti contro le tds n.1 ma stiamo a vedere!