
Zverev a Indian Wells: “Tournée sudamericana difficile, ora voglio tornare a vincere. Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP”


Alexander Zverev si prepara a essere uno dei principali protagonisti di Indian Wells 2025 e, potenzialmente, dei prossimi mesi del circuito ATP. Con l’assenza di Jannik Sinner, il tedesco potrebbe avvicinarsi pericolosamente all’italiano nella classifica mondiale, arrivando persino a superarlo come numero uno. Durante il Media Day del prestigioso torneo californiano, Zverev ha condiviso le sue impressioni sul torneo, sulla sua recente esperienza in Sudamerica e sulle sue sensazioni attuali.
Nessun cambiamento percepito nella superficie
Nonostante le voci di un cambiamento nella superficie dei campi di Indian Wells, il tedesco ha sorpreso tutti confessando di non aver notato alcuna differenza: “C’è una nuova superficie?”, ha esordito Zverev davanti ai giornalisti. “A me sembra la stessa, onestamente. Mi sono allenato qui per quattro giorni e non l’ho notato. Non ne sapevo nulla.”
Questa reazione è particolarmente interessante considerando che altri giocatori come Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev hanno invece commentato i cambiamenti percepiti nella velocità dei campi californiani.
Una tournée sudamericana complicata
Parlando della sua recente esperienza nei tornei sudamericani su terra battuta, Zverev ha descritto un periodo particolarmente difficile: “È stata una tournée sudamericana dura per me. Sono stato malato due delle tre settimane, il che non è stato positivo. Volevo giocare sulla terra battuta, volevo partecipare a quella tournée. Me ne avevano parlato molto bene, quindi volevo sperimentarla almeno una volta.”
Il tedesco ha poi spiegato i problemi specifici incontrati: “Buenos Aires è stata sfortunata per me perché ho avuto un’intossicazione alimentare. A Rio faceva molto, molto caldo, con molta umidità. Credo che, in generale, le condizioni fossero difficili.”
Riflettendo sulle sue scelte, ha aggiunto: “Non ho nemmeno giocato un gran tennis. Forse non è stata la scelta giusta alla fine, soprattutto dopo aver raggiunto la finale degli Australian Open, forse avrei dovuto rimanere sul cemento un po’ più a lungo. Ma volevo giocare sulla terra battuta e trovare il mio gioco il prima possibile.”
La preparazione per Roland Garros
Zverev ha anche spiegato la sua strategia in vista dei tornei su terra battuta, in particolare del Roland Garros: “Se guardiamo il mio storico, posso sicuramente giocare bene sulla terra, ma normalmente nelle prime due o tre settimane gioco malissimo e perdo contro… voglio dire, non vinco i tornei. Non gioco un gran tennis. Volevo togliermi questo peso, trovare il mio ritmo su questa superficie e prepararmi meglio per il Roland Garros.”
Il ritorno sul cemento
Riguardo alla transizione dalla terra battuta al cemento per Indian Wells, il tedesco si è mostrato ottimista: “La transizione va bene. Non è così difficile per me. Si trattava davvero di sentirsi bene. Mi sento ancora positivo. Continuo a pensare di aver avuto un buon inizio di stagione. Se guardi l’Australia, sono arrivato a un’altra finale di Grand Slam, ma, ovviamente, voglio ritrovare il mio ritmo e voglio tornare a vincere partite di tennis.”
L’espansione di Cincinnati
Infine, Zverev ha commentato la decisione di estendere il Masters 1000 di Cincinnati a due settimane, esprimendo alcune riserve: “Non sono il più grande fan dei Masters 1000 di due settimane. La stagione è sempre più lunga e dobbiamo passare più tempo nei tornei, ma non è colpa dell’evento. In generale, non è colpa di Cincinnati, ma della decisione presa dall’ATP. Comunque, in generale, mi sento bene riguardo a Cincinnati e ai cambiamenti che stanno facendo.”
Con queste parole, Zverev si prepara ad affrontare il torneo di Indian Wells, consapevole che una buona prestazione potrebbe avvicinarlo significativamente alla vetta del ranking mondiale, approfittando dell’assenza di Sinner. Il tedesco, dopo la finale raggiunta agli Australian Open e nonostante le difficoltà incontrate in Sudamerica, si presenta in California con l’obiettivo di ritrovare il suo miglior tennis sul cemento statunitense.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Alexander Zverev
L’espansione a due settimane non ha un senso sportivo e logistico , non va bene ai top player ma lo ha deciso dall’alto l’ATP.
La prima settimana è un noioso 250 con i top player costretti a perdere giorni che potrebbero impiegare altrove.
Bravo Sasha, finalmente qualcuno che comincia a dirlo
Zverev sostiene che i campi siano come gli anni precedenti, Medvedev sostiene che siano più lenti e il Canottaro sostiene che questi siano più veloci!
Cent co, cent crap; cent cu, dusent ciap…
Alcaraz sorteggio molto accomodante? Secondo turno Halys, che ha appena fatto una semifinale in un 500 perdendo sul filo di lana con Auger, terzo turno Shapovalov, tra i più in forma nella fascia delle teste di serie 25-32 (i primi 8 possono beccare solo qualcuno tra 25-32), l’eventuale ottavo gli dice molto bene e concordo, ai quarti eventualmente Djokovic, peggior avversario della fascia 5-8 e semifinale Fritz, direi molto più temibile di Ruud. Chi avrebbe dovuto incontrare per avere un sorteggio difficile per te, sono curioso? Se fosse capitato a Sinner un sorteggio così giustamente avremmo detto che ha pescato male, perché non si riesce ad avere un minimo di obiettività anche sui rivali?
No, calma: la sconfitta di Acapulco è stata fatta passare come dovuta a un’intossicazione alimentare mentre qui parla di Buenos Aires.
Dov’è la verità?
Non ne sarei cosi sicuro
Oltre a giocare a tennis non pensate che siano dei mostri di intelligenza, io spesso prima e tuttora quando incontro un tennista e gioco contro, se gioca male la colpa è delle palline, oppure la corda che va cambiata, la racchetta che va sostituita, il campo non perfetto ecc. ecc.
@ Alcaraz vincitore del R Garros 2025 Sempre se non perde prima… (#4331857)
Il Canottaro ha detto che lui non capisce..
Griekspoor è ostico per tutti e lo sarà anche per Zverev…avvicinarsi alla vetta del ranking? Facile quando non c’è il più forte di tutti!
Gaudenzi non ha nessun rispetto per i giocatori di tennis
….
sempre che, nonostante il “sorteggio” molto accomodante non perda prima. Magari per colpa delle palline troppo palline, dei campi troppo campi, dell’aria troppo aria… Ahhhh 🙂 🙂
P.s. mi spiegate una cosa.
Zverev sostiene che i campi siano come gli anni precedenti, Medvedev sostiene che siano più lenti e il Canottaro sostiene che questi siano più veloci!
Cent co, cent crap; cent cu, dusent ciap…
Troppo compressa quella fase, credo che dovranno mettere mano al calendario, anche perchè chi continua la stagione sulla terra battuta di fatto non ha la possibilità di giocare il primo dei Masters. Guardandolo un po, mi viene il sospetto che tutto sia stato fatto per ridurre ulteriormente il periodo dell terra battuta europea (che, non a caso è composta, dopo W, da tornei antichi che evidentemente non si ha avuto, sino ad ora, il coraggio di eliminare) per allargare la fase Nordamericana ed Asiatica. Oppure per spostare uno dei Masters od addirittura eliminarlo.
e siamo solo all’inizio, mo che arriva l’Arabia Saudita…
Caro Zverev stavolta vincerà Carlos Alcaraz
L’espansione dei Masters 1000 da 56 a 96 giocatori rischia di essere deleteria quest’estate. Il Sunshine Double ha 2 giorni di pausa tra la finale di Indian Wells e l’inizio del torneo di Miami, ma la finale di Toronto si giocherà lo stesso giorno in cui comincia il Masters di Cincinnati!
Con tutto il bene che si vuole a Zverev, mi sembra che accampi sempre scuse. Due settimane malato su tre e’ una palla… Intossicazione a Buenos Aires? Ma tutti dicevano che l’intossicazione l’avevano avuta ad Acapulco… L’anno scorso Zverev disse che aveva avuto la polmonite per mesi, e per quello i risultati non venivano. Ma sta sempre male?
Mah…vedremo un po’ se si sente bene contro Griekspoor.
BEH HA RAGIONE.
L’allungamento a 2 settimane dei master 1000 è il peggior autogol possibile per i tennisti