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Toni Nadal difende Sinner: “Sono contrario a questa sanzione. Lo conosco e so che non c’era alcuna volontà di commettere un illecito, non si può trattare una persona così per un errore avvenuto casualmente”
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Toni Nadal, direttore del Mallorca Championships di Calvià, ha annunciato lunedì sul quotidiano Marca la partecipazione di Casper Ruud, tennista tra i primi cinque al mondo, come grande attrazione per la prossima edizione dell’Open 250 su erba, in programma dal 22 al 28 giugno. Il torneo precede immediatamente Wimbledon.
Durante la presentazione, Toni Nadal ha dichiarato: “Abbiamo già la conferma di Kyrgios, Ruud e Monfils e questo rende il torneo molto attraente. A breve comunicheremo la presenza di un altro grande giocatore e stiamo anche parlando con Jaume Munar. Sarà un grande evento.”
Toni, zio e mentore di Rafa Nadal, si è poi soffermato sull’omaggio che Roland Garros sta preparando per celebrare la carriera del campione spagnolo, ritiratosi dopo la fase finale dell’ultima Coppa Davis: “A livello familiare siamo molto contenti di questo riconoscimento. Rafael è molto felice del tributo che gli verrà reso. So che ci stanno lavorando da tempo e credo che risulterà un omaggio importante. Per Rafael, riceverlo in Francia e nel luogo dove ha ottenuto i maggiori successi sportivi è motivo di grande soddisfazione. Non so se ce ne saranno altri, ma questo è molto significativo per lui.”
Nell’occasione, Toni Nadal ha anche espresso il proprio parere sulla squalifica di tre mesi inflitta a Jannik Sinner, a causa della positività al clostebol rilevata a Indian Wells 2024: “L’ho già detto più volte e l’ho spiegato: sono contrario a questa sanzione. Conosco personalmente Sinner e so che non c’era alcuna volontà di commettere un illecito, non si può trattare una persona in questo modo per un errore avvenuto casualmente. Non si può avere la pretesa di punire e basta. Bisogna sanzionare chi fa le cose in modo intenzionale per trarne un vantaggio. E so che non è il caso di Sinner, che non ha ottenuto alcun beneficio da ciò che gli è stato riscontrato. Dunque, perché punire. È vero che dicono che ad altri giocatori, che non erano numeri uno, è stata applicata una sanzione, ma in passato si è agito in modo sbagliato. Mi sorprende anche che diversi tennisti si siano schierati contro di lui, compresi alcuni di altissimo livello e qualcuno non proprio irreprensibile.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Caso Sinner, Toni Nadal
La normativa del codice antidoping prevede che (cito la decisione del tribunale che ha assolto Jannik):
“14. Le violazioni delle norme antidoping (ADRVs) ai sensi degli articoli 2.1 e 2.2 del TADP richiedono che il Tribunale Indipendente sia ragionevolmente convinto che l’ITIA abbia dimostrato ciascuno degli elementi delle violazioni contestate. Entrambe sono infrazioni di responsabilità oggettiva, il che significa che l’ITIA non è tenuta a dimostrare la fonte della sostanza proibita. In particolare, entrambi gli articoli stabiliscono che “non è necessario dimostrare l’intento, la colpa, la negligenza o l’uso consapevole da parte del giocatore per stabilire una violazione delle norme antidoping […] e la mancanza di intento, colpa, negligenza o conoscenza da parte del giocatore non costituisce una difesa contro un’accusa di violazione delle norme antidoping”.
15. Pertanto, se il giocatore dimostra che la violazione delle norme antidoping ai sensi degli articoli 2.1 o 2.2 del TADP non è stata intenzionale, il periodo di ineleggibilità sarà di due anni. La sanzione è soggetta a una possibile riduzione o eliminazione se il giocatore dimostra come la sostanza proibita sia entrata nel suo organismo, ai sensi degli articoli 10.5 o 10.6 del TADP. (Se il giocatore non è in grado di dimostrare che la violazione non è stata intenzionale, il periodo di ineleggibilità è di quattro anni)”.
Per fortuna Jannik è stato in grado di dimostrare sia che la violazione non è stata intenzionale, sia la mancanza di colpa e negligenza. Sul punto il tribunale così si è espresso:
“115. Come affermato in precedenza, è chiaro dall’analisi della giurisprudenza pertinente che è necessario prestare attenzione nell’affidarsi a casi precedenti e che si possono trarre solo i principi applicabili, che devono poi essere applicati ai fatti specifici di un caso individuale. Il Tribunale ha già stabilito che in questo caso il giocatore non sapeva né sospettava e non avrebbe potuto ragionevolmente sapere o sospettare, nemmeno con la massima cautela, che il Clostebol fosse presente nell’ambiente in cui soggiornava, che il signor Naldi avesse usato il Clostebol sulla propria ferita o che esistesse un rischio di contaminazione involontaria durante il massaggio o la fasciatura dei piedi.
Dato che il Tribunale ha anche concluso che il giocatore è una persona che esercita una notevole cautela in materia di antidoping e che ha adottato un’attenta selezione del suo team di supporto, assicurandosi che comprendessero e rispettassero le varie responsabilità antidoping, il Tribunale ritiene che il giocatore abbia esercitato la “massima cautela” e abbia fatto tutto il possibile per evitare un risultato positivo al test antidoping. Il Tribunale non ha alcuna esitazione nel concludere complessivamente che il giocatore può beneficiare della totale esenzione dalla sanzione prevista dall’articolo 10.5 del TADP.
117. Sulla base delle circostanze specifiche e dei fatti relativi a questa vicenda, il Tribunale conclude che il giocatore non ha alcuna colpa o negligenza per le violazioni delle norme antidoping commesse ai sensi dell’articolo 10.5 del TADP. Di conseguenza, qualsiasi periodo di ineleggibilità viene eliminato”.
Più chiaro di così!
Non bisogna confondere la responsabilità per la violazione della normativa antidoping che è oggettiva, ed è legata al solo fatto che un atleta sia trovato positivo ad una sostanza proibita (salvo il caso che abbia una esenzione). È certo che Jannik abbia violato la normativa antidoping perché nel suo corpo sono state trovate tracce di clostebol. Ma il procedimento non finisce qui. Se l’atleta è in grado di spiegare la provenienza della sostanza e come questa è entrata nel suo corpo, e riesce inoltre a dimostrare la mancanza di colpa o negligenza, la sanzione della squalifica può essere annullata del tutto dal tribunale (art. 10.5). Ed è esattamente quello che è successo a Sinner in primo grado. Il tribunale indipendente ha accertato che l’atleta è responsabile della violazione dell’art. 2.1 perché nelle sue analisi sono state trovate tracce di clostebol, ma lo stesso, su cui gravava l’onere della prova, è stato in grado di provare che la sostanza è entrata nel suo corpo in modo del tutto involontario e inconsapevole e che lo stesso non aveva né colpa né negligenza, avendo esercitato la massima cautela necessaria per evitare di risultare positivo. Quindi non bisogna confondere la responsabilità per la violazione della normativa antidoping (che è oggettiva) dalla applicazione della sanzione (che è invece legata alla colpa o negligenza dell’atleta). Non a caso il regolamento dice che la sanzione (che è oggettiva) può essere eliminata del tutto quando l’atleta dimostra di non essere incorso in alcuna ipotesi di colpa o negligenza. Il commento all’art. 10.5 dice che questo articolo non è applicabile nel caso in cui la sostanza vietata è stata “somministrata” dal medico o da un membro dello staff, ma il tribunale indipendente ha affermato che nel caso di Jannik non ci fosse stata alcuna somministrazione di sostanza o farmaco, e pertanto l’art. 10.5 fosse applicabile, trattandosi di una contaminazione accidentale per contatto tramite un terzo soggetto, e non di assunzione diretta o somministrazione di sostanza vietata.
Ho letto la decisione di ITIA nel caso Swiatek ed in sostanza la colpa di Iga sta nell’aver assunto una sostanza (melatonina) proveniente da un lotto non controllato e quindi in definitiva non sicuro. La ITIA sottolinea che esistono in commercio dei prodotti pre testati da ditte specializzate proprio per evitare il rischio di contaminazioni, e che comunque l’atleta avrebbe potuto far controllare la melatonina prima di assumerla (questo sembra meno convincente). In ogni caso il medico di Iga aveva comprato la melatonina in una farmacia polacca non del tutto affidabile, mentre avrebbe dovuto ricorrere a ditte specializzate che testano i prodotti per essere certi che non siano contaminati. Di qui la colpa (lieve) di Iga che, prendendo della melatonina non controllata, ha in definitiva accettato il rischio che fosse contaminata. Questo vale per tutti i prodotti, farmaci e integratori. L’atleta è sempre responsabile di ciò che assume o che gli viene somministrato.
Come ha detto Obama, ognuno ha diretto alle proprie opinioni, ma non hai proprio fatti. La finale degli US Open è stata l’8 settembre, la notifica del ricorso Wada è del 4 ottobre, quindi non è possibile che Sinner appena finito gli US Open abbia dato mandato ai suoi avvocati di fare un accordo, non era certo nei loro pensieri
@ Bagel (#4325420)
https://www.livetennis.it/post/433030/frecciate-social-nick-kyrgios-punge-ancora-jannik-sinner/comment-page-1/#comment
No attenzione, sono 2 casi differenti. Sara è sullo stesso piano di Halep o Swiatek. Assunzione di un prodotto contaminato, quindi assunzione in prima persona.
IgA -> 1 mese di stop
Simona -> 9 mesi di stop ma in fondo carriera finita
Sara -> 10 mesi e carriera ripresa con la tigna che solo Sara ha dimostrato nel circuito wta.
Jannik, e lo ha spiegato bene anche la WADA (basterebbe leggere a volte sigh) è un caso più unico che raro, contaminato dal massaggiatore in modo assolutamente involontario. Un caso simile, con lo stesso prodotto, è quello di Palomino contaminato con la cura somministrata al suo cane e poi assolto.
Quindi Jannik è stato realmente fregato, non tanto per lo stop, se ne farà in fretta una ragione, quanto per la reputazione, soprattutto fra i colleghi. Qualcuno ottuso, qualcuno che ci sguazza per qualche like in più
E io aggiungo che, se invece fosse stato il n. 200 del ranking, la WADA non avrebbe fatto neanche ricorso al TAS di Losanna.
Perché spiegami qual è la negligenza della swiatek nell’aver assunto un integratore contaminato (che cioè non aveva tra i suoi ingredienti una sostanza dopante ma è stato contaminato in fase di produzione): di non aver fatto analizzare le compresse da un chimico? La sua sospensione è altrettanto scandalosa se non di più di quella di Jannik. Il sistema è sbagliato, deve cambiare.
a inizio discussione alcuni se lo son chiesto. Comunque “lo zio” ha un profilo instagram, magari qualcuno che mastica spagnolo può chiederlo direttamente a lui, vuoi mai che risponda? Saluti
Senza contare che Naldi non ha saltato 1 giorno e ha subito cambiato casacca firmando documenti di non divulgazione
Sono d’ accordo anche io con quello che affermi.
Il mio intervento era solo per ribadire, se ce ne fosse ancora bisogno, che Wada ha totalmente scagionato Sinner da qualunque accusa di doping.
Che la certezza assoluta di una piena assoluzione dal Cas, e quindi no ban, non c’era, come hai anche te argomentato. Sarebbe tutto dipeso dalla posizione dell’ arbitro terzo.
Che anche in questa auspicabile conclusione tutti quelli che si sono espressi in malafede e per invidia verso Sinner non avrebbero cambiato opinione, anzi avrebbero avuto un ulteriore pretesto per rinfocolare il loro odio e frustrazione.
In conclusione è chiaro come il sole a tutti quelli che abbiano un briciolo di onestà e conoscenza dei fatti che Sinner è pulito oltre ogni ragionevole dubbio e che la sua sospensione altro non è che il prezzo da pagare per il semplice fatto di essere il numero 1.
2.1 Athlets are responsible for any Prohibited Substance found to be present in their Samples.
It is not necessary that intent, Fault, Negligence or Knowing use to be demonstrated to establish an anti-doping rule violation…
Visto che lei è così convinto delle sue tesi perché non prova a tradurre questa norma, che stabilisce esattamente il contrario ?
Se non le bastasse guardi un po’ quest’ altra…
“Strict Liability” (pag. 19 in basso) An anti-doping rule violation is committed without reguard to an Athlete’s Fault.
Poi ancora:
The following constitute anti-doping rule violation (pagina 19 a metà)
2.6.2 (pag. 23) possession by an Athlete Support Person of any prohibited Substance… (nota all’ articolo) exept under justifiable medical circumstances where that Person (esempio: Ferrara) had a physician’s prescription
Allora o lei non sa leggere, o lei è in mala-fede.
Tutto il codice WADA (giusto o sbagliato che sia) è impostato sulla responsabilità dell’ atleta per quello che fanno / non fanno i suoi collaboratori.
Viene poi offerta all’ atleta una scappatoia all’ art. 10.5 (e al 10.6) in base al quale l’ atleta deve dimostrare (è l’ atleta che deve dimostrare) “No Fault, No Negligence”.
Dice il commento all’ art. 10.5 (pag. 70) che la violazione rimane quando… a) positive test resulting from contaminated vitamin or nutritional supplement – Athlets are responsible for what they ingest -; b) administration of a prohibited substance by the Athlet’s personnel or trainer – Athlets are responsible for their personnel-; c) sabotage of the food or drink by a spouse, coach or other person in the Athlet’s circle – Athlets are responsible for the conduct of those … –
in questi casi l’ atleta per cavarsela deve dimostrare che da parte sua c’ era stata ogni diligenza possibile (utmost care) nell’ adottare tutte le precauzioni affinché le violazioni (dei suoi collaboratori, ecc.) non potessero mai verificarsi; altrimenti resta colpevole “oggettivamente” per le condotte altrui.
Questa tua posizione non mi convince molto.
E’ la WADA che scrive il regolamento antidoping e quindi tale regolamento è o dovrebbe essere la concretizzazione delle loro politiche. E se la loro politica è quella secondo la quale l’atleta deve essere sempre responsabile del suo team, anche se per assurdo ciò non fosse stato espresso in modo letterale nel regolamento, comunque non possiamo fare finta che esso non sia il principio che la WADA considera cardine per la deterrenza contro il doping.
Siamo d’accordo che è un principio ingiusto, che consente un male minore per impedire un male maggiore, e fa in modo che se l’atleta è sfortunato, come nel caso di Sinner, paga per colpe non sue.
Ma è un principio con cui dobbiamo fare i conti ed evidentemente in qualche modo gli avvocati di Sinner ci hanno fatto i conti e hanno capito che la vittoria al TAS non era affatto sicura al 100%.
Dice bene Toni Nadal: Sinner è finito in questa situazione per una casualità, e non meritava di essere trattato come è stato trattato. Non meritava la squalifica. Ma questo è un male minore che Sinner, in primis, e tutti noi dobbiamo accettare. Non viviamo in un mondo ideale dove tutti sono onesti.
Io non so perchè fate finta di non vedere solo perchè è Sinner. A parte il fatto che non è per niente agevole come dici soprattutto se giri continuamente il mondo, è meglio tralasciare le considerazioni personali. Al netto delle cose Sinner è stato contaminato dal team tanto quanto loro 2 perchè hanno assunto sostanze ( di cui avevano bisogno! ) consegnate dal team. La sostanza non cambia. Nessuno si è dopato, tutti sono stati contaminati, tutti hanno spiegato, solo uno ha continuato a giocare, solo uno è stato fermato nel miglior periodo possibile, fermato quando l’ha deciso lui.
Tutti i giocatori dotati di buon senso stanno dicendo che i procedimenti vanno rivisti, le quantità per cui si risulta segnalati sono irrazionale, le Federazioni non si parlano e addirittura si scontrano, e perchè le faccende sono poco trasparenti. Non a caso di Sinner si è saputo mesi dopo, non ha partecipato alle Olimpiadi per quello, e appena finito UsOpen ha dato il via agli avvocati per accordarsi come meglio si poteva.
Anch’io fino a poco tempo fa ritenevo che il caso di Sara fosse l’unico dove il TAS ha condannato un’atleta per contaminazione accidentale. In parte ho cambiato idea perché Sara ha comunque assunto (cioè mangiato) qualcosa che alla fine è risultato contaminato, per cui non è stata una contaminazione accidentale da contatto fisico con altro soggetto (umano o animale). Inoltre nel caso Errani il TAS ha affermato che Sara è stata negligente, e la sua colpa consisteva nell’aver accettato un invito a pranzo a casa di sua madre, quando sapeva benissimo che la stessa teneva le pillole contenenti una sostanza vietata in un armadietto in cucina a diretto contatto col cibo e che già una volta in passato era successo che una pillola fosse caduta nel brodo o nell’impasto. Questo è scritto nella sentenza, dunque nessuna responsabilità oggettiva, ma responsabilità diretta per colpa dell’atleta.
Sono d’accordo, però la Wada ha semplicemente dichiarato che non è un caso di doping, ma ha affermato (a mio avviso del tutto inesattamente) che l’atleta risponde sempre del comportamento del suo staff, e che quindi la squalifica era giusta, quando invece non è così. L’atleta risponde solo in caso di somministrazione da parte del medico o fisio o massaggiatore di un farmaco o integratore contenenti una sostanza proibita o contaminati. Non risponde in caso di contaminazione involontaria accidentale causata da contatto.
Primo, non era una crema ma uno spray.
Secondo, se Jannik avesse fatto uso di Trofodermin, o il suo fisio o medico lo avessero curato con il Trofodermin, la responsabilità dell’atleta sarebbe evidente e la squalifica sarebbe stata inevitabile (e la Wada non avrebbe patteggiato). In questo caso, cioè di assunzione diretta o somministrazione da parte di un membro dello staff o di chiunque, l’atleta risponde SEMPRE (esiste solo una eccezione ed è il boicottaggio da parte di un avversario, ipotesi di scuola, ma che è citata nel regolamento). In caso di contaminazione involontaria e accidentale tramite contatto con persona che ha assunto un farmaco contenente sostanze vietate non vi è alcuna responsabilità dell’atleta, e nessuno è mai stato condannato, perfino se sapeva che la persona con cui era in contatto faceva uso di farmaci contenenti sostanze vietate (non è il caso di Sinner, ma di altri atleti che hanno avuto contatti con il proprio partner e ne sono risultati contaminati).
Ahahahahah Ahahahahah…..non so cosa sia successo Ahahahah!!!
Mi sembra che è stato poco evidenziato il fatto che parla di atleti poco puliti . Di chi starà parlando ?
Rassegnati, rifiuta di capire.
Questo non è esatto. Halep e Swiatek hanno assunto, la prima un integratore, e la seconda un prodotto (melatonina), entrambi provenienti da lotti non sicuri, che sono risultati contaminati da sostanze vietate. La regola dice che l’atleta è responsabile per ciò che assume e quindi deve o far controllare/testare prima medicinali o sostanze o integratori vari (così dice il TAS anche se sembra poco attuabile, soprattutto in casi di urgenza) o soprattutto acquistare i prodotti da ditte specializzate che pre testano i prodotti proprio per evitare rischi di ingerire qualcosa di contaminato ed eliminare i rischi. Siccome questa possibilità esiste, l’atleta che acquista farmaci o integratori su internet o in una farmacia non sicura si assume il rischio che il prodotto sia contaminato e pertanto ne risponde. La sua colpa e negligenza è del tutto chiara ed evidente: avere assunto sostanze non sicure quando è del tutto possibile e agevole acquistare prodotti del tutto sicuri e senza alcun rischio di contaminazione. Per Sinner ovviamente il caso è completamente diverso poiché Jannik non ha assunto alcun prodotto, ma è stato contaminato accidentalmente da un terzo soggetto tramite contatto. In questi casi l’atleta non è responsabile perché non ha violato alcuna regola di prudenza.
Il problema principale, è inutile girarci intorno, non è se Jannik sia colpevole o innocente, dato che per come conosciamo le cose solo un vero cretino direbbe che è colpevole ( e infatti di cretini ne troviamo a bizzeffe ) ma di come sia assolutamente sbagliata la regola. Tutte le altre chiacchiere sono totalmente inutili poiché, ahimé, fintanto che esisterà la regola che il giocatore è il solo responsabile dell’operato di un qualsiasi componente del proprio team, allora nulla si potrà fare. Questa regola
( sbagliata) può essere assolutamente valida solo se un componente del proprio team fa qualcosa di intenzionale, altrimenti sarebbe troppo semplice, tutti si doperebbero addossando sempre la colpa ad altri. In questo caso, nonostante vi sia stata un’assoluta NON intenzionalità né da parte del giocatore né da parte di Naldi e/o Ferrara, hanno comunque ritenuto di applicare la regola alla lettera. Ecco perché dico che è la regola ad essere sbagliata, che andrebbe valutata caso per caso. Che Sinner non abbia colpe, che non sia stato negligente, che non ha fatto niente di intenzionale, che non si può parlare di effetto dopante, lo sanno pure i sassi, hanno quindi optato per un compromesso che va comunque stretto a Jannik, il quale paga davvero un conto salatissimo per non aver combinato proprio un bel nulla.
Diciamo che Federer facendo il contrario si è giocato ogni possibilità per le sue esibizioni…
perchè è da ricovero…
@ GM (#4325529)
Me lo auguro anche io. Sulle motivazioni resto cauto, nel “mondo social” non si riesce mai a capire se una persona è realmente sincera o “la spara grossa” per avere visibilità. Su Novak Djokovic (uso di farmaci) non arrivo a sospettare tanto, non posso saperlo. Il suo ruolo di sindacalista è di una superficialità disarmante. I suoi atteggiamenti in campo irritanti. Ieri facevo un paragone tra lui e Sinner.
Novak ha come focus la risoluzione del problema:
-applica tutto quanto consentito, per vincere ogni punto che giochi, ricordati che il punto inizia prima di entrare in campo e finisce alla fine dell’incontro.
Jannik si pone il problema: -applica tutto quello che hai studiato di consentito per mandare la palla di là dalla rete e non farla prendere all’avversario. Finito il punto riparti da capo. La somma dei punti alla fine dirà chi ha vinto. Nelle pause rilassati e recupera energie.
Insomma uno è sempre in competizione, anche durante la conferenza stampa, l’altro no.
Non voglio essere supponente e dare l’idea che li conosco meglio di quanto si conoscono loro o i loro staff, semplicemente a me arriva questo e preferisco l’atteggiamento di Sinner. Saluti
Invece di rispondere al disagio di andrea primo re bel(l)lino ragioniamo sul perché Zio Toni abbia fatto questa uscita “politica”.
Stesse mica candidando il nipotino Raffaele al dopo Cahill?
Si apra il dibattito.
Commento 29…
Ma gli rispondi pure a questo poveraccio?
È uno che scrive per disturbare, gode nel vedere l’interlocutore spazientito o inc…to. E poi non da ieri è uno che detesta Jannik (e non capisco perché).
@ ORONZO (#4325504)
Beh, il buon Sell spero non si sia cacciato nei pasticci, ma in realtà ne parlava in modo informale, e non vedo il motivo perché avrebbe dovuto diffondere la notizia se non avesse la certezza di un uso diffuso tra i pro. Tra l’altro lui parlava di gente super concentrata e con occhi spalancati, l’associazione di idee per me è stata immediata.
La PTPA è un organo populista che cerca di fare bordello per nascondere la sua inutilità, creato da un atleta eccezionale ma che come uomo è altrettanto populista e confuso dal punto di vista etico/morale (vedi tutti i tentativi, al limite della correttezza, di trarre qualche piccolo vantaggio pur di vincere: toilet break infiniti, uso di sostanze, camera iperbarica e, suppongo io, uso di medicinali come Adderal grazie all’aiuto di medici compiacenti)
Lo svizzero,dalla Svizzera,mi meraviglio di te pensavo fossi più preciso.La Halep tramite integratori contaminati ma ingeriti,se non erro, e la Swiatek comunque ha ricevuto solo un mese di sospensione, di cosa parli?
Ti giuro che non so chi sia…opinioni più o meno simili a quelle di Luce nella notte?
Pippooo ti si è bloccato il tasto invioo 😆
penso che non abbiano pubblicato le tue risposte….
penso non abbiano pubblicato le tue risposte…
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Non si può è vero, peccato che a Swiatek e Halep è andata molto diversamente da Sinner nonostante non si siano dopate ma sono state solo contaminate senza volontà.
W l’eguaglianza!
Apperò, vita complessa la tua. Grazie per il chiarimento. Saluti
@ GM (#4325493)
Si, la questione “esenzioni” è un fattore centrale nella discussione doping/antidoping. Mi chiedo se Sell abbia delle prove concrete in mano, rischia una bella querela in caso contrario. Ed a proposito di PTPA, invece di pensare agli avvocati dei ricchi rispetto a quelli dei poveri, tema relativo secondo me, non sarebbe il caso di occuparsi di questioni di questo tipo, sempre secondo me un attimino più urgenti? Saluti
Si autodefinisce the first… In cosa puoi immaginarlo
Nooo Toni, anche tu non capisci che i colleghi non ce l’hanno con Jannik come sostengono i trolloni su LT e qualche buontempona, ma criticano la gestione della vicenda.. e dai, anche tu!
@ Honi soit (#4325475)
@ Bagel (#4325420)
Diciamo che se la Wada unitamente alla comunicazione del ricorso avesse precisato questo sarebbe stato meglio mi sembra e più corretto nei confronti sinner
@ ORONZO (#4325455)
Proprio qualche giorno fa in un podcast, Karou Sell (tennista/youtuber intorno alla 200esima posizione) ha stimato un 50% tra i primi 100 come facenti uso di medicine per l’ADHD (quindi Adderal, quindi metanfetamine)
Molto semplicistico il tuo ragionamento. Non mi sembra un paragone calzante perché non tiene conto della peculiarità del caso. E comunque la normativa antidoping non c’entra una beata mazza con il codice della strada, così, per tua informazione
Bravo!
Pensi così di scalfire le granitiche convenzioni di gente come Andrew, Dancas, Losvizzero, Giorgione, Light in the night e altri che mi perdoneranno se li cito solo come eccetera. Pensi forse di tacitare siffatte cloache? Povero illuso.
No, i dati epidemiologici non c’entrano nulla con la privacy, sono dati aggregati e fanno parte delle informazioni in ogni popolazione, analizzare la distribuzione e i determinanti delle malattie nella popolazione tennistica, utilizzando strumenti come regressioni, modelli predittivi e analisi di serie temporali sono il mio pane quotidiano.
Scusa, ma allora perchè quella crema è vietata ? Cosa succede se se la fosse messa in grande quantità Sinner ? Serve and volley a razzo missile con tutte volèè vincenti ?
Toni ti LOVVO 🙂
Pensiero a margine.
Credo che in questa vicenda conti molto l’ atteggiamento di Jannik, dietro le quinte.
Ho visto il vlog della Kasatkina e sono rimasto molto impressionato da quante interazioni hanno i giocatori/le giocatrici.
Io pensavo che uno arriva in albergo, poi arriva un van/taxi che ti porta sul campo, si gioca e si torna in hotel. Invece…la cosa è molto più elaborata.
Temo che il carattere scabro ed essenziale, di poche parole di Jannik, non gli consenta di ammorbidire le relazioni.
Da qui i tanti, troppi giocatori che gli hanno voltato le spalle.
Spero di sbagliarmi, ma potrebbe essere una concausa di ciò che sta accadendo.
Non lo giustifico, il loro ‘voltagabbanismo’, anzi lo trovo estremamente cinico e crudele.
Però a mio avviso c’è una relazione.
Ha ragione ma anche chi guida correttamente diligentemente in strada può incorrere in una sanzione per aver violato distrattamente ed involontariamente i limiti di velocità di pochissimo.
E la multa va pagata, anche se è ingiusta, inflitta ad una persona che guida benissimo.
Jannik ha dimostrato anche in questa occasione di essere, un vero campione, onesto ed una grande persona (gli invidiosi se ne facessero una ragione !!!
Vorrei solo puntualizzare
1. L’ innocenza di Sinner riguardo il doping è già stata gridata forte dalla stessa Wada.
2. A fronte di una assoluzione di fronte al Tas la posizione di coloro che hanno sputato veleno non sarebbe cambiata.. anzi avrebbe trovato argomento per ulteriori insinuazioni di favoritismi ecc. ecc.
3. È proprio il probabilmente con il quale chiudi il tuo intervento che mi ha sempre spaventato e che ha spinto Jannik ad accettare l’ accordo su pressione dei suoi avvocati
..alla fine è andata così..per concludere quando l’informazione è raffazzonata e/o scandalistica un po’ tanto al chilo, ai tennisti che sono solo gente che corre su un campo e fuori gioca alla play non puoi chiedere molto di più poveretti visto che nella maggior parte dei casi sono degli idiot savant…
io ti ho risposto…dimmi cosa ne pensi tu sui tuoi 3 punti
Ahahahah, nonostante tutto sei forte.
Il problema è che essendo Sinner uno preciso ,genuino e senza malizia ne con secondi fini ha utilizzato tutti gli articoli e comma esistenti (sempre in buona fede,ma sembra che gli altri colleghi non conoscessero questi particolari regolamentari fondamentali) e tramite i suoi avvocati ha potuto continuare a giocare non facendo trapelare la notizia ma solo dopo qualche mese.
Errore perché doveva fare come la Swiatek,fermarsi e chiedere il giudizio velocemente senza aspettare un anno.Non ci sarebbe stato tutto sto casino e non avrebbe contro centinaia di colleghi tennisti.Anche se Jannik non lo dà a vedere,lo so che lui ci tiene tanto ad essere considerato un collega tennista pulito e onesto e amico di tutti.Ma questo ormai non è più realizzabile perché tutti lo considerano in maniera negativa,iniziando da Djokovic e finire a Zverev.Anche Wawrinka e De Minaur,tipi tranquilli di solito: allucinante.Ormai i danni di questa storia vanno oltre i 3 mesi di sospensione,penso e chissà fino a quando andrà avanti questo massacro.Era meglio rischiare l’ anno di squalifica o essere giudicato innocente,una via di mezzo non è stata ne accettata e ne tantomeno tollerata.
Ahahahah!
essere a favore o contro sta diventando una questione di fede ma in un periodo storico dove prevale il relativismo tutto può essere opinabile, anche la parola del padreterno. Forse è meglio così. Riguardo a wada – sinner (vicenda kafkiana). Ho come l’impressione che per spiegare il comportamento di wada, vada (ahah) riletta la famosa favola “la rana e lo scorpione” con wada nella parte dello scorpione. Saluti
..informato sentendo la ricostruzione di Ferrero e di Bisti e in particolare quest’ultimo aveva colto pianamente la situazione compreso il rischio che la wada facesse ricorso anche se riteneva che forse avrebbe evitato visto che al massimo avrebbe portato a casa una squalifica di pochi mesi..infatti e
Che vuoi che ti risponda?? Ma hai capito di chi stiamo parlando????
Non facciamo le pulci a Zio Toni, del resto a parte le sentenze e i comunicati da dove si ottengono le ìnformazioni? Dai media che raramente riportano in modo approfondito e çorretto i fatti..all’inizio io mi ero inf
Perché, pensi che non risponda?…era un semplice curiosità.
Chissà, mi farebbe piacere se rispondesse in modo preciso e netto a quelle 3 domande. Mi basterebbe che rispondesse anche con un SI o con un NO.
Voglio capire bene come la pensa. Aspetterò.
concordo. Ti riferisci a TUE quando scrivi di AUT? se sì la questione è la tutela della privacy che permette l’anonimato. Saluti
Ma ti piace perdere tempo? Lascialo perdere.
Tu lo hai detto! Cit.Gesù
1. Argomento troppo grande e comunque non decido io cosa è doping. I regolamenti sono là apposta. In generale, è un favoreggiamento della prestazione e non implica sempre e necessariamente l’uso di sostanze chimiche.
2. Non posso sapere se lo ha assunto volontariamente ma i fatti dicono che il suo team disponeva, poco chiaramente, di tale sostanza.
3. Le sue vittorie sono tutte sue ed è chiaramente un atleta formidabile anche se vagamente imperscrutabile e direi anaffettivo e anempatico.
ciao
In pratica quando dicevo che dietro a Wada c’erano interessi politici e colleghi che spingevano per eliminare Sinner con una sanzione di 1/2 anni, non ero lontano dalla verità, come la loro tattica di logorare e deconcentrare Sinner anche con l’aiuto della stampa straniera e dei suoi colleghi ma….Sinner ha continuato a vincere mettendoli tutti in difficoltà, dopo un anno Wada sapeva che non era più credibile e ha cercato un compromesso, c’era la possibilità che venisse assolto totalmente, ma gli avvocati di Sinner, probabilmente anche loro sotto pressione, si sono allineati a Wada e ai poteri forti per convincere Sinner ad accettare
Magari tutti e due….
@ andrewthefirst (#4325389)
Mi sono convinto che non puoi essere così stupido sei solo in malafede…o no?
Grande Toni!
un altro da ricovero….
ma lascia perdere quello la: è un altro da ricovero…
Jarry e Tabilo d’ogni tanto vanno alla Magica Fontana di Prete Gianni (cit. Martin Mystere)
Non so se è così, ma la mamma di Saretta che inavvertitamente lascia le pastiglie contaminanti incriminate vicino al tagliere della sfoglia per i tortellini, è stata considerata per certi versi… “staff” della figlia, che pure è stata penalizzata per “contaminazione accidentale o inconsapevole”… 😉
Forse c’è attinenza… 🙂
(P.S.: “nè” con accento…)
Lo Zio vuol mantenere buoni rapporti col Numero 1 per interesse, vedi mai che in futuro non partecipi a qualche esibizione organizzata dallo zietto.
Non le ho viste qui e forse ho cercato male io, ma secondo me sono fondamentali anche le dichiarazioni di Ross Wenzel di qualche giorno fa. Il General Counsel della WADA ha detto, fra l’altro “l’investigazione é stata approcciata scientificamente… WADA ha consultato diversi esperti con lo stesso risultato. Le due positività del marzo 2024 non sono compatibili con il doping intenzionale, nemmeno attraverso Micro-dosaggi…. Sono stati controllati tutti i campioni dei test sostenuti da Sinner nei 12 mesi precedenti alle due positività del marzo dello scorso anno… La risposta da parte di tutti i laboratori su un numero così grande di campioni é stata che non é stata trovato nulla. Qualsiasi cosa la gente possa pensare di questo caso, é chiaro che quest non é un caso di doping o comportamento scorretto”
Questo lo dice il General Counsel della WADA, non “uno che conosce bene Sinner e sa che é un bravo ragazzo”.
Questa cosa l’ho copiata su One Note ed é mia intenzione incollarla sul forum ogni volta che leggeró una baggianata sulla “verità del processo che é diversa dalla verità fattuale” o altre amenità del genere.
Prego
Come dire era è quasi incinta…
Avanti il prossimo…
Domanda 1: cos’è il doping per te? Non per i regolamenti , per te.
Domanda 2:
Sinner ha secondo te assunto Clostebol volontariamente per migliorare le sue prestazioni?
Domanda 3: le vittorie successive alla positività sono frutto di miglioramento artificiale di prestazioni o lui si è dimostrato più forte?
Ha ragione toni nadal.
@ Betafasan (#4325407)
Porca! …NADAL
Senz’altro Baddl aveva delle autorizzazioni… esenzioni!
Qualcuno non proprio pulito ntl circuito: O SEI PULITO O NO!
La butto là..Jarry? che però poi è stato assolto…mah! mistero
Incredibile ma ci è cascato anche zio Toni. “È vero che che dicono che ad altri giocatori, che non erano numeri uno, è stata applicata una sanzione….”.
Il bello è che non è affatto vero. Per contaminazione accidentale da contatto non è mai stato condannato nessuno. Tutti i casi di squalifica riguardano atleti che hanno assunto medicinali, sostanze o integratori che, in teoria, non avrebbero dovuto contenere sostanze vietate (o che comunque non erano segnalate sulla confezione o sulla bottiglia), ma poi in realtà sono risultati contaminati. Ci sono molti esempi più o meno noti (Halep su tutti, ma anche Swiatek, Jarry ecc.). È chiaro che questo è un caso completamente diverso da quello di Jannik che non ha assunto proprio nulla. In quei casi la squalifica è giusta e va graduata in base al livello di negligenza, che certamente sussiste, perché l’atleta è responsabile di ciò che assume, mentre nel caso di Jannik e di altri atleti contaminati accidentalmente per contatto, non vi è colpa ne negligenza, e infatti sono stati sempre tutti assolti.
Clicca qui per visualizzarlo.
Ma allora sarebbe bastato convocare quelli che lo conoscono personalmente e sarebbe stata chiara la sua innocenza!! Ah no, peccato il procedimento si era svolto a porte chiuse ed è stato conosciuto mesi dopo…peccato però
Zio Toni ha perfettamente ragione. Credo che tutti fossero d’accordo che Jannik è innocente e non andava squalificato, tranne la Wada e (forse, ma non lo sapremo mai) il TAS. Io ho sempre argomentato per l’innocenza di Jannik, ma la vita vera è un’altra cosa, nel senso che finché si scrive su un blog è una cosa, ma quando poi devi davvero andare in tribunale è un’altra, però dispiace che di fronte alla Realpolitik si sia sacrificata l’innocenza di un atleta, che andava anzi gridata forte davanti al TAS, e che probabilmente avrebbe portato alla vittoria.
wada chiede la punizione per salvare la credibilità di wada, in un momento dove la reale efficienza di wada è messa in discussione anche da un Oronzo come me. “EEEElooonn vieni che c’è la nuova puntata di SPRAY STORY…EEELOOON piantala di mandare piccioni viaggiatori in Germania, come escono muoiono asfissiati…EEEELOOOOON!” saluti
Kyrgios grande attrazione per il circo su erba, con specialità salto su gobba.
La WADA era in cerca del sangue come Dracula, ha spolpato Jannik ed ora son tornati nella loro tana felice, non hanno nessuna utilità per l’antidoping.
La maggior parte dei giocatori non capisce neanche un testo scritto ma vivono la loro inferiorità grazie alle sconfitte sul campo, Jannik tornerà a sculacciarli già a Roma, De Minaur deve arrivare a 18 e battere Gaudio.
Tra l’altro vorrei capire quanti chiacchieroni beneficiano delle AUT, quelle sarebbero cose interessanti, se c’è una media di malati cronici superiore alla media della popolazione.
Zio “ermetico”, ma chiaro nei concetti. 😉
Già chissà a chi alluderà?
da altre fonti pare che abbia detto alcuni tennisti non proprio puliti…..quindi peggio ancora di non proprio irreprensibili.
A chi si riferisce con il “alcuni non proprio irreprensibili”?
“qualcuno non proprio irreprensibile”…. chissà a chi si riferiva…grazie zio…
Bella Zio