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Muller stizzito per un controllo antidoping “notturno”
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“Test antidoping quando finiamo a mezzanotte… dai ATP Tour”. Con questo messaggio Alexandre Muller ha espresso sul social X tutta la sua stizza per esser stato sottoposto ad un controllo anti doping praticamente notturno, dopo aver terminato molto tardi la sua partita al Rio Open negli ottavi di finale. Del resto regolamenti anti doping prevedono anche questa opzione, indipendentemente dall’orario in cui termina un match della sessione serale.
Doping test when we finish at midnight .. come on .. @atptour
— Alexandre Müller (@Alex2Mumu) February 21, 2025
Il francese sta vivendo una eccellente settimana al 500 di Rio, iniziata con la vittoria sul giovane talento Fonseca e quindi proseguita con la bella affermazione su Etcheverry nell’ultimo incontro di ieri. La partita è terminata tardi e proprio dopo l’incontro Muller è stato chiamato per un controllo antidoping, ritardando ancor più il suo rientro in hotel per riposarsi in vista dei quarti di finale dove se la vedrà con il quarto del seeding Francisco Cerundolo.
Muller è attualmente al n.60 del ranking ATP, nella miglior fase della sua carriera. Ha toccato il proprio best al n.56 ad inizio anno dopo aver vinto il torneo di Hong Kong, suo primo titolo sul tour maggiore. In passato ha rivelato di soffrire della malattia di Crohn, con severi problemi intestinali che spesso lo debilitano a livello di forze e resistenza.
Mario Cecchi
TAG: Alexandre Muller, antidoping
la storia dei nuotatori cinesi è stata montata ad arte in funzione anti WADA; sono stati tutti trovati positivi alla stessa cosa lo stesso giorno e solo lì; classico esempio di contaminazione alimentare; chissà perché nessuno ricorda gli oltre 250 calciatori under 17 del mondiale in Messico positivi per la stessa sostanza e tutti quanti assolti per contaminazione accidentale. Magari siccome c’è di mezzo la Cina per qualcuno fa più rumore.
Fa parte integrante del codice Wada lo standard per il Testing che è anche bello corposo (90 pag.)
https://www.wada-ama.org/en/resources/world-anti-doping-code-and-international-standards/international-standard-testing-and
Ci sono sostanzialmente 2 tipi di controlli: in gara e fuori gara.
“In gara” significa subito prima o subito dopo la fine della gara (non durante…), a discrezione dell’ispettore e del tipo di sport o anche su richiesta del giocatore quando gli viene notificato il prelievo. Praticamente sempre, nel tennis, si sceglie alla fine della gara.
Per i controlli “fuori gara” il giocatore deve comunicare e aggiornare il luogo dove si trova OGNI giorno e deve indicare, per ogni giorno, a sua scelta, un intervallo di 60 minuti fra le 6 e le 23 in cui si rende disponibile per il controllo.
Quello che mi stupisce molto è che non venga diffuso il NUMERO di controlli a cui sono sottoposti i singoli giocatori in un anno.
Mi stupisce ancor di più che Sinner o Wada NON dicano quante volte è stato controllato da aprile 2024 ad oggi. Tutti i “dubbiosi” sarebbero immediatamente zittiti o no ??
Parecchio tempo fa avevo trovata una tabella con il numero di controlli effettuati nell’anno 2019 su tutti i tennisti da parte di ATP/WTA, poi delegato a Itia (solo a livello internazionale)
Ricordo di aver cercato dati analoghi sia per gli anni successivi che per i precedenti, senza trovare nulla.
Numero di controlli dei primi 3: 29 Federer, 29 Nadal, 24 Djokovic – e poi, tra i tanti: 29 Fognini – 23 Seppi – 22 Errani – 16 Kyrgios – 3 Musetti – 1 Sinner
https://drive.google.com/file/d/1ZnRtQlKkNBYEtkN6eL44OoD4syPDv_hQ/view?usp=sharing
È una pagnotta?
Hanno annusato un sudore strano e lo hanno controllato! 😆
DOCUMENTO TECNICO PER I CONTROLLI E LE INVESTIGAZIONI.
Art 1.9
Il controllo antidoping si svolge tra le ore 06.00 e le ore 23.00, a meno che … (ii) non sussistano validi motivi per effettuare il controllo durante la notte (ovvero, tra le ore 23.00 e le ore 06.00). Peraltro, il principio fondamentale di cui all’art. 5.2 del Codice WADA è che l’Atleta … pertanto, non può rifiutarsi di sottoporsi alla sessione di prelievo …
L’atleta ha l’obbligo di comunicare la propria posizione, per agevolare gli eventuali controlli antidoping.
Poi posso citare la questione Chris Horner, una barzelletta (se qualcuno ricorda).
Sei sicuro di questa posizione?
Rientrano nella privacy dell’atleta i risultati dei controlli, ma il numero dei controlli stessi di per sé non sono neppure una questione che riguardi l’atleta, ma di come agisce su quell’atleta il sistema antidoping.
Non vedo motivo perché si debba nascondere l’operato dell’antidoping per capire se c’è imparzialità e per permettere un paragone tra sport differenti.
@ Betafasan (#4322787)
Ma anche no
Anche Zverev? Lui una malattia seria ce l’ha davvero. Non mi sta simpatico, ma alle volte mi ricordo che ha il diabete di tipo 1 da quando era bambino e provo molta ammirazione. Un esempio incredibile di vita per tanti pazienti
I controlli antidoping, permettimi, sono un fatto personale, per cui non devo informare nessuno, neppure se risulto positivo, checchè ne dicano l’Ipermuride Serbo e l’Australopiteco.
Muller secondo me non è perseguitato, evidentemente gli piace fare la vittima, ora che lo conosce qualcun’altro oltre al suo allenatore e la sua fidanzata.
Le esenzioni sono il sale dello Sport e la Privacy è Sacra.
Nel senso che emanava un buon odore? 😉
Muller famosamente dichiara di soffrire di Crohns. Ma insomma si sa, quasi tutti i top 100 sono persone molto malate, affette da terribili patologie autoimmuni, gravi carenze ormonali o seri disturbi del neurosviluppo.
Al di la delle battute (mie per esempio) e delle considerazioni, che se NON supportate da conoscenza approfondita della materia (sempre io), rimangono sul piano delle mere ipotesi/opinioni. La questione doping è un gigante, inestricabile, insieme di nodi che si annodano su di loro. Per dirla breve una questione moooolto complessa da sciogliere. Ho provato a leggere questo link, che non so nemmeno se è ancora valido. E ho mollato alla terza pagina.
https://www.coni.it/images/documenti/antidoping/normativa/NORME_SPORTIVE_ANTIDOPING.pdf
Mi sa che non sono il solo, compresi i professionisti ad avere una conoscenza superficiale della questione. Saluti
Ma chi ha detto che è stato svegliato alle 4?
Neanche questo è vero. Con certi microdosaggi, 4, 8 o 12 ore possono fare tutta la differenza. Specie quando si parla di epo et similia.
Vogliamo SAPERE CHI HA LE ESENZIONI E PERCHÉ!!!
Ti svegliano??? Ma che hai capito? Normale controllo post-match, solo cge l’incontro è finito molto tardi quindi era di fatto notte.
Sarà stato beccato in fragrante?
Esatto , ottima osservazione.
Rendiamo pubbliche le esenzioni mediche….
Per forza di cose ci devono essere controlli antidoping a sorpresa, ma direi che a volte si passa decisamente il limite…
@ PensiamociBene (#4322759)
Pubblici i controlli antidoping la vedo difficile perche’ secondo la stessa procedura , i laboratori che esaminano NON sanno di chi sono i campioni che stanno esaminando.
Piuttosto dovrebbero essere pubbliche le esenzioni mediche dei singoli atleti. Che poi era il metodo Amstrong..
E’ davvero strano che Alexander Muller si lamenti dell’antidoping in modo pubblico per la seconda volta.
L’anno scorso ha sbottato dicendo: “Basta con i controlli antidoping ogni settimana, se fossi dopato non perderei ogni volta al 1° o al 2° turno”.
Qui sarebbe necessario fare chiarezza perché io non sto dicendo che Muller ha qualcosa da nascondere. Sto dicendo che vorrei capire se e come c’è una persecuzione contro di lui, e per quale motivo, oppure se tanti tennisti subiscono tanti controlli e in modo un po’ troppo irrazionale ma lui è l’unico che ha la personalità per esporsi in pubblico.
Non mi intendo di queste cose, ma io gradirei che fossero pubblici tuti i controlli antidoping per capire se e quali atleti sono più controllati di altri, e mi piacerebbe anche un raffronto con altri sport per farmi un’idea più chiara della situazione. Senno qui ci sono troppe cose di cui siamo tenuti all’oscuro e questo ci impedisce di avere un quadro reale della situazione.
Inutile dire che queste informazioni dovrebbero darla i giornalisti, essendo questo il loro mestiere.
“Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà” Matteo 24:42-43
Questi dell’antidoping si credono degli inviati del padreterno. Saluti
Ma infatti!
Credo che l’atleta, che ricordiamo essere come tutti gli atleti al centro dello sport, avrebbe diritto a un trattamento più umano e intelligente!
Poi la wada lascia 21 nuotatori cinesi senza aver fatto nulla…
🙁 🙁
Concordo.
Se hai assunto qualcosa sei positivo sia a mezzanotte che alle 8 della mattina dopo.
Vergogna.
Finisci di giocare a mezzanotte, ti svegliano alle 4 per un controllo antidoping. Il riposo, per un atleta, è parte fondamentale del recupero. Che sia per questo, che è infastidito? Che gli facciano il controllo appena finito il match e appena si sveglia al mattino, cosa cambierebbe?
Patetici
Non esiste una normativa che preveda i controlli antidoping solo entro certi orari, mi sembra di capire che non c’è proprio una norma a tal proposito. Quindi, perché lamentarsi? Non mi pare che per fare un pò di plin plin e una punturina al dito ci voglia chissà quanto tempo. Mi sembra eagerata la reazione di Muller.
I controlli antidoping sono una barzelletta… Concordo con il rispetto dell’atleta. Ps: devo capire perché un ciclista di 2ndo livello “bara”, ma un calciatore di 2ndo livello, che guadagna 100 volte di più non lo farebbe.
In pratica se l’è fatta sotto.