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Dalla racchetta alle interviste”: Camila Giorgi riappare a Buenos Aires come giornalista. Delray Beach, la racchetta di Shevchenko si spezza come un Lego. Rotterdam premia il metodo Lopez: ‘Con Alcaraz lavoriamo sulla persona’ (Video)
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![Camila Giorgi nella foto](https://static.livetennis.it/photo/Giorgi_311.jpg)
Si torna a parlare di Camila Giorgi, ma in una veste completamente nuova. Dopo il suo improvviso allontanamento dal tennis professionistico e il successivo annuncio del ritiro, l’ex tennista italiana è riapparsa all’ATP di Buenos Aires 2025 in un ruolo inedito: quello di giornalista, realizzando interviste per i canali ufficiali del torneo a giocatori come Sebastian Baez e Guido Pella.
Buongiorno da Camila Giorgi, presente ieri a Buenos Aires in qualità di intervistatrice 😅
(Certo però che quei "sí me acuerdo, partidazo!" mi fa troppo venire in mente il famoso "I don't follow tennis" 😂) pic.twitter.com/FyqbKZfaf4
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) February 11, 2025
Nel frattempo dal torneo di Delray Beach arriva un’immagine curiosa: la racchetta Babolat di Alexander Shevchenko si è letteralmente spezzata in due parti uguali dopo essere scivolata dalle mani del kazako durante un servizio, separandosi nettamente tra manico e telaio come se fosse un pezzo di Lego. Un evento raro nel circuito professionistico, dove le racchette si rompono solitamente solo per gesti di stizza dei giocatori.
Shevcenko vs Mmoh pic.twitter.com/RuspFHkPAo
— Instant Highlights (@InstHighlights) February 11, 2025
A Rotterdam, invece, Samuel Lopez ha festeggiato il suo debutto ufficiale come secondo allenatore di Carlos Alcaraz con una vittoria. Intervistato da Eurosport, Lopez ha rivelato i segreti del lavoro con il murciano: “Abbiamo insistito molto sul fatto che rimanesse se stesso. Che avesse chiaro cosa deve fare, le sue routine, la sua attitudine, che questo fosse al di sopra di tutto. Preoccuparsi molto di questo e non tanto del tennis per, da lì, costruire Carlos Alcaraz. Ci sta riuscendo. Era uno degli obiettivi che ci siamo posti nella pre-stagione.”
“Le cose non sono facili”, ha aggiunto Lopez, “ma questa settimana abbiamo fatto un altro passo avanti. Dobbiamo continuare su questa strada. Anche se non è in un’età avanzata perché è molto giovane, ha già delle esperienze tennistiche che lo aiutano a conoscersi sempre meglio.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Alexander Shevchenko, Camila Giorgi, Samuel Lopez
Non capisco l’astio verso Camila:ha fatto la sua(!) vita,con dei picchi in entrambi i sensi,ha sempre concesso poco perché è fatta così,preferisce il filtro dei social all’esibizione schietta di sé.
A me ha divertito e tennisticamente anche irritato,come molti giocatori ma amen,tutto passa.Nuovi protagonisti e nuove “tensioni” e va bene così.
Sempre stata strana questa ragazza, pensavo fosse schiva e timida, ma quando si è concessa un intervista vera su Canale 5 ho avuto la conferma che è proprio strana e veramente povera di contenuti.
E’ stata un pò una delusione ma fondamentalmente chisse, è anche più argentina che italiana
In effetti fate attenzione: a volte l’elusione fiscale per convenienza può essere peggio della pur grave evasione fiscale! Un elusore residente altrove sarebbe meglio non tentasse di dare lezioni moraleggianti alla pur non celestiale Camila.
“Dalla racchetta alla marchetta” e vabbè, sempre palle si rifilano… e lei lo fa sempre con eleganza
hai ragione, dimentichiamoci questa bellissima ragazza, che giocava e vinceva, prima degli infortuni, contro valchirie e toresse dell’est e americane, elegante e corretta in campo. Anzi, facciamo così: dimenticatela tu, perché invece io la rimpiango, nel bene e nel male, per tennis, grazia e bellezza. Resta la 4 italiana di sempre, dopo Francesca, Flavia e Jasmin per importanza di titoli vinti, di tutta la storia del tennis italiano.
forse stai parlando dell’unica tennista non residente a Montecarlo? Quella dei sedicenti onesti è una storia trita e abusata, l’onestà delle persone si vede solo difronte alle tentazioni, non certo per autoreferenza. Cristo vide il diavolo tentatore dopo 40 gg di deserto, vedremo gli onestoni come te come si comporteranno in caso di tentazione.
ci sono tanti bravi psicologi per certi complessi, intendo quelli di tanti frequentatori di questo blog nei confronti di Camila, se non bastassero gli psicologi anche gli psichiatri vanno bene.
ovvio che tu e la famiglia Giorgi siate due culi una mutanda, tanto sei informato.
Che Diva!
A lot of kisses!
La Giorgi sfrutta la sua pluri appartenenza a vari contesti linguistici: Francese, Spagnolo, Inglese,Italiano. Una cittadina del mondo non classificabile con i nostri parametri limitati e inserirla nel mero contesto dell’ Italtennis è fuorviante.
Più della racchetta di Shevchenko mi ha colpito e favorevolmente impressionato (anche nell’intervista finale) il tennis deciso e la capacità di Mmho di recuperare il secondo set e battere un tennista niente male qual è l’ex russo
certo, scherzavo
Mamma mia, non si estingue il livore contro la povera Camila, livore che pretende anche di zittire i più normali e comprensibili segnali di apprezzamento da parte di chi ha condiviso favorevolmente le sue belle vittorie, il suo tennis essenziale ed esteticamente piacevole, la sua presenza sempre curata e dinamica in campo, il suo sorriso timido…e che processo alle intenzioni!! Ma avrebbe giocato così tanto non avendone avuto voglia? Ha iniziato giovanissima battendo le più grandi e vincendo un 1000 in età più matura, scendendo in campo sempre con un atteggiamento fiero, un dinamismo e una cura estetica che non hai se affossata dall’obbligo o dalla depressione…una luce che non ho mai trovato in altre davvero depressive asservite alla vittoria, beccatevi le facce della Pegula, Swiatek, Ribakina etc.etc…Camila ha utilizzato coerentemente il suo gioco che le apparteneva al di là del rendere al padre fumino la normale soddisfazione filiale, gioco di cui gli haters dimenticano i risultati eclatanti (non so quante hanno imposto un 60- 60 alla Stephens e tutto il resto, Sabalenka e Sharapova comprese), fino a che il fisico l’ha sostenuta, come è normale fare nel tennis…per il resto, io sono più irritata e preoccupata da come i politici utilizzano i miei contributi fiscali che da quelli versati da Camila cui comunque avrà dovuto ottemperare …infine, la natura l’ha dotata di una bella presenza e solarità ed eleganza che le hanno assicurato simpatie sul campo e opportunità anche nel campo della moda, adesso giustamente in attività televisive che richiedono misura ed immagine: ma perché non dovrebbe utilizzarle, per fare un piacere a chi la odia per motivazioni incomprensibili, tanto più adesso che è libera dalle tensioni agonistiche e che sicuramente può essere più loquace e serena nelle vesti di graziosa e immagino gradita intervistatrice di colleghi che non l’avversano come i furenti utenti di LT
Ma quale giornalista, ha fatto una marchetta pubblicitaria
Eh già,tutto vero, assolutamente.Mah,io prendo in mano un telaio odierno e non mi dice nulla,la sensazione è che non ci sia alcuna “emozione” in quell’oggetto;prendo una Pro Staff(85,88,90,larghead 125), o comunque un telaio boxed e c’è un qualcosa.
PS Purple :a completare la mia collezione Kneissl (White Star,Pro,Vario gialla…quasi introvabile) mi arriva la Boron,quella bordeaux.
Colpa anche dell’ alleggerimento eccessivo delle racchette attuali. In una racchetta da 300 grammi viene tolto materiale soprattutto nella zona del manico e steli. Un caso a parte erano le babolat con Cortex, è capitato spesso si rompessero dove era posizionato il Cortex subito sopra il manico. Una head Prestige o una prince graphite da 350 grammi erano praticamente indistruttibili, c’era tanto materiale in più
gli è scivolata di mano per il sudore.
Ma quali rimpianti?… Sembrate tifosi di una squadra di calcio, seguendo solo la propria… Basta, per favore… Obnubilatela
Dopo, gli è scivolata di mano e si è disintegrata colpendo il terreno.
Può succedere,raro ma non impossibile.Purtroppo il controllo qualità lascia a desiderare anche nei grandi marchi.Telai retail e pro stock presentano questi problemi,le Pro Room ovviamente molto meno.
In fondo se una racchetta top di gamma costava almeno 500.000£ nel 1984 (o addirittura più di 1.000.000£ ,Prince Boron ) ed oggi le si trovano sui 170€ un motivo c’è.Come le palline: si compravano le Tretorn perché con 11.000£ ne avevi 4 e non 3,ora se cerchi un tubo sta a 7€ circa. Alla faccia dell’inflazione.
Bellissima battuta! Chissà se sarà una delle tante ladre che mai restituirà quello rubato ai contribuenti onesti.
niente warning per “racket abuse”?
A questo punto può puntare a diventare ministro delle finanze!
Dal video non ho capito se la racchetta si è rotta al contatto col terreno o prima.
La versione giornalista straccia la versione tennista, brava Camila.
Mio figlio alto 1,93 durante un torneo, servendo una prima di servizio gli è rimasto in mano solo il manico, il cuore della racchetta è volata oltre la rete ….tutti a ridere, ho controllato la racchetta pensando che era crepata da prima, ma con mia sorpresa la rottura è stata netta nessuna crepa visibile ( normalmente la crepa è più scura rispetto alla successiva rottura) la racchetta era nuova usata una decina di ore, ricomprata stesso modello per non cambiarle tutte, usate per un’anno senza nessun problema
A Rotterdam hanno lavorato sul fatto che non ci fosse Jannik…
Altro che palle… 🙂 🙂
la regina della contraddizione, non le piaceva fare la tennista e aveva i colpi migliori, non le piaceva essere intervistata e ora fa le interviste…
Chissà che in Spagnolo si esprima più fluentemente che in Italiano perché, se a porre domande dovesse sfoggiare la stessa loquacità che aveva nel rispondere, … siamo a posto!
Bella la racchetta rotta così.Accadeva con le flessibilissime Wip Panatta Autograph (forse perché l’azienda trattava tubolari in acciaio e non legno,mannaggia Adriano!) e alle bellissime Tad Davis,forse tra le più belle racchette in legno mai prodotte (ne ho una decina) ma alcune davvero delicate.
Che non si confonda la timidezza col senso di sprezzante superiorità…
Che rimpianti per la Camila tennista
Lei,che timidissima rispondeva in monosillabi,a cui non piaceva parlare sul tennis,e guardava il Signor Giorgi (che faceva da gobbo dietro la camera dopo una risposta),per conferma che non avesse detto una cosa da non dire.
Sempre avuta la sensazione che la giorgi non abbia mai voluto fare la tennista. Non conosco la sua storia fin dall’inizio ma è palese come in tutta la sua carriera, tante cose, tanti clichè sul suo conto dal suo modo di giocare al suo carattere chiuso e schivo siano stati forzati ad una vita che non era quella che camila sentiva sua. Tutto per compiacere il padre.