Alcaraz e la prima volta a Rotterdam: ‘Le palle diverse sono un problema per tutti’
Carlos Alcaraz ha debuttato con successo all’ATP di Rotterdam, superando in tre set il padrone di casa Botic van de Zandschulp. In conferenza stampa, il campione spagnolo ha analizzato la sua prestazione mostrando il consueto sorriso, nonostante il raffreddore e le condizioni di gioco non semplici.
“Sapevo che sarebbe stato un match complicato, perché il primo turno di un nuovo torneo non è mai facile. Ero convinto che Botic, con tutto il pubblico dalla sua parte, avrebbe mostrato un ottimo livello di tennis”, ha commentato Alcaraz. “Sono felice di aver superato questa sfida difficile e di avere l’opportunità di migliorare ancora nel prossimo turno. La mia prima volta a Rotterdam sta diventando speciale.”
Sulla chiave del match, in particolare dopo aver perso il secondo set, lo spagnolo ha evidenziato l’importanza dell’aspetto mentale: “La chiave è stata rimanere concentrato, specialmente nei momenti di difficoltà quando ho dovuto fronteggiare palle break. Ho avuto fiducia in me stesso e nella possibilità di mostrare il mio miglior tennis.”
Alcaraz ha speso parole di elogio per il suo avversario: “È un giocatore molto completo. È veloce, ha ottimi colpi ed è fisicamente molto preparato. È pericoloso perché non sai mai come può sorprenderti: può tirare fuori colpi incredibili. Sono contento di vedere che questo tipo di giocatori devono mostrare il loro miglior tennis per provare a battermi.”
Riguardo alle condizioni di gioco a Rotterdam, il murciano ha notato alcune particolarità: “Gli allenamenti mi hanno aiutato ad adattarmi, ma è stato complicato. Le nuove palle, tutto sembra molto veloce… e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ difficile giocare in modo aggressivo. Ma non voglio lamentarmi, si può comunque esprimere un buon tennis.”
Sul tema delle diverse palle utilizzate nel circuito, Alcaraz ha espresso preoccupazione: “L’anno scorso ci sono stati molti infortuni, molti giocatori con problemi al gomito o alla spalla. Devono cambiare qualcosa. So che lo faranno. Ogni settimana abbiamo palle diverse, condizioni diverse, quindi è complicato adattarsi.”
Infine, sull’assenza del suo storico coach Juan Carlos Ferrero, ha rassicurato: “Non è un problema, ovviamente mi piace passare tempo con Juan Carlos, ma anche Samu è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce perfettamente, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla.”
Francesco Paolo Villarico
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Il problema è che la qualità scadente la troviamo nelle palline da torneo che dovrebbe essere migliori. Se fanno da schifo quelle figurarsi le altre.
Bisogna solo convincere le aziende a dismettere i sistemi produttivi di scarsa qualità che hanno implementato durante il covid.
È cosa ormai arcinota che il punto di discontinuità è stato quello.
Ho provato ne nuove dunlop nella confezione cartonata e ho avuto una impressione leggermente diversa, forse qualcosa sta cambiando.
Se non tutte le palline sono uguali,e c’è ritrosia nell’adeguare i setup,va da sé che non tutte piacciano in egual modo .Pensa se tu cambiassi,se giochi,le corde ogni settimana: magari non te ne accorgi mai forse si e per adeguarti compiresti dei piccoli accorgimenti (liftare di più o di meno, chiudere diversamente il colpo ecc) ma un conto è farlo a ritmo basso e per 2/3 ore a settimana,un conto farlo per tutte le sessioni di allenamento oltre ai match,le ripercussioni sul fisico sono inevitabii.
È un tennis codificato,tutto dev’essere prevedibile tranne il meteo e le scelte avversarie.
è paura di infortunarsi, non c’è dubbio. il cambio di palla provoca vibrazioni diverse nel braccio e nel gomito del tennista, che sopperisce cambiando tensione corde o il grip al manico. non sempre si riesce a farlo nel modo migliore, e quindi 1 continuo cambio di palline espone i tennisti a piu’ frequenti episodi di epicondilite ed epitrocleite
Perché non le cambiano con più frequenza?
Non penso che non abbiano i soldi per pagarle.
Si, si d’accordo, tutto giusto… ma il mio dubbio riguarda la lamentela del giocatore. Un Alcaraz secondo te perchè si lamenta delle palline? Perchè con le nuove palline non riesce ad esprimersi come vorrebbe o ha paura di infortunarsi?
Perchè lamentele nell’ultimo anno ce ne sono state tante e per mille motivi. Non riesco a capire qual’è il motivo principale di queste lamentele.
Strano che non si sia lamentato del cambio dei riflettori e dei rotoli di carta igienica…
c’è chiaramente un problema di palle scadenti che sono gatti bagnati dopo du scambi e qui si parla di sinner… ..
Alcaraz è in crisi di risultati,se non mette la testa a posto scivolera ‘ presto fuori dalla top 10…
Sicuramente non in conferenza stampa. Anche quando certe cose lo ostacolano preferisce non parlarne in pubblico (vedi a Montecarlo dove ha sorvolato sull’arbitraggio, o a Bercy per l’orario assegnatogli, o in tutti i casi in cui i campi erano troppo lenti, come a IW, suscitando le critiche dei vari Medvedev ma non le sue).
Il suo mantra è lavorare e migliorarsi e del resto a che vale lamentarsi in pubblico… Gli altri avranno anche bisogno di giustificare le loro prestazioni deludenti, lui no visti i risultati.
Ovviamente ci sono contratti pluriennali stipulati con le varie aziende cui negli anni è stato chiesto,per limitare la velocità aumentando il numero degli scambi,di produrre palle meno veloci.Le superfici,ora con più grip (basta vedere l’usura delle scarpe), fanno si che una palla venga colpita più volte prima della sostituzione,e le rotazioni estreme le “gonfiano” rendendole ancora più soggette alla resistenza dell’aria. I problemi sono dovuti alla mediocre qualità delle palline da torneo (ma anche quelle da negozio come vediamo tutti) e a quanto dicono i professionisti al cambio di queste da torneo a torneo. Tendenzialmente pochi sono gli adattamenti in termine di tensione dei giocatori (alcuni differenziano se si gioca la sera ad esempio) e quindi stesso piatto corde ma impatto diverso diventa nella ripetitività anche traumatico.
Soluzione ? La qualità innanzitutto e poi magari usare stesse palle su terra sudamericana,su quella europea,su hard usa in primavera, in estate magari altro,su terra europea, su indoor/outdoor ecc.
Zverev aveva già spiegato tutto, hanno semplicemente abbassato di brutto la qualità, come in molte altre cose post covid
che famo?
Ha pure un problema con le palle.Carletto gioca e stai zitto.
Ieri ho visto qualche scambio di Sonego vs Rune: la superficie (o le palle) sembra(no) lenta/e.
E’ curioso, visto che l’edizione di Rotterdam 2024, secondo ultimatetennisstatistics, è stata la più veloce di sempre.
Non ho capito se della questione palline ne parlano per eventuali infortuni o perché, abituati a giocare per anni con palline diverse, si ritrovano ad avere difficoltà col gioco.
Nel primo caso non ho da dire niente, perché se può creare problemi di infortuni sollevo le mani.
Se il motivo è il secondo, non è un problema perché le palline sono uguali per tutti e tutti sono messi nelle stesse difficoltà, e allora si studiano le strategie tecniche e tattiche per superare gli avversari con quello che ti si mette in mano.
Ancora non l’ho ben capito.
E ma che… Palle!
Questo sta sempre a lamentarsi di qualcosa!! 🙁 🙁
Dire che le palle fanno schifo da un po’ di tempo è una cosa buona
ho l’impressione che Sinner non si sarebbe lamentato per le palle, anzi