Rune fa autocritica: “Non ho lavorato abbastanza, ora è il momento di cambiare”
Holger Rune si trova a un punto di svolta della sua carriera. Il talento danese, dopo aver fatto irruzione nell’élite del tennis con una forza dirompente, ha vissuto due stagioni di stallo che lo hanno portato a una profonda riflessione sul suo percorso professionale.
In un’intervista a SuperTennisTV, Rune ha aperto il suo cuore analizzando gli ultimi anni: “Sono stati una grande sfida per me. Tutto è successo molto velocemente nella mia carriera. Vincere quella finale a Parigi-Bercy contro Djokovic è stato bellissimo, ma anche molto stressante. Ho imparato molto da quell’esperienza e ora sento di essere tornato sulla strada giusta.”
Il danese ha ammesso di aver subito il peso delle aspettative: “Ho sentito molta pressione, mi sono lasciato condizionare dalle aspettative che la gente aveva su di me. Ora quella fase è passata. Ho capito che quando sei giovane ci sono molte cose che non sai e devi imparare a reagire nel modo giusto a ciò che accade.”
La sua autocritica è stata particolarmente onesta: “Accetto le critiche della gente e ammetto che nell’ultimo anno e mezzo non ho lavorato duramente come avrei dovuto. Ora lo sto facendo e spero che arrivino i risultati. Ho compreso quanto impegno serve per vincere uno Slam, che resta il mio grande sogno.”
Nonostante la necessità di migliorare, Rune non intende stravolgere il suo tennis: “Non credo di dover cambiare il mio stile di gioco. Guardate Zverev, come è migliorato ultimamente senza modificare il suo pattern tennistico. Prima dell’infortunio alla caviglia era stabilmente top-5, ora ha fatto un ulteriore salto di qualità e sta bussando con più forza alla porta degli Slam.”
“Il mio prossimo obiettivo non è vincere un grande torneo,” ha concluso Rune, “ma massimizzare il mio potenziale e migliorare a livello fisico, mentale e tennistico. Se ci riuscirò, so che arriveranno i successi.”
Francesco Paolo Villarico
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Il nostro fantasioso (visto che ama ganasare alla grande) Holger si è appena preso un 6-1 al terzo set da un coetaneo serbo, siamo in Coppa Davis, che non si era neppure presentato alle qualifiche australiane, credo per evitare le spese di viaggio.
Se questi sono i presupposti per iniziare una stagione che lo porti al top…
Una strategia ce l’ha: i MTO fasulli
Mouratoglu è solo un maneggione, non un coach, uno che sa il fatto suo e si sa fare comprare bene, concordo con chi l’ha fatto notare. Rune non ne avrà alcun giovamento.
Se ti alleni alla pari della tua lingua otterrai grandi risultati…
Il fatto che negli Slam non faccia bene è fondamentalmente perché il suo gioco vive di momenti , non ha tattica tantomeno strategia a lungo termine.
Non serve quindi lavorare di più ma cambiare approccio, mentalità.
La vedo dura per l’età che ha, può migliorare di certo ma il nocciolo della personalità quella è.
Credo che di sentire una certa benevolenza per Rune. Se ci fosse la telecamera quando giochiamo noi circolo avremmo fatto figure molto peggiori
Però su Insta non mi sembra antipatico, anzi..
Forse è proprio la tensione della partita a creargli qualche “scompenso ” emotivo extra
Ma come non Landaluce? O Mensik? O Fils? O Mpetshi Perricard? O Bernet? O Shelton? O Tien? O Gabriel Debru? O Joel Schwaerzler? O Luca Van Assche?
E questo la dice lunga sulla sua chiarezza d’idee…il talento lo hai alla nascita, la testa dei fartela…
Ha parlato di zverev perché non può parlare di sinner visto che ha un’ invidia nei suoi confronti grande quanto l’ universo
Se aumenta i carichi di lavoro rischia più infortuni in un’età che si sta’ ancora formando. Basta vedere Sinner e Alcatraz che si sono spremuti dai 20 anni e uno ha problemi cronici all’anca e l’altro problemi fisici vari spesso e volentieri.
Non so perché ma contro sinner è sempre una rogna
Cahill si libera a fine anno.
Ma ha detto che non vuole più allenare.
Ma speriamo Holger.
Forte sei forte ma puoi essere un gran tennista, ti aspettiamo.
Rune ha battuto Djokovic, ma l’hanno fatto pure Musetti e Nardi, purtroppo senza vincere un 1000 in conseguenza.
Chissà se resterà un successo “unico” nella sua carriera…
Dopo non è riuscito a vincere quasi nulla, neppure i 250 senza top10.
Non vuole cambiare “sistema” di gioco? Allora la pensa esattamente all’opposto di Sinner, che in tal modo è passato dal #10 al #1.
I miglioramenti da raggiungere? Sicuramente possibili sul piano tecnico e fisico, mentre sul piano mentale lo vedo poco predisposto…
Infine c’è la questione del coach: ci vuole qualcuno davvero “forte”, meglio se già affermato con top1-3, se vuole davvero vincere i grandi tornei.
Con Becker (ex #1) ha fallito.
Con Mouratoglou il fallimento è inevitabile: Patrick non ha mai fatto crescere nessuno, ha solo fatto il caddy a Serena e Simona, dopo che avevano già raggiunto il top di classifica e di sviluppo.
Prossimo numero 1 (cit.)
A parte tutto, a parte il suo modo di essere e di comportarsi, bisogna ammettere che gioca bene a tennis, pur avendo diverse pecche di ordine tecnico-tattico. Fermo restando che, per prima cosa, deve mettere a posto la testa, è comunque un competitor scomodissimo anche per i top players e, anzi, non mi stupirei moltissimo se a Rotterdam facesse un acuto.
Io lo seguo su insta, come tanti altri tennisti… gli altri postano 2/3 cose, lui 27…già da lí si vede che ansia e casino c’ha in testa….
Ha fatto l’esempio sbagliato, Zverev è da inizio carriera che si “scorna” per vincere uno Slam ed è sull’orlo di una crisi di nervi perché non ci riesce.. grandissimo tennista e anche corretto, vedendo domenica, ma non lo prenderei ad esempio come tennista che, pur non cambiando sistema di gioco, sta ottenendo quello che vuole.. certo, è al numero 2, splendido risultato