Sinner si è allenato con Alex Bolt (al coperto). Niente allenamento per Djokovic
Allenamenti al coperto e tranquillità, tra ampi sorrisi e concentrazione, questo è stato il programma giornaliero di Jannik Sinner in vista della semifinale di domani (ore 9.30 italiane) contro Ben Shelton. Il n.1 del mondo e campione in carica degli Australian Open ha optato nuovamente per i campi coperti di Melbourne Park per preparare il match che potrebbe aprirgli le porte per la seconda finale consecutiva a Melbourne. Dato la giornata ventosa e umida della capitale dello stato di Victoria, il team Sinner ha scelto di continuare la preparazione allenandosi indoor, in modo da non perdere ritmo e buon feeling sulla palla per colpa del vento. Una scelta dettata anche dalla voglia di restare concentrati e tranquilli, visto che al pubblico non è permesso l’accesso a quell’area.
Ovvia la decisione di allenarsi con un mancino per testare traiettorie e rotazioni che attenderanno Jannik contro Ben. A condividere il campo con Sinner è stato il tennista locale Alex Bolt, oggi n.172 ATP ma con un passato da n.125. Il 32enne di Murray Bridge non possiede un servizio terrificante come quello di Shelton, ma usa bene lo spin ed è un macino “vero” come approccio al gioco. Shelton invece si è allenato con il promettente Cruz Hewitt, figlio del grande Lleyton.
Quello di domani sulla Rod Laver Arena sarà il sesto confronto diretto tra Jannik e Ben: conduce l’azzurro per 4 vittorie a 1. L’americano si aggiudicò il primo, al 1000 di Shanghai 2023 (Sinner non sfruttò un match point), poi quattro successi di fila per il nostro campione, con l’ultimo incontro disputato ancora a Shanghai (6-4 7-6 per Jannik) negli ottavi di finale. Sinner finì per vincere il torneo cinese, battendo in finale Novak Djokovic. Che la storia possa ripetersi?
Invece pare Djokovic abbia disertato l’allenamento previsto, preferendo riposare dopo il problema muscolare sofferto nell’incontro di quarti di finale contro Alcaraz. L’allenamento del serbo era previsto nel primo pomeriggio sul campo 16 di Melbourne Park, ma non si è presentato e nessuno l’ha visto nemmeno nell’area dei campi al coperto, quelli scelti ancora da Sinner. Djokovic affronterà Zverev nella notte italiana (ore 4.30) per un posto in finale.
Mario Cecchi
TAG: Alex Bolt, Australian Open 2025, Jannik Sinner
Gli atleti dormono in camere ipobariche?? Questa non la sapevo. Quindi gli alberghi dove di volta in volta alloggiano sono muniti di queste camere ipobariche?…
@ Tiger Woods (#4297909)
Purtroppo non credo che andrò quest’anno, ai quei tempi abitavo a meno di un’ora di macchina dall’All England, ora purtroppo è un po’ più scomodo per me
gli atleti dormono nelle tende ipobariche, in modo da stimolare la produzione di globuli rossi ed aumentare l’ossigenazione (simula l’alta quota). La camera iperbarica è 1000 volte più complessa e richiede ben altre strutture (tipo ospedale), uno numeroso staff dedicato e ha altri usi (es. camera di decompressione).
@ giumart (#4298185)
Ma infatti, solitamente tu scrivi a casaccio senza sapere NIENTE, tanto per parlar male di Djokovic; forse eri tifoso di Federer, contento tu…
Certo, so che un trattamento in camera iperbarica richiede stretta necessario vigilanza medica. Però, che io sappia, quelli sono casi in cui il trattamento si attua a scopo terapeutico
@ zedarioz (#4297920)
La leggenda narra ANCHE che, quando andava a scuola in bici, sulle salite dell’Alto Adige staccava Pogacar giovane che si allenava per il Tour de France, e quando si faceva 4 vasche in piscina stracciava F. Magnini che si allenava per le Olimpiadi: peccato che non faccia tennis + calcio + ciclismo + nuoto + ecc.ecc.
Non mi risulta che esista trattamento in camera IPObarica
Non lo dire ad alta voce che potrebbero prenderti in parola. Un evento meta-sportivo
IPObarica non iperbarica, dai su…
Ok, confermato che è lecito. Ma chiedevo se ritenete la cosa razionalmente ammissibile in rapporto alla reale finalità dell’ antidoping.
@ giumart (#4297986)
Ribadisco che l’uso delle camere iperbariche è lecito sotto lo stretto controllo medico !
Si veda a pag. 903 della Gazzetta Ufficiale„ n. 277 del 27 novembre 2023 – Serie generale, di cui ne posto il link seguente in formato pdf:
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2023/11/27/277/so/38/sg/pdf
Lui aveva cominciato con la pallacanestro…
Però firma con la destra…
Grazie, mi ero perso questa notizia…
Ma come non vai sulle Alpi svizzere dal palancaro? 🙂
ricorrenza= ricorre
Ma quindi le pratiche con l’iperbarica sarebbero lecite? E se così è, non trovate che sia un’ulteriore cavolata del sistema, secondo cui (per regolamenti astrusi) è perseguibile un atleta nel cui sangue o urina viene trovato col microlanternino un miliardesimo di grammo della sostanza X vietata (ma che per quella infinitesima quantità non da’ certamente effetti dopanti) mentre invece non viene toccato l’atleta che ricorrenza all’ iperbarico che migliorerebbe le prestazioni?
Con Bolt allenamento velocissimo, sotto i 10 secondi e con vento a favore 0.3.
Walden, non lo è più.
https://sport.sky.it/ciclismo/2024/02/08/ciclismo-camera-ipobarica-cosa-e
Giocava molto a calcio da ragazzo, in estate. La cosa curiosa è che a calcio usa prevalentemente il piede sinistro, che è il suo piede forte perché è mancino, caratteristica che spiega anche l’efficacia del suo rovescio nel quale la mano sinistra ha ruolo prevalente.
@ Rovescio al tramonto (#4297856)
La leggenda narra che quando giocava a calcio nella squadra del paese, fu messo fuori squadra perchè dribblava tutti e segnava senza mai passare la palla.
Se facessero una partita di calcio di tennisti, l’Italia sarebbe molto forte. Sonego e Cobolli sono calciatori mancati, Sinner fa i numeri. Forse l’unico che non sembra avere un gioco di gambe da calciatore è Berrettini, ma potrebbe fare il portierone.
Vai anche quest’anno? Io seguirò tutto il torneo.
La generazione della seconda metà dei ’90 può ormai essere definita la generazione semiperduta. Sono rimasti a giocare a livello alto solo Berrettini e Sonego, Napolitano ha avuto un tardivo ritorno, verso i 30 anni, ma al momento è fermo da mesi, dovrebbe rientrare a marzo, speriamo ancora in grado di almeno confermare la sua attuale posizione. Poi il vuoto, a parte Vavassori nel doppio. Considerando che i più giovani hanno solo 26 anni, si potrebbe non essere così tranchant, ma sono proprio costoro (Pellegrino, Brancaccio, Moroni, per citare quelli che hanno avuto un periodo in top200, o alcuni che non ci sono mai entrati, come Fonio e Dalla Valle) che sembrano andare sempre più indietro ogni anno che passa (Moroni non so neppure se sia ancora attivo). Da tempo altri (Quinzi, Baldi, Donati) sono usciti prematuramente dal circuito. Non credo che sia la casualità ad aver procurato questa debacle, se pensiamo ai buoni risultati del quinquennio precedente, ci si sarebbe aspettato un esito diverso. Indubbiamente il COVID può aver influito soprattutti fra i 21/22 enni, che hanno visto bloccata l’attività in una fase cruciale della crescita tecnica ed agonistica. ma non credo sia solo quello.
Hanno fatto anche una gara di corsa. JS alla fine gli ha detto: “ti ricordavo più veloce”…
Siparietto di Cahill con Barbara Schett… 😉
https ://x.com/Eurosport_IT/status/1882126085271495138?t=B8eKssA7HqcjGAApalFdDQ&s=08
I giornalai del corriere parlano di un virus che avrebbe colpito il prode Jannik..
a me risulta che in Italia sia vietata…
A proposito di camera iperbarica (prescindendo da Djokovic). Dal momento che lo scopo essenziale dell’antidoping dovrebbe essere l’impedire il ricorso ad ogni fattore esterno non naturale in grado di migliorare le prestazioni sportive, mi chiedo se sia lecito l’utilizzo dell’iperbatico, che mi pare che dia effetti molto benefici in quel senso. Qualcuno ha risposta?
So che Bolt è molto veloce.
Ultimamente stanno girando vari video di Sinner che fa cose in allenamento, probabilmente pubblicano più roba grazie al nuovo social media manager.
Gli ho visto fare delle cose con i piedi con la pallina da tennis da giocoliere.
Considerando che erano una grande promessa anche nello sci da piccolo, il ragazzo ha proprio delle capacità motorie per lo sport in generale, non solo nel tennis.
Un classico. Ricordiamo “Roger Potter e la camera Djokobarica”
Ricordo quella partita. Spreco’ una quantità assurda di palle break
Djokovic si è allenato in camera iperbarica.
Tutto giusto ma quella con Bolt fu al primo turno di quali di lunedì(infatti fu al meglio dei tre) , e come conseguenza saltava la mia speranza di vederlo il giovedì all’ultimo turno. Come conseguenza da qualche anno a questa parte vado di lunedì per non sbagliare
Pretattica di Nole per me, ci sta
@ zedarioz (#4297809)
Questo non lo ricordavo.
Andai al Milano challenger una volta, credo che fosse il 2016, ricordo di aver visto Sonego e Donati e quest’ultimo sembrava più promettente anche se le doti da fighter di Lorenzo erano già evidentissime.
@ Can opener (#4297774)
Io invece a Milano al challenger sulla terra andai a vedere la grande promessa Quinzi perdere proprio da Bolt…
In verità nella prima sfida tra loro Sinner non ebbe mai matchpoint con Shelton,arrivò massimo a 2 punti dalla vittoria sul 5-4 del tie-brek del terzo set,poi però subì 3 punti di fila
Bisogna dire che l’unica vittoria di Ben è avvenuta subito dopo il trofeo vinto a Pechino.
Inoltre era al meglio dei 3 set.
La chiave è ovviamente la risposta, poi farlo muovere e tenere lo scambio, poi tenere la propria battuta.
Tatticamente quindi è molto semplice come partita, sarà più importante limitare i gratuiti ed avere una buona efficienza nei colpi.
Alex Bolt mi riporta alla mente l’estate 2019. Come ogni anno sarei andato a Wimbledon nella prima settimana del torneo. Obbligatorio vedere Matteo Berrettini fresco vincitore sull’erba di Stoccarda.
La grande speranza era anche che il nostro giovane fenomeno potesse entrare in tabellone così da poterlo vedere all’opera. Jannik infatti si trovava ancora fuori dai top 100 e doveva guadagnarsi il tabellone principale passando dalle qualificazioni. Avversario al turno finale proprio Alex Bolt.
Ricordo di aver seguito il live score di quell’autentica maratona mentre ero al lavoro ma purtroppo il nostro perse al fotofinish e le speranze di poterlo ammirare sull’erba crollarono.
Pochi giorni dopo avrei visto un fantastico Matteo trionfare contro Schwartzman sul mitico campo 18.
Jannik invece poche settimane dopo si vendicò di Bolt battendolo in finale di uno di quei challenger americani che lo fecero salire in classifica durante quell’estate.
Sembra passata un’eternità e il nostro di strada ne ha fatta davvero tanta.