Sinner si confessa a Tennis Magazine: “Un percorso lungo verso il vertice”

Jannik Sinner nella foto

Jannik Sinner, nuovo numero 1 del mondo e protagonista di un 2024 straordinario, si è raccontato in una lunga intervista a Tennis Magazine, che gli ha dedicato la copertina con il titolo “Il primo della classe”. L’altoatesino ha aperto il suo cuore, ripercorrendo il cammino che lo ha portato al vertice del tennis mondiale e condividendo le sue visioni per il futuro.
L’intervista a Tennis Magazine dipinge il ritratto di un campione maturo, consapevole e ambizioso, che ha saputo costruire il proprio successo passo dopo passo e che ora, dal vertice del tennis mondiale, guarda già alle prossime sfide con la stessa fame e determinazione che lo hanno portato fin qui.

La Costruzione del Successo
“I risultati non sono arrivati all’improvviso,” ha esordito Sinner, sottolineando l’importanza del lavoro costante e della pazienza. “Ho lavorato duramente negli ultimi anni per essere efficace nei momenti importanti. Tutti i successi che ho ottenuto quest’anno sono il risultato di quanto fatto negli anni passati.” Una dichiarazione che rivela la maturità di un atleta consapevole che il successo è frutto di un percorso graduale e metodico.

La Svolta Tecnica: Il Cambio di Team
Un momento cruciale nel percorso di Sinner è stato il cambio di allenatore all’inizio del 2022. La decisione di lasciare Riccardo Piatti per affidarsi a Simone Vagnozzi, successivamente affiancato da Darren Cahill, si è rivelata determinante. “Ho pensato di essere diventato un grande giocatore quando sono entrato in top-10,” ha riflettuto Sinner, “ma non riuscivo a battere i migliori al mondo, per cui dovevo aggiungere qualcosa al mio tennis.”
Il lavoro con il nuovo team ha portato a un’evoluzione significativa nel suo gioco: “Quando Simone Vagnozzi ha iniziato ad allenarmi, ho variato di più il gioco e anche ora ne facciamo tante in allenamento. In partita qualche volta funziona bene, qualche volta no, ma nella mia testa so che stiamo andando nella direzione giusta. Da metà 2023 sento che tutti i pezzi hanno iniziato ad andare a posto, soprattutto il servizio che è diventata un’arma importante nei momenti chiave delle partite.”

La Svolta con Medvedev e i Numeri del 2024
Un punto di svolta significativo è stato identificato nella vittoria contro Daniil Medvedev nella finale del torneo di Pechino del 2023. “Medvedev mi ha fatto crescere come giocatore,” ha rivelato Sinner. “Non riuscivo mai a batterlo poi piano piano ho trovato la soluzione a Pechino e ho vinto il titolo. Poi l’ho battuto a Vienna, ho giocato bene alle Nitto ATP Finals e abbiamo vinto la Coppa Davis.”
Il 2024 ha visto Sinner raggiungere numeri impressionanti: 73 vittorie in 79 match, 18 successi contro top-10 e otto titoli. “È stato importante chiudere l’anno con un bilancio positivo contro i migliori,” ha commentato. “Tre anni fa nei tornei più importanti arrivavo con continuità negli ottavi, nei quarti. L’anno successivo alternavo quarti e semifinali. L’anno scorso ho raggiunto semifinali e finali, andando sempre vicino, quest’anno ho giocato e vinto tante semifinali e tante finali negli Slam e nei Masters1000. Il percorso continua in modo positivo.”

L’Ispirazione Djokovic e le Differenze
Nel corso dell’intervista, Sinner ha parlato anche del suo rapporto con Novak Djokovic, riconoscendolo come fonte di ispirazione ma sottolineando le differenze: “In effetti facciamo cose simili sul campo, ma siamo anche molto diversi. Lui è molto flessibile, elastico, costante e solido come giocatore. È sempre riuscito a mantenersi in ottima forma fisica, anche a fine stagione.”
Sinner ha anche rivelato la sua visione a lungo termine: “L’obiettivo non è solo giocare un buon tennis a 23-24 anni, ma anche diventare padre a 35 anni. Quindi provo a fare più drop shot, a fare servizi e volée, ad accorciare i punti.”

La Rivalità con Alcaraz
Sulla tanto discussa rivalità con Carlos Alcaraz, che nel 2024 ha vinto lo stesso numero di Slam di Sinner, il campione italiano ha mostrato grande rispetto e consapevolezza: “Carlos è molto forte fisicamente e mentalmente. Dalla linea di fondo sa fare tutto, cambia ritmo, ha le smorzate, capisce molto bene il gioco. Per battere un tennista così devi essere al 100%.”
Tuttavia, Sinner ha voluto allargare la prospettiva: “Non siamo solo io e Carlos, ci sono tanti altri giocatori, ci sono i giovani in arrivo. Quindi bisogna sempre lavorare per restare al top.”

Gli Obiettivi Futuri
Nonostante una stagione ricca di successi, Sinner mantiene fame e ambizione. La sua chiusura dell’intervista rivela quanto sia ancora motivato a crescere e migliorare: “I sogni non si fermano a 23 anni. Ci sono ancora due Major che non ho mai vinto…” Una dichiarazione che dimostra come il numero 1 del mondo non sia appagato dai risultati ottenuti ma sia già proiettato verso nuove sfide e nuovi traguardi.

Francesco Paolo Villarico