Appello di WADA al Tas: svelati due dei tre arbitri
Manca ancora diverso tempo alla conclusione dell’annoso “caso Clostebol”, che vede coinvolto Jannik Sinner per l’ormai stranota contaminazione che gli è costata una doppia positività all’antidoping lo scorso marzo, ma il collegio arbitrale del Tas di Losanna inizia a prendere forma. In attesa di conoscere chi sarà l’arbitro “più rilevante”, ossia quello del tribunale svizzero, sono stati sveltati i nomi delle due parti in causa, WADA e difesa di Sinner. A perorare il ricorso dell’Agenzia antidoping sarà l’israeliano Ken Lalo, mentre a sostenere le tesi dell’italiano sarà lo statunitense Jeffrey Benz
Lalo, di passaporto israeliano e statunitense, è considerato un personaggio molto ferrato in tema di doping e noto per le sue posizioni piuttosto intransigenti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, ha 66 anni e tre figli, ed è nella lista degli arbitri del Tribunale arbitrale dello Sport da oltre dieci anni.
Jeffrey Benz, arbitro scelto dal team legale di Sinner, è stato un pattinatore di figura e fa parte dell’elenco degli arbitri del Tas dal 2000. Recentemente si è occupato di un caso tennistico assai spinoso, quello Simona Halep, prendendo le sue difese. L’arbitrato dell’ex numero 1 ha visto una conclusione piuttosto positiva per l’accusata, visto che squalifica per aver assunto sostanze dopanti per colpa di un integratore contaminato (fornito da collaboratori del suo coach Mouratoglou) passò da 4 anni a 9 mesi (dopo che ne aveva già scontati due nella lunghissima attesa per avere uno processo.
WADA ha accettato il comportamento in buona fede di Sinner, quindi la sua volontà di non barare, ma tuttavia ha deciso di presentare ricorso al Tas di Losanna poiché ritiene che il procedimento dell’ITIA che ha scagionato totalmente l’italiano non sia stato corretto dal punto di vista della negligenza, ossia che Jannik che avrebbe dovuto controllare in modo più scrupoloso l’operato del suo staff, del quale il tennista è responsabile. Al contrario, il team legale e l’arbitro che difende il giocatore nel nuovo procedimento dovrà dimostrare che Sinner non è stato negligente, avendo fatto quello che era possibile per evitare la contaminazione. Se passerà la tesi della negligenza, Sinner rischia un periodo di squalifica, altrimenti verrà nuovamente assolto.
Ovviamente l’arbitro della WADA spingerà per la negligenza, quello di Sinner per la tesi opposta, pertanto sarà decisiva la scelta del terzo soggetto, quello nominato al Tribunale dello Sport di Losanna, e l’idea che si farà nel corso del nuovo dibattimento.
I tempi sono ancora incerti e lunghi. Nessuna udienza prima di metà febbraio ma sarà necessaria la disponibilità di tutte le parti in causa, compresi testimoni, periti, ecc, e la presenza anche di Sinner nelle settimane nelle quali non giocherà. Possibili udienze pertanto prima di Indian Wells o dopo Miami. Per avere una sentenza bisognerà ancora attendere molte settimane.
Marco Mazzoni
TAG: Caso Clostebol, Jannik Sinner, TAS, Tribunale Arbitrale dello sport
In sintesi, Sinner rischia la squalifica per negligenza e non per doping. Invece chi lo attacca con odio mediatico non rischia nulla. Ragazzi, il mondo sta girando al contrario…
Speriamo che questa storia si concluda con un lieto fine e si possa tornare presto a parlare solo del Tennis giocato.
@ wapi (#4278161)
No no, io non dico affatto che avrebbero dovuto squalificarli. Io non so se effettivamente quegli atleti fossero colpevoli o no. Io dico soltanto che ci sono state irregolarità gravi nella procedura e che il dossier Cottier le ha evidenziate eccome: una macroscopica è che non è stata fatta alcuna notifica della positività agli atleti e ti ricordo che la notifica comporta sospensione immediata. Gli atleti non hanno nemmeno dovuto affrontare un processo di fronte a un tribunale indipendente, come invece è toccato a Sinner. La loro stessa federazione li ha scagionati subito. Ebbene tutto questo avrebbe dovuto indurre a considerare la cosa con un certo scetticismo, invece WADA si è fidata ciecamente della documentazione fornita dalla stessa Chinada e ha chiuso subito ogni discorso. Non ha fatto alcun approfondimento, niente di niente. Potevano intanto appellare chiedendo nuovi accertamenti, magari una consulenza scientifica per verificare la plausibilità della versione di Chinada. Perché non lo hanno fatto? E perché invece adesso sono così inflessibili e rigorosi? Se non è opportunismo politico questo davvero non saprei. Sono ipocriti fino al midollo.
@ wapi (#4278161)
No no, io non dico affatto che avrebbero dovuto squalificarli. Io non so se effettivamente quegli atleti fossero colpevoli o no. Io dico soltanto che ci sono state irregolarità gravi nella procedura e che il dossier Cottier le ha evidenziate eccome: una macroscopica è che non è stata fatta alcuna notifica della positività agli atleti e ti ricordo che la notifica comporta sospensione immediata. Gli atleti non hanno nemmeno dovuto affrontare un processo di fronte a un tribunale indipendente, come invece è toccato a Sinner. La loro stessa federazione li ha scagionati subito. Ebbene tutto questo avrebbe dovuto indurre a considerare la cosa con un certo scetticismo, invece WADA si è fidata ciecamente della documentazione fornita dalla stessa Chinada e ha chiuso subito ogni discorso. Non ha fatto alcun approfondimento, niente di niente. Potevano intanto appellare chiedendo nuovi accertamenti, magari una consulenza scientifica per verificare la plausibilità della versione di Chinada. Perché non lo hanno fatto? E perché invece adesso sono così inflessibili e rigorosi? Se non è opportunismo politico questo davvero non saprei. Sono ipocriti fino al midollo.
@ wapi (#4278159)
Aggiungo che, sempre il “rapporto Cottier” dice anche:
“Dopo aver esaminato il rapporto e il parere del Prof. Segura, la FINA ha consultato sia la WADA che un consulente legale esterno
per ottenere un parere sulla questione. A seguito di queste consultazioni, la FINA ha confermato che non era giustificato alcun
appello in base alle circostanze e la questione è stata chiusa.”
O forse dovevano squalificarli perchè erano cinesi e, probabilmente, avrebbero superato gli universitari della NCAA, forse mai controllati seriamente ???
@ Murakami (#4278144)
Sei sicuro di averlo letto il “rapporto Cottier” ??
Non mi sembra……
Io leggo che l’indagine di Chinada è durata quasi 3 mesi, non proprio “quattro e quattrotto”……
Poi leggo che la CONCLUSIONE è :”Il Comitato NON ha individuato irregolarità, cattiva gestione o insabbiamento da parte della FINA nella sua revisione del caso TMZ o nella sua decisione di
non presentare ricorso contro le decisioni CHINADA in quel caso. Il processo e la procedura seguiti dalla FINA nel 2021 erano conformi sia alle procedure operative della FINA in quel momento, sia alle procedure operative generalmente accettate di altre Federazioni Internazionali, sia ai suoi obblighi ai sensi del Codice Mondiale Anti-Doping.”
Più chiaro di così…..
@ wapi (#4278114)
Se lo dici solo tu, fatti qualche domanda.
Sì certo, invece tu sai che è stato fatto tutto per bene e che sono quei cattivoni degli americani a seminare dubbi. Ma per favore, Chinada chiude in quattro e quattr’otto un caso scomodissimo a pochi mesi dalle Olimpiadi violando in più punti i protocolli che disciplinano le procedure in materia di doping (violazioni accertate poi dall’indagine postuma condotta da un organo indipendente – Cottier). E la WADA che fa? Sulla base dei soli documenti fornitile dalla stessa Chinada, senza chiedere integrazioni e senza svolgere accertamenti autonomi, approva tutto e decide di non fare appello. E per te è tutto normale? Tutto regolare? Non ci sono ragioni di opportunità politica alla base di questa decisione di non intervenire? Non diciamo assurdità per cortesia. Se una cosa del genere l’avesse fatta NADO Italia, la WADA avrebbe inviato un contingente armato nel nostro paese.
@ Murakami (#4278128)
Questo lo hai visto sicuramente meglio tu (come?) di Fina e Wada che hanno esaminato tutte le carte e hanno deciso di non appellare la decisione di Chinada…..
Oppure ti base sui “sembra”, “si dice”, “forse” o su voci e accuse senza prove degli americani che portano le loro guerre “politiche” nello “sport ??
Per me, è un classico “doppio standard” politico – infatti gli americani sarebbero molto più credibili se, prima di accusare altri, applicassero LORO il codice Wada agli sport universitari (NCAA) da cui escono la maggior parte degli olimpionici, mentre invece è forse l’unico ambito del mondo sportivo esente dalle regole che seguono tutti gli altri, fino a circa 2 mesi prima delle olimpiadi o dei mondiali….
Chissà perchè ??
Si ma tranquilli che non passerà un solo torneo attraverso i challenger o qualificazioni per i tornei atp,neanche negli slam,verrà riempito di wild card visto lo status del giocatore,magari un pó di fatica al rientro ma credo che in massimo in 6 mesi e riavrà una classifica da top 10
Ne sai poco e male: lo scandalo consiste nel fatto che la WADA abbia recepito supinamente i risultati dell’inchiesta dell’agenzia cinese. Se avessero indagato, come era loro dovere fare, avrebbero scoperto, per esempio, che agli atleti non è stata nemmeno notificata la positività e che almeno tre dei nuotatori positivi manco si trovava nell’ hotel in cui sarebbe avvenuta la contaminazione. Evidentemente vi erano corpose ragioni politiche per le quali WADA ha deciso che era meglio non andare a ficcare il naso nelle vicende cinesi. Semplicemente vomitevole.
Ma quale precedente giustificativo, tu per togliermi di mezzo per2 anni devi provare che ho barato e ho migliorato le mie prestazioni tramite doping. Altrimenti non ti devi azzardare ad ipotizzare alcunché. Questo è il diritto. Quello applicato da wada è caccia alla streghe è la (poco)santa inquisizione, è il medioevo del diritto. Ben vedo il caso Sinner, perché finché hanno potuto applicarsi su sport minori o atleti con meno rilevanza mondiale hanno pervicacemente portato avanti questa visione oscurantista e mietuto molte vittime. Ma ora sono sotto la lente della opinione pubblica mondiale. Dare due anni o un anno a sinner per una interpretazione (colpa / non colpa) avulsa dalla rilevanza della violazione ( nulla di nulla)non può essere accettato dal mondo dello sport. Piuttosto vanno espulsi wada e giudici del tas, e va riammesso con scuse sinner.
Come le terrazze direi,che sono molto più grandi.
Peccato per te averlo fatto ma non perché Sinner non ne sia capace ma perché glielo impediranno.Jannik è l’ unico capace di fare il grande slam.Dopo Rod Laver,si è avvicinato e di molto solo un certo Djokovic.
E già, Mr. “Alcaraz N1 ad Honorem”, ma la colpa è nostra perché abbiamo ubriacato Sinner che ha dimenticato di negoziare per leggere e rileggere noi che in questo forum stiamo ripetendo gli stessi concetti più volte … mi pare 76, anzi 77 volte 🙁
Se fosse uno come Kyrgios saremmo rovinati in quanto gli farebbe subire 2 anni di squalifica.
@ Ging89 (#4278018)
Per quanto ne so’, ai nuotatori cinesi è stato applicato il 10.6.2 cioè nessuna colpa SIGNIFICATIVA per violazione da PRODOTTO contaminato (cibo) che prevede la sanzione da ammonizione a 2 anni.
E’ stata data l’ammonizione e il codice Wada è stato rispettato in pieno; per questo non è stato fatto appello – concettualmente è uguale al caso Swiatek
Per questo continuo a dire che un modo per uscirne è dimostrare che il “massaggio” è un “prodotto” cioè, nella definizione più ampia possibile che trovi sui dizionari: qualunque risultato dell’attività umana.
Peccato lo dica solo io…..
Aggiungi anche che la percentuale di doping trovato era alto e alterava anche se di poco le prestazioni
Bisogna vedere se la cricca la pensa come te… Tu cosa gli hai detto di pensare?
Un avvocato mi ha confidato la giustizia non è uguale per tutti
Sono d’accordo, ma la sentenza del Tribunale indipendente in realtà ha motivato affermando che la contaminazione accidentale non può essere considerata “administration”, che pure nella sua accezione più ampia, presuppone pur sempre un comportamento volontario da parte del medico di somministrare la sostanza all’atleta. Il caso di Naldi è chiaro che non c’era volontà da parte di Naldi di somministrare alcuna sostanza a Jannik (non ha curato le ferite di Jannik con spray o pomata, in quel caso sarebbe stata “somministrazione” ), ma ha effettuato un massaggio e la sostanza è entrata per contatto. Quindi a mio parere la sentenza di primo grado è motivata in modo impeccabile, e il TAS non potrà che confermare questa interpretazione.
Mah l’impressione che si ha leggendo la sentenza Errani è che il giudice non abbia creduto alla tesi di Sara e che, pur non volendolo ammettere, abbia finito per trovare il modo di addossare una colpa anche a Sara, cioè sapeva che sua madre prendeva quella pillola e sapeva che la confezione era custodita in un armadietto in cucina. Per la serie: “sappiamo che ci vuoi fregare con una storia che non sta in piedi, ma noi siamo più furbi e ti freghiamo noi a te”!
@ piernelweb (#4278049)
La cosa folle è che si possa dare un anno di squalifica per una questione di cosiddetto “doping”, dovuta unicamente ad una negligenza di 1/2 componenti del suo staff, nella quale dunque l’atleta non ha avuto alcun ruolo attivo ed alcuna conoscenza, e per una quantità di sostanza che non porta ad alcun miglioramento nelle prestazioni; sapendo, per giunta, che queste norme veranno radicalmente cambiate nel 2027.
Qui siamo fuori come i balconi!
Non c’è niente da negoziare
Sì certo, sempre inflessibili e integerrimi questi della WADA: ne hanno dato un fulgido esempio quando lasciato passare in cavalleria il caso dei nuotatori cinesi.
La supina accettazione da parte di WADA dei risultati della ridicola indagine svolta da Chinada è semplicemente vergognosa.
https://www.corriere.it/sport/24_settembre_14/wada-nuotatori-cinesi-sinner-report-4a2a9051-b784-4407-a106-a6a7b48b2xlk_amp.shtml
Infatti ho sempre detto che l’Italia avrebbe dovuto DISCONOSCERE la Wada dopo quella sentenza
Comunque riguardo Ferrara e Naldi invece non sapevano che era clostebol ed avevano detto a Naldi di lavarsi le mani e in più c’è il regolamento stesso che salva Sinner
Per escludere ogni sanzione deve potersi applicare il punto 10.5 (quello finora applicato) che dice
“If an Athlete or other Person establishes in an individual case that he or she bears No Fault or Negligence, then the otherwise applicable period of Ineligibility shall be eliminated.”
Questo requisito del codice è accompagnato dalla nota 65 che dice:
“………….No Fault or Negligence would not apply in the following circumstances:…….b) the Administration of a Prohibited Substance by the Athlete’s personal physician or trainer without disclosure to the Athlete (Athletes are responsible for their choice of medical personnel and for advising medical personnel that they cannot be given any Prohibited Substance);”
Come da tempo ipotizzato e come ora confermato, tutto si gioca sulla responsabilità che hanno gli atleti verso il loro staff.
Di conseguenza, molto si gioca su questa nota 65: se rientriamo siamo fregati e non si applica l’esenzione della sanzione – la sentenza Itia ha escluso che si applichi (punti 71-75 e 99-100) ma non mi pare lo motivi.
Il significato del termine “administration” si trova nelle definizioni allegate al codice Wada.
Come sospettavo, si tratta di un termine con un significato di ampia portata, ben maggiore della semplice “somministrazione” di cibo o farmaci.
“Administration: Providing, supplying, supervising, facilitating, or otherwise participating in the Use or Attempted Use by another Person of a Prohibited Substance or Prohibited Method.”
(il termine “Use” è molto vasto: The utilization, application, ingestion, injection or consumption…..)
SE ci fermassimo qui, penso proprio che saremmo fregati (otherwise participating): quella di Sinner sarebbe una “administration” per cui cadrebbe la possibilità dell’esenzione totale.
Per ns fortuna, invece, la definizione Wada continua così.
“However, this definition shall not include the actions of bona fide medical personnel involving a Prohibited Substance or Prohibited Method Used for genuine and legal therapeutic purposes or other acceptable justification and shall not include actions involving Prohibited Substances which are not prohibited in Out of-Competition Testing unless the circumstances as a whole demonstrate that such Prohibited Substances are not intended for genuine and legal therapeutic purposes or are intended to enhance sport performance.”
Quindi l’”administation” non DEVE (shall) comprendere le azioni (actions) fatte in buona fede dal personale medico (certamente estensibile a tutto lo staff), che coinvolgono sostanze proibite, quando si tratta di azioni con FINALITA’ TERAPEUTICHE effettive e legali.
Ne deriva, secondo me, che l’”azione del massaggio”, con finalità terapeutiche, fatta in buona fede, rientra perfettamente in questa fattispecie che esclude l’”administration” per cui cade il comma b) della nota 65 e l’applicazione del 10.5 non sembrerebbe avere ostacoli stabiliti dalla norma…..
Torniamo ad un caso non previsto a cui non sembra applicabile il principio che gli atleti sono responsabili del loro staff.
Non sbagli
Ecco una dura VERITÀ
Ecco una dura VERITÀ
Comunque vada è uno schifo di organizzazione!
@ Armando Esteban Quito (#4277975)
Se viene squalificato per un anno, dopo un anno si ritrova in classifica con punti ZERO, cioè ultimo…..
O sbaglio ??
@ Pippo Anzighi (#4278020)
Quello che è brutto ma proprio brutto del caso Errani è il principio giuridico riportato dal lodo che temo proprio sia quello che Wada voglia ribaltare sul massaggiatore
“198. La responsabilità dell’atleta include il fatto che essa è responsabile del comportamento del suo entourage, siano essi i suoi allenatori, il personale medico ecc. o, nel caso di specie, i membri della sua famiglia che vivono nella stessa casa e, in particolare, sua madre che stava preparando il cibo che è stato consumato da tutta la famiglia, compreso l’atleta, il 13 e/o il 14 febbraio 2017.
199. Il grado di colpa esercitato dalla madre dell’atleta è da imputare all’atleta stessa perché ha incaricato la madre di
preparare il pasto che ha mangiato. La scatola di Femara era conservata in cucina vicino allo spazio in cui venivano
preparati i pasti; quella situazione è stata cambiata da lei dopo aver concluso che il farmaco Femara era molto probabilmente la fonte dell’AAF. La madre dell’atleta era una farmacista e sapeva o doveva sapere che Femara conteneva letrozolo. Era a conoscenza o doveva essere a conoscenza dell’avvertenza antidoping sul retro della
scatola di Femara. Sapeva che sua figlia era una tennista di alto profilo e, pertanto, era strettamente tenuta a evitare di ingerire qualsiasi sostanza proibita. In precedenza, almeno una volta, quando assumeva il suo farmaco quotidiano, una pillola di Femara era caduta dalla confezione blister. Le pillole di Femara non si sciolgono rapidamente, se non del tutto, nel brodo o nel ripieno dei tortellini e avrebbero potuto essere rimosse.”
Spero tanto che ci siano pene per il danno fatto a Sinner! QUESTA sarebbe giustizia.
Per dare un senso alla cosa visto che un arbitro è Israeliano, uno
Americano manca solo un Palestinese e tanto che sono lì si fa’ la Pace in Medioriente.
Ho curiosato fra la giurisprudenza sul sito del Cas per vedere se capivo qualcosa di questo Lalo: risultano 33 casi in cui compare il nome di Ken Lalo, in qualunque veste.
Solo 3 sono dal 2020 ad oggi; la maggior parte sono fra il 2016 e il 2018
Questi sono i 3 casi a partire dal 2020; solo in 2 fa l’arbitro, nel terzo non c’è proprio.
Da questi 2 casi (banali) non credo si possa dir nulla.
Il caso scottante era quello da cui scompare…..
1) Cas 2022/ADD/49 – Federazione sollevamento Pesi contro un atleta bulgaro
Nel 2014 già squalificato 2 anni – A novembre/dicembre 2020 ha fornito indirizzo falso, raggiunto ugualmente ha rifiutato di sottoporsi a controllo – a luglio 2021 risultato positivo a ormone crescita in controllo fuori competizione (urina e sangue) e sospeso provvisoriamente
L’atleta chiede che il suo caso sia giudicato dal Cas in primo grado
Il Cas nomina arbitro unico Ken Lalo il 1 luglio 2022
L’atleta non risponde più a nessuna comunicazione per cui non si tiene l’udienza e l’arbitro decide in base ai documenti. L’atleta non ha mandato al Cas nessuna memoria di difesa
Sanzione: squalifica di 8 anni per violazioni multiple e recidivo
2) Cas 2021/A/8012 – atleta russa, ritirata nel 2017, sui 400 m e 400 m ostacoli medaglia oro e argento a olimpiadi Londra 2012 contro la Federazione d’atletica.
E’ un “falso positivo” nella ricerca – L’atleta designa Lalo come proprio arbitro nell’appello e, in alternativa Levine.
Nel collegio arbitrale compare Levine ma non è spiegato il perchè.
3) Cas 2020/ADD/11 – CIO contro giocatore bulgaro di volley che ha partecipato a Olimpiadi Londra 2012
19 luglio 2012, durante le olimpiadi viene prelevato un campione e analizzato a Londra: a quel tempo NON risulta nulla.
Il Cio ha diritto a riesaminare tutti i campioni. Trasferito a Losanna risulta positivo ad anabolizzante S1 e a gennaio 2020 viene notificata la violazione.
Il caso è giudicato in primo grado dal Cas ed è nominato arbitro unico Ken Lalo a settembre 2020.
La Bulgaria è arrivata quarta per cui c’è nessun risultato da squalificare quindi il Cio chiede che l’atleta restituisca il “diploma olimpico e la spilla”
L’atleta dice di aver preso solo quello che gli ha dato il medico della squadra.
Decisione finale di Mr Lalo: il ricorso del CIO è accolto e l’atleta restituirà diploma e spilla.
(gli sport di squadra funzionano in modo un po’ diverso dagli individuali ma non so bene come….)
Tu hai detto che non possono non squalificarlo perchè poi fanno brutta figura e creano un precedente.
Non creerebbero nessun precedente perchè ogni caso ha la sua storia, e quella di Sinner è arcinota, non è stato trattato con nessuna sostanza, ma contaminato.
Spiegami poi perchè proprio per evitare queste cose, hanno deciso di cambiare le regole.
Siamo oltre la caccia alle streghe, e se loro stessi vogliono cambiare, la figura di palta la fanno se lo condannano. Perchè condannano uno in base a regole che loro stessi vogliono riformare perchè insensate ed inutili nella caccia al doping (lo ammettono loro stessi oltre ad ammettere che non si parla di doping in questo caso). E’ esattamente il contrario di quello che dici tu.
Il ricorso Wada è un autogol clamoroso qualunque sia la sentenza.
DUE MOLECOLE in una pomata.
Io spero che sia fatta giustizia, cioè che arrivi la piena assoluzione di Sinner. Squalificarlo per un errore dello staff che ha portato a una contaminazione di sostanza vietata talmente piccola da essere irrilevante sarebbe assolutamente ingiusto.
@ zedarioz (#4278008)
Non è che se uno la pensa diversa da te è automaticamente un troll…
Non c’è nessun complotto contro Sinner, secondo me una negligenza dello staff c’è stata.
Lo hanno chiesto anche a me ma non ci siamo messi d’accordo sul compenso…. 🙂
Ragazzi, vista la scelta degli arbitri la WADA oggettivamente sembra messa male. Suggerisco di aiutarla proponendo vari profili di colpa di Jannik in questa vicenda, ad esempio: Jannik è stato negligente perché anagrammando “Umberto Ferrara” si ottiene facilmente “Frate umbro erra”. Perciò, al di là dell’origine umbra di Ferrara, piuttosto discutibile e discussa, è innegabile la sua propensione all’errore, che Jannik avrebbe dovuto intuire per lo meno dal nome, e da qui ad avere il clostebol in borsa il passo è breve….
Dovevo essere io il terzo nel processo, ma nell’attesa sono morto dì vecchiaia…
70/80 picogiorni?
Parlaci di Ulrich Haas, e’ una colomba? Hai qualche dettaglio???
@ Dr Ivo (#4277999)
Non conosco la storia dei nuotatori cinesi nel dettaglio, ma in genere è sempre qualcuno dello staff che sceglie il ristorante, effettua la prenotazione dei tavoli e paga il conto… A voler trovare una responsabilità oggettiva, ci si poteva divertire pure qui, mi sa….
In realtà tutti i precedenti casi di contaminazione accidentale, a saper leggere bene le sentenze, sono favorevoli a Sinner. Il caso Palomino e Yastremska dimostrano che quando la contaminazione è avvenuta nella cerchia familiare dell’atleta (cane e fidanzato), questi è stato assolto, ed è noto che i familiari sono assimilati ai collaboratori e membri dello staff. Nel caso Errani, Sara fu squalificata per negligenza, e la sua colpa sapete quale fu? Avere accettato un invito a pranzo a casa di sua madre, pur sapendo che la stessa si curava con un farmaco contenente una sostanza vietata e che l’armadietto che custodiva questo farmaco si trovava in cucina, quindi a diretto contatto con il cibo. È una tesi un po’ fantasiosa, ma ci sta, dal momento che lo stesso padre della Errani ha testimoniato che una volta in passato era successo che una pillola fosse caduta nel brodo o nell’impasto dei tortellini. In pratica il TAS non ha fatto altro che valorizzare in maniera colpevolista la storia raccontata dalla famiglia per scagionare Sara. Con Sinner, francamente, non vedo su quale specchio si possano arrampicare. Jannik, a differenza di Sara, non sapeva né poteva sapere che Ferrara avesse comprato uno spray contenente clostebol (non era una pomata), né che Naldi stesse curando la ferita al dito con quello spray. Si è trattato di un fatto della loro vita privata e non c’entra nulla con il loro ruolo professionale di membri dello staff di Sinner. La WADA ha preso un evidente granchio. La responsabilità oggettiva non esiste, come affermato chiaramente dal TAS nelle sentenze Sharapova, Errani e in molte altre. Per squalificare Jannik si dovrebbe trovare una colpa nel comportamento di Jannik che assolutamente non esiste, anche ricorrendo alla notevole dose di fantasia dimostrata dagli arbitri nel caso Errani….
Le norme proibiscono il no fault no negligence IN CASO DI INGESTIONE
La Wada invece con i cinesi ha scelto di ignorare il suo stesso regolamento
L’idea fa scendere la catena a tutti. Poi la passione farebbe comunque tifare per gli altri italiani e guardare le migliori partite. Di sicuro toglierebbe interesse agli slam e ai 1000 perchè vincere in contumacia Sinner è un po’ più facile. Però sarebbe controproducente per i suoi stessi avversari. Perchè un conto è stare un anno fermo per infortunio, un conto è allenarsi come farebbe Sinner. Tornerebbe con un fisico e una tecnica migliori avendo potuto dedicare tutto il tempo alla cura del fisico e della tecnica. Poi il tempo di riprendere il ritmo partita, qualche torneo per risalire la classifica, e sarebbero volatili per diabetici dal n. 2 in giù…..
Accipicchia che accelerazione sulle tempistiche! Sono trascorsi appena dieci mesi dall’arcano e soltanto tre dal ricorso Wada e sono già stati nominati i due terzi dei giudici. Questi soloni saranno pure strapagati ma che efficienza!
Io invece so già che in caso di condanna di Jannik non guarderò più tennis e me ne disinteresserò fino al suo ritorno
Nel frattempo in cui “il collegio arbitrale prende forma”, io continuo nel mio sciopero che durerà fino a sentenza avvenuta. Nessuna visione di partite di tennis fino ad allora, dunque niente soldini nella tasche di pay TV e similari.
Quindi direi 3 ore di sospensione.
Un precedente così grave che dal 2026 per un picogrammo manco si farà più alcun processo. Anche tu come troll hai fallito… riprova con un’ argomentazione meno assurda.
Un processo per doping in cui l’accusa ritiene l’imputato non colpevole e ritiene anche di dover cambiare le regole perchè tutti questi casi di contaminazioni che portano a positività occasionali e per quantità infinitesimali, non possono essere accostate al doping.
Tutto questo non ha senso. L’accusa vuole distruggere la carriera di un giocatore per una regola palesemente sbagliata che lei stessa vuole cambiare. Follìa.
È una vergogna aspettare tanto tempo per la wada.
Pensavo un vero esperto quale Jan Ulrich.
Fosse lui spiegherebbe cos’è il vero doping,altro che una percentuale infinitesimale di una pomata.
@ piernelweb (#4277992)
Dunque un nanosecondo…
Non voglio giustificare la Wada o chiunque altro…
Il caso dei nuotatori cinesi, seppure eclatante, era diverso. In quel caso la contaminazione avvenne in un ristorante, quindi in ambiente esterno a quello dello staff del giocatore, per cui la norma della responsabilità oggettiva del giocatore per fatto imputabile a un membro del suo staff non poteva applicarsi.
Si tratta, ovviamente, di un’evidente ipocrisia, che per giunta crea patenti disparità di trattamento. Lo stesso giocatore, innocente, può subire conseguenze molto diverse se la contaminazione è avvenuta fuori o dentro il suo entourage.
La norma sulla responsabilità oggettiva è di per sé un’abnormità, del resto esiste solo nel settore assicurativo/infortunistico perché in quel caso prevale la tutela dei lavoratori a prescindere dalla responsabilità o meno del datore di lavoro. Ma in un contesto sportivo, a che serve? Chi deve essere tutelato? Evidentemente serve a creare un clima di deterrenza, ma oggi come oggi con i moderni sistemi di analisi chimica può solo dar luogo a conseguenze arbitrarie. Di questo si è ben accorta persino la Wada il cui portavoce, nello spiegare i motivi del ricorso, ha auspicato una revisione delle regole che così come sono concepite portano in automatico a delle assurdità
Il caso Sinner, con ogni probabilità, non costituirà il precedente di nulla, atteso che le regole anti-doping verranno riscritte molto, ma molto presto.
Non credo che la Wada e il Tas possano far passare in cavalleria una contaminazione seppur involontaria causata dallo Staff. Questo creerebbe un precedente “giustificativo” per molti casi futuri. C’è da augurarsi che la sanzione sia proporzionata ai quantitativi di Clostebol rinvenuti.
Io ridurrei drasticamente il contributo italiano alla WADA, a prescindere da come vada al TAS, visto il diverso comportamento avuto tra Sinner e i nuotatori cinesi, che dimostra un puro esibizionismo e accanimento politico. Quì il discorso non è mai stato sportivo. Ricerca di pubblicità dopo aver perso la faccia per come hanno calato la testa con la Cina. Vergogna!!!
Una volta tanto hai fatto una battuta divertente e non una stolida. Verde per te. E poi è Natale, sono più buono anche io.
@ Alcaraz N1 ad Honorem (#4277980)
*che la wada
@ Ging89 (#4277960)
Se non ha negoziato è stato fesso Sinner,a meno che non la Wada non volesse negoziare dai 6 mesi in su
Speriamo di no mannaggia alla miseria, dati che mi sono giocato che vince il grande slam.
Bel casino.
Mesi complessi davvero per il Nostro.
Non potranno che assolverlo oppure dargli solo qualche mese.
Siccome il Nostro è d’acciaio, a parte infortuni o malattie, tenete conto quello che dico e ricordatevelo: tra un anno JS sarà ancora il numero uno.
Questo mi viene dire sportivamente parlando, senza la tara appunto di infortuni o malattie.
SE la regola, mondialmente condivisa e sottoscritta da tutti è che sei comunque responsabile e passibile di negligenza, allora davvero la vero dura.
Potrà scende a numero 2 o 3 (ma non è detto) ma a fine anno 2025 ciò che gli spetta. E’ si italiano, ma montanaro, solido, concreto.
Auguri.
@ Ging89 (#4277960)
Allora potevi rivelarceli in anteprima!
Ma perché sostenere che la Wada intende ridimensionare Sinner ? Forse per evitare che Sinner ammazzi il tennis per i prossimi 10/15 anni essendo estremamente più forte di tutta la concorrenza ? 🙂
Battute a parte, appare invece complicato osservare che una plateale ingiustizia nei confronti di Sinner sarebbe controproducente oltre che per il tennis e per lo sport in generale anche per la stessa Wada ?
Sanzionare Sinner, magari (per qualche suo avversario) in modo pure rilevante, di fatto altro non sarebbe che una plateale irragionevole ingiustizia !
Questo pensiero continua a ronzarmi in testa. Sinner sicuramente può vivere un anno senza tennis, ma questo tennis, quello di questi ultimi anni, può vivere un anno Sinner. Probabilmente sì, ma con serie ripercussioni.
Morale Wada cerca in tutti i modi di destabilizzare Sinner, anche perchè se è vero che deve presentarsi alle udienze, per lui sarà difficile allenarsi e soprattutto concentrarsi….mi sembra chiaro la vera intensione di Wada e di chi manovra di nascosto dietro….. parola d’ordine RIDIMENSIONARE SINNER
Il terzo probabilmente sarà
Ulrich Haas
Io conoscevo i nomi già ADDIRITTURA da metà novembre
Il fatto che siano ufficiali solo ora senza nemmeno una risposta breve ancora suggerisce che entrambe le parti hanno provato a contrattare ma la negoziazione è fallita
Cobolli, che è uno sportivo, non ci tiene affatto a diventare numero 1 a causa di una squalifica di Sinner
Il terzo arbitro sarà un ex tennista, nell’ambiente si vocifera che possa essere Kyrgios
Non occorre che sia tifoso. Occorre che sia giusto ed oggettivo e che questo porti alla fine di questa situazione piuttosto pesante.
Speriamo che il terzo arbitro sia un tifoso di Jannik. 😎
Che la WADA scegliesse un falco era scontato. Siamo nelle mani del terzo arbitro, e speriamo che la difesa di Sinner abbia tutte le contromosse per contrastare l’attacco ad un innocente e all’intero movimemto tennistico.
Andranno al quinto round
Speriamo bene…