Juan Monaco analizza l’evoluzione del tennis: “I social media hanno cambiato tutto”
Juan Monaco, ex numero 10 del mondo e oggi figura di spicco dell’agenzia Sport Summa, ha condiviso in un’intervista con CLAY le sue riflessioni sui profondi cambiamenti che hanno investito il tennis negli ultimi vent’anni, con particolare attenzione all’impatto dei social media sui giovani atleti.
La Nuova Era dell’Esposizione Mediatica
Monaco, che ha trascorso quindici stagioni nel circuito prima di ritirarsi nel 2017, evidenzia come l’ambiente tennistico sia radicalmente cambiato: “Prima non eravamo così esposti durante le partite. Tra telefoni e social media, oggi ci sono molte più telecamere e microfoni. Una cattiva giornata in campo può costarti uno sponsor, e un commento negativo su Twitter può causare danni psicologici. Prima eravamo più liberi quando giocavamo, c’era meno pressione.”
La Gestione del Rumore Mediatico
Nella sua attuale veste di manager, Monaco si concentra particolarmente sulla protezione dei giovani atleti dal “rumore” dei social media. “Oggi il giocatore è molto più responsabile dei propri fallimenti, quindi cerchiamo di aiutarlo in questa direzione. Come? Ad esempio, isolandolo da tutte queste distrazioni per ridurre la dipendenza da ciò che viene detto sui social, anche se gli sponsor richiedono visibilità durante i tornei. Cerchiamo di evitare che si immergano troppo in questo mondo virtuale irreale, incoraggiandoli a vivere di più la vita reale, concentrandosi sull’allenamento e sulla competizione.”
Il Divario Generazionale
L’ex tennista argentino riconosce l’esistenza di un evidente divario generazionale: “Nel nostro caso, cerchiamo di dialogare molto con i junior per capire il loro modo di pensare, consapevoli che è diverso dal nostro di allora. Che ci piaccia o no, sono nati con un telefono in mano, immersi nei social media. È molto difficile far loro capire che questo può essere controproducente per la loro carriera agonistica. Se giocare a tennis è già difficile di per sé, immaginate aggiungendo la pressione dei social media e una serie di elementi non rilevanti.”
I Social Media: Strumento o Minaccia?
Monaco riconosce l’utilità dei social media come strumenti di comunicazione, ma mette in guardia sui loro pericoli: “Sono strumenti validi, ma guardando indietro vediamo molti campioni che hanno avuto problemi a causa degli haters sui social. Naomi Osaka ne è un esempio. Tutto questo stress genera un danno psicologico difficile da gestire per un giovane giocatore.”
Il Consiglio alle Nuove Generazioni
Il messaggio finale di Monaco per i giovani tennisti è chiaro: “Il nostro consiglio per questa generazione è: più ti tieni lontano dai social media, meglio è. Più tempo dedichi alla meditazione, all’allenamento, al riposo e alla condivisione di momenti con famiglia e amici, migliori saranno le tue prestazioni in campo.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Juan Monaco
6 commenti
Che ricordi Juan!
Personaggio che oserei definire pittoresco e a dir poco variopinto!
Condivido ciò che dice, qualche anno fa mi trovai ad uscire con una ragazza più giovane di me di 7 anni, bellissima e bravissima.
Mi ricordo che ogni caxxo di minuto pubblicava una storia su uno dei social media più in voga del momento.
Mi confessò che il suo obiettivo era quello di diventare famosa per davvero, una aspirante influencer.
Quella cosa mi fece capire come nel giro di pochi anni il mondo fosse cambiato radicalmente.
Le differenze tra le generazioni digitali Vs le non digitali sono profondissime nel modo di comunicare.
Crescere dei figli di questi tempi deve essere complicatissimo per uno nato prima dell’avvento dei social!
Poxxa trxxa!
Che ricordi Juan!
Personaggio che oserei definire pittoresco e a dir poco variopinto!
Condivido ciò che dice, qualche anno fa mi trovai ad uscire con una ragazza più giovane di me di 7 anni, bellissima e bravissima.
Mi ricordo che ogni caxxo di minuto pubblicava una storia su uno dei social media più in voga del momento.
Mi confessò che il suo obiettivo era quello di diventare famosa per davvero, una aspirante influencer.
Quella cosa mi fece capire come nel giro di pochi anni il mondo fosse cambiato radicalmente.
Le differenze tra le generazioni digitali Vs le non digitali sono profondissime nel modo di comunicare.
Crescere dei figli di questi tempi deve essere complicatissimo per uno nato prima dell’avvento dei social!
Poxxa trxxa!
Riflessioni molto centrate.
Uno dei problemi che si notano oggi è già solo l’accessibilità ai risultati dei tornei.I bambini di 10 anni sono già sotto pressione,in concorrenza con coi coetanei, perdere per alcuni è difficile da sostenere quando hai i sorrisini ed i commenti purtroppo anche di genitori in concorrenza tra loro.
Quanti sono quelli che entrano ed escono in campo felici d’aver GIOCATO?
Più che i Social media a cambiare tutto è stato il Tempo,visto che lo scorrere degli anni han tolto di mezzo i BIG 3 ormai invecchiati, altro che Rivoluzione dovuta ai Social media.
Ben detto Juan ..rock on
Qualcuno lo vada a spiegare Kyrgios…