Halep durissima sul caso Swiatek: “Due pesi e due misure, la ITIA mi ha distrutta”
Simona Halep rompe il silenzio sul caso doping di Iga Swiatek con parole di fuoco, denunciando la disparità di trattamento tra il suo caso e quello della polacca da parte dell’ITIA.
“Sto cercando di capire, ma è impossibile per me. Posso solo chiedermi come sia possibile una differenza così grande nella gestione e nella risoluzione. Non trovo e non credo ci sia una risposta logica, può essere solo malafede da parte dell’ITIA, l’organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante le prove che ho presentato”, ha dichiarato la rumena.
La Halep evidenzia le similitudini tra i due casi, mettendo in luce il diverso approccio dell’ITIA: “Come posso accettare che la WTA e il Consiglio delle Giocatrici non abbiano voluto il mio ritorno con il ranking che avevo quando è iniziato tutto, come meritavo?”.
“Ho perso due anni di carriera, molte notti insonni, pensieri oscuri, ansia, domande senza risposta, ma ho vinto. Ho dimostrato che era una contaminazione e che il passaporto biologico era una pura invenzione. E ho vinto qualcosa di più: mantenere la mia coscienza tranquilla e pulita”, ha aggiunto la rumena.
“Mi sono sentita frustrata e delusa, ma mai colpevole. Sono orgogliosa di essere chi sono”, ha concluso Halep, definendo il supporto ricevuto la sua “più grande vittoria” nella vita.
Marco Rossi
TAG: Caso Swiatek, Iga Swiatek, Simona Halep
Ho appena letto il codice WADA e sinceramente ho imparato molto.
La cosa piu’ importante e’ che la WASA divide le sostanze in specificate (farmaci che possono avere un uso legittimo, per esempio per motivi clinici) e non specificate (farmaci o sostanze che non possono avere un uso legittimo).
Il farmaco della Swiatek e’ una sostanza specificata, quindi in caso di assunzione involontaria la pena massima di due anni puo’ essere ridotta a pene anche minime (puo’ essere anche soltanto un warning o un mese come nel caso in questione)
La Halep ha dimostrato (in appello) di aver assunto un prodotto contaminato. Anche in questo caso le riduzioni di cui sopra sono applicabili. La Halep ha quindi ricevuto una sospensione retroattiva di nove mesi perche il livello di negligenza e’ stato comunque ritenutoun pochino piu’ alto (integratori di dubbia provenienza a livello di produzione)
Il Clostebol di Jannik purtroppo e’ considerato una sostanza non specificata (non ne viene riconosciuto alcuna necessita’ di uso clinico). Quindi la pena di 2 anni per assunzione involontaria puo’ essere ridotta solo del 50 percento; per questo la WADA chiede 1 a due anni.
Purtroppo se la CAS stabilisse un qualsiasi livello di negligenza (o colpa) anche se superminimo, Jannik si prenderebbe un anno.
In base alla lettura del codice WADA, non sembra ci sia un motivo diretto per pensare ad una pena di meno di un anno (a meno che Jannik non venga completamente assolto, cioe’ assenza totale di colpa).
Ci sono anche degli articoli del codice WADA che parlano di patteggiamenti ed altre riduzioni di colpa, che sembrano piuttosto caso per caso.
Speriamo che (Jannik) se la cavi.
@ Tennisforever2 (#4269449)
Assolutanente no.. Il suo allenatore ai tempi della positività era Mouratoglou
@ Tennisforever2 (#4269449)
Assolutanente no.. Il suo allenatore ai tempi della positività era Mouratoglou
@ Tennisforever2 (#4269449)
Assolutanente no.. Il suo allenatore ai tempi della positività era Mouratoglou
Dico solo che non bisogna per oto colato e come verità incontrovertibili le giustificazioni dei tennisti sk dovrebbe almeno aspettare ,secondo me la wada, con tutte le problematiche connesse, in ogni caso è o dovrebbe essere organo indipendente mentre la itia è il controllore che controlla il controllato e qualche dubbio mi sorge sono un legale e forse ho qualche retropensiero
Questo vale a tutti i livelli di giudizio e per ogni violazione normativa. Chi è innocente fa di tutto per dimostrarlo, chi sa di essere colpevole fa di tutto per non sembrarlo. Non ci vedo nulla di anomalo nel rapporto tra tennisti e antidoping rispetto a quello di un qualsiasi cittadino coinvolto in questioni giudiziarie.
Sei tu che dici che faccio illazioni dico solo che se itia aspetta che un positivo ammette la propria colpa e si autocondanna campa cavallo
Se siete interessati, ecco il link qui sotto della sospensione a nove mesi di Simona decretata dal CAS di Losanna. Si trattò di una riduzione dei quattro anni iniziali che a quel punto (due anni dalla positività) aveva già scontato.
https://www.itia.tennis/news/sanctions/full-decision-in-the-case-of-simona-halep-v-itia/
Grazie , molto utile. Lei era stata almeno superficiale
I casi Halep e Swiatek hanno in comune che entrambe hanno usato un prodotto contaminato. Simona sarebbe risultata positiva a causa di un’integratore alimentare comprato in America e suggerito dal suo coach che aveva come contaminante questa sostanza simile al l’eritropoietina.
Mi sembra però di ricordare che sia stata condannata comunque per le irregolarità del passaporto biologico.aveva livelli di emoglobina troppo alti.
Un’altra differenza con il caso dell’tennista polacca è nel fatto che Iga ha preso un farmaco di cui aveva bisogno per l’insonnia e che gli è stato suggerito dal suo medico e dalla sua psicologa. Simona non aveva bisogno per motivi clinici dell’integratore che ha preso.
Un’altra differenza ancora, è che la tennista polacca ha comprato un farmaco da una nota azienda farmaceutica ed è un prodotto che si trova in tutte le farmacie almeno in Polonia. Simona ha preso un ignoto integratore, quindi certamente ha più colpe.
Io credo che la Simona sia innocente e quindi posso capire la sua reazione.però il sistema antidoping, per ovvi motivi, funziona in base alla presunzione di colpa. L’atleta è colpevole e deve scagionarsi. la Halep partiva da un livello presunto di colpa più serio.
Se si accettassero di fare sconti su questi principi, il tennis si troverebbe in difficoltà come hanno notato alcuni utenti. Purtroppo è chiaro che queste situazioni danneggiano alcuni giocatori.
Ti sei anche spinto in illazioni e commenti colpevolisti piuttosto gratuiti, a mio avviso. Esiste un tribunale, con persone fino a prova contraria competenti in materia, che hanno eseguito verifiche e controllato prove, infine emesso una sentenza. Giusta? E chi siamo noi per arrivare a un giudizio più corretto solo leggendo (male) le dichiarazioni da un sito di tennis?
Se non erro, era seguita da Darren Cahil anche lei.
Ho solo ripetuto quello che ha detto la tennis risultata positiva a causa di in farmaco scusa non crema contaminato in fase di produzione
Altro commento superficiale. Nessuno nel caso Swiatek ha parlato di creme e tubetti, qua come spesso si commenta un tanto al chilo.
Il qualcosa che non conosciamo in realtà si conosce benissimo ed è l’attualmente in vigore regolamento internazionale antidoping.
Che sia eccessiva una possibile squalifica da 1 a 2 anni per una contaminazione involontaria è condivisibile, per giunta per una sostanza che non cambia le prestazioni in modo apprezzabile, ma è assolutamente quanto prevede la normativa. Senza complottismi, senza cose nascoste, pura e “semplice” normativa.
Taaaccc
Prende integratori misteriosi (keto mc) dove nessuno capisce cosa c’ e’ scritto sull’ etichetta, anche perché era prodotto con ingredienti forniti da un grossista cinese, e inscatolato non si sapeva bene un da chi…
Ma cribbio sei n.1 al mondo con una montagna di milioni sotto al culo… e ti vai ad infognare negli integratori misteriosi ?
Il passaporto biologico era stato trovato in anomalia da un ente diverso e a sé stante, con la riunificazione poi delle due grosse irregolaritá in un unico processo.
Fatto il test del capello, rusultó ulteriore presenza del Roxadustat, di assunzione anche antecedente all’ esame che riscontró la positivitá.
Allora chi é che ha distrutto chi ?
@ mats (#4269377)
La Halep NON è innocente.
E’ stata dichiarata colpevole anche dal TAS.
@ becu rules (#4269411)
Non so cosa si dovrebbe o potrebbe realisticamente fare e, per fortuna, non devo deciderlo io. Certamente il sistema attuale è inadeguato, visto che produce casi che possono compromettere la carriera e la reputazione di atleti innocenti.
Però io sono abbastanza d’accordo con Fritz quando dice che la reazione pubblica è conseguenza di pregiudizi e simpatie, quindi non credo che le recriminazioni su disparità o complotti diminuirebbero, in ogni caso.
Noiosi ormai sono gli sportivi che una volta beccati ne inventano una più strana dell’altra adesso abbiamo la crema contaminata nel processo di produzione probabilmente solo il suo tubetto ,il tennis se continua così finisce male perché basta dire io non c’entro e sei a posto ma itia aspetta che un positivo dica colpa mia mi sono dopato boh
La differenza fra contaminazione e doping non è mai stata in discussione
Che le organizzazioni antidoping stiano facendo distinzione tra assunzione e contaminazione questo rappresenta un risultato ottimo ma come mai per il caso di Sinner (contaminato e non dopato) la Wada chiede una condanna da 1 a 2 anni.
Per una contaminazione non sembra eccessivo questa punizione?
Oppure c’è qualcosa che noi non conosciamo?
@ mats (#4269364)
Anche tu dimostri di non averci capito nulla, evidentemente. O hai letto superficialmente i regolamenti, le sentenze e i casi, oppure non li hai nemmeno letti e ti sei fermato ai titoli degli articoli. Ed è assai grave, ormai.
Dico solo che sembra ci sia meno resistenza nel colpire una tennista a fine carriera, rispetto a rovinare la carriera di qualche campione/ssa nel mezzo o all’inizio del successi.
In ogni caso la totale opacità nella gestione dei vari casi, questi silent ban striscianti che si interrompono e riprendono, la diversa lunghezza dei processi, lascia esterefatti. Se poi come dimostrato nel caso di Sinner, tracce infinitesimali di sostanza dopante possono passare pure da una stretta di mano, il rischio di caccia alle streghe diventa imbarazzante. Basterebbe un processo lineare in cui :
1) A monte derubricare certe sostanze obsolete, a maggior ragione se ingerite per quantitativi infinitesimale
2) poi entro 24 ore dal riscontro, il giocatore viene notificato pubblicamente della positività e della sospensione cautelativa, e viene “asteriscato”
3) se il giocatore, come nei casi Sinner e Swiatek, presenta delle controprove all’ITIA, che avvenga in 2 giorni, 2 settimane o 2 mesi, viene di nuovo pubblicamente fatta comunicazione, che il comitato ha accettato o rifiutato le evidenze, sospendendo o prolungando la sospensione, e nel secondo caso, una nuova comunicazione è dovuta ad ogni nuovo passaggio, con una sentenza che stabilisca in tempi brevi e codificati anche il massimo teorico della pena.
Così si evitano situazioni note ex post a distanza di mesi, che fanno pensare a torto o a ragione di pesi e misure diverse
Prima di dire cazzate informatevi, Halep è meglio che stia zitta, non ha dato nessuna prova reale della sua innocenza, la percentuale di doping influiva sulle prestazioni ( prima era n.1 adesso senza doping è nessuno chissa perchè)
No ha assolutamente torto, sopratutto se era innocente, dovrebbe esultare del fatto che si metta fine alle ingiustizie. Oppure il fatto di averle subite giustifica quello di perpetrarle agli altri. Se finalmente la itia e la Wada iniziano a distinguere tra contaminazione e doping, allora dovremmo essere tutti contenti. Il sistema portato all’eccesso (nel tentativo di trovare chi si dopa) rischia di generare ingiustizie. Al netto che la sua è una sostanza dopante, diversamente da quella di Iga.
Passaporto biologico pura invenzione?
Calma, ragazza….
Secondo me la Halep è stata sfortunata perché non le hanno creduto nel senso che non hanno creduto nella sua buona fede.Credo che non fosse a conoscenza dell’ esistenza del prodotto vietato nell’ integratore utilizzato.
È comprensibile tutta la sofferenza e la frustrazione che ha dovuto subire e che ha influenzato negativamente anche il suo rientro.
E comunque l’ esperienza mi insegna che è troppo facile giudicare e condannare solo perché questo non è mai capitato a noi.
Date a Jasmine lo Slam e per me si può chiudere qui!
Evidenziare la disparitá di trattamento serve anche a dimostrare che la regola va cambiata. Fare finta che non ci sia stata nessuna disparitá, come sta facendo qualcuno, è abbastanza ridicolo. Il fatto che la Halep sia stata penalizzata ingiustamente non significa che gli altri sarebbero dovuti essere penalizzati, ma indica che c’è un problema di base da risolvere.
Non ho pregiudizi.
L’eventuale ingiustizia, nel caso di Halep, sta nella durezza del regolamento, non in una presunta disparità di trattamento.
Halep, purtroppo, non è riuscita a dimostrare nei tempi previsti dal regolamento l’accidentalità per quanto riguarda la provenienza della sostanza illegale e le circostanze in cui la sostanza è entrata nel suo corpo.
Più tardi (e troppo tardi per un’interruzione della sospensione dall’attività), ha portato una ricostruzione che non ha soddisfatto ITIA. Da lì la sentenza dura.
Poi ha fatto appello al CAS, che ha ridotto la pena, accettando come probabili alcune delle sue giustificazioni.
Questi sono i “fatti”.
Se poi vuoi sapere come la penso io, io sono incline a credere che Halep non si sia dopata volontariamente.
Quali sono i fatti??? Hai la sentenza? la conosci? Dacci tutte le fonti che conosci per essere così sicuro! A me risuta tutt’altro..e qusta signora mente sapendo di mentire…se a te non sta bene rigirala come vuoi!
Furbone, ha perso 2 anni perché ci ha messo un sacco di tempo a trovare scuse attendibili. A differenza di Sinner per es
Halep, rtu avevi anche il passaporto biologico sballato, non lo ricordi?
Anche secondo me non c’è altra via. Così come sta ora il tutto, è inaccettabile.
Purtroppo ad oggi la scienza può appurare con precisione soltanto la quantità di prodotta presente nel corpo al momento del test, non con esattezza le altre cose che dici nel tuo intervento, nè modalità e quantità al momento dell’assunzione, nè il momento stesso dell’assunzione.
Il problema vero è la legge sbagliata. Se non c’è alterazione della prestazione non ci dovrebbe essere squalifica. La scienza oggi può determinare le quantità di prodotto assunto e le modalità di assunzione. Un semplice errore (assunzione involontaria di quantità irrisorie) dovrebbe portare ad una sanzione pecuniaria al massimo mai ad una sospensione. Tutti i tennisti invece che fare commenti ipocriti e onestamente disgustosi sui colleghi alludendo a trattamenti preferenziali, dovrebbero unirsi e lottare per cambiare una legge stupida che non risponde ai fini per la quale è stata creata: garantire che non si alteri la performance degli atleti.
Piangi meno, Simona
beh porella ha ragione, o si squalificano preventivamente nel momento stesso in cui c’e’ la positivita’ in attesa di dimostrare come sonoandate le cose, oppure no
E il fatto stesso di dire “FORSE è vero che Halep non ha fatto niente di male volontariamente” dopo che l’ha dimostrato evidenzia tutti i tuoi pregiudizi.
La Halep ha dimostrato la propria innocenza, ma nel frattempo ha perso 2 anni di carriera. Gli altri no. I fatti sono questi, che ti piaccia o no.
Ha ragione. Lei sospesa, ji altri pizzicati giocano, intascano milioni e frignano scuse su internet….
Non c’è stata disparità di trattamento. C’è stata una differenza nella sentenza, perché il caso e le circostanze sono diversi da altri.
Halep non è stata in grado di rispettare i temini del regolamento, come invece sono riusciti a fare, in modi fra loro diversi, Sinner e Swiatek.
Poi forse è vero che Halep non ha fatto niente di male volontariamente, ma il regolamento è quello ed è stato applicato come per gli altri.
Pienamente d’ accordo con Simona.
Halep ha dimostrato la propria innocenza e ha perso 2 anni di carriera. Quindi ha tutto il diritto di lamentarsi della disparitá di trattamento rispetto ad altri, anche se a te non piace.
Sono accusato di omicidio. Ma, al momento del delitto ero ad un matrimonio e 200 persone lo confermano. Vengo immediatamente scagionato e non faccio nemmeno un giorno di galera.
Tu vieni accusato di omicidio. Non hai un alibi e finisci in galera in attesa di processo. Dopo 6 mesi, ti ricordi che al momento del delitto stavi giocando a carte con 4 persone, che confermano. Vieni scagionato e rilasciato.
Conclusione: entrambi innocenti, tu hai fatto 6 mesi di galera, io nemmeno un giorno.
Swiatek (che detesto) ha dato una spiegazione credibile in pochi giorni e non è stata sospesa in attesa che le indagini confermassero.
Halep (che ho sempre adorato) non è stata in grado di fornire spiegazioni plausibili per mesi…
E continua…
Per carità, io capisco che abbia passato dei mesi bruttissimi, capisco la frustrazione. Però, figlia mia, se non sei in grado di pensare a mente lucida, se non sei in grado di leggere, comprendere, analizzare, studiare i regolamenti, i casi, le situazioni, le sentenze e le dinamiche diverse dei singoli casi è solo peggio per te.
Si sta parlando di tennisti e non di letterati o studiosi, ho capito, ma certa gente commentando e parlando così non fa altro che manifestare la propria ignoranza.
@ mats (#4269352)
la halep è stata numero 1, è stata a tratti la più forte del circuito wta, quindi praticamente avrebbe potuto usufruire della stessa considerazione del sinner attuale, le stesse condizioni mediadtiche di sinner, quindi quali sono i motivi per cui sono stati attuati 2 trattamenti diversi??
Vergognosa, vergognosa! Il suo corpo era pieno di sostanze ultravietate, e ha anche il coraggio di parlare… Questo vuol dire solo confondere le acque e buttarla in caciara. Io la multerei, se fossi la WTA
Simona ha assolutamente ragione.
Riassunto: la Halep ha dimostrato la propria innocenza ma nel frattempo ha perso due anni di carriera, mentre altri hanno potuto continuare a giocare durante le indagini.
I fatti sono questi, poi rigirali come ti pare.
I normodotati sanno distinguere tra i vari casi e si documentano.
Gli altri fanno di ogni erba un fascio!
lieto che la swiatek abbia risolto velocemente il suo caso, quello che non capisco è un’attesa così lunga su jannik, non è che devono fare indagini o investigazioni di qualche genere, quindi non capisco, sono già due mesi che la wada si è appellata e ci ha messo 3 mesi, la sentenza doveva e poteva essere già stata emessa, non entro nel merito non ne sono in grado ma sono tempi biblici, si parla di una cosa che tra un pò è un anno che è successa, poi ci lamentiamo dei tribunali italiani
La cosa noiosa (e anche scontata) è che dicono tutti la stessa identica cosa:
“Ho dimostrato che era una contaminazione”
“La mia coscienza tranquilla e pulita”
“Sono orgoglioso di essere chi sono”
Sono noiosi e scontati anche nel prendere le difese di se stessi
Mi auguro almeno che non abbiano la pretesa che una persona normodotata ci creda
Halep, Halep… cerca la sua riabilitazione attraverso il confronto con i casi recenti. Purtroppo ottiene lo scopo con tanti, visto le perplessità suscitate in troppi addetti ai lavori nei tanto decantati “due pesi e due misure”. La realtà e la differenza tra i casi è talmente evidente ed eclatante che questi interventi sconsiderati della Halep, non fanno che peggiorare l’opinione che ho di lei.
La Halep e tanti che ora gridano alla disparità di trattamento sono in malfede sapendo di esserlo! Questo è scandaloso!
E’ incredibile che possa liberamente dire che sul passaporto biologico fossero tutte invenzioni senza che nessuno intervenga.
Rompe altro non il silenzio.
Riassunto della Halep:
Nell’ottobre 2022 la Halep è risultata positiva al roxadustat, una sostanza vietata dalla WADA perché stimola la produzione di globuli rossi e può migliorare la resistenza fisica.
Invece Iga è stata squalificata per un mese dall’Itia per esser risultata positiva alla trimetazidina causata dalla contaminazione di un farmaco che non richiede una prescrizione, la melatonina, che Swiatek stava assumendo per problemi di sonno e di jet lag.
Poi la Halep è stata anche accusata di irregolarità nei dati del Passaporto Biologico dell’Atleta (ABP), che monitora i parametri biologici per rilevare possibili manipolazioni.
Quindi è stata sospesa provvisoriamente in attesa del processo perchè non è riuscita a portare la documentazione utile a dimostrare la sua innocenza, diversamente da Jannik.
Nel settembre 2023 è stata squalificata per 4 anni dalla ITIA, Halep ha negato le accuse, dichiarando che la contaminazione alimentare potrebbe spiegare la presenza del roxadustat ma non ha fornito documentazione e prove a sostegno.
Ora manca solo Fabrizio Corona che ci dice che in carcere ci é andato solo lui