L’amara riflessione di Fritz sui casi doping che hanno scosso il tour quest’anno
Il pregiudizio e l’estrema difficoltà nel formare un’opinione onesta su questioni dure come le positività ai controlli antidoping sono per Taylor Fritz aspetti gravi, “che mi fanno impazzire”. Questo ha scritto il n.4 del mondo statunitense con un secco commento sul social X, scritto di getto dopo esser venuto a conoscenza del nuovo caso di positività di una super star del tennis, stavolta Iga Swiatek, squalificata un mese dopo il controllo positivo dello scorso 12 agosto. È interessante riportare lo sfogo di Fritz, poiché sottolinea come in quest’epoca dominata dai social e da un paradossale eccesso di informazioni purtroppo poche volte verificate ed attendibili, sia sempre più difficile farsi un’opinione. Che tu sia appassionato o giocatore Pro (e quindi ancor più grave) ci limita alla simpatia, alla vicinanza, al supporto cieco di una tennista per partito preso, senza la volontà di analizzare la questione in modo oggettivo, cercando di capire le informazioni a disposizione. Questo il post di Taylor scritto ieri sera sul social X.
What drives me CRAZY about these situations (in terms of going on X) is not the actual cases themselves. It’s tough to know exactly what happened/all the details in all of these specific instances, so the speculation talk isn’t really my favorite thing to do. It’s fine to have…
— Taylor Fritz (@Taylor_Fritz97) November 28, 2024
“Ciò che mi fa IMPAZZIRE in queste situazioni non sono i casi in sé. È difficile sapere esattamente cosa è successo/tutti i dettagli in tutti questi casi specifici, quindi il discorso delle speculazioni non è proprio la mia cosa preferita. Va bene avere le proprie oneste opinioni, ma ciò che non riesco a comprendere e ciò che è così sconvolgente da vedere come giocatore, è il pregiudizio FOLLE del pubblico del tennis che arriva a sostenere qualsiasi tesi che concorda con quello che loro vogliono credere. Se è un rivale del giocatore che supporti che risulta positivo, allora sei tra quelli che dicono “chiamiamolo dopato/imbroglione/disonoriamolo il più possibile”; e se è il tuo giocatore preferito di cui si tratta, allora è “innocente, senza farsi domande”. Come fai a non essere in grado di rimuovere il tuo pregiudizio personale e di formarti un’opinione educata e onesta? Anche se come giocatore puoi provare la tua innocenza (non sto dicendo che qualcuno lo sia o meno), le persone che supportano giocatori rivali o hanno pregiudizi nei tuoi confronti continueranno sempre a sostenere ciecamente che sei un imbroglione, e questo fatto mi rattrista davvero per tutti i veri giocatori innocenti che devono passare attraverso tutto questo”.
Un riflessione importante che merita di essere condivisa, visto l’enorme caos mediatico provocato dall’annuncio della positività e squalifica, seppur brevissima, della tennista che all’epoca dei fatti era n.1 WTA.
Marco Mazzoni
TAG: Caso Swiatek, Doping, Taylor Fritz
Osservazione notevole da parte di Fritz.
Tanta tanta stima per una persona cosi positiva e intelligente
@ DANCAS (#4269353)
– I problemi di vesciche risalgono al 2022 (ritiro con Rublev a Vienna), quindi non è vero che arrivava da questi problemi.
– Se avessero usato il prodotto sarebbe risultato positivo anche prima
– I responsabili dei laboratori antidoping chiamati a valutare la tesi esposta da Sinner l’hanno definita l’unica credibile. Evidentemente se si fosse trattata direttamente una ferita col prodotto, il risultato del test sarebbe stato diverso, con quantità molto superiori e gliel’avrebbero contestata. Se ti inventi una palla, la scienza ti smentisce.
Se vuoi dare una versione diversa da quella di Sinner accettata anche dalla WADA(!!!!!!!) (eccetto per il fatto che secondo loro lui sapesse o non abbia fatto abbastanza per evitare la contaminazione), devi fornire spiegazioni scientifiche e non semplicemente inventare una versione a casaccio.
Non solo il tribunale indipendente ha considerato plausibile la ricostruzione dei fatti, ma ha ben evidenziato nelle pagine di sentenza, che non esiste una alternativa probabile alla ricostruzione dei fatti. Questo perchè è molto probabile che le varie ipotesi siano state discusse prima della sentenza (tra cui quella dell’uso volontario). WADA non ha minimamente messo in discussione la cosa, quindi sarebbe ora di smetterla di continuare con queste ipotesi alternative di ricostruzione, che non sono più determinanti nell’esito del ricorso.
Sta parlando principalmente a Mauro e a tutti i suoi user…
Perfetto
Non c’è bisogno di fare distinzioni di sorta o complicazioni la cosa è semplice c’è chi ha un modo di vedere le cose è aggiusta la realtà affinché il suo modo di vedere risulta quello giusto: manca la capacità di accettare di potersi sbagliare…
francamente, la questione scontrini mi sembra forzata.
io, come gran parte delle persone che conosco peraltro, conservo da anni, esattanente da quando ho un commercialista, gli scontrini fiscali, scoprattutto quelli delle farmacie, ma anche di alcuni altri acquisiti.
e non le conservo per feticismo ma per ovvie e comunissime questioni economiche relative al lavoro, la dichiarazione dei redditi, etc. scontrini scannerizzati e consegnati al commercialista.
ma di che parliamo?
hai perfettamente ragione, volevo evidenziare due modi differenti di essere stupidi
@ DANCAS (#4269353)
La tua ipotesi sarebbe plausibile tanto quanto quella fornita ufficialmente, ma seguendola si entra nella logica del si può dire tutto e il contrario di tutto.
Certo che si puó dire “come facciamo a sapere che non abbia utilizzato quel farmaco apposta” e ipotizzare che le cose siano andate diversamente dalla versione rilasciata. Ma questo vale sempre, in ogni tribunale e oltre. A un certo punto uno dichiara una cosa e sta a chi ascolta decidere se considerarla plausibile. E il tribunale indipendente l’ha considerata tale, anche se probabilmente anche i tecnici potrebbero aver pensato quel che sostieni tu.
“Se fosse andata cosí sarebbe da squalifica”: vero, ma come potrebbe dimostrare che non é andata come dici tu, meglio che portando la sua versione?
Sarebbe umanamente impossibile dimostrare che non é vero che hanno usato (o inventato) il problema al dito di Ferrara per nascondere un’altra pratica. A questo punto condanniamolo senza manco fare il processo
Sta parlando del 90% dei commentatori di Livetennis
Mi dispiace ma non dai alcun contributo in questo modo. Stai facendo pure illazioni, così sono capaci tutti. Nemmeno la WADA ipotizza una ricostruzione del genere, che presupporrebbe la totale imbecilità di Sinner. Inoltre l’ipotesi dell’assunzione diretta e volontaria non quadra con le bassissime quantità rilevate. La storia dello scontrino tenuto come prova se le cose fossero andate male è delirante: allora anche Naldi si sarebbe tagliato il dito apposta? In definitiva la tua tesi non ha alcuna verosimiglianza
Mi son fermato alla pistola fumante, son caduto dalle risate per le scale.
Scontrino ?
Se si paga tramite sistema digitale con moneta virtuale, quindi tramite bancomat o carta al POS, o con PagoPa, la ricevuta anche di un periodo lontano la si trova in un attimo, vieppiù se è un farmaco con il codice fiscale viene utilizzato per il 730 ed il farmacista dove hai fatto l’acquisto lo trova in un attimo.
Tante volte si leggono cose assurde, un veloce fact checking non farebbe male all’autore del post come insegna Fritz.
Taylor, lascia perdere le riflessioni amare. Sei bello, ricco e famoso; avrai certamente successo con le ragazze. Dammi retta, goditi la vita.
Permettimi di dissentire. Per me un odiatore non può essere una persona che capisce, che si attiva per conoscere la verità, che ama documentarsi. Perché una persona così necessariamente è capace di rendersi conto del vero e del falso, del buono e del cattivo, del bene e del male. E allora, a quel punto, comprende che non è da intelligenti odiare (perché l’odio, in sostanza, è fondamentalmente bagaglio dell’insipiente).
@ DANCAS (#4269353)
Dancas, lasciatelo dire. Scrivi troppi “se”.
Il problema sono i giornalisti che le sentenze potrebbero effettivamente leggerle e capirle e divulgarle onestamente senza cercare sensazionalismi o gogne mediatiche.
Molti dimenticano che Sinner ha già pagato. 400 punti ATP e 430.000 Euro. Sarà poco? Sarà molto? Comunque ha pagato (probabilmente senza avere alcuna colpa).
A quanto ho capito Ferrara è stato in grado di risalire alla data dell’acquisto mediante estratto conto della carta di credito con cui aveva pagato. Poi, non so se si sia tenuto anche lo scontrino per la detrazione fiscale dal 730.
Mi permetto di controbattere alcuni delle tue affermazioni. Innanzitutto credo che in diverse discussioni del passato si siano ben analizzati i vari aspetti della vicenda Sinner, compresa anche l’ipotesi di ricostruzione che fai nel tuo intervento, solo che man mano che le discussioni perdono visibilità nella home page del sito, finiscono nel dimenticatoio.
Per quanto riguarda l’ipotesi alternativa di ricostruzione degli eventi, sicuramente sarà stata dibattuta anche dai giudici, che fanno quello di mestiere, ma nella sentenza ITIA viene considerata attendibile la ricostruzione proposta dallo staff di Sinner. Anzi, viene considerata come l’unica soluzione possibile, quindi come certa. Infatti, anche il ricorso WADA non considera contestabili i fatti, ma solo la responsibilità di Sinner (secondo loro doveva effettuare maggiori controlli per evitare la contaminazione).
Infine lo scontrino non è affatto una pistola fumante, ma un documento da conservare anche per ragioni fiscali (mai fatto un 730?), quindi facilmente reperibile da chi ha fatto l’acquisto.
Infine sono assolutamente d’accordo che sia necessaria una riforma che renda più eque le sentenze e che tuteli maggiormente gli atleti “non dopati”, ma più o meno negligenti, rispetto a quelli che hanno veramente cercato di fare i furbi. La speranza è che quanto sta succedendo in questi mesi agevoli una riforma in tal senso.
Fritz fa dichiarazioni non banali e in un certo senso socratiche “So di non sapere”.
Come quando hanno cercato di tirarlo dentro la polemica sulle palline e sulle ricerche fatte da Zverev sulla qualità di chi produce le palline da tennis.
Fritz ha candidamente ammesso di non essere preparato per rispondere alla domanda.
Quello che dici sullo scontrino ha senso, ma non come dato fine a se stesso. Voglio dire che il fatto che Ferrara si sia tenuto quello scontrino autorizza al massimo la domanda: “E’ solito Ferrara tenere gli scontrini, o lo ha fatto solo per quell’unico farmaco?”
Io non so bene di che scontrino stiamo parlando: non so se è in forma cartacea, se è in forma elettronica (dove quindi si conserva automaticamente), non so se Ferrara è solito tenersi scontrini o aveva un motivo particolare per tenere lo scontrino proprio di quel farmaco. Ma posso facilmente intuire che chi ha interrogato Sinner (Sinner ha affrontato tre udienze online, che duravano parecchie ore l’una) avrà avuto modo proprio di fare queste domande e tante altre, proprio per indagare se la ricostruzione di Sinner reggeva.
Posso quindi dire che è molto imprudente da parte tua essere arrivato subito alla conclusione che quel farmaco è stato preso di proposito e a ragion veduta da Sinner, solo dal fatto che Ferrara aveva quello scontrino.
Bravo Fritz.
E’ per questo che Sinner non ride più: sa che, comunque finisca la storia, ci sarà sempre qualche Kyrgios che tirerà fuori la faccenda e la macchia non verrà mai più via.
Qui hai espresso una visione molto rassicurante: se si può migliorare e allungare la pratica agonistica in modo lecito, entriamo in una situazione ideale dove gli atleti avranno meno incentivi a servirsi del doping. Mi sembra dunque di capire che alla domanda: “Come mai si scoprono tante contaminazioni e non veri e propri casi di doping”, la tua risposta è: “Perché lo sport oggi è essenzialmente pulito, tranne rarissime eccezioni”.
Ottima analisi Sasha, finalmente una penna degna di essere letta, oltre ai pensieri molto ben argomentati. Complimenti
Concordo con Fritz, e dico anche che qui dentro non si è voluto affrontare la questione Sinner in modo approfondito, accettando la sua innocenza a priori. Ora che la stagione è finita, ne approfitto per riproporre un pensiero che ho già espresso pochi giorni fa ma che è stato “nascosto” dalla rapida cancellazione delll’articolo.
Provo a fare una ipotesi alternativa di ciò che è successo, con i dati che abbiamo a disposizione:
Sinner arrivava da gravi problemi con le vesciche dei piedi, che lo avevano anche obbligato al ritiro in un paio di occasioni. Non mi sembra così strano pensare che il suo team abbia cercato delle soluzioni. Quindi come facciamo a sapere che non abbia utilizzato quel farmaco apposta, non certo per doparsi, ma piuttosto per eliminare il suo problema? Il suo team può avergli presentato il farmaco come una soluzione . Anzi lo stesso Ferrara avrebbe potuto dire di averlo utilizzato in precedenza su altri atleti e che non avevano dato esito positivo, e che in caso di problemi, si sarebbe preso tutta la responsabilità. E per farlo avrebbe dovuto tenersi
lo scontrino, che infatti si è tenuto, e che a me sembra una pistola fumante, più che una dimostrazione della sua innocenza.
Personalmente, non credo che Sinner abbia voluto doparsi. Ma credo che l’ipotesi che abbia voluto fortemente risolvere il problema alle vesciche, sia plausibile con la sua personalità.
E se fosse andata così, sarebbe effettivamente da squalifica.
Aggiungo anche che, per una situazione del genere, al di là del caso Sinner, l’ideale sarebbe avere regole più specifiche. Ad esempio si dovrebbe poter richiedere l’utilizzo di tale pomata in caso di necessità, sotto gli occhi di un medico federale, di modo da prendere in considerazione la possibilità che ci sia una contaminazione non inerente al doping.
Insomma, io non credo in nessun modo che Sinner si sia dopato volontariamente, ma se arrivasse una squalifica in stile Swiatek, non rimarrei troppo sorpreso.
Concordo. Personalmente non entro nella discussione Sinner/ Iga/Halep perché non ne ho le competenze,mi limito a considerarli casi diversi,ritengo Jannik assolutamente pulito,credo che la responsabilità oggettiva debba esserci ma con dei profondi distinguo e che il trascinarsi delle vicende alimenti il disagio per giocatore, movimenti, appassionati.
Quanto all’utente che ripete che Iga ha evitato i controlli… è lo stesso di corde e racchette di Jannik,che non conosce ma sa.
Viviamo in un mondo dove troppi sanno come andrebbe fatto il lavoro altrui.
@ Paolo Papa (#4269332)
Io scinderei invece in : quelli che difendono un/una tennista come fosse un parente (e non si capisce perchè) e quelli che lo/a accusano come se gli avesse messo sotto il cane (e nuovamente non si capisce perchè)
Sono perfetti sconosciuti di cui non si ha nessunissima informazione se non quello che dicono loro…
Prendere una posizione (pro o contro) è semplicemente un esercizio di stile per chi non ha nulla di meglio da fare ( e annoiano pure oramai)
Queste discussioni mi attirano sempre, quindi ecco anche i miei due centesimi.
Tutti conosciamo la famosa frase di Umberto Eco su internet che avrebbe offerto l’opportunità… non la condivido. Per me invece ha offerto la possibilità a chi non ha voce di esprimersi. Mentre il mainstream è del tutto appiattito sulla versione dominante, cioè quella di chi comanda, che è sostanzialmente falsa, tendenziosa, di parte, finanche distruttiva (pensiamo a cosa Bruxelles-Washington stanno combinando con quell’altro criminale a Mosca e che rischiano di far pagare caro, non più solo economicamente, a quel popolo di “incompetenti” che invece avrebbe risolto la contesa senza colpo ferire) su internet si trovano ancora voci in grado di risvegliare le coscienze dormienti. Il problema non è di contenuti (tutti hanno il diritto di dire la loro fino a che non giungono a violare le leggi democratiche), il problema è l’aggressività, il modo in cui ci si rapporta agli altri utenti, l’attaccare briga, l’offendere, lo sminuire quello che gli altri scrivono. Su questo tutti dovrebbero seriamente lavorare, altrimenti si giunge ai famosi due minuti d’odio di orwelliana memoria. Talvolta, infatti, sembra che i forum diventino lo spazio in cui si sfoga la propria frustrazione, di cui non si è consapevoli, verso qualcun altro, soprattutto se presente in quel medesimo spazio, invece che diventare lo spazio in cui ciascuno esprime con correttezza il proprio parere senza essere attaccato o denigrato. Siamo molto lontani da questo obiettivo. Ciò che io noto non è infatti carenza di contenuti, anzi, rispetto a ciò che il mainstream propina a 360%, che è essenzialmente propaganda e ne abbiamo avuto una prova pochi giorni fa, il web sembra un luogo in cui si fa chiarezza sulle questioni, ma sono gli aspetti più relazionali a difettare. Vale sempre quanto sostengono, per esempio, i teorici della Quarta Via: noi non conosciamo noi stessi, non siamo consapevoli di ciò che siamo, perchè non lavoriamo su noi stessi. Pensiamo che la vita sia conoscere solo ciò che è a noi esterno, invece è anche conoscere gli anfratti più reconditi della nostra interiorità. Conosci te stesso, ci ricorda la grande sapienza antica, occidentale e orientale. Ce ne siamo dimenticati. E’ qui la chiave di volta. Non bastano quattro precetti morali che riteniamo di aver appreso.
Dici bene, poi in particolare qui ormai ci si è fatti tutti l’idea su quali sono gli utenti che danno un valore aggiunto alla discussione e quali quelli che fanno colore, nel migliore dei casi (e ci può stare, come stimolo alla vivacità della discussione, diciamo così), o peggio, livore e falsità (e in quel caso si salta al commento successivo…)
Fa bene fritz a sottolineare quante pecore ci siano in giro. Bravo.Fortunatamente ci sono ancora pecore “Nere “…!!!!
Io scinderei il pubblico dei “polemici” (soprattutto di internet e su questo sito) in due categorie, gli analfabeti funzionali e gli odiatori.
gli “analfabeti funzionali” sono quelli che non capiscono quello che leggono o quello che le persone dicono. Non è del tutto colpa loro (o forse si?).
“gli odiatori”, invece, pur capendo quello che leggono o sentono, esprimono livore contro un bersaglio scelto e arrivano anche a distorcere la realtà per i loro scopi. E’ quello che fa, inconsapevolmente (perché fondamentalmente stupido) anche l’analfabeta funzionale.
Anche qui, su questo sito, ci sono rappresentanti di queste due categorie.
spesso però è difficile distinguere chi appartiene ad una delle due categorie. Enzo la Barbera ad esempio rimane un mistero (sarebbe quasi un troll, una deriva “burlona” degli odiatori, quasi assente su questo sito).
Altro esempio, nella discussione principale sulla notizia di Iga, c’è un tizio che pur di portare acqua al proprio mulino strampalato, continua ad affermare che Iga ha saltato un controllo antidoping.
Questo è falso ma lui continua a scrivere questa cosa perché altrimenti le proprie inutili argomentazioni sarebbero ancora più inutili.
fortunatamente, però, su internet si incontrano anche persone sensate che esprimono idee e anche dubbi con garbo e, soprattutto, senza sparare cazzate
Solo per quanto riguarda gli haters. E’ vero che la maggioranza difende Sinner, ma non lo difende solo perché è Sinner (se fosse dopato sarebbe giustissimo che lo squalificassero), ma perché c’è una sentenza basata su pareri scientifici ultra qualificati. E la stessa Wada ha escluso che venga trattato come un caso di doping ammettendo che le sue prestazioni passate e presenti sono pulite e che lui non ha preso niente di niente, non come altri che hanno assunto volontariamente integratori o medicinali senza sapere esattamente il contenuto perché non dichiarato sulla confezione. Gli haters e chi lo chiama dopinner o invoca i 2 anni lo fanno sulla base del “ha detto un sacco di balle, è pieno come un uovo”
Meglio un pensiero intelligente come quello di Fritz o un inutile suggerimento di ignavico silenzio?
Son poche righe che esprimono chiaramente un concetto semplice.
E, se tanto mi dà tanto, dovresti aver serie difficoltà ad individuare i problemi che te lo rendono ostico.
@ PensiamociBene (#4269317)
C’è anche un’altra possibilità. Che la scienza e l’industria degli integratori alimentari hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni. Ora con pillole e soluzioni solubili, riesci ad integrare creatina, aminoacidi, proteine, vitamine e sali minerali, che consumi in eccesso se fai l’atleta. La scienza dell’alimentazione crea diete perfette per chi fa sport, gli integratori sempre più ricercati e mirati aiutano tantissimo. Adesso ci sono tanti integratori e strumenti per curare anche le infiammazioni e rafforzare le cartilagini che si consumano molto e prevenire così gli infortuni allungando la carriera degli atleti, che ormai in tutti gli sport arrivano vicino ai 40 anni in condizioni impensabili 20 anni fa. Quindi rende molto di più creare un’industria legale che fare come la famosa balco e creare un business illegale. Hai una platea sconfinata di clienti, tra professionisti e amatori. Poi ci sarà sempre chi si spara l’emotrasfusione o altre pratiche illecite, ma rischia che se viene controllato vicino al fatto, trova il passaporto biologico con dati troppo discostanti…
Mi sembra un messaggio di vicinanza, e si stacca dai kyrgios, shapo, kafelnikov e compagnia.
Discorso di Fritz è banalissimo, ma risulta comunque utile visto che Fritz ha molta visibilità.
Il fatto che ci sia bisogno anche di messaggi banali, fa capire come la capacità di ragionare sia molto poco sviluppata anche nel ventunesimo secolo. La differenza è che in questo secolo la gente non è più intimorita da ciò che non sa e quindi si espone maggiormente nei propri ragionamenti e le sue lacune si manifestano in tutta la loro entità.
Questo però è paradossalmente una buona cosa perché per superare un limite, quel limite deve prima diventare problematico. Un po’ come la crisi climatica: finché non sarà un problema di sopravvivenza le società faranno finta non esista. Lo stesso con il ragionamento: finché non diventerà un serio problema avere popoli incapaci di ragionare, a nessuno importerà niente di come ragiona la gente.
Il tennis è in piccolo un palcoscenico in cui queste cose stanno accadendo. E in questo caso molti non vedono a un palmo del proprio naso, guardano il dito e non la luna che quel dito indica. E così pochi si stanno ponendo la domanda giusta. La domanda giusta non è se Sinner o Swiatek siano davvero puliti. La domanda giusta è che se stanno emergendo tutti questi casi di contaminazione significa che i controlli sono sempre più efficaci nel rivelare sostanze dopanti, ma allora perché non escono casi di doping veri e propri? O il tennis è uno sport pulito, oppure chi si dopa veramente lo fa con sostanze o metodi che l’antidoping ancora non conosce.
Voglio dire che se facciamo l’ipotesi che il doping è sempre davanti all’antidoping, quello che dobbiamo attenderci è che l’antidoping non riesca mai a scovare chi si dopa veramente, ma al crescere della sua efficienza sarà sempre più in grado di scovare chi si contamina involontariamente. E alla fine la WADA invece che punire chi si dopa veramente si troverà a punire solo chi si contamina involontariamente.
Geniale !
Sponsorizzato Clostebol !
Tra un set e l’altro si puo’ ovviamente essere massaggiati a piacere 🙂
Grande Fritz !
Perchè non pensare ad un 1000 in cui possono partecipare solo i beccati positivi al doping ??
C’è un sacco di tennisti validi che potrebbero partecipare
In piu’ se uno non è ancora stato beccato puo’ sempre chiedere una wild card (oppure spalmarsela o tirarsela) e il gioco è fatto
Grande Fritz !
Perchè non pensare ad un 1000 in cui possono partecipare solo i beccati positivi al doping ??
C’è un sacco di tennisti validi che potrebbero partecipare
In piu’ se uno non è ancora stato beccato puo’ sempre chiedere una wild card (oppure spalmarsela o tirarsela) e il gioco è fatto
Sottoscrivo anche le virgole
Purtroppo non è che sta accadendo solo su questo sito, ma è quello che accade ormai ovunque ed in tutti i campi, dallo sport alla politica alla vita sociale; pregiudizio ed ignoranza deformano letteralmente la realtà percepita ed i social in generale, che dovrebbero favorire, se non la conoscenza, almeno l’informazione, diventano solo casse di risonanza per l’ignoranza e la delobotomizzazione
Che sia purtroppo grandemente diffusa la pigrizia intellettuale o persino l’insipienza è un dato di fatto incontrovertibile. Ne soffrono coloro che si sforzano di documentarsi e di arrivare a conoscere prima di esprimere un parere, ma (ahimè) è quasi una regola di vita. E che Fritz dimostri ancora una volta di non appartenere alla categoria degli insipienti o dei pigri intellettuali fa solo piacere.
Il Soldato Fritz è meglio che non parli troppo, perché ci può finire anche lui in questo cosiddetto Doping da contaminazione accidentale e non voluta. Il Silenzio è d’oro.
Il messaggio di Taylor è di un’intelligenza notevole! Soffermarsi a pensare sui propri pensieri è una cosa che non capita a molti! Tanta stima per Fritz!
Eccolo il nocciolo della questione ed è quello che sta accadendo in questo sito…
Parole sagge, troppo per tanti utenti
@ Bagel (#4269282)
Parole sante
è l’epoca moderna dei social, bellezza. (cit.)
quaranta anni fa queste discussioni rimanevano all’interno dei bar, con poche persone. adesso non hanno confini, e spaziano per tutto il mondo. e forse è l’unica cosa per cui si può dire che era meglio quaranta anni fa…..
è ovvio che allargando di molto la base, raccogli anche tanta immondizia.
Gran signore
Taylor è un essere pensate, non è un burattino come tanti giovani d’oggi. Lui ha centrato in pieno il problema, i social sono la rovina della società. La parte che mi ha colpito di più è quando dice se sei tifoso del giocatore che è risultato positivo per te è innocente a prescindere, invece se non sei tifoso del giocatore trovato positivo è colpevole a prescindere, senza sapere nulla del caso e senza neppure leggere una pagina della sentenza. Oramai ci sono più webbeti in giro che persone normali. Povera TERRA
Quello che dice Fritz é giusto, il motivo é che la gente é pigra
Per farsi un’opinione sul caso Sinner, basta leggere le motivazioni del tribunale indipendente nella sentenza IATA.
Ok, sono 33 pagine, sono in inglese, ma se uno non fa lo sforzo di cercarla, copiarla su un traduttore, individuare le parti importanti e capirle, se uno non ha la cultura e l’abitudine di fare queste cose, é pigro.
Questo non dipende dai social, é sempre stato cosí: anche alla Casa del Popolo dietro casa mia la discussione la vinceva chi urlava la cavolata populista. “O imbecille, ma che perdi tempo a leggere. Io l’inglese non lo so, ma la vita la conosco, se fanno un processo a uno vuol dire che qualcosa di male ha fatto”, una frase cosí avrebbe chiuso la discussione da bar.
Ma i social hanno semplicemente fatto diventare il mondo intero un bar. Che si deve fare allora noi che vogliamo evitare le discussioni da bar?
Semplice, le evitiamo. Come alla Casa del Popolo quando ne partiva una, tu ti mettevi a giocare a carte o a biliardo, ora spegni Facebook, X e quant altro e ti trovi di meglio da fare.
La differenza tra tennisti dotati di neuroni funzionanti (Fritz, Ruud) e quelli che ne sono privi (Kyrigios, Shapovalov)
Mi sto innamorando di Fritz 😉 arricchisce ATP insieme ad altri giocatori , come Ruud, Draper o Jannik.