Doping nel tennis: perché Swiatek e Sinner sono casi diversi
Un nuovo caso scuote il tennis mondiale: Iga Swiatek ha accettato una squalifica di un mese per positività alla trimetazidina, rilevata in un test antidoping del 12 agosto. L’ITIA ha chiarito tutti i dettagli del caso.
LA VICENDA
La sostanza è stata trovata nel corpo della polacca attraverso l’assunzione di melatonina, un farmaco che usa regolarmente per dormire e combattere il jet lag. La tennista ha dimostrato che quella specifica partita di melatonina era contaminata. Un dettaglio cruciale: trattandosi di un farmaco e non di un integratore, la sanzione è stata minimale.
LA CRONOLOGIA
– 12 settembre: comunicazione della positività
– 19 settembre: conferma della positività nella controanalisi
– 22 settembre: appello respinto per mancanza di prove sull’origine della sostanza
– 4 ottobre: squalifica revocata dopo la dimostrazione della contaminazione del farmaco
LA DECISIONE DELL’ITIA
L’Agenzia ha riconosciuto una “negligenza lieve” da parte della tennista, poiché il farmaco non era stato acquistato attraverso canali completamente affidabili. Il preparatore atletico aveva comprato la melatonina da un produttore non presente nella lista di quelli certificati. Avendo già scontato 22 giorni di sospensione provvisoria, Swiatek dovrà completare solo 8 giorni a dicembre.
IL CONFRONTO CON SINNER
I due casi sono profondamente diversi e non comparabili. Nel caso di Sinner, la sostanza è arrivata attraverso un contatto esterno durante un massaggio. L’italiano ha dimostrato immediatamente l’origine della sostanza, mentre Swiatek ha impiegato dal 12 settembre al 4 ottobre per provare come la trimetazidina fosse entrata nel suo organismo.
LE POLEMICHE
La rapidità con cui è stato risolto il caso della numero 1 del mondo ha sollevato critiche da parte di altri tennisti sulla disparità di trattamento. Molti atleti hanno infatti dovuto affrontare mesi di sospensione per casi simili, alimentando il dibattito sull’equità del sistema antidoping nel tennis.
Un caso che, al di là della sua risoluzione, apre interrogativi sulla gestione dei casi di doping nel tennis e sulla necessità di un trattamento uniforme per tutti gli atleti, indipendentemente dal loro ranking ed è un interrogativo che tutti dobbiamo porci.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Iga Swiatek, Jannik Sinner
Qui si continua a ragionare senza aver letto la sentenza o senza averla compresa: Sinner è stato assolto perché ha dimostrato di aver fatto tutto il possibile per evitare la contaminazione, di aver agito sempre secondo il principio della massima cautela e di aver avuto alcuna colpa o negligenza nella selezione dei collaboratori. Nessuna diversa condotta era ragionevolmente esigibile da Sinner. Il giudizio quindi è stato di no fault and no negligency. La responsabilità oggettiva non c’entra un fico secco e non capisco da dove venga tirata fuori.
Allora spiegami una cosa. Se la normativa mondiale antidoping, come tu sostieni, prevede la responsabilità oggettiva per il sol fatto che l’atleta risulti positivo ad una sostanza non specificata (Clostebol), come è stato possibile assolvere Sinner da parte dell’ITIA? Quindi, secondo il tuo ragionamento, la WADA ha fatto bene a fare ricorso al CAS perché Sinner è oggettivamente responsabile per esser risultato positivo al Clostebol. Ma l’ITIA ha detto di aver agito nel pieno rispetto della normativa mondiale antidoping. Quindi a me qualcosa sfugge, a te no?
E’ probabile che la Wada non abbia le prove che Sinner sia stato negligente,e magari non lo possono dimostrare “Perche’ quod non est in actis non est in mundo” . Ciò che non è agli atti, è come se non esistesse agli occhi del giudice.
@ MA QUANTO URLA ALCARAZ A OGNI PUNTO? E QUANTE RACCHETTE DISTRUGGE PERCHÉ NERVOSETTO? (#4269112)
Mica è italiano,quello è riservato solo agli atleti italiani
@ Murakami (#4269181)
@ Murakami (#4269181)
Se è così come dici tu è un rischio tremendo…..o assolto definitivamente o non meno di un anno…..un anno senza sinner….x non essere neanche doping ….sarebbe la fine dello sport….quindi verrà assolto….alcaraz farebbe il grande slam….
? La Wada semplicemente vuole una sentenza in cui si dice “è un tuo collaboratore? Sono cazzi tuoi”
leggo su vari siti che il clobestol è uno steroide, molto forte tra l’altro. il passaporto biologico, leggo poi dalla guida operativa della wada in merito al passaporto biologico, “The Steroidal Module collects information on Markers of steroid doping. The Module
aims to identify endogenous anabolic androgenic steroids when administered exogenously and other anabolic agents, such as selective androgen receptor modulators (SARMS) categorized under Section S1 of the Prohibited List.”
il passaporto biologico e il steroidal module a esso associato rileva eccome il doping steroideo!
Perché evidentemente ancora non ti è entrata in testa una cosa: la sostanza assunta da Swiatek è un prodotto contaminato da una sostanza proibita e in casi come questi la normativa (art. 10.6.1.2 TADP) prevede che in caso di colpa non significativa (ovvero di grado molto lieve) la sanzione va da una semplice reprimenda ad una squalifica fino a due anni. Nel caso di Sinner il prodotto in questione non era contaminato con una sostanza proibita ma era proprio esso stesso una sostanza proibita (spray al Clostebol: c’è scritto doping sulla confezione). In tal caso non si applica l’art. 10.6.1.2 e quindi: o non viene riscontrata alcuna colpa e allora si ha assoluzione piena, oppure, anche in caso di colpa non significativa, la sanzione va da un anno a due anni di squalifica, meno non è possibile.
A parte che il periodo del processo va considerato dalla comunicazione in cui è stata riscontrata positiva alla squalifica revocata e quindi e di meno di un mese,ma io non sto parlando del periodo di sospensione,sto dicendo della differenza dei tempi che sono serviti per valutare l’innocenza dei 2:alla Swiatek si è risolto in poche settimane con tanto di ricorso non immediato,Sinner e il suo team lo hanno dimostrato immediatamente,ecco perché è stato sospeso solo 2/3 giorni e non ha saltato nessun torneo perché la squalifica era arrivata al di fuori di questi,ma ciò nonostante ha dovuto aspettare 5 mesi per la sentenza ufficiale quando si poteva chiudere lì e dovrà aspettarne probabilmente altri 3 per la sentenza definitiva del TAS
@ Eli (#4269159)
La Wada accetta l’involontarietà di Sinner, altrimenti avrebbe chiesto la pena prevista dal regolamento per doping volontario, che è di 4 anni.
L’arbitrato non indagherà sulle circostanze della contaminazione, perché la Wada non chiede quello. La Wada sostiene solo che la sentenza del tribunale indipendente accettata da ITIA, cioè la non colpevolezza di Sinner, non intepreti correttamente il regolamento, che prevede una sanzione fra 2 anni o la metà per strict liability.
Di fatto, la Wada delega al CAS una decisione sull’intepretazione del regolamento in un caso che non ha precedenti, quindi può avere ragione oppure no, a seconda di come viene valutata l’applicazione della regola.
Sí….. ma é stato veloce come uno dei suoi dritti e non é andata cosí!
@ Fan di Jannik emigrato a Boston (#4269154)
Tu e Max66 avete colto esattamente il significato della responsabilità oggettiva del tennista rispetto all operato del suo team e del motivo per cui può essere stata emanata tale normativa….ma è altrettanto vero che si deve valutare caso per caso,perché la sostanza, cioè il reato è il doping….ma se ,come nel caso di sinner, il caso non sussiste perché è stato assodato, anche dalla wada,che non si tratta di doping e quindi anche la responsabilità oggettiva e l eventuale negligenza devono passare in secondo piano ed essere ridimensionate rispetto all oggetto del reato,cioè il doping che,appunto, non c è mai stato…..altrimenti si condanna e si sospende l atleta non dopato che quindi non ha alterato il risultato sportivo, solamente per un vizio formale….intendo dire che se sinner grosse risultato effettivamente dopato ,anche se non per colpa sua,sarebbe stato giusto sospenderlo anche se ciò fosse dovuto all imprudenza del suo fisioterapista,altrimenti uno potrebbe dooarsi e poi scaricare la colpa al suo team ….
Perchè parli di Naldi e Ferrara? Il “colpevole” è solo uno. La faccenda di Sinner rimane non chiarissima, la WADA potrebbe benissimo riuscire a convincere il TAS che Sinner sapesse dato che appena l’hanno beccato aveva già la giustificazione pronta. Il confine tra saperlo prima del massaggio e dopo il massaggio è molto breve. Altrimenti perchè Sinner che si è spiegato subito ora rischia pure 2 anni e la Swiatek solo la sospensione di 1 mese e stop.
Continua a essere tutto poco chiaro il sistema antidoping e la burocrazia allegata
Caro Franco, ma li legge gli articoli che commenta? La Swiatek e’ risultata positiva il 12 settembre; quindi sono gia’ due mesi; la hanno sospesa per tre settimane immediatamente ed ha dovuto saltare tre tornei.
Jannik invece e’ stato sospeso soltanto 2-3 giorni dopo la prima violazione e soltanto per 2 giorni dopo la seconda
Non ha saltato nessun torneo, sebbene avesse DUE test positivi.
Poi purtroppo, il motivo per cui Jannik e’ ancora in ballo e’ perche’ la WADA ha fatto ricorso. Nel caso della Swiatek, la WADA puo farlo anche con lei.
Ma smettiamola di lamentarci di tutto
ho paura anche io che questo sia vero; i due impiegati di Sinner sono stati al minimo sprovedduti se non dei veri e propri sciagurati.
Purtroppo, se il codice mondiale antidoping e’ questo c’e un motivo: impedisce agli atleti che si dopino di scaricare la colpa sui propri collaboratori. Altrimenti io potrei doparmi e se fossi preso potrei dire che non ne sapevo niente e che il mio trainer mi metteva di nascosto il nandrolone nel cibo o nel gatorade.
Noi guardiamo tutto dal punto di vista di Sinner, ma dobbiamo guardlaro da un punto di vista di una agenzia mondiale che, almeno nel passato, e’ stata creata per combattere una corruzzione e mancanza di etica rampante nel mondo dello sport (vedi ciclismo o atletica)
La Halep originalmente ha preso 9 mesi per il passaporto biologico e 4 anni per la sostanza….
Il passaporto biologico serve a rilevare gli effetti soltanto di alcuni tipi di doping; quindi chiaramente non si puo’ utilizzare da solo. Il tipo di doping che tipicamente rileva e’ quello che aumenta i livellid di emoglobina, che era il farmaco trovato nei campioni della Halep.
Non credo ci sia un modo di avere un passaporto biologico per il clostebol. Poi, se si vuole, le agenzie antidoping vogliono certamente trovere i dopati PRIMA che abbia effetti rilevabili dal passaporto biologico. In sintesi, il passaporto biologico non sarebbe in grado da solo di identificare la maggior parte dei casi di doping; e’ utile solo per farmaci che non vengano testati di routine o per rafforzare le prove
@Eli la risposta e’ si’ a tutte le sue domande.
@ zedarioz (#4269132)
articolo 2 del codice mondiale antidoping… nessuno lo cita ma è ripetuto almeno dieci volte che per le sostanze non specificate la squalifica è un atto dovuto anche in assenza di colpa e la responsabilità oggettiva può essere esclusa solo in assenza del cd. nesso causale giuridico, ossia l’evento eccezionale che fuoriesce da qualsiasi possibilità di controllo… lei ribadisce semplicemente l’assenza di colpe addebitabili personalmente a Sinner, il tribunale indipendente ha accolto la tesi difensiva, comminando solo sanzioni più lievi per la responsabilità oggettiva e la wada ha fatto appello per un’errata applicazione delle norme mondiali che disciplinano la negligenza, ossia che prevedono la responsabilità dell’atleta per fatto colposo del suo staff e non connsentono di escludere una squalifica in assenza di colpa diretta… la sostanza è tutta qua, ripeto ingiusto, inammissibile nel nostro ordinamento giuridico (la responsabilità oggettiva del datore di lavoro può comportare solo l’obbligo del risarcimento del danno o sanzioni pecuniarie, giammai sanzioni che limitano la sua libertà personale), ma espressamente previsto da un codice internazionale che, come giustamente fatto notare da alcuni, somiglia più a una caccia alle streghe
I casi sono diversi, infatti. La differenza principale sta nel fatto che il caso di Sinner non è previsto dal regolamento, mentre quello di Swiatek sì.
Swiatek è stata ritenuta responsabile di negligenza lieve, mentre Sinner è stato assolto per assenza di colpa e negligenza.
L’appello di Wada sul caso Sinner è praticamente dovuto alla particolarità della situazione, per la quale non esiste giurisprudenza.
@ Max66 (#4269105)
No, perchè la responsabilità di controllare i suoi collaboratori riguarda solo l’attività lavorativa. Il trattamento del taglio di Naldi non compete a Sinner. Altrimenti dovresti spiegare perchè il tribunale indipendente lo abbia assolto totalmente. Dalle tue parole la sentenza di colpevolezza doveva essere automatica. E siccome sia il primo processo che l’appello si devono attenere alla stessa normativa, non poteva essere assolto se la tua teoria fosse vera. L’unico modo per condannare Sinner è convincere il tribunale che lui sapeva. Quindi negligente perchè sapeva e si è fatto trattare lo stesso.
‘Scatenate l’inferno’ , prendo i pop corns 🙂
Sinner ha dimostrato di aver esercitato tutti i controlli
Nella sentenza c’è scritto che il passaporto di Sinner non presenta irregolarità
Quando si riceve una notizia di positività ci sono termini temporali entro i quali si può presentare un ricorso contro la sospensione. Se il ricorso viene accettato, il caso rimane segreto e la sospensione viene interrotta fino alla soluzione.
Se Sinner e Swiatek non avessero presentato ricorso con successo, dimostrando credibilmente la provenienza della sostanza e le circostanze in cui è entrata nel loro sistema, la notizia sarebbe stata resa pubblica e la sanzione, in entrambi i casi, sarebbe stata maggiore.
Sinner è stato sospeso! Ma hanno fatto ricorso d’urgenza perchè hanno capito subito la minchiata fatta da Naldi e Ferrara, il ricorso accolto e la sospensione annullata in pochi giorni. Poi ci hanno messo fino ad Agosto per fare il processo e assolverlo. L’unica cosa storta nel caso di Sinner è il ricorso della WADA davanti alle evidenze. Davanti al TAS non potranno che ribadire quanto detto nel primo processo ed i pareri degli esperti non potranno che essere ribaditi (quantità infinitesimali che non possono essere frutto di assunzione diretta). La WADA dovrà convincere il TAS che Sinner poteva evitare di essere trattato perchè sapeva che Naldi aveva usato il trofadermin contenente clostebol. Le probabilità di condanna sono poche. A meno che Naldi o Ferrara non dichiarino il contrario, e cioè che avevano avvisato Sinner. Ma sarebbe una roba fuori dal mondo, Sinner non avrebbe mai accettato di farsi trattare a mani nude se avesse saputo. Rischi la carriera per un massaggio?
No, il periodo di sospensione provvisoria non c’entra nulla con la decisione definitiva. E appunto una sospensione “provvisoria”, in linguaggio tecnico “cautelare” e scatta automaticamente quando un atleta è positivo ad una sostanza vietata. L’atleta può ricorrere contro questa sospensione provvisoria, dimostrando la provenienza della sostanza e la ragionevole certezza che nel processo sarà assolto. Ovviamente c’è un giudice che decide se revocare la squalifica provvisoria, per Jannik è stata revocata, per la Swiatek in un primo momento il ricorso contro la sospensione provvisoria è stato respinto ma in un secondo momento è stato accolto, perché Iga è riuscita finalmente a dimostrare la provenienza della sostanza (cosa che in un primo momento non era riuscita a fare). Poi si apre il processo e il giudice prende la decisione definitiva che non c’entra nulla con quella provvisoria (può accadere che un atleta sospeso cautelarmente venga assolto e che uno la cui sospensione provvisoria è stata revocata venga condannato. Questa sentenza poi può essere appellata al TAS. Nel caso di Iga la stessa ha patteggiato la squalifica di un mese, perciò il processo non c’è stato, ma in teoria la WADA potrebbe ancora proporre appello, anche se pare che non lo farà, ma mai dire mai, visto quello che è successo con Sinner….
😆 😆
Ora mi aspetto che la wada faccia appello al tas come ha fatto nel caso di Jannik…
Io non capisco perché non si parla di passaporto biologico nel tennis. questo tipo di contaminazione sarebbe subito derubricato come accidentale, perché non può avere un impatto sostanziale nell’organismo. la halep fondamentalmente l’hanno fermata per irregolarita nel passaporto biologico, ma non ho mai sentito o letto da nessuna parte che a sinner per esempio sia stato controllato il passaporto biologico. lì si vede praticamente tutto nel tempo. perché con sinner non si è mai parlato di ciò? non chiedo per fare polemica, ma solo per sapere perché alla halep è stato verificato e con sinner, apparentemente, no. potrei sbagliarmi, anzi spero, ma non ne trovo traccia in nessun sito internet, italiano e straniero
No figuriamoci se capisci qualcosa… 🙂 🙂
Ennesimo ossimoro.
@ tennisaddicted (#4269104)
Che illuminato
I due casi sono completamente diversi. Apparentemente anche Iga sembra esente da colpa e negligenza, ma purtroppo il regolamento antidoping è chiaro ed esclude che l’atleta possa avvalersi dell’art. 10.5 (assenza di colpa e negligenza,e quindi revoca di ogni periodo di sospensione) quando ha assunto un farmaco o integratore su consiglio del suo medico o preparatore atletico. Una squalifica era inevitabile per Iga, ed è bene che sia stato ridotta ad un mese, praticamente il minimo. Jannik invece va assolto perché non ha assunto alcun farmaco o integratore.
Qui si continua a ragionare al di fuori della normativa mondiale antidoping… ancora non è chiaro a molti che per le sostanze non specificate, ossia per le quali vige un divieto assoluto di assunzione, laddove l’atleta risulti positivo c’è responsabilità oggettiva; la quantità di sostanza vietata presente e il grado di colpa rilevano ai soli fini della determinazione del periodo di squalifica.. la responsabilità oggettiva può essere esclusa solo nel caso in cui la contaminazione sia avvenuta per caso fortuito o forza maggiore, ossia un evento eccezionale che fuoriesce completamente dalla possibilità di controllo dell’atleta… saranno casi diversi, ma Sinner risponde della condotta colposa dei suoi collaboratori di fiducia e di certo aveva la possibilità, quale loro datore di lavoro, di esercitare un controllo… è ingiusto, ma è così sin quando non capiranno che il codice mondiale antidoping va rivisto in maniera radicale
Ma un bel chissenefrega no ? 2 in piu’ che si dopano o meno dubito che
cambia qualcosa
Non trovo siano spiegazioni esaustive
Quindi se la Swiatek non ci avesse impiegato 3 settimane a provarlo non sarebbe stata squalificata?
Quindi Sinner già sapeva tutto e aveva la risposta pronta?
Quindi se Sinner ci avesse messo 3 settimane a capire che era stato il fisioterapista l’avrebbero squalificato un mese?
Ma i tennisti hanno un’ avvocato presente nello staff per procedere immediatamente al ricorso in opposizione?
Eccheppalle! Che diano un mese anche a Sinner e basta !
Non si può rovinare il nostro sport per sei mesi, per quantità infinitesimali e palesemente non intenzionali.
Questa sì che è disparità,alla Swiatek si è risolto in solo un mese mentre Sinner ha dovuto aspettare ben 5 mesi,inoltre mi sembra che il caso della Swiatek sia più grave perché lei lo ha assunto direttamente e volontariamente quel farmaco,Sinner è venuto a contatto tramite contaminazione indiretta e non ne era neanche a conoscenza,se Swiatek se l’è cavata con un solo mese per altro scontato a rate perché ha potuto partecipare alle WTA Finals e alla Billie Jeane king Cup Sinner non merita neanche un giorno di squalifica
La nuova caccia alle streghe è iniziata, non importa più l’oggetto, non importa combattere il doping, ciò che è importante è dare senso all’attività inquisitoria di una struttura antidoping che non è mai riuscita a combattere alcunché.
Ed allora più si colpisce in alto e più ha senso inventarsi nuovi acronimi, nuove norme, codici e cavilli.
Si fornisce così un Disservizio che è scollato dalla logica e realtà.
Allora dopo quasi un anno ancora il CAS deve nominare gli arbitri per il ricorso della WADA che per cose peggiori chiuse un occhio sui cinesi, mentre Naldi e Ferrara responsabili del fatto sono liberi di lavorare, impunibili, un ricorso dove si riconosce l’assenza di doping e dolo ma si deve punire la negligenza di un fatto inesistente, di un fatto dove Jannik è parte lesa, dove una vittima diviene colpevole, ed i colpevoli salvi.
Perché se non si va alla radice di tutto questa è perdita di tempo e denaro e sofferenze per gli atleti! Cioè Se non c’è miglioramento di prestazioni NON C’È DOPING…QUESTO DEVE ESSERE CATEGORICO! Cambiate i REGOLAMENTI!
Ora capisco tanto.