Italia da record in Davis: nel 2025 può fare la storia con il tris. Il prossimo anno nuovo format – l’Italia campione salta il primo turno
L’Italia del tennis non vuole fermarsi dopo il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. La squadra azzurra ha infatti la possibilità di compiere un’impresa mai riuscita a nessuno nella storia moderna della competizione: vincere tre titoli consecutivi.
UN CLUB ESCLUSIVO
Dal 1972, anno in cui la Davis assunse un formato più democratico e professionale, solo cinque nazioni sono riuscite a vincere due edizioni consecutive: Stati Uniti (1978-1979 e 1981-1982), Svezia (1984-1985 e 1997-1998), Germania (1988-1989), Spagna (2008-2009) e Repubblica Ceca (2012-2013). Nessuna è mai riuscita nell’impresa di vincerne tre di fila.
LA NASCITA DI UN IMPERO
I successi nelle ultime due edizioni non sono casuali ma riflettono una generazione di talenti straordinari, frutto di un lavoro istituzionale eccellente. Non si parla solo di Jannik Sinner, che meriterebbe un capitolo a parte, ma di un movimento intero che sta dominando il tennis mondiale.
LA SFIDA DEL FORMATO
Il nuovo formato della competizione rende difficile il confronto storico con il passato. Se prima le squadre potevano giocare tutte le eliminatorie in casa o in trasferta, con match al meglio dei cinque set che favorivano i grandi campioni, oggi il format concentrato rende tutto più imprevedibile.
IL NUOVO CALENDARIO
Il primo turno delle qualificazioni si terrà dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, con 13 sfide che si disputeranno con la formula casa-trasferta. L’Italia, in quanto nazione detentrice del titolo, sarà esentata da questo turno insieme al paese ospitante delle Finals.
IL PERCORSO DEGLI AZZURRI
Gli uomini di Volandri entreranno in gioco dal 12 al 14 settembre 2025, quando si disputerà il secondo turno di qualificazione che sostituirà la vecchia fase a gironi. Gli azzurri affronteranno una sfida con formula casa-trasferta, mentre il paese ospitante delle Finals sarà già qualificato per i quarti di finale.
LE NOVITÀ
La principale innovazione del format 2025 è la scomparsa della fase a gironi, sostituita da un sistema di eliminazione diretta. Un cambiamento significativo che rende il percorso verso la vittoria finale ancora più impegnativo, ma che premia le nazioni vincitrici con un cammino più agevole nell’edizione successiva.
VERSO IL 2025
L’Italia avrà quindi l’opportunità di scrivere una pagina unica nella storia della Davis nel 2025. Un’impresa che consoliderebbe definitivamente il dominio azzurro nel tennis mondiale e che testimonierebbe la forza di un movimento che sta vivendo la sua età dell’oro.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2024, Davis Cup, Davis Cup 2024, Italia
Redazione, vi segnalo un interessante record raggiunto dall’Italia con la vittoria nella Davis 2024 (dopo gli altri successi e trofei): è l’unica nazione assieme agli USA 1978 ad avere nello stesso anno: vinto Davis e Fed Cup (o trofeo analogo come la BJK Cup), avere vinto con un proprio atleta le finals ATP o WTA, avere un proprio atleta n.1 a fine anno nel ranking ATP o WTA. Per inciso la coincidenza dei due trofei per nazionali non ha mai coinciso con i due titoli WTA, solo con i titoli ATP.
Si, ma io ho scritto che era meglio rinunciare fin da subito, non che poi Sinner abbia rinunciato di proposito.
Il virus intestinale c’é stato e per quel che si é visto dopo é stato un bene.
Siamo in 7ima posizione come vittorie Davis (a fianco di Russia, Germania e Rep. Ceca)
adesso mettiamo nel mirino la Spagna!
La superficie di gioco sarà a discrezione della nazionale ospitante? Parlo delle qualificazioni di settembre chiaro, per le Final 8 immagino si giocherà sul cemento indoor
Mi scusi Sig. Hans, ma il suo commento mi fa pensare che lei non segua davvero il tennis.
L’unico top player ad aver rinunciato è stato Alexander Zverev, a meno di non considerare top player il buon Auger-Aliassime. Se il primo avrebbe potuto incidere, quantomeno nella semifinale con l’Olanda, difficilmente la presenza di FAA avrebbe cambiato qualcosa. Per il resto c’erano tutti i tennisti migliori delle nazionali presenti, e, delle nazionali presenti, l’unica “big” che mancava era la Francia, eliminata da due nazionali più forti di lei (l’Australia e la Spagna) nel turno di ottobre (è stata sicuramente sfortunata nel sorteggio, ma Fils, qui spesso idolatrato a mio avviso senza ragione, ha perso con Kokkinakis e Bautista-Agut – tralascio quello che è stato detto a Berrettini per avere vinto solo al terzo con Kokkinakis) e ovviamente la Russia, per questa scelta che io trovo bislacca e vagamente ipocrita di escludere gli atleti russi dalle competizioni internazionali.
Altri “top player”, peraltro non di primissima fascia, come Ruud, Dimitrov o Tsitsipas erano assenti perché le loro nazioni non hanno un secondo singolarista o un doppio di livello ATP. Mancava pure Djokovic, uno che però l’anno scorso c’era (e lo ricordiamo tutti).
Insomma, le sue sono le classiche parole in libertà che un fact checking veloce confuta senza problemi. Anche perché i tre giocatori più forti al mondo negli ultimi mesi (Sinner, Alcaraz e Fritz, che ha fatto finale sia agli USOpen che alle Finals) c’erano.
In generale ho l’impressione che questi “orfani della vecchia Davis” siano legati a qualche ricordo di giovinezza e infanzia, le imprese di Nargiso in doppio, la torcida brasiliana a Maceiò, le telecronache di poca competenza ma infinita sostanza del mai troppo amato Bisteccone. Nulla di male, per carità. Ma questo indulgere nei ricordi, provando a costruirci sopra teorie filosofiche passatiste, impedisce loro di vedere quanto le loro posizioni abbiano un fondamento irrazionale, e che la Davis della vecchia formula era, lei sì, un torneo disertato dai top player fino alla finale, incompatibile col calendario moderno e fortemente criticato dagli stessi giocatori.
@ Pier no guest (#4266812)
È un vizio tutto nostro quello di denigrare chiunque quando le cose non vanno bene e persino Sinner, fra maggio e agosto, quando, vuoi per le condizioni fisiche non ottimali e per lo stress della storia antidoping, non ottenne i risultati da tutti sperati, fu oggetto di critiche anche pesanti… lo stesso Musetti, dopo Wimbledon e la medaglia olimpica, per quasi tutti era pronto ad entrare in top-10 entro fine anno ed ora lo stanno massacrando di critiche per lo più ingiustificate… insomma, noi italiani siamo così, un po’ come il meteo
@ DuDu (#4266790)
credo si tratti solo ed esclusivamente di una scelta commerciale. Se non ci sono i beniamini di casa significa che c’è meno gente sugli spalti nelle prime fasi. Purtroppo è una cosa che non condivido nemmeno io, potrebbero introdurre che si fanno a casa di chi le vince e che è qualificato direttamente, ma… poi chi ospita farebbe entrare meno soldi di chi compra il diritto di ospitarle 😀
Comunque l’irreale record di Sinner dalla sconfitta contro Rublev a Cincinnati, comprendendo esibizione araba e Davis è di 33-1, con unica sconfitta 7-6 al terzo contro Alcaraz a Pechino. Allucinante.
E’ vero, non ci sono più i 5 set, non ci sono più Agassi e Federer…
E non ci sono più nemmeno le mezze stagioni, e una volta qui era tutta pianura, e di notte si poteva tenere la porta di casa aperta, e il prezzo del pane poi? eh sì signora mia dove andremo a finire?…
Io credo che Musetti non senta la concorrenza di Jannik.
La sua fragilità mentale,che a volte riemerge,in fondo viene alleggerita dalla presenza di Sinner e pure di Matteo,non deve “salvare la patria” ma semmai essere all’altezza degli altri due secondo le sue capacità.
Lorenzo dubito si svegli la mattina dicendo “vorrei essere Sinner”,ne ha una 15ina abbondante di giocatori davanti e sa che che se migliora,diventando più solido, è su altri che deve fare la corsa,Jannik gira in un circuito tutto suo.
Fossi in lui trarrei piuttosto ispirazione da Berrettini,che di cadute ne ha avute e si è sempre rialzato (e qui lo è stato dato spesso per finito,con un fisico inadatto,poco incline al lavoro,senza rovescio ecc) e quindi il buon Lorenzo dovrebbe far tesoro che c’è un giocatore che è stato spesso denigrato più di lui e se n’è sbattuto.
A me ciò che da fastidio è che trattiamo i nostri atleti con scarsissima riconoscenza,finali e semifinali a Wimbledon passano spesso come “colpi di fortuna”,le vittorie frutto di un sano fondoschiena.
Anche Pietrangeli oggi ha sminuito questa vittoria,come se il Cile del 1976 fosse uno squadrone.Si vinse contro chi non ci voleva a Santiago,il match fu simbolico per quello piuttosto che per il valore tennistico cileno.
Memoria che latita.
Mi meraviglio che non venga da nessuna parte spiegato il format della prossima Davis 2025. OK il “round di Bologna” non ci sarà più ma verrà sostituito da un incontro “vecchia maniera” “casa o trasferta” … e basta? NO!
Le sfide “tra stati” saranno concentrate su 2 giorni e non più in un giorno solo. Perchè? Perchè gli incontri saranno 5, non più 3 ma 2 singolari, il doppio e altri 2 singolari. E per chi potrà schierare il numero 1 significa partire quasi sul 2-0. Significica che se vinci i primi 2 singolari puoi schierare anche un Bolelli-Vavassori per far riposare i singolaristi e dare soddisafazione anche a chi una soddisfazione non solo formale la merita.
Poi ci sono le Finali ad 8 che ricalcheranno il sistema attuale e quindi se ne parlerà tra 12 mesi ….
Ma chi sarebbero questi top che hanno rinunciato, a parte Zverev?
Ma possibile se a vincere è l’Italia non va mai bene ed invece fino a ieri che non vinceva non vedevo questo tipo di post?
Capisco che essere non patrioti sia la moda di questo paese, ma è una tortura leggere questi post solo a riguardo dell’Italia.
La Davis non piace neanche me,ma è questa, chi la vince è campione come lo erano gli USA di Sampras, peggio per i top delle nazionali che stanno a casa.
Il capitano olandese sostiene che Sinner gli abbia detto che questa era l’ultima Davis a cui partecipava, ma non so se crederci più di tanto. Di certo Sinner ha finito la benzina, quando si è fatto rimontare da 40-0 nell’ultimo game contro Griekspoor ho pensato che avesse mollato. Si spera che chiusa la storia della WADA riacquisisca un po’ di leggerezza mentale.
Comunque sarà meglio per l’Italia ridurre la dipendenza da Sinner e, perché no, anche da Berrettini. Musetti ha da cancellare la vergogna della sconfitta netta con Cerundolo e spero che a settembre deciderà di partecipare al playoff. Bole-Wave devono dimostrare che ci si può fare affidamento, il modo migliore sarebbe vincere uno Slam: già a Melbourne e a Parigi ci erano andati vicino. Cobolli e Arnaldi hanno fatto il loro a Bologna quindi possono benissimo ripetersi. Darderi non so, forse se si giocasse sulla terra rossa si potrebbe dargli una chance. Sonego chissà, con Santopadre come coach potrebbe ritrovare la spinta necessaria per essere chiamato. Il massimo sarebbe riconvocare Fognini un’ultima volta ma sta a lui provare che ha il livello per la Davis.
Ci sono dei criteri perché il paese ospitante venga ammesso direttamente alle Finals, almeno un Top10 nel ranking di singolare o la Top50 nel ranking di nazionali. In caso negativo si dà una wildcard a un’altra nazionale.
Esentare fino alla final 8 il paese ospitante mi sembra una scelta del tutto antisportiva e ingiusta. Già hai il vantaggio di giocare in casa le finali, almeno qualificati!
Vorrei vedere se decidessero di farle in Arabia Saudita…
Fino al 27 novembre sul sito atp è possibile votare il giocatore preferito..mi raccomando…
Cos’avrebbe avuto la Davis fino al 1971 per non essere considerata democratica? Le statistiche andrebbero considerate dal 1900 in poi e non solo nel periodo che più ci piace per fare sembrare l’eventuale tripletta azzurra un’impresa mai raggiunta prima.
Godiamoci i successi del tennis italiano che, fortunatamente, sono talmente tanti che non dobbiamo scomodarci a cercare record inesistenti per farli sembrare ancora più speciali.
Con la davis si si ricomincia a settembre, meno male, c’è il tempo di smaltire l’eccessiva euforia di questi giorni. enzo
Questa vittoria a mio avviso servirà a tutti i protagonisti.
A Matteo ha fatto capire che può ancora aspirare alla vetta del ranking o a grandi titoli, è ancora altamente competitivo.
A Lorenzo che la rivalità con Jannik è un toccasana, che se un #1 è umile lo può essere anche lui, dal confronto si impara più che da una rivalità che ti mangia.
Se vuole essere #1 e vincere gli Slam deve imparare il significato di sconfitta e saper alzare la testa nel fango.
A Jannik, che avere vicino la Federazione, gli italiani e gli amici di Nazionale è una gran forza per superare a testa alta il ricorso WADA e la pacca sulla spalla del CAS.
La parte sana è con lui, gli invidiosi ed i falliti dall’altra parte della staccionata.
A Volandri che ha fatto le migliori scelte nonostante i milioni di tecnici sparsi in Italia.
P.s. un appunto a chi ha scritto l’articolo, si scrive TER e non TRIS in latino.
Il Tris è il gioco che si faceva sui banchi di scuola.
dite quello che volete ma la davis non è più quella di una volta ricordo le grandi finali con Agassi Sampras Forget LeConte o Ferrero-Hewitt che si affrontano nell’ultimo match decisivo della finale o anche la più recente tra la svizzera di Wawrika e Federer e la Francia di Gasquet Monfils e Tsonga una disputa tutta tra top ten… ora chi erano questi Griekspoor Van der Zandschulp? certo avranno dovuto battere avversari per arrivare fin lì ma il fatto che ci siano arrivati loro fa capire il livello di questa competizione lontana anni luce dai fasti del passato. Forse tra i top player non c’è più lo stesso attaccamento alla finale o forse è in un posto di calendario scomodo per loro sta di certo che non sono stati match con molto appeal. Molto più emozionante la versione femminile dove la nostra Jasmine è andata vicinissima al colpaccio contro la n2 del mondo dando prova di grande grinta e determinazione dopo un’ultima parte di stagione un po’ opaca.
Le vittorie sono belle quando arrivano contro i migliori non con i numeri 100 al mondo miracolati
Invece mi sa che non hai capito che lui a Bercy non è andato a fare passerella 4 giorni per poi ritirarsi. Se non vuole giocare un torneo, non lo gioca. Aveva deciso di saltare Vienna proprio per giocare Bercy, c’è poco da fare ironie. La Davis dopo le finals invece ha detto che gli pesa (e lo abbiamo visto che è arrivato in riserva) e se la sposteranno in Cina sappiamo già che ci rinuncerà. A meno che non si qualifichi per le finals ma lo vedo un evento difficile. difficile schiodarlo dal primo o secondo posto in classifica.
Però penso vi rendiate conto anche voi di quanto sia assurdo programmare o consigliare di saltare un torneo (qualunque esso sia) 12 mesi prima del suo svolgimento, vero?
Se questo torneo è la Coppa Davis, questa assurdità diventa ancora più grande.
Perché dovrebbe saltare il prossimo appuntamento e non le Finals? O il torneo in Arabia? O gli UsOpen?
Per voi è meno importante la Davis?
È più faticoso giocare 3 partite in 4 giorni che giocare le 5 delle Finals o le 7 di uno slam?
Prossimo anno sinner per me non va a meno che in autunno non giochi pochissimo.di sicuro salta settembre.
Alla tavola ben apparecchiata del tennis mondiale ormai i nostri ragazzi cenano da soli, a volte invitano le nostre campionessa mondiali ed olimpiche e ogni tanto il Maestro allunga agli scolaretti qualche cosa da sgranocchiare avidamente tenuto conto che sono alquanto denutriti. Due Davis di fila, Davis femminile Finals, Oro olimpico delle ragazze e tralascio gli slam ed i 1000 e il n 1 del ranking hanno portato l’Italtennis nella leggenda. Ricordo anche che Jas ha disputato 2 finali slam e la notizia non è che ci sia arrivata ma che l’Italia ogni tanto non vinca una finale. Quando iniziai a scrivere sul nostro social ormai 10 anni fa si festeggiava alla grande quando Steto o Fabiano vincevano un challenger. Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti per rimanere sempre in alto e gustare ed apprezzare sempre le vittorie che ora ci sembrano facili e di routine. Buon inizio di settimana a tutti.
Fare previsioni da qui a un anno mi sembra eccessivo.
Godiamoci il momento e pensiamo a un passo alla volta.
Qualcuno ti criticherá per quel che hai scritto, perché qui come dici “a Sinner conviene saltare questo o quello” arrivano gli esaltati a ricordarti che lui va sempre in campo a vincere tutte le partite e non salta nulla e che l’anno prossimo l’obiettivo realistico é il Grande Slam.
Una settimana prima di Bercy scrissi che gli sarebbe convenuto saltare il torneo Francese visti gli obiettivi Finals e Davis, le risposte furono “non hai capito come funziona Sinner, lui ama le sfide e le gioca tutte”. Oppure “saltare un mille? Ma da quanto segui il tennis?”. Per non parlare del sempreverde “c’é una settimana di riposo fra un torneo e un altro. Io alla sua etá andavo a ballare fino alle 3 di notte e la mattina dopo andavo a lavorare”.
Sta coppa, bello o brutto che sia il format, comunque è importantissima ed è una grande soddisfatzione.
Poi l’anno scorso è stata, per me, fondamentale per accellerare l’esplosione di Jannik (che comunque sarebbe arrivata, ma quel match con Nole gli fece un gran bene mentalmente) e quest’anno potrebbe essere stata fondamentale per il recupero di Matteo.
Se è vero che vincere aiuta a vincere la Davis è anche una grande occasione professionale per i singoli tennisti.
Andrò controcorrente, ma Jannik ha bisogno assolutamente di saltare la prossima edizione per evitare possibili infortuni, in questi giorni è apparso stremato, vincendo solo perché è nettamente più forte degli avversari, ma si vedeva che non stava benissimo fisicamente…quando arrivi in fondo a tutti i tornei che giochi dopo un po’ il serbatoio comincia a svuotarsi com’è normale che sia
Jan quasi certamente salterà la sfida di Settembre. Spetterà agli altri ragazzi il compito di portarci alle Final 8.
E poi, a quel punto, quando Jannik atterrerà in aeroporto, cominceranno i problemi per tutti gli altri.
La terza vittoria consecutiva mai centrata da nessuna Nazione, potrebbe essere uno stimolo potente per il nostro iper-campione.
Sono strafelice, soprattutto per il ritrovato Berrettini.
Bella bella bella squadra!