Sinner dopo la semifinale: “A volte resto anch’io sorpreso dalle mie prestazioni” (Video)
Jannik Sinner vola in finale alle Nitto ATP Finals con una prestazione straripante, così netta da lasciare il pubblico strabiliato da tanta prepotenza e classe. Un livello così alto che ovviamente lo soddisfa, ma che allo stesso tempo a volte lo sorprende in vittorie più nette di quello che lui stesso immaginava. L’ha raccontato nella press conference all’Inalpi Arena, di cui riportiamo i passaggi più significativi.
“Il rovescio è il mio colpo più naturale, sto lavorando per farlo diventare migliore possibile. Non sto cercando di cambiarlo per imitare quello di qualcun altro, è un colpo personale, solo mio”.
“Fritz è migliorato moltissimo negli ultimi mesi, è bello per me essere di nuovo in finale. Se sei a giocare di domenica in torneo significa che hai fatto bene, sono felice di essere di nuovo in finale”.
“Parallelismo tra tennis e sci? Sono diversi, mi ha aiutato per la mentalità. Nello sci un solo errore e la gara è finita, nel tennis invece no, puoi continuare a giocare dopo uno sbaglio. Semmai è nel bilanciamento che può avermi aiutato all’inizio, ma poi ho lavorato sulla tecnica del tennis ed è differente”.
“Se il 2024 è migliorabile? È stata una stagione molto positiva, ottima, perché ho vinto tanti tornei, sono quasi sempre andato fino in fondo a giocare semifinale o finale. Vediamo come andrà il prossimo anno. Voglio sempre migliorare a partire dalla preparazione, è fondamentale per ripartire altrettanto bene l’anno prossimo. Penso che faremo un lavoro simile quest’anno, è da valutare se giocherò o meno prima degli Australian Open, può darsi che non giocherò prima per allungare la preparazione e così poter sfruttare quei giorni per lavorare su cose tecniche. Il 2024 comunque non è ancora finto, c’è da giocare domani una finale molto importante e poi c’è anche la Davis”.
“Il compagno migliore per me in doppio in Davis? Non ti so rispondere, c’è un capitano per questo. Saremo tutti pronti a giocare quando siamo lì. Ho giocato in doppio con tre giocatori diversi (Fognini, Berrettini e Sonego, ndr), ma non so. Vediamo”.
Fanno notare a Jannik come in questo torneo non ha concesso a nessun rivale più di quattro game per set. Ci si abitua a vincere così facilmente, visto che sei il n.1 del mondo? Interessante qua la risposta di Sinner: “Non è assolutamente normale vincere le partite con punteggi che sembrano farle sembrare molto facili, non sempre lo sono in realtà. Ci saranno ancora molte giornate nelle quali non andrò bene e non troverò le soluzioni. Fino come ho giocato finora qua, è un livello molto alto. Mi sono preparato bene, arrivando una settimana prima, ho sempre pensato in modo positivo e ho lavorato per essere al massimo. Nella stagione ho fatto certe scelte per arrivare a fine anno abbastanza fresco, anche se è normale sentirsi un po’ stanco a questo punto. Sì, anche io sono sorpreso ovviamente da queste partite vinte così bene. Non prendo mai nulla per scontato relativamente a quel che accade in campo”.
Ci si proietta alla finale di domani: “Fritz? Può mettermi in difficoltà in tante cose, già nel round robin mi ha messo in difficoltà, la differenza è arrivata in pochi punti. Dovrò stare attento in qualsiasi momento, le finali sono sempre diverse dalle partite del girone. Lui sta giocando bene, il suo livello è alto, devo cercare di stare lì tutti i punti”.
Da Torino, Marco Mazzoni
TAG: Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Nitto ATP Finals 2024
8 commenti
Ruud è stato jannikilito.
Per me è la reincarnazione del Buddha in un corpo di tennista. E per quanto mi riguarda, non sto scherzando.
Aloha
Lo ripeto,sono 60 anni che seguo il tennis e per me questo ragazzo non è umano.
@ Roberto Eusebi (#4257603)
Direi che i suoi colpi di volo sono decisamente migliorati rispetto a 2 anni fa ma sono ancora migliorabili, come sostiene lui stesso.
Ormai abbiamo capito che è un Alieno
Alle volte ci si dimentica che se abbiamo così tanti giocatori in top 100 e’ perché abbiamo altrettanti allenatori che hanno reso possibile questi successi . Questo vale anche per Sinner, che ha trovato un allenatore ,Piatti , che aveva capito subito la forza del giocatore, tanto che a Marcora aveva detto di giocarci a 14 anni, perché ” poi non ti farà più vedere la pallina “
Jan è un giocatore speciale. Due anni fa giocava volée ridicole, oggi i suoi colpi di volo sono veramente buoni. Il suo tennis di pressione è terribilmente efficace e la sua palla viaggia come nessun’altra nel circuito. Se a ciò aggiungiamo una mentalità ferocemente votata alla vittoria ed alla crescita tecnica, ecco qui spiegato il “mistero” Sinner.
Quali prestazioni Jan?