Roddick spara contro i Masters 1000 su due settimane: “È stupido”. E Tsitsipas concorda: “La qualità è calata, non possiamo allenarci abbastanza”
Continua a far discutere il formato dei Masters 1000 “allungato” su due settimane, svolta fermamente voluta dall’ATP per creare degli eventi più grandi, ricchi e competitivi, cercando di avvicinarsi per valore ai quattro tornei dello Slam. Molti tennisti ed ex giocatori hanno sottolineato i limiti di questa innovazione, come il costringere i tennisti ad un calendario obbligato – sono tornei “mandatory” per i migliori – e pure con il rischio di giocare solo due partite in un mese quando il calendario propone due mille “lunghi” uno dopo l’altro (Indian Wells – Miami, Madrid – Roma, dal prossimo anno Canada – Cincinnati). A questo si aggiungono problemi relativi agli spostamenti e ancor più per l’allenamento, poiché il lavoro che si svolge durante un torneo è necessariamente diverso rispetto a un periodo passato a casa, lontano dalla competizione. Durissime sul tema le parole di Andy Roddick, che attraverso il suo seguito podcast ha puntato il dito sul formato dei 1000.
“l Masters 1000 su due settimane è un formato stupido, è sbagliato, lo odio” tuona l’ultimo n.1 USA. “I tennisti si infortunano perché non hanno abbastanza tempo per prepararsi fisicamente nelle settimane di pausa dalle competizioni. Se giochi così tanto non hai la capacità di fare un lavoro intenso. I giocatori lo dicono già, i pareri sono pessimi su questa situazione e stanno compromettendo il calendario a lungo termine per qualcosa che non piace. È stato fantastico vedere il torneo a Parigi, una settimana. Tutti parlano di quanto sia complicato il calendario e l’ATP decide di inserire tutti i Masters 1000 in due settimane. Non ha senso”.
Make it make sense 😀 pic.twitter.com/fFnYdZNktu
— Served with Andy Roddick (@Served_Podcast) November 6, 2024
Il video di Roddick ha suscitato molte reazioni gli appassionati, ed è significativa quella di un tennista forte in piena attività come Stefanos Tsitsipas, che ha risposto sul social X al video di Andy con un lungo messaggio, in linea col pensiero dello statunitense.
“I Masters 1000 di due settimane si sono trasformati in un problema. La qualità è decisamente calata. I giocatori non hanno il tempo di recuperare o di svolgere l’allenamento di cui hanno bisogno, con partite costanti e nessuno spazio per l’intenso lavoro fuori dal campo. È ironico che l’Atptour si sia buttato in questo formato senza sapere se avrebbe potuto effettivamente migliorare il calendario, ma anche la qualità. Parigi fa la cosa giusta, dura una settimana. Emozionante e facile da seguire. Proprio come dovrebbe essere. Se l’obiettivo era quello di alleggerire il calendario, estendere ogni 1000 a due settimane è un passo indietro. A volte, sembra che stiano aggiustando ciò che non era sbagliato“.
The two-week Masters 1000s have turned into a drag. The quality has definitely dropped. Players aren’t getting the recovery or training time they need, with constant matches and no space for the intense work off the court.
It’s ironic that the @atptour committed to this format… https://t.co/DrvgODppzJ
— Stefanos Tsitsipas (@steftsitsipas) November 7, 2024
Parole nettissime quelle del greco, che entra a gamba tesa su uno dei temi più sentiti da parte dei giocatori, ossia la necessità di lavorare bene sul piano atletico per poter reggere una competizione sempre più dura e intensa. Sembra difficile che l’ATP possa fare marcia indietro su questa svolta fortemente voluta, ma le parole dei tennisti dovrebbero essere ascoltate con attenzione per cercare di porre qualche correttivo.
Marco Mazzoni
TAG: Andy Roddick, Masters 1000, Masters 1000 su due settimane, Stefanos Tsitsipas
Tsitsipas è riuscito a scrivere che Parigi è stato emozionante. Non credo ci sia stato un singolo evento meno seguito di quel 1000, per altro per ragioni totalmente differenti.
Il format è sbagliato per i giocatori ma giusto per chi organizza.
Se penso che nel 2022 a Roma vidi gli ottavi con un sacco di grandissimi giocatori tra Sinner, djokovic, zverev etc..nel 2023 pagai di più per vedere un doppio femminile e un quarto tristissimo tra ofman e Medvedev stucchevole.
Non mi vedranno mai più
se dobbiamo seguire il tuo ragionamento, che solo sofisticamente è dalla parte dei tennisti, allora allunghiamo i master a 3 settimane o a 4, così coinvolgiamo ancora più tennisti nelle quali. ma nel tuo ragionamento è già insito il problema del problema dei 1000 a 2 settimane. in primis, i tornei che si svolgevano prima, quelli meno importanti, diverranno ancora meno importanti. e va da sé che sono proprio quei tornei la vera fucina dei tennisti giovani. e del resto già una volta gaudenza ha dimostrato con le sue dichiarazioni la poca considerazione dei challenger, invitando i giocatori che giocano quei tornei là a cambiare vita. in ogni caso, lo scopo per l’allungamento dei 1000 non è stato di certo quello di favorire i giocatore classificati peggio, ma ad arricchire i tornei, che ovviamente sono ricchi abbastanza da poter pagare bene un giocatore che esce nelle qualifiche. ma quello è un riflesso dello scopo principale, vale a dire far fatturare di più i grandi tornei e, contestualmente, tarpare le ali ai tornei minori che, come logica conseguenza, visto che i giocatori che vi partecipano saranno sempre più scarsi, avranno meno spettatori e meno sponsor, e quelli che vi partecipano prenderanno meno.
Infatti è lampante che l’obbiettivo, peraltro esplicitato dall’ATP nel 2019, è proprio quello di allargare la platea dei tennisti professionisti che riescono ad avere una carriera sostenibile dai 100 di qualche anno fa ad almeno 250/300. La volontà di far uscire il tennis dalla segregazione Europea/Nordamericana, con qualche sudamericano ed asiatico di contorno, passa dall’aumento dei possibili protagonisti, favorendo quindi l’ingresso anche da chi viene dai paesi meno favoriti. E’ un processo lungo, ma direi che si cominciano a vedere i primi risultati.
io tutta questa fila non la vedo, ma solo degli sconfitti…
Vero. Peccato che nella sostanza se vuoi calendari, dirette, tabelloni, risultati degli slams, non li trovi sul sito ITFtennis.com (che elenca solo i tornei inferiori ai challengers), ma devi accomodarti sul sito atptour.com, mentre il sito Itftennis.com ti dirà tutto su Solarino, Caserta e Santa Margherita di Pula.
O no?
Guarda che il tennis non si riduce all’Italia e a Sinner. Dai uno sguardo anche ad altro, e vedrai il fallimento della Davis, e il vuoto pneumatico degli spalti in moltissime competizioni, cogli spalti penosamente oscurati per nascondere la vergogna.
@ von Hayek (#4251215)
A Londra hanno appena approvato i nuovi 39 campi di cui un nuovo stadio da 8000 posti nel Park Golf Club. Ma quelli che contestano e ricordano i bei tempi (non parlo dei giocatori che giustamente cercano di tutelare i loro interessi) si rendono conto di cosa stanno parlando e di cosa vedono quando clickano sul telecomando?
Quando Panatta vinceva per i successivi 10 anni non si trovava un’ora dove giocare. Poi 2 terzi dei campi hanno chiuso. Adesso sembra ripartire il tutto. Perchè il tennis è tornato quello di una volta? Perchè Sinner è il n.1? O forse perchè quando Sinner scoreggia ne parlano tutti i TG ed i social? Perchè le aziende fanno la corsa per vendere i loro prodotti a quelli che gli interessa solo il tennis e che contestano le palline bianche, rimpiangono le Maxima e piangono aprendo l’armadio e trovando le Fila, Sergio Tacchini, Ellesse, Australian, Diadora, Superga, …
Scusami amico, ma se una fila di tennisti che parte da qui e arriva là in fondo dice che non va bene perché dobbiamo dire noi che va bene? Se ti dicono che era meglio prima vuol dire che era meglio prima. L’unico motivo per cui hanno fatto sta roba è perché così aumenti il numero di giorni di torneo, perciò aumenti il numero di biglietti venduti, punto. è sempre stata una questione di denaro e lo sarà sempre. Non è stato fatto per venire incontro ai giocatori. L’unica cosa positiva che hanno è che almeno è più facile re-schedulare in caso di pioggia…
… e oltretutto gli slam non sono di competenza ATP ma dei 4 organizzatori con la formale supervisione dell’ITF. Abbiamo la fortuna che coloro che non sono interessati ai 3 su 5 possono andare con la famiglia 2 mesi in vacanza.
@ Tafanus (#4251129)
Scusa da un lato rivuoi il vero tennis e dall’altro elimineresti il 3 su 5? Sei un pò incoerente mi pare, visto che gli Slam sono da sempre 3/5 e la storia la fanno proprio le finali slam al quinto come il fantastico Nadal – Federer del 2008 a Wimbledon. Se siamo amanti della tradizione tutta la vita negli Slam ci vuole il tre su 5. Sono soltanto 4 tornei l’anno, si può sopportare. Anzi io tornerei alle finali 1000 tre su cinque per avere maggiore pathos.
ho già espresso in passato la mia opinione, i 1000 su due settimane possono essere interessanti se eccezioni (oltre Indian Wells potevano introdurne altri due, uno su terra), farli tutti su due è come l’attuale CL, inguardabile. Purtroppo bisogna sempre mediare con l’incessante richiesta di denaro da parte di tutto il sistema…..una richiesta che non conosce soste in termini di aumento ogni singolo anno…è un loop.
facciamo un piccolo esempio pratico: maximilian marterer ha partecipato alle quali del master 1000 di roma, vincendole. non ci fosse stato il 1000 su due settimane non avrebbe potuto farle, perchè essendo al numero 100 non sarebbe rientrato nell’entry list. avrebbe quindi optato per il challenger di francavilla al mare, o a quello di mathausen, che si sono giocati nelle stesse date. vincendo le quali a roma ha incassato 20000 dollari, se partecipava a uno dei due challenger avrebbe incassato in caso di viittoria del torneo, o 10000 dollari (francavilla) o 16000 (mathausen). che cosa è stato meglio?
I master 1000 su due settimane raddoppiano gli incassi. Probabilmente è una questione di sostenibilità. Bisognerebbe conoscere bene i conti per replicare se sia una cosa necessaria oppure si possa fare diversamente senza abbassare i premi. I giocatori si lamentano al contempo che vogliono una fetta maggiore di premi in relazione agli incassi che genera la loro attività.
Mi sembrano gli stessi discorsi dell’NBA, dove ci sono stati sia gli scioperi dei giocatori, che la serrata dei proprietari. Risultato? Tutti guadagnano di più, ma si continuano a giocare 100 partite all’anno, con infortuni che tutti gli anni deturpano lo spettacolo e le formazioni proprio nel periodo dei playoff. Oppure partite di regular season che sono letteralmente inguardabili.
È abbastanza infantile questo post, sembra di uno che non ha mai guardato una partita.
Allora perché fare giocare il big server negli Slam visto che staticamente è raro una loro vittoria ?
E perché premiare i giocatori a fine torneo visto che nessuno li guarda?
I 5 set negli Slam sono il tennis, quel pathos non lo trovi nelle statistiche.
Tra l’altro si parla di 4 tornei.
Rispondendo a @brunodalla : se ci sono due tornei che danno gli stessi 1000 punti ed uno dura due settimane e l’altra una, lei per ottimizzare il tempo quale preferisce a parità di punti ?
il pathos di una finale o semifinale slam che va al 5° set è uno spettacolo che trovo difficilmente ripetibile, quante volte può succedere? 5/7 volte in un anno? direi che possiamo sopportarlo. Altra cosa, solo i grandi campioni riescono a gestire 7 partite al meglio dei 5 set in uno slam. Se controllate gli ultimi 30 anni quante volte è accaduto che una meteora abbia vinto uno slam? lascio a voi la ricerca. Diverso sarebbe al meglio dei 3 set, ho idea che le meteore avrebbero qualche chance in più, è spettacolo? per me non lo è.
Ma questo è un meccanismo dovuto al tabellone o alla durata?
Il fatto è che prima questi giocatori avevano la possibilità di iscriversi ad un altro torneo e poi si trovavano magari nella condizione di dover saltare le quali perchè andavano avanti?
Anche il team Sinner, per mano di Cahill ha sottolineato lo sbaglio di fare i 1000 in 2 settiamne.
proprio perchè manca il tempo per allenarsi bene
@ sergioat (#4251076)
perché ha fatto il bene dei tornei, ma non dei giocatori. i 1000 sono stracontenti di avere 2 settimane, i giocatori decisamente meno. e tutti i giocatori, o quasi, dicono che l’atp non li considera abbastanza
Periodicamente salta fuori contro Gaudenzi qualche analfabeta di tennis e di regole societarie, che non ha ancora capito che il presidente non ha nessuna voce in capitolo in queste decisioni, che sono appannaggio del CEO (amministratore delegato, in italiano), e del “board”.
Che ne direste se prendessimo l’abitudine di pontificare solo su argomenti che ci sono familiari?
Sono favorevolissimo all’abrogazione deo 5 set. Forse non leggi molto spesso di tennis, altrimenti sapresti che TUTTE le statistiche sull’argomento affermano che l’85% degli incontri “al meglio dei 5 set” hanno esattamente lo stesso risultato che avrebbero avuto se si fossero fermate sul 2/0 o sul 2/1. Per non parlare del fatto che spesso queste inutili cerimonie finiscono col durare più di quattro ore. Una roba insopportabile.
Pensassero piuttosto a ridurre il numero di ITF 15.000, o almeno di obbligare gli organizzatori di questi tornei “condominiali” a schierare almeno due raccattapalle… Sai una cosa? Analizzando molti incontri di questa fascia, e togliendo dal video i tempi morti che giocatori e giocatrici perdono per andare a raccattarrsi le palline per conto loro, le partite si allungano del 60%, e lo spezzettato spettacolo raggiunge livelli di interesse vicini allo ZERO.
Ti sfugge un piccolo particolare, anzi due:
-1) quattro slam più otto master mille impegnano 24 settimane. Per vincere un Master 1000 (che di fatto è un tqbellone con 32 “bye”), si giocano di fatto 6 partite (solo per i finalisti), mentre il resto degli “umani” in quei tornei da due settimane gioca da UNA a CINQUE partite. Penso che degli atleti possano sopportare di giocare una partita al giorno. altrimenti cambino mestiere, e si dedichino al badminton o alla lippa.
-2) Il sesso c.d. “debole” (parlo delle “fab four”) ai tempi del tennis non ancora devastato dagli “innovatori” giocavano circa 150 incontri all’anno fra singolare e doppio, e questo non le ha UCCISE, ANZI… Pennetta, Schiavone, Vinci, Errani hanno dato il meglio di se stesse oltre i trent’anni suonati.
Smettiamola, per piacere, con questo pietismo peloso, e torniamo al tennis serio. Il resto è cabaret di quart’ordine, dalla Davis in giù. E magari abbandoniamo scemenze distorcenti come il “deciding point”, il “match tie-break”.
ARIDATECCE ER TENIS!
Secondo te i primi 20 della classifica Atp se escono in anticipo fanno i challenger, ma dove vivi… a fatica inseriscono un atp 250
sinner non si è infortunato tutto l’anno quindi è fattibile non diciamo sciocchezze
Totalmente d’accordo con Roddick. Fra slam e master 1000 ben 24 settimane vengono cancellate dal calendario, e che tutto il resto degli “umani” si arrangi a spartirsi la metà del restante tempo della “regular season”.
Fra sputtanamento delle formule della Davis, della Fed Cup, dei Masters, e il profluvio di ben pagate manifestazioni sceme tipo United Cup & C., l’ATP sta completando la rovina del tennis, limitando sempre di più gli spazi e i tempi per i tornei di centinaia di giovani che tentano con grandi sacrifici personali di farsi spazio fra 125 250, 500, 900 e 1000 non mandatory.
Un rimedio? Possiamo fare poco. La sola arma che resta è quella di boicottare queste scemenze facendo mancare biglietteria e audience TV. La cosa ha funzionato con SKY, che in meno di un anno ha dovuto fare marcia indietro sui diritti del tornei WTA di ogni categoria.
Iniziamo col far loro oscurare le tribune vuote delle “esibizioni-scemenze” non comprando biglietti o streaming, e non accendendo neanche la TV.
e allora, come scrivevo sopra, mettiamo la settimana fra un master a l’altro, invece di tenerli attaccati. Con due 250 fra uno e l’altro, chi vuole, prevedibilmente chi è uscito alle Q o al primo/secondo turno, può giocarlo, altrimenti diventano 10 giorni di pausa per la preparazione. Guardate, che anche prima tutto questo intervallo non c’era, ed infatti gli unici masters su di una settimana, a parte Montecarlo, sono stati Canada e Cincinnati, uno dietro l’altro e con una settimana prima degli USO. Come spesso succede, si scrive senza sapere di cosa….
no, scusa, dove li prendi 1000 punti in un altro torneo in meno tempo? se chi critica fa in conti in questo modo siamo a cavallo. se le critiche sono queste vanno bene i 1000 in due settimane.
e il falso problema rimane, sono obbligatori? i top 10 se arrivano fino in fondo nei grandi toreni si possono permettere di saltarli, anche se sono obbligatori, e rimangono in top10 lo stesso. cosa ha fatto djokovic quest’anno?
Se Tsitsipas dice così, che è sicuramente più titolato di noi per fare questi discorsi, vuol dire che così per lui è peggio…
Divertente
Tutti hanno ragione perchè tutti considerano i confini dell’universo quello spazio che va da casa loro al pianerottolo fuori dalla porta.
Tsitsipas parla ora? Giusto. Oggi è fuori dagli 8 e quindi rischia ad ogni torneo di arrivare solo al lunedì/mercoledì della seconda settimana.
Sinner invece sa che può prenotare l’albergo minimo fino al venerdì e quindi potersi concentrare solo sui 1000 (oltre agli slam) è per lui buona cosa. Forse ha qualcosa da ridire sui tre/quattro 500 obbligatori ma daltronde per arrivare a 19 servono anche quelli.
Alcaraz invece non è contento ma non trova la quadra. Per lui ogni 1000 è un “terno all’otto”. Sarà libero subito al primo turno o sarà impegnato per 10 giorni? Ci sono 5/10 famiglie dello staff che non tollerano il non poter pianificare i week-end.
I giocatori di 2a fascia invece godono per quel primo (a volte secondo turno) che garantiscono un buon ritorno economico. Una eliminazione precoce viene quasi accettata con gioia perchè permette di iniziare un challenger senza avversari pesanti con la speranza/certezza di raccogliere quei punti necessari a mantenersi sopra la linea di galleggiamento.
I tifosi invece non trovano ogni settimana im loro idoli impegnati nei 1000, nei 500, nei 250. 60/70 partite all’anno (10 mesi) sono solo 1,5 partite alla settimana. Pago le tasse, pago Sky, pago 300-500 Euro per farmi firmare una pallina da un tennista che mi sta addirittura sulle palle e non posso dettare io le regole? Tornei ogni giorno, con 2 partite al giorno, con i giocatori calibrati sul fuso orario del paese di provenienza ed incontri all’ora di pranzo (toilette-break di 5 ore e ripresa ad ora di cena). Sessione serale non prima di …. dopo Carosello.
E perché l’hnon rieletto allora?
Ma allora perché lo hanno rieletto se è così scarso?
@ Kenobi (#4251046)
Vai te a gestire atp….se tsitsipas esce subito a Madrid ha 10 giorni prima di Roma e può allenarsi..certo che se poi ogni settimana cambia staff litiga col padre ecc non è un problema di calendario.inoltre così anche il 70/80 atp può guadagnare in questi 1000 passando un turno andando poi a fare i challenger 125 la settimana successiva che sono sempre in zona e facili da raggiungere.
Non è un falso problema perché se sono obbligatori ti devi inventare una scusa, inoltre quei tornei di 2 settimane verranno via via penalizzati , visto che 1000 punti li puoi prendere in minor tempo con un altro torneo.
Non è una grande furbata.
E perché l’hnon rieletto allora?
I MASTER 1000 sono obbligatori.. ( tranne Montecarlo)
Se nn ci vai ti becchi uno zero..
Sono d’accordo, ma bisogna trovare il modo di compensare quei paesi, in primis l’Italia, che hanno uno spazio non adeguato ai numeri che producono. Mi spiego meglio:
Se escludiamo le finals (è un torneo itinerante e così resterà nonostante le pressioni di Binaghi) l’Italia ha solo un torneo importante al quale è stata data la possibilità di generare più visibilità e business concedendogli una settimana in più.
Se vogliamo ritornare ai master che durano una settimana (e ripeto io sono super d’accordo) dobbiamo rimodulare i tornei in base al peso dei paesi, ad esempio togliendo il master 1000 a Parigi e darne un altro all’Italia che lo merita alla grande… per fare un esempio, ma ci potrebbero essere altre opzioni.
Il problema è che è più semplice stressare i giocatori aggiungendo settimane piuttosto che rimodulare i tornei in base al merito dei paesi.
Chiudo dicendo che gli USA hanno uno slam, 3 mille, e non cito i 500 e i 250, l’Italia ha un 1000 e qualche altro contentino di 250 che ogni tanto sporadicamente gli viene dato. Vi sembra una situazione equilibrata?
Sulla base di questo, con quale coraggio chiedi alla federazione italiana di rinunciare ad una settimana di internazionali d’Italia?
Io sono d’accordo. Da mero spettatore, preferivo lo svolgimento in una settimana, coi big in campo da martedì o mercoledì tutti i giorni fino alla finale. Così com’è ora è diventata una scommessa anche prendere i biglietti di un torneo, se vuoi seguire un giocatore in particolare. Per vederlo (quasi) sicuramente devi coprire 2 giorni interi, con conseguenze economiche non banali…
falso problema, lo ha già detto sinner, più top player di lui non ce n’è: basta scegliere che tornei fare, per chi arriva in fondo. per chi esce prima, lo ha giò detto tomax, c’è tutto il tempo per fare tutto.
Alleluja!
Finalmente qualcuno inizia ad accorgersene che sono fastidiosi e inutilmente lunghi riducendo il numero di altri tornei
ah perchè? hanno fior di staff con fior di professionisti, e non riescono a calibrare i programmi in base alle circostanze? allora la soluzione potrebbe essere circondarsi di professionisti che lo sappiano fare.
Ma è facile da capire.
Più giorni servono per fare i 1000 e meno giorni avranno i top player che arrivano sempre in fondo a questi tornei di fare preparazione , riposarsi o semplicemente fare altro.
I giorni in più non servono neanche a chi esce subito , è ininfluente.
Serve solo alle tasche di questi cialtroni che ci gestiscono perché a lungo andare verranno penalizzati questi tornei.
I grandi se possono li eviteranno.
Il giorno in più per il top player è più un minus che un plus, bastano 24h.
Intende dire i periodi programmati di allenamento, quindi le settimane da programma fuori dai tornei sono diminuite, perciò meno disponibilità di allenamento, non i giorni tra una partita e l’altra, in cui fai un allenamento di rifinitura, ma non carico e scarico come dovresti fare in un vero e proprio periodo fuori dai tornei…
appunto, ma vediamola anche da questo punto di vista: prima i mille li giocavano solo i top40 e fino al 60-70 facevano le quali, adesso li giocano i top70, e fino ai top100-110 (e anche oltre) giocano le quali. risultato: più giocatori attorno alla top100 o meno guadagnano di più. non era quello che volevano?
ma chi critica qui dentro è seduto sul divano, e non deve viaggiare per tornei. vorrei leggere qualche critica non da parte di tsitsipas ma da parte, per esempio, di vukic o hijikata.
Roddick è uno che ormai non se lo fila nessuno, ha anche portato sfiga a Fritz agli USO… Tsitsipas è un altro che ormai può solo parlare, perchè il tennis non lo vede da tempo…
Solo dei subornati possono sostenere che disputare un torneo con una partita in più rispetto al periodo precedente, ma in 11, anzichè 7 giorni possa essere un peggioramento. Qualcuno negli scorsi vent’anni ha mai protestato su IW e Miami? Il problema non è la durata, ma il fatto che in 6 casi su 9 i masters si disputano in successione, mantre buon senso vorrebbe che ci fosse almeno una settimana fra uno e l’altro. La cosa sensata sarebbe che sia i due masters nordamericani di Marzo, sia quelli fra Madrid e Roma e dal prossimo anno, quando passeranno a due settimane, fra il Canada e Cincinnati, ci fossero 2 250 in mezzo, ovviamente in zona, permettendo, fra l’altro, a chi viene eliminato precocemente (i 175 piazzati nella seconda settimana del master si sono dimostrati inutili, da questo punto di vista) possa recuperare forma e punti.
Spero che la si finisca di continuare con questa stupida discussione basata sul nulla.
Gaudenzi non ne ha fatta una di giusta da quando è presidente dell’ATP. Manda buon Italiano non si dimetterà mai
Concordo, cavolata mega galattica. Fra l’altro sono tornei che hanno perso appeal, quindi guadagneranno qualcosina adesso ma alla lunga andranno a perderci
Non capisco…ma se giochi le stesse partite in più giorni con un giorno di riposo non è meglio? piuttosto che giocare giov ven sabato domenica e poi dover fare un altro 1000 settimana dopo?che come era nel caso di Roma e cincinnati viene penalizzato da chi va in finale o semi in quello prima.
Se uno esce a Madrid la diciamo negli ottavi o quarti ha 10 giorni per allenarsi prima di Roma..non vedo il motivo di sta polemica
È logico che è una stupidata a livello sportivo e chi ha due neuroni in testa esprime il disappunto.
Ma i cialtroni che gestiscono ATP vogliono solo incrementare gli introiti e siccome non sono in grado di farlo con politiche attive e di miglioramento di visibilità e fruizione allora allungano in giorni il periodo dei master 1000 con un tratto di penna, molto semplice da fare.
Per cui non lo ascolteranno.
Poi mettono 250 assurdi in coda al Bercy che tra parentesi è un torneo vergognoso per organizzazione, qualità e metodo.
Poi abbiamo gli pseudo santoni del tennis che parlano dei problemi inesistenti del tennis , perché migliorando materiali e tecniche di allenamento si velocizza tutto ma a loro non va bene, vogliono tornare indietro di 30 anni e mettere i 3 set pure negli Slam.
hanno pienamente ragione.
un altro autogol clamoroso dell’atp in nome del dio denaro