Da Parigi, Berrettini: “Annata super positiva”. Arnaldi: “Troppi alti e bassi”
Matteo Berrettini e Matteo Arnaldi dopo l’uscita di scena all’esordio al Masters 1000 di Parigi Bercy riflettono sul proprio 2024. Riportiamo le brevi dichiarazioni rilasciate dai due azzurri al nostro inviato Enrico Milani.
Berrettini: “Il 2024 è un’annata super, super positiva. Sono molto orgoglioso del cammino che ho fatto perché non si combatte solo contro gli avversari ma anche contro se stessi, il proprio corpo, le motivazioni e tutte le ‘botte’ che ti arrivano da altre cose come gli infortuni. Quindi bisogna sempre analizzare la situazione a 360°”.
“È ovvio che oggi avrei voluto giocare meglio, sentirmi meglio in campo, ma io non mi considero un robot, e quindi accetto il fatto che oggi sia andata un po’ meno bene. Resto con la testa proiettata al futuro, sono fiducioso, belle cose succederanno”.
Arnaldi: “Ho avuto alti e bassi quest’anno. Sicuramente si poteva far meglio, ma si poteva anche far peggio, quindi ritengo che il mio anno è stato contraddistinto da alti e bassi, non ho tanto altro da aggiungere in questo momento. Potevo fare meglio, ci sarà da migliorare e ripartire il prossimo anno”.
“Sento di star migliorando e di giocare bene su superfici come questa, non si gioca tanto indoor quindi non ho mai avuto la possibilità di far vedere quello che posso fare. Nella preparazione per la prossima stagione dovrò lavorare su tante cose per partire al meglio il prossimo anno”.
TAG: Enrico Milani, Masters 1000 Parigi Bercy 2024, Matteo Arnaldi, Matteo Berrettini
Secondo me questa stagione è stata un chiaro successo per Berrettini, molto buona.. per renderla ottima credo sarebbero serviti un paio di sorteggi fortunati in quei torneoni sul veloce che distribuiscono moltissimi punti
Superpositiva direi proprio di no, positiva senz’altro rispetto quella dell’anno scorso e visti gli infortuni avuti
Certo concentrarsi sul tennis e meno sugli appuntamenti mondani con la Satta aiuta
@ Koko (#4245956)
L’anno del Berretto non è stato male, ma gira che ti rigira il problema sembra essere il solito ormai arcinoto a tutti, il prezzo di quel servizio lo pagano gli addominali e forse anche qualche altro muscolo, si rafforzeranno con l’età? Non ve lo so dire , ma ammesso che una cosa simile possa avvenire, non credo sarebbe un processo lineare, forse vedremo qualche sprazzo…..come già stiamo vedendo. Arnaldi? Secondo me dovrebbe essere risettato da un team valido, se no continuerà in questo modo e non valorizzerà le sue grandi potenzialità.
Stagione super????berrettini bevi di meno
L’età fa crollare ma solo in momenti specifici e critici. Magari fino a 30 anni giochi sempre meglio e a 33 comincia un declino netto. Non è tanto un anno in più generico che conta ma l’anno in più critico che ti sprofonda! 😆
A mio avviso Arnaldi ha sbagliato la programmazione dei tornei, doveva giocare molti 250, per salire di più in classifica e magari vincerne uno, dopo tutto Ruud si è costruito la sua classifica alta con i 250!
@ robi (#4245547)
Speriamo, sono anziano è un anno per me è diverso di chi è giovane. Spero solo che continui a funzione bene la cabeza. enzo
Saggio Berrettini
Si critica Musetti ma Arnaldi ha fatto una stagione opaca.Mi sembra ne’ carne ne’ pesce.Non eccelle in nessun colpo ma sbaglia pure tanto.
Spero di sbagliarmi ma il suo potenziale e’ questo.
Arrivi ad un certo punto (1) e devi cambiare (2).
(2) Cambiare significa “aggiungere attrezzi al tuo stare in campo”.
(1) Sono tanti gli “un certo punto”. Credo che per Bellucci ad esempio il “certo punto” è lì, attorno alla 100esima posizione. Il tuo gioco ti ha permesso di arrivarci. Per andare avanti, quindi primeggiare sui 99-60, quello che hai nel cassetto (un martello ed un cacciavite) non basta più (ti serve una pinza). Al prossimo “certo punto” ti accorgerai che serve qualcosa d’altro.
Purtroppo questi attrezzi aggiuntivi non li vendono all’IKEA ma devi costruirteli da solo. Bravi quei ragazzi che si impegnano in questa ricerca mettendosi in discussione e guardando al domani anzichè all’oggi.
NOOOO ma dai…anche tu avrai un anno in più……
Berettini ha un tennis che lo costringe a giocare, possibilmente, con pochi scambi. Per far questo dovrebbe servire bene, se poco poco gli si inceppa il servizio mi pare ovvio che parte lo scambio dove poi va in affanno. Perché? Perchè Matteo ha un fisico imponente ma fragile, e non ha la struttura del maratoneta. Quindi, a mio parere, dovrebbe lavorare moltissimo sulla corsa e sulla resistenza, per poi sfruttare al meglio il servizio e dritto. Insomma, pochi scambi alla ricerca del punto veloce, se non si possiedono i 2 requisiti suindicati.
E non sarà l’unico ad averlo, pensa un po’…
Personalmente non mi piacciono i bilanci di fine anno quando ancora non é finito l’anno: Berrettini é ancora iscritto a Metz dove, se arrivasse in finale, aggancerebbe la posizione per testa di serie agli AO. Poi forse la Davis. Obiettivi non di poco conto che potrebbero influenzare, in meglio, l’analisi dell’annata.
Arnaldi invece effettivamente ha chiuso una stagione di conferma, analisi condivisibile la sua
@ espertodipallacorda (#4245471)
L’anno prossimo avrà un anno in più enzo
Ha comunque guadagnato posizioni, poche, ma comunque è salito, cosa non scontata. Il prossimo hanno deve programmarsi meglio.
Le potenzialità le hanno tutti quanti, poco c’entra la sponsorizzazione di questo o quello. Se stanno lì, fin verso/attorno ai Top100, vuol dire che ne hai di birra in corpo.
Certo ieri un po’ tutti ci hanno deluso, ma dobbiamo guardare al 2025 con fiducia, guardando indietro, al 2024 che ci hanno regalato in tanti di loro.
Ed il 2024 non è ancora finito!
Arnaldi ha potenziale in quanto deludendo spesso è solo a sei posti dal super sponsorizzato Cobolli! Berrettini in una stagione di rientro in cui è apparso più paziente ma meno affilato nelle sue armi principali ma se prendi Roig puoi aspettarti questo esiti di solidità più che di verve offensiva fondata sulla aggressione in avanti.
Da Cincinnati Berrettini ha avuto pochi risultati veramente buoni, però bisogna dire che, non essendo testa di serie, ha spesso incontrato i migliori nelle fasi iniziali. In questi ultimissimi tornei si è vista tanta (e normale) stanchezza, che comunque non gli ha impedito di fare un bel quarto a Vienna. Per l’anno prossimo servirà prepararsi bene, anche se non posto negare che la separazione da Roig mi ha stupito, visti i buoni risultati.
Per Matteo questa stagione è stata di assestamento. Vedremo se va l’anno prossimo riuscirà ad alzare il livello.
Sono d’accordo con le analisi dei due ragazzi. Matteo è tornato a livelli più consoni per un tennista del suo livello. Speriamo che con il prossimo Coach il feeling sia più duraturo.
A mio avviso, per Arnalds sarebbe sufficiente che giocasse con più ordine e pazienza piuttosto che tentare winner a destra e a manca senza troppa logica.
Per il resto il giocatore c’è.