Alcaraz celebra la rivalità con Sinner: “Jannik mi rende un giocatore migliore. A volte è bello affrontarlo, altre volte preferirei evitarlo”
Al termine della finale del Six Kings Slam 2024, Carlos Alcaraz ha offerto una riflessione profonda sulla sua rivalità con Jannik Sinner, mescolando sportività e ammirazione per il suo avversario. Nonostante la sconfitta, lo spagnolo ha analizzato con lucidità sia la partita che il significato più ampio di questa sfida generazionale.
“Avrei voluto un finale diverso, ma ogni momento qui è stato prezioso,” ha esordito Alcaraz. “Il livello è stato altissimo, come sempre quando incontro Jannik. Queste partite si decidono sui dettagli e probabilmente avrei dovuto osare di più invece di attendere i suoi errori. Contro di lui devi giocare al massimo, spingere ogni colpo e essere costantemente aggressivo.”
Parlando della loro rivalità , Alcaraz ha mostrato una sincerità disarmante: “A volte è bello affrontarlo, altre volte preferirei evitarlo,” ha ammesso con un sorriso. “Ogni nostro match è una battaglia estenuante, che si giochi al meglio dei tre o dei cinque set. Mi spinge sempre al limite e so che per batterlo devo esprimere il mio tennis migliore. Come professionista, amo queste sfide, anche se talvolta vorrei partite più semplici.”
Lo spagnolo ha poi toccato un aspetto più personale del loro rapporto: “La sua presenza nel circuito è un dono. Grazie a lui arrivo ogni giorno ai miei limiti, cercando di migliorarmi costantemente. Condividere il campo con Jannik è sempre un onore, anche se durante il match è difficile godersi il momento per l’intensità della sfida.”
“Spero che questa rivalità cresca ancora negli anni,” ha concluso Alcaraz. “Non è solo una questione di tennis: ci spingiamo a vicenda verso l’eccellenza, e questo spero renda il nostro sport più bello per tutti.”
Queste parole testimoniano la maturità di due giovani campioni che stanno ridefinendo il tennis moderno, con una rivalità basata sul rispetto reciproco e sulla continua ricerca del miglioramento. La finale del Six Kings Slam ha offerto solo l’ultimo capitolo di una sfida che promette di appassionare gli amanti del tennis per molti anni a venire.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner
Per chiudere rispondo ora… Con l’esempio del 70% di forma per entrambi intendevo nei match fra loro due (per me un Sinner al 70% batte tutti, esclusi top 20 in forma).
Il più costante di sicuro.
Comunque sia io sono convinto che Jannik sia il tennista più forte in questo momento e spero per i prossimi anni, vedremo.
@ Inox (#4238414)
D’accordo, queste statistiche le conosco anch’io ma non dicono in che stato di forma si trovava/no i/il tennista/i in questione, solo noi lo sappiamo avendo visto le partite e/o sentito/letto le interviste.
Guarda semplicemente le statistiche Jannik quando ha perso da tennisti fuori dalla top 10 e 20?
Permettimi di non essere d’accordo. A parte che Giumart non ha specificato un Alcaraz al 70% perdente da chi? Da Sinner o da altro giocatore e non ha specificato nemmeno se il suo avversario stasse anche lui al 70% oppure al 100%.
Alcaraz ha un dritto devastante e a rete al momento è superiore a Jannik ma ciononostante non basta a mio avviso ed è solo una mia impressione Sinner è più forte nel complesso come giocatore più completo e sta ancora migliorando perché vuole arrivare al top delle sue possibilità che evidentemente sono ottime.
Lo ha scritto anche giumart: a parità di forma 70% ad esempio è più facile perda Alcaraz che Sinner perché quest’ ultimo ha più risorse mentali.
Dipende da chi Alcaraz affronta e dallo stato di forma dell’avversario.
Inox, saresti così gentile da spiegarmi il tuo pollice verso?
In altri termini io dico che se entrambi sono ad esempio al 70 %, è più facile che perda Alcaraz, per i motivi detti.
@ giumart (#4238153)
Giustamente nessuno può essere in forma al 100% per 11 mesi ma le partite che hai citato di Alcaraz contro VDZ e Dimitrov, avendole io viste, ti dico che oltre a Carlitos non essere stato in giornata quando li ha affrontati, c’è stata una prestazione magistrale sia di Botic che di Grigor che tra l’altro non mi è dispiaciuto nemmeno in finale contro Jannik (a Miami), mentre l’olandese non si è ripetuto al match sucessivo contro Draper (all’USO).
Questo per dire che sia Jannik che Carlitos quando sono al loro 100% dubito possano perdere da altri giocatori, mentre quando non sono al 100% possono perdere entrambi anche da altri, in 2 casi: o sono in una forma veramente bassa ma vogliono giocare comunque, oppure l’avversario di turno deve esprimersi meglio.
Non so che partita tu abbia visto. Nel primo set Carlito ha iniziato sotto 4-1 e poi ha dovuto annullare una palla break sul 4 pari.
Vero fino ad un certo punto. Ho fatto riferimento al RG, ove Jannik non era assolutamente in forma e tuttavia ha fatto SF perdendo per poco da un Alcaraz in forma: io credo che. a parti invertite, Jannik lo avrebbe steso in 3 set. D’altronde è impensabile che un tennista possa essere al 100% per 12 mesi, e allora il Campione vero si vede proprio nei periodi di forma non ottimale, in cui dimostra di saper sopperire con le altre qualità (testa, tenacia, sostanza e costanza). E’ sbagliato ritenere che in questo 2024 strabiliante Jannik abbia vinto a raffica perchè era in forma; vi sono stati periodi di forma piena in cui era ingiocabile (da AO a Miami), ma nel restante periodo non è stato in piena forma fisica e, per giunta, ha dovuto subire il grande peso psicologico per la vicenda che sappiamo (se fosse capitato ad Alcaraz lo spagnolo avrebbe sbracato). Eppure ha continuato a vincere e vincere. E come? Proprio grazie alle altre qualità che lo contraddistinguono dagli altri: forza mentale, tenacia, sostanza e costanza. Qualità che, almeno fino ad oggi, lo spagnolo possiede in misura inferiore, come dimostrato dal fatto che le sue vittorie (come in pratica avviene da un paio d’anni a questa parte) le ha ottenute nei 4-5 mesi dopo maggio, quando è stato in forma peraltro a sprazzi. E ciò spiega anche il distacco abissale da Jannik nel ranking. Se Alcaraz non è in forma perde anche da Van De Zandzrupp (con tutto il rispetto) o viene ridicolizzato da Dimitrov (Miami). Invece Jannik non perde da un tennista fuori la top10 da una vita: significa forse che è stato sempre in grande forma?
@ PensiamociBene (#4238071)
Sarà ma Jannik al suo Top non sarà Mai mercé di nessuno.
A me sembra che entrambi devono essere al 100% quando si affrontano l’un l’altro mentre con tutti gli altri non c’è questa necessità .
Credo che Alcaraz abbia spiegato bene cosa intendesse nel dire che preferirebbe evitare Sinner a volte. Lo si capisce quando chiarisce il suo pensiero dicendo che a volte vorrebbe incontri più facili. Il punto è che ad Alcaraz piace scendere in campo e avere margine sull’avversario per stare rilassato, prendersi pause, divertirsi e far divertire. Con Sinner non ha margine, deve giocare a tutta, senza un attimo di pace, e per lui che vuole godersi la partita questa cosa diventa pesante. Lui non vuole godersi solo il risultato, ma anche il viaggio, non vuole passare ore a soffrire in apnea.
Lui non è affatto alla mercé di Sinner, neppure in un campo indoor, soprattutto ora che ha potenziato il suo rovescio, che rimane comunque meno completo e più limitato rispetto a quello di Sinner, ma lo ha reso più esplosivo. Tra i due è Sinner che può trovarsi alla mercé dei colpi di Alcaraz, non l’opposto. Naturalmente parlo di quando entrambi sono in forma, perché è ovvio che se uno di loro non è in forma finisce sicuramente alla mercé dell’altro.
In sostanza quello che soffre Alcaraz di Sinner è il ritmo serrato non del singolo scambio, ma di interi set senza mai poter rifiatare. Lui non è una macchina dal pilota automatico e non potrà mai esserlo fin quando chiederà a se stesso di essere imprevedibile e creativo in campo. E’ un modo diverso di giocare a tennis, che non ha a che fare con le variazioni, ma con il modo con cui lui le usa. Le usa sentendo il momento.
Detto in soldoni ad Alcaraz piace vincere facile. Quello che mi pare di capire è che lui non si allena per essere forte quanto Sinner, o semplicemente più forte di Sinner. No: lui si allena per schiacciare Sinner, per riuscire ad avere anche con lui margine. Vuole averlo alla sua mercé e divertirsi e far divertire il pubblico, potendosi concedere di tirare il fiato senza temere di finire sotto. Quando riesce a farlo, come nel terzo set a Indian Wells, è ben felice di affrontare Sinner come è ben felice di affrontare gli altri.
Certo Carlitos, è sicuramente bello affrontare Jannik quando vinci contro di lui e sicuramente preferiresti evitarlo quando esci perdente.
Ricordo che qualche anno fa un noto giornaletto e ragazzi del forum parlavano della fine dei 3 Fab come della fine del tennis.
Non è andato ancora in pensione Novak e già si ha fretta di ricreare le rivalità a tavolino.
Se ne cercano 3.
Ed invece con Jannik e Alcaraz c’è in abbondanza di rivalità , ed oggi è seguito più che allora il tennis.
Se ne facciano una ragione i nostalgici.
Non credo sinceramente che Alcaraz sarà un rivale per decenni.
Ma basta
Era anche bello fresco e riposato, mantre Jannik, già stanco da Shanghai, ha dovuto sudare con Medvedev e Nole…
Ma questi “piccoli” particolari ai tifosi del TRUZZO GRUGNITORE non vengono in mente. Vero?
Comunque TRUZZO a casaaaa!!!
Se non ai capito ancora chi tra i due attualmente è il numero uno, lascia perdere
In poche parole numero 1 Sinner, numero 2 Alcaraz
Appunto, ora Sinner sembra cresciuto atleticamente e in termini di resistenza e quindi è più lucido quando la partita supera le due ore..Alcaraz è un velocista che rischia di andare fuori giri con il passare del tempo da un punto di vista mentale..ovviamente ha la capacità di reggere con tutti gli altri perchè è di una categoria superiore ma con Sinner che non cala, come è successo nel 2022 a New York o a Parigi quest’anno, non riesce a mantenere l’intensità nel ritmo imposto da Jannik e va fuori giri non tanto atleticamente ma mentalmente e allora forza il gioco, cerca di ridurre gli scambi e come ieri commette tanti errori vedi il terzo set…a parte il servizio, vedo in questo la superiorità di Sinner che con Panichi e Badio può solo migliorare e avremo un monocolore…
Io ho visto a tratti il miglior alcaraz di sempre. Chi dice che sia vicino al suo picco e difficilmente possa migliorare, deve ricredersi. Sta migliorando nel servizio , nella potenza e precisione di dritto e nei lungolinea di rovescio. Ed a rete migliora il suo piazzamento di giorno in giorno. C e voluto il miglior jannik versione deluxe per batterlo su cemento indoor, dove dovrebbe esserci più margine.
I due sono comunque ampiamente superiori a tutti, djoker compreso
Sarò fissato, ma io continuo a puntare su Mensik. Deve però crescere, soprattutto in tenuta mentale.
Ferrero è il radiocomando del TRUZZO…
E si certo il TRUZZO ha accettato di rinunciare a 6,5 milioni…
Ahhhhh ahhh che commento spassoso
Caro Capitano chiediamo al maestro federale e alla sua banda: ne hanno nominati una cinquantina, a turno (perfino Leo Borg, caduto poi presto in disgrazia). Sicuramente sapranno illuminarci.
Io – mio parere personale – mettendo da parte la nota antipatia che mi provoca, dico ancora Holger Vitus Nødskov Rune. Se ritrova fiducia e continuità e se farà pace fra il cervello suo e quello di un allenatore che duri più di un cambio di mutande, sarà lui il terzo del mazzo. Ne ha capacità , talento, braccio e gambe.
E poi ha un pregio inestimabile che nessun altro tennista del circuito ha. La sorella
Jordan lee?
Jordan le
Sono davvero amici, come Federer Nadal.
Ma ho come la sensazione che Alcaraz quando perde sia più sereno mentre jannick più arrabbiato.
Guarda che se Jannik sul 4-1 non avesse sbagliato un paio di scelte l’incontro finiva 2 set a Zero, se ne è reso conto e ha deciso di terminarlo negli altri 2 set, del resto se n’è reso conto anche Danil, Jannik al massimo è Ingiocabile x chiunque!
Stupenda disamina!!!
Io aggiungo un dettaglio: proprio per i motivi che ho descritto, per me Alcaraz ha assoluta necessità della ottimale forma atletica per eccellere, mentre Jannik è in grado di vincere anche quando non è al 100%.
Riguardo a chi potrà inserirsi tra questi due fenomeni nei prossimi anni, e con ciò intendo il 2025, 2026, 2027, io non vedo proprio nessuno che abbia le qualità tecniche e mentali per farlo. Non ci sono al momento 18enni capaci di elevare il loro gioco al punto da poter contrastare quei due, mentre gli atleti attuali dai 20 ai 28 anni o non sembrano dimostrare le caratteristiche sovrumane che occorrono oppure hanno già fatto vedere che il loro gioco non può più evolvere granché per tenere testa a quei due. Perciò, i due fenomeni domineranno per i prossimi tre o quattro anni almeno, poi si vedrÃ
Non è detto che questo 3 è 4 incomodo arrivi..
Prima dell’arrivo di Djokovic era un duopolio Federer- Nadal.
A me va bene anche così, forse addirittura c’è uno spagnolo di troppo.
Alcaraz sa che per battere Sinner ogni volta deve sostenere uno sforzo fisico e psichico enorme che inevitabilmente lo lascia prosciugato per i match o tornei successivi.
@ giumart (#4237845)
@ MARMAS (#4237690)
Avete magnificamente esposto il quadro della situazione che contraddistingue caratteristiche e peculiarità , anche in previsione futura, di questi due grandi campioni.
Aggiungo che, alla luce di ciò che sin qui si è visto in tutti i loro scontri diretti, è sempre molto incerta la previsione che vinca l’uno o l’altro (se i ragazzi stanno bene), mentre il più delle volte sono stati proprio i dettagli a far pendere i piatti della bilancia da una parte o dall’altra !
A voler essere proprio pignoli forse Jannik è quello che dei due potrebbe recriminare di aver raccolto meno del seminato e non intendo in denaro, anche perché ieri il nostro ragazzo si è riempito per bene le tasche di dollari
Io continuo a ripetere che Alcaraz mi pare un eccellente ma scoppiettante motore a due tempi e Sinner uno stabile turbodiesel, ragion per cui allo stato attuale i rankings non danno adito a dubbi di sorta su chi sia il migliore.
queste partite fanno bene a jannik, ogni volta alza il livello e migliora; cosa ha jannik è che non è mai sazio, perde o vince resetta e riparte con maggiore fame, carlos ha bisogno di motivazioni forti per caricarsi ed esprimersi al massimo e poi il suo gioco è ai limiti fisici (ed oltre per tutti), prendiamo pechino, ha vinto al tb con tre autentici miracoli che già è difficile che ne accada uno figuriamoci tre di seguito; comunque due fenomeni e uno è italiano
Secondo me un terzo, e magari quarto, incomodo si inseriranno e sarà il prossimo giovane o semi giovane che riuscirà a vincere uno Slam. È impensabile, considerando che Djokovic tra un po’ dovrà per forza di cose arrendersi all’età che avanza, che gli slam li vinceranno solo Sinner e Alcaraz, e quando a trionfare sarà un altro probabilmente gli darà la fiducia necessaria per avvicinarsi, anche solo mentalmente, a loro due.
Scusa, ma che partita hai visto?
Ha vinto 18 punti in più Sinner, ed ha avuto una montagna di palle break. Alcaráz ha praticamente sofferto in tutti i suoi turni al servizio.
Tutte le grandi rivalità sono sempre state presentate al pubblico all’insegna del far play e del reciproco rispetto (quando non come vere e proprie amicizie). Chissà se è sempre così…..
Jimmy Connors ebbe a dire di Mac (dopo la sconfitta in finale a Wimbledon ’84) “non riconoscero’ mai che lui è il migliore”.
Ci furono anche battibecchi in campo fra i due tennisti.
Borg, dopo la finale persa a NY nel 1981 con Mac, non si presentò per la premiazione del finalista e scappò come un ladro.
Mac irrise apertamente Lendl durante la finale di NY 1984, poi vinta, per vendicarsi della sconfitta a Parigi.
Insomma, non grandi esempi di amicizia e far play… .
Ieri partita molto bella con colpi da cineteca , sembra un pò fatta apposta come Nadal-Djokovic dove Djokovic serviva per il set e si è fatto controbrekkare per poi chiuderla al tie. Se Carlos doveva perdere un incontro questo era il più adatto visto che quest’anno è 3 su 3.
Vedremo nelle prossime settimane se il più forte coincide con numero in classifica o meno.
Quoto anche le virgole
Fermo restando che, secondo me, è stata una partita meravigliosa sotto tutti i punti di vista, con altissimo livello tecnico ed agonistico, mi permetto di ribadire il mio pensiero. La differenza fondamentale fra questi due fenomeni è la testa. Sul piano atletico penso che Alcaraz sia ancora leggermente superiore a Jannik (difficilissimo vedere lo spagnolo in riserva fisica, anche in un quinto set), ma Jannik, sul piano della solidità mentale, è di alcune spanne sopra tutti gli altri, Alcaraz compreso. E la partita di ieri ne ha dato conferma: il primo set è stato di un equilibrio assoluto e si è deciso a favore di Alcaraz per minimi dettagli, invece nel secondo e terzo set Jannik è venuito fuori da padrone, proprio grazie alla sua fenomenale solidità mentale, per la quale riesce costantemente a rimanere sul pezzo in ogni momento, anche in quelli negativi: io ho avuto la certezza che Jannik avrebbe vinto quando ho cominciato a vedere Alcaraz fare gesti di disappunto a seguito di un errore, perchè tale gesto altro non è che un segno di cedimento “di testa”, della necessaria tensione emotiva cui fatalmente segue un calo di performance in termini di concentrazione, lucidità e reattività , con conseguente perdita della ottimale visione tattica. E’ rarissimo vedere Jannik fare un gesto di disappunto: dopo un errore, o comunque nell’ambito di una fase negativa, lui riesce in pochi secondi a voltare pagina, a rimuovere dalla mente l’errore, ripartendo come se nulla fosse accaduto. E ciò lo porta a restare nel match, a rimanere lucido, a non perdere concentrazione, anzi a moltiplicare l’attenzione senza subirne un negativo nervosismo, in lui la tensione emotiva diventa positiva, aiutandolo anche a sopperire ad un naturale calo fisico. Ecco la solidità mentale, che Jannik riesce a mantenere ed esprimere quasi sempre fino alla fine della partita consentendogli di non perdere apprezzabilmente la visione tattica e la gestione del gioco. Del resto ciò si è visto anche nella SF del Roland Garros, dove Jannik, pur essendo palesemente non al meglio sul piano atletico (ricordate? fino a pochissimi giorni prima era in dubbio persino la sua partecipazione allo slam), è riuscito a portare al quinto un Alcaraz in forma, persino dominando un set ma perdendo alla fine per evidente cedimento atletico. Ripeto, credo che Jannik sia unico, è sempre più tennisticamente maturo, continua ad affinare il proprio tennis, migliora e migliorerà sempre più e proprio grazie alla sua superiore “testa” sarà in futuro ancora più dominante (e non lo dico solo perchè stravedo per lui). Alcaraz sarà certamente il suo competitor per molti anni, ma continuo ad avere dubbi che possa arrivare ad avere la testa, la sostanza e la costanza pari a quelle di Jannik.
Io sono sempre convinto che Jannik abbia più margine di miglioramento, e quindi in futuro sarà sempre più dura x Carlos vincere contro di lui, ad esempio vedendo il livello degli ultimi 2/3 anni Jannik è letteralmente esploso mentre Carlos certamente è migliorato ma non c’è confronto in termini di paragone; se continua esponenzialmente questa crescita Jannik diventerà ingiocabile x tutti e riscrivera’ la storia del tennis mondiale
Per tutta la prima parte del incontro, avevo la sensazione che Jannik facesse una fatica tremenda solo per stargli aggrappato con il punteggio. Alcaraz era superiore. È bellissimo vederlo, anche se ovviamente tifo e mi piace moltissimo anche Jannik
Credo che al momento non ci sia nessuno, quelli che ai citato si avvicineranno ai due fenomeni, ma inserirsi no, tra un’anno o due faremo nuove valutazioni
Chi lo sa? La risposta più probabile secondo me è nessuno, almeno per i prossimi 3 anni.
Se dovessi fare un nome io direi Machac, mi sembra l’unico che abbia una velocità di palla e una capacità atletica idonea, almeno in potenza, a poter competere con i due fenomeni.
Speriamo però che Enzo non mi bacchetti visto che il ceco ha appena compiuto 24 anni.
Mi domando chi sarà o chi saranno ad inserirsi tra Sinner e Alcaraz come eventuali competitors. Rune? Mensik? Lehecka? Fils? Non ne ho proprio idea.
Confermo, anche perchè ha capito che Sinner continua a crescere e sarà sempre più difficile batterlo…… è vero che Sinner nel 2024 ha vinto solo oggi contro Alcaraz, ma è anche altrettanto vero che la storia del doping lo ha penalizzato molto….quando verrà assolto, perchè verrà assolto, saranno dolori per tutti
Alcatraz è un campione, quando le cose vanno per il verso giusto è innarestabile, ma quando c’è da cambiare piano si dimostra molto “ignorante” e non sempre il suo staff riesce a radiocomandarlo…
La sua confusione mentale la si nota anche nelle interviste in inglese ma persino in quelle in lingua spagnola…
Cmq, se c’è una cosa creata dall’uomo che funziona egregiamente, per me è il sistema di punteggio dell’ATP
Sinner nel gioco, rispetto ad Alcaraz, ha più margini di miglioramento, ma Alcaraz nel contempo ha più margini nel migliorare la gestione del set. È arrivato al terzo set scarico, giocato in totale confusione tattica. Anche la percentuale di servizio di Alcaraz è stata troppo bassa. I margini ci sono per entrambi. Sicuro è solo che c’è veramente una categoria di differenza verso tutti gli altri. Basta chiedere a Medvedev, il migliore degli “altri”.
Probabilmente vuole dire che pur giocando al 100% contro Sinner la possibilità di perdere è elevata (gli piace vincere facile e non incontrare Sinner)
JC Ferrero: Carlos, sei contento di affrontare Sinner in finale?
Alcaraz: Uhm…
JC Ferrero: Guarda che giocare con lui ti fa diventare un giocatore migliore
Alcaraz: Ah beh allora…
JC Ferrero: Cosa fai stasera?
Alcaraz: Mi guardo la serie Kingdom of Fires per rilassarmi
JC Ferrero: OK ma prima ti guardi le partite di Jannik a Shangai, ho qui le cassette.
Alcaraz: Tutte?! Ma sono sei…
JC Ferreo: Puoi saltare quella con Daniel. Alla fine ne parliamo con il mental coach.
Alcaraz: Non vedo l’ora…
Probabilmente quello che vuole dire è che non gli piace affrontare Jannik giocando male… Quando Jannik perde con Carlos, lo fa giocandosela fino in fondo e spesso partendo in vantaggio. Al contrario Carlos, quando perde la partita o il set con Jannik, spesso lo fa malamente. Sono frequenti i set finiti 6-1 e 6-2 per Jannik persino in partite vinte da Carlos. Anche ieri del resto il 6-3 del secondo set celava in realtà un doppio break di vantaggio per Jannik.
Ovviamente questo fatto allo spagnolo non piace e si capisce, non è tanto la sconfitta in sé quanto la sensazione (che per lui non è frequente) di essere alla mercé del suo avversario che invece è tosto, sta sul pezzo fino all’ultimo ed è capace di rimediare a ogni sbavatura.
È un bene per il tennis che ci sia Carlos… immaginate se da quel prodigioso anno 2019 in poi ci fosse stato solo Sinner, come sarebbe ora il circuito con Djokovic al tramonto e nessuno dei nati negli anni ’90 in grado di contrastare Jannik. Sarebbe una gran noia per tutti, anche per noi italiani. Passato il compiacimento per i primi trionfi resteremmo passivi davanti alle sue imprese, magari pronti a criticarlo per un passo falso, tipo un set perso con uno di seconda fascia. Ci dimenticheremmo che l’essenza del tennis è la competizione, la ricerca del perfezionamento individuale in tutti gli aspetti, sportivi e non, l’ansia e l’ebbrezza per i grandi incontri…
Mi ricordo che in periodi in cui vinceva ogni anno la Juve (o l’Inter o il Milan) nessuno seguiva il campionato se non per gli idoli locali e disinteressandosi del resto.
Alcaraz è una benedizione anche per il fatto che ha un gioco che è un complemento e una sfida continua per Jannik. Spero solo che emerga qualcuno ancora più diverso e con una connotazione ancora più individuale, un nuovo Nadal per intenderci.
Quoto tutto caro Marmas
Tradotto: quando vinco è bello affrontarlo, quando perdo preferirei evitarlo….
Mi fa un po’ sorridere Alcaraz in senso buono. Quando vince è bello affrontarlo, rivalità fantastica e amici, amici. Quando perde però a volte vorrei evitarlo. Se non altro è sincero ahaha
GRANDIIIII
Sinner – Alcaraz sarà la grande rivalità del prossimo decennio, su questo credo siamo tutti d’accordo.
Vedremo se si riuscirà a inserire un terzo incomodo, ma non sarà affatto facile perché l’asticella è altissima e per almeno altri 2 o 3 anni continuerà ad alzarsi.
Queste rivalità sicuramente sono molto utili ai contendenti, perché sono uno stimolo a continuare ad alzare il livello.
Io ho l’impressione (è solo un’impressione e potrei sbagliare) che questa rivalità venga approcciata e vissuta in modo diverso dai due competitor.
Per Sinner Alcaraz è sicuramente un punto di riferimento, ma mi sembra che Jannik rimanga sempre ben focalizzato su se stesso e sul migliorare il suo gioco a 360 gradi e in una prospettiva di far valere i propri progressi contro ogni avversario.
Alcaraz e il suo team mi sembra invece che siano troppo focalizzati sul modo di battere Sinner.
Ferrero ultimamente sembra vicino all’ossessione nei riguardi di Jannik… Secondo me lo seguirebbe pure in bagno ed era in camera da letto per studiarlo in ogni minimo particolare.
Questo atteggiamento rischia di essere molto pericoloso perché può caricare di eccessiva tensione Alcaraz in occasione dei match con Sinner e, al contempo, levargli carica nervosa in occasione di altri match (forse alcune sconfitte inattese di Carlos affondano le radici anche in questo atteggiamento).
Jannik ieri è stato molto bravo perché non è facile gestire un match equilibrato venendo da una serie di 3 sconfitte, soprattutto quando la palla pesa e ogni punto può far girare la partita.
Probabilmente prima o poi anche Alcaraz si troverà in una situazione del genere e un’eccessiva focalizzazione sul confronto con il grande rivale potrebbe costituire un fardello troppo pesante da gestire per invertire il trend degli H2H.
Vedremo che succede…
Come ho previsto e scritto sul portale con una percentuale alta a favore del nostro campione, ha vinto Sinner, onore a Alcaraz, tutti e due hanno giocato un ottimo tennis, la partita è stata molto bella.
Aggiungo, se non lo avete notato Sinner ha sorriso finalmente, ma per me è stato un avviso, anticipando che nel 2025 parteciperà di nuovo al torneo, un messaggio ai organizzatori tornei Atp e a quelli che vorrebbero processarlo WADA in primis
Commento di un giornalista che ha studiato alla scuola di Massimo Catalano: “Penso che ritenga che sia bello affrontarlo quando poi vince ed invece preferirebbe evitarlo quando poi perde”…