Masters 1000 Shanghai ATP, Copertina

Masters 1000 Shanghai: I risultati completi con il dettaglio delle Finali. LIVE Jannik Sinner vs Novak Djokovic (LIVE)

13/10/2024 08:58 36 commenti
Jannik Sinner  - Foto Getty Images
Jannik Sinner - Foto Getty Images

Masters 1000 Shanghai 🇨🇳 (Cina) – Finali, cemento



STADIUM COURT – Ora italiana: 08:00 (ora locale: 2:00 pm)
1. Maximo Gonzalez ARG / Andres Molteni ARG vs Wesley Koolhof NED / Nikola Mektic CRO
ATP Shanghai
Maximo Gonzalez / Andres Molteni
4
4
Wesley Koolhof / Nikola Mektic
6
6
Vincitore: Koolhof / Mektic

2. [1] Jannik Sinner ITA vs [4] Novak Djokovic SRB (non prima ore: 10:30)

Il match deve ancora iniziare


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36 commenti. Lasciane uno!

csigalotti 13-10-2024 10:17

Secondo me sarà un match cattivo. Djokovic le proverà tutte. Cercherà in ogni modo di mettere in difficoltà sinner sul piano mentale. In ogni modo. Non ha scampo se non fa così. Ma, penso, Sinner dovrebbe vincere. Alla fine djokovic, che, seppure è un diavolo, è anche onesto intellettualmente, riconoscerà a Sinner il tributo che merita. E cioè di essere il suo vero erede. Penso, e spero, vada così.

36
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ro (Guest) 13-10-2024 10:17

Partita storica…è probabile che i due non si incontreranno più! Da registrare e tenere ben conservata! Buona visione a tutti e reggetevi forte!!!!

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Intenditore 13-10-2024 10:15

@ LunaDiamante (#4231295)

Dipende se accettera’ nei prossimi anni di non poter più competere per vincere Slam o 1000, in tal caso per aumentare il record di tornei ATP potrebbe davvero dedicarsi ai 250, in ogni caso è ancora integro e mentalmente in forma, se non oggi, come speriamo noi Sinneriani, il 100esimo non tarderà ad arrivare, e qualche altro lo vincerà senza dubbio.

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LunaDiamante 13-10-2024 10:03

Scritto da martina
Finale davvero epica. Poi certo per Dioko può essere il centesimo titolo, ma se anche non lo vince qui, lo rivince comunque piu avanti …se non un 1000,comunque di 500 e di 250 potrebbe fare strage per anni ancora, se avesse davvero voglia semplicemente, quando non al top, di continuare a prendersi titoli, dato che comunque anche se uscisse per età dal top 10, potrebbe comunque restare nei top 30 fino ai 40 anni, se mantenesse questa ferrea determinazione e se non avesse nel frattempo acciacchi fisici davvero importanti. Quindi se anche non vince oggi il 100 titolo, lo vice in una prossima occasione.

Pensi che uno come lui possa veramente accontentarsi di essere fuori dalla top 10 mondiale e ‘galleggiare’ piano piano fuori dai primi 20, poi dai primi 30, poi dai primi 40 etc. etc. etc?

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Giuliano da Viareggio (Guest) 13-10-2024 10:02

Dopo quanto scritto dal sig. Eusebi che approvo e condivido…..FORZA SINNERRRR!!!!!!

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Joe (Guest) 13-10-2024 10:02

Scritto da il capitano
“Cuori agitati dal vento” canta Eros Ramazzotti, e oggi credo che siamo tutti in questa situazione, sia i tifosi di Jannik che quelli di Nole. Djokovic a caccia del 100esimo titolo e Sinner a pesca di un altro Master 1000. Avrei preferito Fritz come finalista, Djokovic incute sempre “terrore”. Forza Jannik.

Sottoscrivo sempre al 100% i tuoi post, non ne sbagli uno (almeno secondo il mio punto di vista). Oggi partita impronosticabile nonostante legga qui nei commenti qualche chance in più per Nole. Io sostengo che dipende dall’andamento della partita, se si gioca sui nervi Novak ha chance, se Jannik riesce a non farlo accendere direi che ha chance Jan.

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+1: il capitano
Gianluigi74 (Guest) 13-10-2024 10:01

@ Giulio (#4231243)

Mi spiace ma stai parlando di un Sinner e di un Djokovic non ci sono più. Jannik oggi è un altro giocatore, è semplicemente il più forte di tutto e tutti: senza l’affaire colestebol avrebbe probabilmente portato a casa il Golden Grand Slam; è il numero uno nei numeri e nei fatti, la sua era è iniziata e quella di Nole sta tramontando. Il vecchio irriducibile GOAT venderà cara la pelle, ma la vita è fatta così, ad un certo punto arriva il momento in cui il tempo reclama il suo sacrificio. Tra quindic’anni vedremo quanto Sinner sarà stato capace di avvicinarsi alla grandezza di Djokovic, tireremo le somme , ma oggi è un’altra storia, oggi Sinner non lascierà nulla alla sorte, oggi vincerà e basta, senza tentennamenti, senza referenze o paure alla Fritz: a Jannik il braccio non trema più!

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chase (Guest) 13-10-2024 10:01

stupirebbe tutti tanto una vittoria di djokovici

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martina (Guest) 13-10-2024 09:56

Finale davvero epica. Poi certo per Dioko può essere il centesimo titolo, ma se anche non lo vince qui, lo rivince comunque piu avanti …se non un 1000,comunque di 500 e di 250 potrebbe fare strage per anni ancora, se avesse davvero voglia semplicemente, quando non al top, di continuare a prendersi titoli, dato che comunque anche se uscisse per età dal top 10, potrebbe comunque restare nei top 30 fino ai 40 anni, se mantenesse questa ferrea determinazione e se non avesse nel frattempo acciacchi fisici davvero importanti. Quindi se anche non vince oggi il 100 titolo, lo vice in una prossima occasione.

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AmeAur 13-10-2024 09:47

Scritto da Carota Senior
Siamo ad un’altra pagina di un libro ai primi capitoli, che si sta scrivendo insieme al trascorrere della nostra vita.
Il capitolo che si scriverà oggi potrebbe intitolarsi “Il contrappasso definitivo” speriamo che lo svolgimento sia quello sperato da quelli che come me tifano per Jannik.
Forza campione

Io lo intitolerei più “Ti ho preso!”, il definitivo “Il sorpasso” lo lascerei per Torino. Con Nole ovviamente la tattica del “cobra” che si è vista contro il ceco sarebbe un suicidio, Jannik dovrà spingere e muovere e sfiancare Nole fin dal primo 15, per evitare di risvegliare il re di tutti i “cobra sportivi”… forza Jannik compito duro ma ce la puoi fare!

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+1: il capitano
SlamdogMillionare 13-10-2024 09:45

vincerà Sinner in 2 massimo 3 set. Non credo si andrà al quarto né tantomeno al quinto.

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+1: Marcorava
Panatta (Guest) 13-10-2024 09:38

Scritto da Giulio
Io credo che Djokovic vincerà oggi,non mi faccio ingannare dalle sue apparenti difficoltà fisiche,lo ha già dimostrato con Alcaraz a Cincinnati,alle finals con Sinner l’anno scorso e quest’anno alle Olimpiadi,in quelle situazioni si trasforma,se vuole una cosa non importa come,non importa con chi ma la ottiene,ha una forza mentale e una carica agonistica che travalica ogni limite,da questo punto di vista non vedo uno come lui da parte di nessuno,neanche in Sinner,poi in caso di sconfitta oggi Sinner nell’intervista potrebbe dire le solite cose:”ho lottato dando tutto me stesso”,il che può essere vero ma a differenza di Djokovic non vedo in lui uno che supera ogni limite,buttando il cuore oltre l’ostacolo,non a caso diciamo sempre “se Sinner sta bene vince…”e 5 delle 6 sconfitte sono arrivate perché non era al 100% ma che comunque era in grado di giocare,ecco… Nole quando vuole vince sempre e comunque in qualsiasi condizione fisica e lo ha dimostrato anche al Roland Garros,il centesimo titolo per lui penso sia veramente importante e vedremo il miglior Djokovic possibile per raggiungerlo

Se si fosse giocato al meglio dei 5 set non avrei avuto dubbi e avrei detto vince Sinner!! Ma qui si gioca al meglio dei 3 e credo che Nole parta leggermente favorito……

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MARMAS 13-10-2024 09:35

Scritto da Pier no guest
Credo che i due abbiano dormito in modo differente.
Jannik farà il suo,colpire colpire e colpire,Nole non può fare altrettanto:lo scambio “statico” non lo vede più superiore,la velocità è inferiore,entrare in lungolinea si ma Sinner oltre a recuperare “ribalta” l’inerzia e se ti trovi a coprire angoli ad uno che tira missili non conviene tanto.
Nole deve fare i conti con fiato e fisico:alzare le traiettorie può starci ma significa allungare gli scambi;tentare di spezzare gli scambi con dropshot e incursioni a rete significa sollecitarsi con scatti in avanti magari a riprendere le controsmorzate.
Che può fare? Confidando in un ottimo servizio cercare qualche uno-due,rispondere entrando e non cercando sempre lo scambio quindi,tirando forte al centro ,sui piedi per non aprire angoli.
Su ciò che deve fare Jannik c’è poco da dire:servire variando angoli e rotazioni,non accettare di scendere di velocità e soprattutto non seguire eventuali “intermezzi” del serbo.
Come sempre ogni primo punto del game è importante per dare un pizzico di “direzione” agli scambi,insomma dare subito pressione all’avversario.

Assolutamente d’accordo con Pier nell’analisi tattica del match.
Mi aspetto un Nole superoffensivo che cercherà di portare il match a giocarsi con il maggior numero di scambi sui 3 o 4 colpi.
Ovviamente non giocherà come Machac perché le sue attuali caratteristiche sono diverse, ma cercherà di andare in quella direzione, magari puntando più sul timing che sulla forza bruta.
Ma questo ormai è il modo di affrontare Jannik che utilizzano praticamente tutti i tennisti (a parte Alcaraz che è una storia a parte).
Nessuno si mette a sfidare Sinner sul lato del palleggio in pressing, tutti cercano di chiudere il punto il prima possibile, sperando di trovare la giornata della vita.
Direi che Jannik è più che pronto a questo tipo di approccio… Nell’ultimo periodo si è portato avanti su questo terreno andando ad implementare il suo gioco difensivo per essere pronto ad affrontare approcci tattici ultraoffensivi dei propri avversari.
Vedremo cosa succederà oggi… In generale credo che questa situazione potrà portare il nostro Jan a diventare dominante anche sulla terra battuta, se e quando riuscirà a domare questa superficie dal punto di vista dei movimenti e della tutela del proprio fisico.

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+1: Catone75, Pepusch
MARMAS 13-10-2024 09:34

Scritto da Pier no guest
Credo che i due abbiano dormito in modo differente.
Jannik farà il suo,colpire colpire e colpire,Nole non può fare altrettanto:lo scambio “statico” non lo vede più superiore,la velocità è inferiore,entrare in lungolinea si ma Sinner oltre a recuperare “ribalta” l’inerzia e se ti trovi a coprire angoli ad uno che tira missili non conviene tanto.
Nole deve fare i conti con fiato e fisico:alzare le traiettorie può starci ma significa allungare gli scambi;tentare di spezzare gli scambi con dropshot e incursioni a rete significa sollecitarsi con scatti in avanti magari a riprendere le controsmorzate.
Che può fare? Confidando in un ottimo servizio cercare qualche uno-due,rispondere entrando e non cercando sempre lo scambio quindi,tirando forte al centro ,sui piedi per non aprire angoli.
Su ciò che deve fare Jannik c’è poco da dire:servire variando angoli e rotazioni,non accettare di scendere di velocità e soprattutto non seguire eventuali “intermezzi” del serbo.
Come sempre ogni primo punto del game è importante per dare un pizzico di “direzione” agli scambi,insomma dare subito pressione all’avversario.

Assolutamente d’accordo con Pier nell’analisi tattica del match.
Mi aspetto un Nole superoffensivo che cercherà di portare il match a giocarsi con il maggior numero di scambi sui 3 o 4 colpi.
Ovviamente non giocherà come Machac perché le sue attuali caratteristiche sono diverse, ma cercherà di andare in quella direzione, magari puntando più sul timing che sulla forza bruta.
Ma questo ormai è il modo di affrontare Jannik che utilizzano praticamente tutti i tennisti (a parte Alcaraz che è una storia a parte).
Nessuno si mette a sfidare Sinner sul lato del palleggio in pressing, tutti cercano di chiudere il punto il prima possibile, sperando di trovare la giornata della vita.
Direi che Jannik è più che pronto a questo tipo di approccio… Nell’ultimo periodo si è portato avanti su questo terreno andando ad implementare il suo gioco difensivo per essere pronto ad affrontare approcci tattici ultraoffensivi dei propri avversari.
Vedremo cosa succederà oggi… In generale credo che questa situazione potrà portare il nostro Jan a diventare dominante anche sulla terra battuta, se e quando riuscirà a domare questa superficie dal punto di vista dei movimenti e della tutela del proprio fisico.

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+1: Detuqueridapresencia, Catone75
Jannik über Alles (Guest) 13-10-2024 09:34

Attenzione a Djokovic!

Lo vedi inerme, fermo, mentre galleggia sull’acqua quasi immobile: non è morto, ma FA IL MORTO!

Lui appartiene a quella passata generazione di sportivi “smaliziati” che oggi non ci sono più (oggi sono più sfacciati).

Nel calcio fingevano di zoppicare (ai tempi erano poche le sostituzioni concesse e possibili, con i titolari contati) e poi all’improvviso scattavano come molle, magari per segnare.

Nole è spesso afflitto da infortuni virtuali che gli permettono soprattutto di rifiatare e di sgretolare la concentrazione dell’avversario. Lui, con dolori ben “mirati”, prova ad indirizzare il gioco altrui, incrinando una strategia risultata scomoda.

Sinner deve stare nella sua “bolla” (quella del sig. MARMAS) svolgendo il suo compito tattico prescritto con disciplina e fervore.

Soprattutto il nostro campione deve partire bene fin dal primo 15, perché a Nole non si può regalare nulla, tantomeno il primo game/set.

FORZA JANNIK !!!

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+1: Detuqueridapresencia
Che ovvietà che leggo sempre qui (Guest) 13-10-2024 09:22

@ Carota Senior (#4231255)

Amen

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Kenobi 13-10-2024 09:15

Uno Jannik centrato rulla Djokovic, se entra in campo contratto ed emozionato ci sarà partita.

Non vedo grandi analogie con Djokovic.
Jannik è sempre stato corretto per questo lo seguo, non perché è italiano.
Mostra una calma interiore, un’eleganza ed una sportività al limite del sembrare sciocco.
Djokovic ha sempre giocato sporco nei limiti sportivi quando è stato in difficoltà, mai fatto Jannik.
Jannik è venuto alla cronaca per i famosi “lavandini”, cioè vincenti tirati da fondo.
Djokovic nasce pallettaro , gioca per far sbagliare l’avversario.
Infine come persone, Jannik è una persona riservata, timida, che da piccolo sognava di sciare, ha deciso di cambiare sport perché apprezza il tennis poiché si può sbagliare e vincere comunque.
Lui non gioca per i record , non gioca per vincere i tornei, ma vuole migliorare e si approccia con gli avversari con umiltà.

Djokovic è un cannibale, fin da piccolo ha la smania di rivincita per la sua situazione , per i serbi, legato al peggiore nazionalismo serbo di cui il padre è un esegeta, pur di non vaccinarsi ha raccontato un sacco di frottole mettendo a repentaglio bambini e giocatori,vuole i record , vive continuamente per dimostrare agli altri.
Jannik è una persona corretta e sincera , nel caso Clostebol è stato danneggiato dalle malelingue dei compagni , dalle chiacchiere di big come Djokovic, lui, Jannik, non entra a gamba tesa nelle questioni degli altri.

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+1: Marcorava
Carota Senior 13-10-2024 09:13

Siamo ad un’altra pagina di un libro ai primi capitoli, che si sta scrivendo insieme al trascorrere della nostra vita.
Il capitolo che si scriverà oggi potrebbe intitolarsi “Il contrappasso definitivo” speriamo che lo svolgimento sia quello sperato da quelli che come me tifano per Jannik.
Forza campione

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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
ToioSi (Guest) 13-10-2024 09:13

Scritto da Pier no guest
Credo che i due abbiano dormito in modo differente.
Jannik farà il suo,colpire colpire e colpire,Nole non può fare altrettanto:lo scambio “statico” non lo vede più superiore,la velocità è inferiore,entrare in lungolinea si ma Sinner oltre a recuperare “ribalta” l’inerzia e se ti trovi a coprire angoli ad uno che tira missili non conviene tanto.
Nole deve fare i conti con fiato e fisico:alzare le traiettorie può starci ma significa allungare gli scambi;tentare di spezzare gli scambi con dropshot e incursioni a rete significa sollecitarsi con scatti in avanti magari a riprendere le controsmorzate.
Che può fare? Confidando in un ottimo servizio cercare qualche uno-due,rispondere entrando e non cercando sempre lo scambio quindi,tirando forte al centro ,sui piedi per non aprire angoli.
Su ciò che deve fare Jannik c’è poco da dire:servire variando angoli e rotazioni,non accettare di scendere di velocità e soprattutto non seguire eventuali “intermezzi” del serbo.
Come sempre ogni primo punto del game è importante per dare un pizzico di “direzione” agli scambi,insomma dare subito pressione all’avversario.

Anslidi del tutto condivisibile e bene espressa.
Aggiungo solo che non credo sarà stato sufficiente il limitato riposo di cui ha potuto godere il trentasettene.
La solidità e la potenza di Sinner dovrebbero avere la meglio su un D. non proprio al meglio della condizione fisica.

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Giulio (Guest) 13-10-2024 09:05

Io credo che Djokovic vincerà oggi,non mi faccio ingannare dalle sue apparenti difficoltà fisiche,lo ha già dimostrato con Alcaraz a Cincinnati,alle finals con Sinner l’anno scorso e quest’anno alle Olimpiadi,in quelle situazioni si trasforma,se vuole una cosa non importa come,non importa con chi ma la ottiene,ha una forza mentale e una carica agonistica che travalica ogni limite,da questo punto di vista non vedo uno come lui da parte di nessuno,neanche in Sinner,poi in caso di sconfitta oggi Sinner nell’intervista potrebbe dire le solite cose:”ho lottato dando tutto me stesso”,il che può essere vero ma a differenza di Djokovic non vedo in lui uno che supera ogni limite,buttando il cuore oltre l’ostacolo,non a caso diciamo sempre “se Sinner sta bene vince…”e 5 delle 6 sconfitte sono arrivate perché non era al 100% ma che comunque era in grado di giocare,ecco… Nole quando vuole vince sempre e comunque in qualsiasi condizione fisica e lo ha dimostrato anche al Roland Garros,il centesimo titolo per lui penso sia veramente importante e vedremo il miglior Djokovic possibile per raggiungerlo

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Pier no guest 13-10-2024 09:03

Credo che i due abbiano dormito in modo differente.
Jannik farà il suo,colpire colpire e colpire,Nole non può fare altrettanto:lo scambio “statico” non lo vede più superiore,la velocità è inferiore,entrare in lungolinea si ma Sinner oltre a recuperare “ribalta” l’inerzia e se ti trovi a coprire angoli ad uno che tira missili non conviene tanto.
Nole deve fare i conti con fiato e fisico:alzare le traiettorie può starci ma significa allungare gli scambi;tentare di spezzare gli scambi con dropshot e incursioni a rete significa sollecitarsi con scatti in avanti magari a riprendere le controsmorzate.
Che può fare? Confidando in un ottimo servizio cercare qualche uno-due,rispondere entrando e non cercando sempre lo scambio quindi,tirando forte al centro ,sui piedi per non aprire angoli.
Su ciò che deve fare Jannik c’è poco da dire:servire variando angoli e rotazioni,non accettare di scendere di velocità e soprattutto non seguire eventuali “intermezzi” del serbo.
Come sempre ogni primo punto del game è importante per dare un pizzico di “direzione” agli scambi,insomma dare subito pressione all’avversario.

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+1: il capitano, MARMAS, Detuqueridapresencia, Catone75, Pepusch
Detuqueridapresencia 13-10-2024 08:59

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

Eccezionale. Un pezzo da antologia sportiva.

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+1: il capitano, Michibe71, AmeAur, MARMAS, Fighter1990
ro (Guest) 13-10-2024 08:47

@ Roberto Eusebi (#4231185)

Cos’altro aggiungere? Hai detto tutto tu. Ah sì….la giornata è meravigliosa oggi a Roma, il sole splende e un’altra Domenica davanti alla tv per “colpa” tua. Facci commuovere e sorprendere ancora Jannik…le Domeniche possono attendere…anche oggi il nostro sole sarai tu!!

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Calvin (Guest) 13-10-2024 08:42

Scritto da Oldcot@66
Al momento, l’unica grande differenza tra i due che salta all’occhio, è la compostezza in situazioni di estrema difficoltà. Ecco, qui Jannik può far scuola…

Al momento, sottolineo al momento, uno è un grande talento che ha fatto una prima stagione eccezionale, nel pieno della sua carriera , l’altro è uno dei cinque sei giocatori più forti di sempre, per risultati abbondantemente il più forte di sempre, ma che si avvia a fine carriera.

Oggi Jannik è favorito, basti pensare che le quote danno Nole a 3 sul cemento (cosa credo mai vista), ma come dice giustamente l’italiano si potrà iniziare a paragonarli solo quando Jannik avrà fatto 6-7-8 stagioni del livello dell’attuale

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+1: Tyler_durden, Carota Senior, Michibe71
MARMAS 13-10-2024 08:39

@ Roberto Eusebi (#4231185)

Grazie Roberto per la bellissima presentazione del match.
La cosa che più mi affascina è il parallelismo tra Jan e Nole ed in particolare l’aspetto mentale del confronto, che è la vera atout che accomuna i due Campioni.
Come sapienza tattica, capacità di leggere il match e capacità di raccogliere dentro se stessi tutto quello che si ha Jan mi sembra simile al Nole over 30 della seconda parte di carriera.
Già questo è incredibile… Io penso che di testa si evolve e si può crescere tanto e il fatto che Jan a 23 anni sia a questo punto è quasi irreale e lo rende un tennista formidabile, perché tale forza mentale si accompagna alla freschezza atletica ed esuberanza fisica propria della sua età.
Ma c’è un’altra cosa che pone ancora di più Jan ad un livello superiore, quasi un’altra dimensione.
È la capacità di “stare in una bolla”, di estraniarsi dall’esterno, di ricercare energie e concentrazione solo dentro se stesso, senza dissipare una sola oncia di carica nervosa.
Sinner in questo mi ricorda coloro che si cimentano nei record di apnea… Parliamo di gente che riesce a stare più di 20 minuti sott’acqua, risparmiando ogni molecola di ossigeno e sviluppando una capacità di controllo del proprio corpo che sfida le leggi della biologia.
Ecco, Jannik fa qualcosa di simile, ma lo fa su un campo da tennis, producendo uno sforzo fisico continuo e dovendo tenere sotto controllo centinaia di movimenti tecnici e di aspetti tattici, in stadi con migliaia di persone ed avendo dall’altra parte della rete i migliori tennisti del pianeta.
Questo secondo me è ciò che rende il nostro Jan un unicum assoluto ed è solo grazie a questo che riesce a muoversi nelle sabbie mobili mentali generate dalla vicenda doping come se fosse su una pista di atletica.

12
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+1: Irlandero, Detuqueridapresencia, Mando, AmeAur, merlino, Catone75, Giampi
il capitano 13-10-2024 08:38

“Cuori agitati dal vento” canta Eros Ramazzotti, e oggi credo che siamo tutti in questa situazione, sia i tifosi di Jannik che quelli di Nole. Djokovic a caccia del 100esimo titolo e Sinner a pesca di un altro Master 1000. Avrei preferito Fritz come finalista, Djokovic incute sempre “terrore”. Forza Jannik.

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+1: Irlandero, Detuqueridapresencia, AmeAur, pablito, merlino, Fighter1990
Bagel (Guest) 13-10-2024 08:36

Un risultato importante di questo torneo, comunque vada oggi, é che Djokovic al 99,99% sarà nelle finals, cosa che sembrava in dubbio fino a poco fa.
Quindi si puó sognare il 4 pari oggi e lo spareggione in finale a Torino che sarebbe anche la rivincita dell’anno scorso. Una finale fra i due per il titolo di Maestro non é difficile da ipotizzare, visto anche lo stato di forma del resto della compagnia. A quel punto quella partita assumerebbe una valenza ancora superiore a quella di oggi.
Ma intanto godiamoci questa

10
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+1: Detuqueridapresencia, AmeAur, Michibe71
Dr Ivo (Guest) 13-10-2024 08:36

Oggi Novak ha il 99% di probabilità di rimanere con 99 titoli 😆

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+1: Irlandero, AmeAur
Oldcot@66 13-10-2024 08:13

Al momento, l’unica grande differenza tra i due che salta all’occhio, è la compostezza in situazioni di estrema difficoltà. Ecco, qui Jannik può far scuola…

8
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+1: Detuqueridapresencia, AmeAur, Gianlu70, merlino
Oldcot@66 13-10-2024 08:09

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

Caffè e post di questa cilindrata, mix perfetto per iniziare la giornata.

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+1: Irlandero, etberit, Detuqueridapresencia, Michibe71
Il mio personalissimo cartellino (Guest) 13-10-2024 07:57

Se Jannik vince anche oggi, si chiudono definitivamente i confronti con gli altri tennisti e resta solo quello con Pogacar, quale sportivo dell’anno.

6
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+1: Il cubo di Bublik, il capitano
re&fa (Guest) 13-10-2024 07:45

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

… Mi permetto di aggiungere un’iperbole: se qualcuno mi chiedesse di scegliere un unico punto giocato dell’imminente incontro, che incarni “LA” transizione in questione, non avrei dubbio alcuno e “scolpirei sulla pietra” il primo punto del primo gioco, indipendentemente da chi dovesse servire

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re&fa (Guest) 13-10-2024 07:45

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

… Mi permetto di aggiungere un’iperbole: se qualcuno mi chiedesse di scegliere un unico punto giocato dell’imminente incontro, che incarni “LA” transizione in questione, non avrei dubbio alcuno e “scolpirei sulla pietra” il primo punto del primo gioco, indipendentemente da chi dovesse servire

4
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LunaDiamante 13-10-2024 07:34

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

Bellissima analisi di questa attesissima finale…

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Don Budge fathers 13-10-2024 06:42

Scritto da Roberto Eusebi
Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…
Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.
Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.
I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.
The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.
Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.
Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.
Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.
Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.
Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.
Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.
E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.
Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.
Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.
Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.
Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.
Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

Bravissimo…,da brivido.

In bacheca

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Roberto Eusebi (Guest) 13-10-2024 06:06

Mi permetto di postare una cosa che ho scritto per l’occasione, riprendendo un post di ieri che ho ampliato e strutturato meglio. Giusto per entrare in clima match…

Masters 1000 di Shanghai, ultimo atto. L’azzurro Jannik Sinner ed il serbo Novak Djokovic si scontreranno per l’ottava volta in carriera nella finale del prestigiosissimo torneo asiatico. 4-3 per Nole, il computo totale dei precedenti, così recitano le fredde statistiche.

Dopo quanto accaduto in settimana, con l’eliminazione prematura di Carlos Alcaraz e l’annuncio quasi a sorpresa del ritiro a Novembre di Rafa Nadal, questo sfida ai miei occhi di osservatore, ma soprattutto di appassionato, acquista un valore inestimabile.

I due giocatori si sono incontrati già in altre occasioni, e persino su palcoscenici Major più prestigiosi, ma a parte le Finals di Torino nel 2023, Nole e Jan non si sono mai sfidati in una vera finale del circuito, e tanto meno in una finale di un 1000, vero Regno incontrastato del cannibale serbo.

The Djoker è in campo alla caccia del 100° titolo in carriera, The Fox è in campo per scacciare i fantasmi WADA e TAS a suon di vittorie e trionfi, operazione che in tutta onestà gli sta riuscendo benissimo già da tempo.

Come sottolineavo in apertura, assisteremo ad una sfida dai contorni quasi epici, dal valore intrinseco incalcolabile. Come non mai, scontro generazionale che più generazionale di così non si può.

Da un lato del rettangolo di gioco, l’ultimo dei Fab4 sopravvissuto in prima linea, l’ultimo dei Big3 ancora in trincea, l’ultimo Highlander rimasto a tagliar teste agli avversari, il vero GOAT checché se ne dica.

Dall’altro, il nostro giovane Jan, il primo italiano Numero Uno al Mondo – anche a fine anno – il più forte giocatore in attività, vero ed unico erede spirituale del Djoker.

Mai come in questa occasione mi viene in mente quella famosissima scena del film Guerre Stellari, quando Dart Fener, durante il loro duello con le racchette laser, rivela a Luke Skywalker di essere suo padre.

Si, la penso proprio così, perché a mio avviso Jannik Sinner rappresenta l’evoluzione tennistica in chiave moderna del tennis cerebrale del leggendario serbo.

Quanti punti in comune hanno i due campioni, dal rovescio bimane in scivolata alla risposta mortifera, dal rifiuto assoluto della sconfitta alla ricerca spasmodica della perfezione, dall’intelligente duttilità tattica in campo alle incredibili capacità difensive.

E potrei proseguire con altre similitudini, ma credo che il concetto sia più che chiaro.

Dopo le tre sconfitte ravvicinate subite – nel Round Robin delle Finals torinesi, in Coppa Davis a Malaga ed agli ultimi Australian Open – Novak ha capito chiaramente che Jan è il tennista che ha iniziato a scrivere la Storia del Tennis al posto suo.

Domani cercherà con tutte le sue forze di aggiungere altri capitoli vittoriosi alla sua immensa saga di giocatore leggendario ed irripetibile, ritardando così il fluire spietato del Tempo.

Jannik, il nuovo Djoker in versione potenziata, farà invece tutto quello che sarà in suo potere per sconfiggere di nuovo il GOAT e riaffermare una volta di più la nascita di un nuovo ordine tennistico mondiale, dominato dal Kaiser altoatesino dei campi da gioco.

Per nostra fortuna Taylor Fritz e Tomas Machac si sono scansati in semifinale: anzi, di forza il terribile duo li ha fatti scansare a suon di vincenti – e sudditanza psicologica nel caso di Taylor – ma temo purtroppo che non saranno ancora tantissime le possibilità di vedere Nole ed il suo degno erede italiano, l’uno contro l’altro in finale di eventi così importanti.

Domani dunque non perdete per nessun motivo il loro ennesimo entusuamante duello, perché è la storia del Tennis che scorrerà davanti ai vostri occhi.

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