Masters 1000 Shanghai: Sinner show, domina Medvedev e vola in semifinale
Non si può giocare a tennis meglio di così. Non è umanamente possibile. Veloce, aggressivo, preciso e intenso; sostenuto dal servizio, continuo in risposta, travolgente con la progressione nello scambio inserendo anche qualche palla rallentata per poi cambiare ritmo e attaccare col colpo vincente. Una prestazione stellare, vero e proprio “Jannik Sinner show” nei quarti di finale del Masters 1000 di Shanghai, dove l’azzurro domina con un perentorio 6-1 6-4 Daniil Medvedev, portandosi per la prima volta in semifinale nel maggiore torneo asiatico dove troverà il ceco Machac, a sorpresa autore dell’eliminazione di Alcaraz. Una vittoria netta, limpida, in parte favorita da una spalla non al meglio del moscovita che forse gli ha impedito di spingere a tutta col diritto, ma da grande fighter Daniil non ha mollato sino alla fine, strappando l’unica palla break all’azzurro all’ultimo tuffo (peraltro per una palla mal giudicata da Jannik, che ha fermato colpevolmente il gioco) ma annullata da campione dal n.1. Medvedev dopo un primo set in cui è stato totalmente schiacciato dalla forza e aggressività di Sinner ha cercato di cambiare le carte in tavola: ha servito meglio, ha rallentato e poi ha giocato a tutto braccio, e ha pure cercato la via della rete con insistenza, ma non è mai riuscito a scardinare la sicurezza e controllo del tempo di gioco di Sinner, assolutamente padrone del campo sia in attacco che in difesa. Too good.
Davvero un Sinner deluxe, tutto ha funzionato a dovere nel suo gioco e mai s’è avuta la sensazione che la partita potesse scappargli di mano o anche solo complicarsi. Impressionante il controllo di Jannik in ogni fase, non ha sbagliato quasi niente giocando rapido e allo stesso tempo consistente, in modo ineccepibile dal punto di vista tattico. L’azzurro ha risposto ad ogni contro mossa di Medvedev trovando la via ideale per annullarla. Impressionante come si è preso il break nel secondo set. Daniil sul 2 pari ha giocato i migliori colpi del suo match, grandi rischi e scambi condotti con efficacia, si è portato 40-0; esattamente nel suo momento migliore, Sinner ha alzato di nuovo l’asticella tenendo lo scambio, rallentando e quindi strappando improvvisamente a tutta, stroncando così il rivale. Forza brutale, tecnica e mentale.
Un’ora e mezzo scarsa di tennis da incorniciare, una di quelle partite da salvare e riguardarsi quando si ha bisogno di qualcosa di buono, sorseggiando un buon caffè mentre fuori piove o fa freddo… Jannik ha servito 9 Ace – spesso in momenti importanti, come l’ultimo game, il più complicato del match – e nessun doppio fallo, vincendo l’85% dei punti con la prima palla campo (due su tre in gioco), ma non c’è numero che possa spiegare la superiorità tecnica e anche atletica mostrata dall’azzurro. Non è mai davvero andato in sofferenza, è partito forte servendo molto bene e rispondendo con profondità, controllando lo scambio con agio e anzi dando pure la sensazione di non tirare nemmeno al massimo della sua forza. Non ce n’era bisogno, tanto era sicuro nello scambio, sempre in controllo. Medvedev ha iniziato il match insistendo sulla diagonale di rovescio, con un palleggio discretamente profondo ma non così intenso. Probabilmente è stato “costretto” a farlo per la spalla non al meglio, che gli ha impedito di spingere a tutta col diritto (ha giocato vari diritti col taglio sotto in scambio, cosa rara a meno che non volesse “sgonfiare” al massimo il ritmo al nostro), ma per Sinner è stato fin troppo agevole controllare col suo eccellente rovescio il palleggio e quindi scegliere tra la botta a tutta velocità in lungo linea, oppure far un rapido passo a sinistra e tirare il diritto carico inside out in contro piede, soluzione questa che ha funzionato in modo eccezionale.
Forte del controllo del gioco, Sinner è stato molto bravo nel buttarsi a rete e prendere molti punti, con attacchi così precisi da mandare all’aria anche l’ottimo passante e lob del rivale. Pure qualche smorzata perfetta a punire la posizione arretrata del russo. Contro un Medvedev meno intenso del solito, tutto è stato davvero comodo per Jannik, che ha chiuso con 26 vincenti, contro i 25 errori di Daniil. Nel secondo set “Meddy” ha provato ad alzare la voce, ha spinto di più, ma Sinner è stato perfetto nel servire benissimo e prendersi di forza, anzi di prepotenza, il break che ha spaccato definitivamente la partita. Una dimostrazione di qualità totale, e anche vittoria piuttosto rapida che non guasta per la gestione delle energie in questo finale di 2024. Questo successo impatta a 7 gli head to head tra Jannik e Daniil. Visto il 6-0 iniziale, si può dire che Sinner ormai sia mediamente superiore al rivale. In semifinale niente sfida n.11 contro Alcaraz, ma la sorpresa del torneo Machac. Sarà in ogni caso grande tennis.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner scatta al servizio con un buon ritmo, servizio in campo e molto solido con il rovescio cross, a 15 chiude il game. Medvedev insiste nello scambio di rovescio, ma Jannik ha più pesantezza di palla, e poi è bravo a spostarsi sul diritto e tirare un vincente sulla riga. 0-30. Daniil gioca il suo schema migliore, rallenta e poi accelera all’improvviso, chiudendo lo scambio con una bordata cross imprendibile. Lampo di classe, ma la pressione di Sinner è clamorosa, e rischia una smorzata eccellente che poi chiude con un tocco in avanzamento. 15-40, due palle break per l’altoatesino. Male il russo, sparacchia un rovescio a metà rete che gli costa il BREAK, 2-0 Sinner. La partita è come bloccata sulla diagonale sinistra, Medvedev insiste lì, è il suo punto forte, ma …pure quello di Sinner, che gioca solido ed è il primo a cambiare con l’attacco di diritto inside out. Ne tira uno molto incisivo sul 30-0 e corre avanti a chiudere di volo con un tocco perfetto, per esecuzione e tempo della discesa a rete. Applausi e 40-0. Meddy si butta avanti, ma che LOB di Jannik, perfetto. Inizio perfetto. 3-0 con un parziale di 12 punti 2. Devastante. Medvedev mette in moto il servizio, due Ace, muove lo score. Ora il problema per lui è incidere in risposta. Tiene una posizione abbastanza aggressiva il russo, capisce che contro un Sinner così centrato lasciare troppo campo è mortale. La prima palla di Jannik funziona, prova a retrocedere Daniil per iniziare lo scambio, ma è troppo veloce ed aggressivo l’azzurro, pronto a tirare l’affondo nell’angolo ed avanzare per chiudere. 4-1 Sinner, non si può giocare meglio di così per efficacia. “Meddy” sembra incapace di trovare una via d’uscita se non fa la differenza col servizio. Il pressing di Jannik è totale, sul 15-30 arriva anche il doppio fallo del russo, che concede il doppio BREAK con un errore di rovescio di un metro, quasi oltre il corridoio. Si tocca la spalla destra il russo, sembra dolorante (ne aveva parlato in press conference), ma non c’è dolore che tenga, il tennis completo, veloce e consistente di Sinner è superiore. Trova pure l’Ace Jannik che lo porta 40-15, due set point. Altro Ace! 6-1, 25 minuti. Sinner perfetto: ha perso 3 punti al servizio, solo 2 errori e un totale di 25 punti a 9. Come dicono a Londra, “No Match so far”. Medvedev non pervenuto, poco intenso, totalmente schiacciato dal rivale.
Arriva il fisioterapista, si lavora sulla spalla di Medvedev ma niente MTO. Daniil riparte al servizio, e spinge con buona velocità la palla, ma la velocità complessiva di Sinner nella copertura del campo, nei colpi e nella precisione delle traiettorie è molto, molto superiore. Impressiona come Jannik sia pronto a correre avanti e chiudere. Incredibile la precisione della risposta dell’azzurro sul 40-30, la mette cross un metro dopo la rete, angolo mortale e chiusura con un tocchetto di diritto. Siamo in paradiso. Un rovescio steccato da Jannik porta il game a Daniil, forse il suo primo vero errore finora nel match. Sinner gioca col pilota automatico, bel ritmo e basso rischio. Medvedev trova due bei vincenti a tutto braccio, ma non basta, 1 pari. Nel terzo game Medvedev commette due doppi falli di fila, disperato tentativo di non farsi aggredire sulla seconda palla. Segue un errore di Sinner (30 pari), poi l’azzurro alza il muro da dietro e il russo sbaglia. Palla break delicatissima… Medvedev la cancella col servizio. Jannik regala una smorzata di diritto bellissima, È il game più lottato del match, il moscovita gioca al massimo della spinta, ha rotto gli indugi capendo che di solo scambio non va da nessuna parte. A fatica, si porta 2-1. Nel quarto game Daniil gioca meglio, più attento a tirare traiettorie alte e profonde, guadagna campo e blocca più dietro Sinner. Si prende un paio di bei punti, ma Jannik è bravo a tirare due cambi in lungo linea ottimi, 2 pari. Sotto 40-0, Sinner è bravo a forzare il game ai vantaggi, imponendo una velocità superiore nello scambio. Bel tennis complessivo in questa fase, grazie a Medvedev, salito di livello. Impressionante la gestione tattica dello scambio di Sinner ai vantaggi, lento col back, poi centrale, poi accelera col diritto cross all’improvviso e si prende la palla break. Doppio fallo! Medvedev subisce un durissimo BREAK, esattamente nel suo momento migliore. E Jannik, da tiranno tennistico, gioca perfettamente in attacca, in difesa, al servizio. 4-2, allungo consolidato. Il russo vince il suo game e poi richiama il fisioterapista per lavorare sulla spalla. Torna in campo e prova a spingere molto, ma Sinner non sbaglia niente, 5-3. Jannik prova a chiuderla subito, dalla risposta costruisce e sposta il rivale, troppo intenso. “Meddy” si butta disperatamente a rete, gli va bene con un pizzico di fortuna. Ormai non scambia più Daniil, si butta avanti e via. Trova un paio di punti di qualità, del resto la mano non gli manca. Rimonta da 0-30 il moscovita, 5-4. Medvedev ci prova fino all’ultimo tuffo, da grande lottatore, ma con un Ace sul 30 pari Jannik ottiene il match point. Non va, la smorzata di Sinner col diritto stavolta è larga. Per la prima volta nel match un turno di battuta di Sinner arriva ai vantaggi. Incredibile: Sinner ferma il gioco, chiama una palla out ma invece è riga piena. Attenzione: palla break Medvedev, la prima del match. Che classe: Jannik lza il ritmo con l’angolo totalmente aperto, fa correre a tutta Daniil che alla fine cede. ACE! E secondo match point. Chiude a rete, gran servizio esterno e diritto al volo sotto rete. La vince di prepotenza, nettamente superiore. Medvedev non al meglio, ma Sinner è stato perfetto. Impatta gli head to head a 7. Bravissimo.
[1] Jannik Sinner vs [5] Daniil Medvedev
Statistiche | 🇮🇹 J. Sinner | 🇷🇺 D. Medvedev |
---|---|---|
Punteggio servizio | 314 | 218 |
Ace | 9 | 3 |
Doppi falli | 0 | 4 |
Percentuale prime di servizio | 66% (33/50) | 53% (31/58) |
Punti vinti con la prima | 85% (28/33) | 81% (25/31) |
Punti vinti con la seconda | 59% (10/17) | 22% (6/27) |
Palle break salvate | 100% (1/1) | 25% (1/4) |
Giochi di servizio giocati | 9 | 8 |
Punteggio risposta | 210 | 56 |
Punti vinti in risposta sulla prima | 19% (6/31) | 15% (5/33) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 78% (21/27) | 41% (7/17) |
Palle break convertite | 75% (3/4) | 0% (0/1) |
Giochi di risposta giocati | 8 | 9 |
Punti vinti a rete | 100% (7/7) | 73% (8/11) |
Vincenti | 26 | 12 |
Errori non forzati | 20 | 25 |
Punti vinti al servizio | 76% (38/50) | 53% (31/58) |
Punti vinti in risposta | 47% (27/58) | 24% (12/50) |
Punti totali vinti | 60% (65/108) | 40% (43/108) |
Velocità massima servizio | 213 km/h | 204 km/h |
Velocità media prima di servizio | 199 km/h | 184 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 145 km/h | 151 km/h |
TAG: Daniil Medvedev, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Shanghai 2024
@ Calvin (#4229548)
prendersi quei rischi a 20 anni è stata una scelta brillante che dice chi è la persona.. la completezza che ha raggiunto il ragazzo dopo aver cambiato guida tecnica è il suo fattore distintivo (.. l’avessi fatto io all’età sua c’è una discreta possibilità nn sarei arrivato nr.1 ..)
.. ci sono giocatori anche italiani (..) ed altrettanto giovani che quel rischio nn lo prendono e dichiarano palesemente che nn hanno intenzione di cambiare una cippa
.. ci sono giocatori (vedi i 2 maggiori vincitori slam all-time) che il completamento tecnico (drop, voleè, anche servizio) lo hanno ricercato solo verso i 30y .. hanno comunque vinto moltissimo, ma all’età di sinner questa completezza se la sognavano.. ed è x questo motivo che i livelli di gioco che raggiungerà sinner saranno superiori al serbo e al maiorchino .. solo il miglior federer avrebbe potuto avvicinarlo
@ antoniov (#4228635)
Questo che dici è triste e brutto.
E che stiano attenti, gli spagnoli, che non gli capiti come agli inglesi con Marcel Jacobs…
Ora a noi piace questa retorica dell’etica del miglioramento, lo capisco ed è anche vero che lui sia uno che lavora molto…però se la stessa etica l’aveva un giocatore normale (non dico io dico già solo un de minaur) col cavolo che arrivava a dov’è sinner.
Cioè è vero che lui lavora molto (io credo, comunque, che almeno il 75% dei tennisti professionisti lo facciano), ma è altrettanto vero che lui è un fenomeno assoluto di natura. Poi senza il lavoro e delle scelte coraggiose, fatte quando ha capito che il tennis muscolare dei primi anni non sarebbe bastato da solo, probabilmente sarebbe un giocatore meno buono, ma, di base, questo è un fenomeno e basta
Ora a noi piace questa retorica dell’etica del miglioramento, lo capisco ed è anche vero che lui sia uno che lavora molto…però se la stessa etica l’aveva un giocatore normale (non dico io dico già solo un de minaur) col cavolo che arrivava a dov’è sinner.
Cioè è vero che lui lavora molto (io credo, comunque, che almeno il 75% dei tennisti professionisti lo facciano), ma è altrettanto vero che lui è un fenomeno assoluto di natura. Poi senza il lavoro e delle scelte coraggiose, fatte quando ha capito che il tennis muscolare dei primi anni non sarebbe bastato da solo, probabilmente sarebbe un giocatore meno buono, ma, di base, questo è un fenomeno e basta
sforzi sovraumani e cercare il punto di forza di sinner ..
.. è uno solo, è l’etica del miglioramento quotidiano, che l’ha portato a completare il bagaglio .. servizio (ma da migliorare la seconda), drop, voleè e preparazione atletica.
il pranzo è servito
Per me in basso ci va Taylor Fritz in finale
Vero…e a Shanghai Cobolli ha sfiancato anche Djiokovic, se va avanti in finale é cotto….grande Cobolls
Penso che Sinner abbia veramente imparato molto dal 6-0 contro Medvedev.
La prima volta che l’ha sconfitto, l’ha fatto sfiancandolo fisicamente (punto forte di Medveded).
Poi replicando la tattica Djokovic con serve and volley e battuta a uscire sul dritto.
Ora lo batta da regolarista (punto forte di Medvedev).
Quibdi penso gli sia stato veramente utile il 6 a 0 per evolvere come tennista
I Trolls hanno cittadinanza universale.
Se anche DJ facesse harakiri coll’altro ceco come lo Scanottato iberico, (o poi coll’Amico),
o se…
poi venisse “sepolto” da Jannik in una ipotetica finale:
ci rendiamo conto del BARATRO creato in classifica dal #1 indiscusso e…
tutti gli altri ? 🙂
(e mancano i 400pt. di IW… 🙁 )
che gioco di volo .. ci mancava solo questa
.. mala tempora per il circuito ..
Rispondo per punti (e mi scuso per la lunghezza):
1) verissimo, è peraltro un percorso che sta facendo sin dall’epoca di Piatti (mi sembra di ricordare che se ne parlò molto dopo la vittoria in finale vs Monfils a Sofia) ed è naturale farlo, nel tennis moderno dove conta sempre di più il “tennis percentuale”.
E’ anche, vero, che talora, come qua non scrivi ma l’avevi detto tempo fa, cerca di rispondere al servizio da molto più dietro (si è visto molto contro Jarry) = contro i giocatori “minori”, quello basta: basta iniziare il palleggio rispondendo anche non “a tutta” e poi vince lo stesso. Resta però il fatto che contro i “forti”, per me ora come ora, alla risposta, è ancora più “efficace”, considerando tutto, il Sinner che risponde non da più lontano (anche perchè la sua posizione “solita” per me li mette “sulle spine” e può fargli fare più errori Tra qualche anno, invece, vedremo…).
2) sì, poi specie quando dici “chiaro che con un Sinner così non ti puoi mettere a fare il regolarista”… = Io ho “criticato” Fritz perchè nella sua conferenza stampa dopo la finale di Us Open mi è sembrato “stupito” del fatto che quando giocava molto regolare senza prendersi rischi contro Sinner non riusciva mai a mettere in difficoltà quest’ultimo che prendeva subito il sopravvento (se si è stupito, vuol dire che lui ed il suo team o non avevano visto le partite di JS dell’anno o erano ciechi… Oppure ho interpretato male io, nel senso che non lo diceva come uno che si “stupisce” di questo, ma come uno che constata una cosa ovvia. Mi piacerebbe che qualcuno, risentendo quell’intervista, mi dicesse se secondo lui ho mal interpretato io Fritz, oppure no…)
3) Però contro Medvedev in realtà c’è un altro fatto. IL russo è un super-difensore regolarista, ma non ha una palla abbastanza pesante per mettere in difficoltà lo JS ormai diventato “forte” = il suo ritmo “a tutta”, per lo JS del 2024 è un ritmo “normale” che non gli crea problemi. Perciò, se JS sta bene di fisico, arriva “facile” sulla palla e può colpirla “tranquillo” in modo da “spaccare” l’altro…
Medvedev l’anno scorso dope le prime sconfitte ha detto: “prima JS faceva bei punti ma anche tanti errori e io alla fine vincevo sempre, sono stupito del fatto che ora non li faccia più” = non deve stupirsi… = dipende sì dal fatto che JS, maturando ed essendo meno “esuberante” faccia meno errori, ma soprattutto dal fatto che Medevev non ha la palla abbastanza pesante per impensierire i “super-mostri” quando questi sono al top… (non a caso contro Nole vinse quella finale agli Us Open dove il serbo, oltre che “emozionato” per il grande slam, era più stanco per le Olimpiadi. Se lo si vede poi contro Nadal in quella famosa finale Australia, si vede che anche quando colpisce “a tutta” non riesce cmq mai a sfondarlo” ed era un Nadal che forse valeva il 30/40% di quello “vero”).
Contro un Alcaraz in forma, invece la questione tecnica per Sinner è del tutto diversa…
Ecco, volevo fortissimamente vedere una bellissima semifinale tra il nostro Sinner e Alcaraz e invece Alcaraz si fa battere da Machac!!!!!!!! Peccato!! Di certo Sinner avrebbe voluto scontrarsi con lo spagnolo per riprovare a batterlo, sarà per un’altra occasione. Tuttavia, ci tengo a riaffermare perché il nostro è n.1 e l’altro n.2, il primo ha una testa e uno spirito combattivo da n.1, l’altro da n.2, almeno in questo periodo storico, poi in seguito si vedrà. E continuo a pensare che, sebbene il computer non possa apprezzare la qualità del gioco del tennis, sa individuare il tennista più continuo e vincente, per questo è giusto che Sinner guardi dall’alto in basso tutti gli altri, anche lo spagnolo che quest’anno lo ha battuto tre volte.
Non per niente Tommy Paul gli ha detto “win this tournament man”
Finale Sinner Djokovic
“..dove troverà probabilmente Carlos Alcaraz nettamente favorito contro Machac”! E invece sarà Machac ad affrontare jannik mio caro Mazzoni
Più che altro sarà tra un po’…
(avanti di questo passo, dobbiamo iniziare a calcolare quanti punti mancano a Sinner per restare n.1 a fine 2025 … )
@ Sudtyrol (#4228810)
Riis ZERO tornei slam vinti e solo una finale slam raggiunta… peggior numero 1 in assoluto
Un altro torneo dove Sinner va avanti e Alcaraz è fuori, ecco perchè il primo è numero uno e l’altro numero due.
@ Sudtyrol (#4228810)
Rios unico numero 1 senza aver vinto un torneo slam
Se non erro con sconfitta alcaraz sinner n.1 matematico a fine anno e quindi fino a fine Australian open.
Ecco, appunto.
È lo stesso copione degli US Open, Cobollisl si sacrifica per il suo capitano sfiancando Medvedev, e Sinner va a vincere il torneo
Vabbè. Mi sembra un’esagerazione la sua. Non è che tutto lo sport italiano giri intorno a Sinner. Anche se dovesse arrivare una squalifica va accettata
Sinner è in semifinale. Il fenomeno marciano ci deve arrivare
Medvedev non era al meglio, ma Jannik lo ha semplicemente annientato. Non ci sono più parole per descrivere il suo anno: semplicemente surreale.
I più scarsi sono stati certamente Rios e Moya.
Machac permettendo.
Ma che pippone!
Io tifo (quasi) sempre per gli italiani.
Recentemente l’unica sconfitta “italiana” (che mi auguravo) e che mi ha fatto godere è stata quella di “Luna Rossa”, e spiego perchè.
Chi ha conosciuto Maria (detta Miuccia) Bianchi ai tempi del ’68, quando faceva l’ultras comunista con in tasca i miliardi che mamma Prada guadagnava con il negozio di tessuti in via Dante, impedendo a poveri cristi, che magari si alzavano alle 5 del mattino per venire a Milano, di frequentare le lezioni non può provare alcuna simpatia per lei.
In secondo luogo, fino agli anni ’70 i membri dell’alta società milanese, che, come ebbe a scrivere Danilo Fossati, magari non erano ricchi, ma erano signori, “facevano correre”, cioè acquistavano fattrici in Inghilterra e Francia, allevavano cavalli e li mandavano in pista, condividendo la loro passione – e le ingenti somme investite – con il popolo (a San Siro c’erano sempre almeno 20-30’000 spettatori nei fine settimana, gente di tutte le estrazioni sociali che passava i pomeriggi a contatto con i cavalli e facendo il tifo per i colori preferiti: negli anni ’30 in tribuna secondaria andavano addirittura con i bandieroni con i colori di Tesio, di De Montel, dei Crespi, etc.), mica spendevano miliardi per una specie di barca (che di barca non ha nulla) che al massimo, se non ti addormenti, la vedi alla tv.
Roba da ricchi per i ricchi, senza alcuna partecipazione popolare.
Prego notare che io non sono contro i ricchi, anzi: quello che non mi piace è l’inutile, pacchiana, offensiva ostentazione della ricchezza (se poi, dilapidando miliardi, ti atteggi anche a comunista….).
guardavo le statistiche ed effettivamente ha tirato la prima molto più lentamente del solito…
Sinceramente, non penso che basti giocare come oggi per battere Alcaraz il quale mi sembra abbia capito che non può lasciare che sinner lo lavori ai fianchi.
Quindi gioca aggressivo, con tante variazione e sopratutto muovendo sinner, senza lasciare che possa giocare da fermo, centrale, a tessere le sue geometrie.
Prima della finale di Pechino mi ero rivisto gran parte della semifinale dell’ anno prima e sinner batté Alcaraz giocando più propositivo, in attacco e con tante discese a rete (dove sinceramente giocava meglio l’ anno scorso).
Sarà durissima
Oppure entrambi, cosa molto probabile
Sai Zeda, il mondo è bello perché è vario. In ogni caso io non capirò mai quelli che trovano qualcosa di negativo in Jannik.
Si vede che lo hai seguito poco
Non vorrei diventare come uno dei tanti dischi rotti che si sentono su questo forum (perché è un concetto che ho scritto tante volte), ma sono convinto che l’ultimo step fatto da Sinner e che lo rende ingiocabile per quasi tutti Jannik lo abbia fatto sulla regolarità e sul gioco difensivo.
Oggi Sinner è partito come un muro, praticamente non sbagliava mai e costringeva il russo a fare a cazzotti con il tennis percentuale per strappare un punto.
Dalla prospettiva di Danilo il campo secondo me diventava sempre più piccolo e la rete sempre più alta.
Ovvio poi che Jannik non è un regolarista, ma è un super attaccante che quando sta bene non sbaglia praticamente mai e servono i miracoli per fargli un vincente.
Chiaro che con un Sinner così non ti puoi mettere a fare il regolarista, perché come rallenti un attimo o accorci di qualche manciata di centimetri ti arrivano comodini sulle righe alternati a smorzate millimetriche.
Sono proprio curioso di vedere cosa succede domani se Jannik riuscirà a replicare questo tipo di tennis contro il fenomeno murciano…
Una sola parola: EROE!
Cerca di cogliere il senso della battuta, non essere rigido nell’interpretazione delle parole.
Forza Jan. Domani rivincita
È una eccezione del tennis o qualcuno tifa per il lanciatore del peso della Finlandia? O un maratoneta portoghese invece che un Gelindo Bordin?
o su “Cavalli e Segugi” (cit.)
Il gioco di Sinner è come il quadro della città ideale o piazza Pia di Pienza..la perfezione del classicismo e del razionalismo ma qualcosa di rinascimentale si sta vedendo..