Masters 1000 Shanghai: esordio vincente per Berrettini, batte O’Connell e si “regala” Rune
Un bel sospiro di sollievo per Matteo Berrettini sul bel centrale del Masters 1000 di Shanghai, non tanto per la vittoria ma per averlo ritrovato in salute e buonissima efficienza dopo il ritiro a Tokyo contro Fils per l’ennesimo fastidio ai muscoli addominali. Si temeva un altro lungo stop, e addio gran finale di stagione con l’obiettivo Davis Cup da vincere da protagonista e il rientro in top 30 ATP. Per fortuna il problema fisico della scorsa settimana è stato solo un brutto spavento: nel suo match di esordio nel penultimo torneo “mille” stagionale, l’azzurro batte l’australiano Christopher O’Connell con due tiebreak, 7-6(9) 7-6(6) al termine di una prestazione discreta a livello tecnico ma piuttosto convincente per efficienza fisica. Matteo non si è risparmiato, ha corso molto e bene, con buona reattività nelle difese e nel correre avanti negli attacchi. Ha spinto molto anche col servizio, sparando nelle fasi finali alcuni Ace ad oltre 220 km/h, segno evidente di come si sentisse bene, pronto ad esplodere tutta quella potenza che lo rende a tratti irresistibile. Matteo poteva chiudere il match servendo sul 5-4 del secondo set, ma lì è incappato nel peggior game di tutto l’incontro, un erroraccio col diritto e poi un tentativo pessimo di smorzata. Poco male, al tiebreak si è ripreso dallo 0-2 ha chiuso al secondo match point. Bravissimo invece a rimontare un break nel primo set, e quindi uno svantaggio di 5-1 nel tiebreak, dove ha messo grande pressione all’avversario. Al secondo turno ci sarà una sfida intrigante, e difficile, contro Holger Rune. Del resto, non essendo testa di serie, nei M1000 è scontato trovare uno forte al secondo turno.
C’era grande attesa per questo match, visto che in molti ipotizzavano un forfait di Matteo nel torneo dopo il k.o. in Giappone. Invece Berrettini si è presentato in Cina voglioso di riscatto e ha vinto una buona partita, contro un tennista poco appariscente come O’Connell ma sempre positivo e pronto alla lotta. All’avvio del match Chris è bravo ad imporre la sua eccellente copertura del campo, tennis ordinato e via a rete a mettere pressione al romano, che infatti cede per primo il turno di servizio. Ottima la reazione di Matteo: ha iniziato a lavorare molto la palla col back di rovescio, per impedire all’avversario di spingere su traiettorie in ritmo, ed è stato rapido nello spostarsi sulla sinistra per spingere col diritto. O’Connell non è riuscito ad impedire a Berrettini di spostare a comandare col diritto inside out, come ben dimostra l’interessante statistica mostrata alla fine del primo set: Matteo ha colpito solo un rovescio dopo il servizio, poi tutti diritti. La maggior tenuta mentale e freddezza di Berrettini è venuta fuori nel tiebreak del primo set, una maratona vinta 11 punti a 9, con l’azzurro forse un filo attendista – poteva scaricare qualche diritto a tutta, mentre è stato un un po’ conservativo – ma alla fine la solidità e pressione ha portato l’australiano a sbagliare un diritto che gli è costato il game e il set. Accade praticamente lo stesso sul 6 punti pari del secondo tiebreak: Matteo tiene, mette pressione e resta solido, ci pensa Chris a sparacchiare via col diritto.
Buona prestazione di Berrettini al servizio: 11 Ace, nessun doppio fallo, 63% di prime palle in gioco vincendo tre punti su quattro. Pure un buon 61% di trasformazione con la seconda palla, non male vista la rapidità di O’Connell nell’aggredire in risposta e prendere l’iniziativa. Oltre che per un miglior rendimento al servizio, Berrettini ha portato a casa l’incontro per maggior tenuta negli scambi più lunghi e combattuti, dove il passare da back di rovescio ad accelerazioni potenti ha mandato a gambe all’aria gli schemi ordinati ma un po’ prevedibili dell’australiano. Chris ha giocato una splendida partita a rete (20 punti su 23) ma ha pagato a caro prezzo alcune accelerazioni davvero forzate in alcuni momenti chiave. Lì, sarebbe stato meglio continuare a costruire e scendere a rete. La fretta, e la pressione, gli sono state nemiche.
Berrettini avanza al secondo turno e trova Holger Rune, grande talento invischiato di una stagione non positiva, con parecchie sconfitte e pochi guizzi di qualità. Il bilancio dei precedenti è 2-1 per Rune, anche se la prima vittoria del danese è arrivata per il ritiro di Matteo lo scorso anno ad Acapulco, match nel quale era menomato. Recente invece l’ultima sfida, Cincinnati la scorsa estate. Una partita strana: gran Berrettini nel primo set, poi si spese la luce e rimonta del danese. Sarà una bella chance per Matteo per “vendicarsi”.
Marco Mazzoni
La cronaca
Berrettini torna in gara a Shanghai dopo la semifinale del 2019. Vince il primo game a 30, chiuso con un bel diritto vincente, ma la risposta di O’Connell è subito ficcante, Matteo deve stare molto attento a mettere la prima palla in campo. Ottimo avvio per l’australiano, a zero impatta 1 pari. Il match si accende sul 2 pari. Berrettini inizia con un Ace, poi Chris trova un rovescio passante lungo linea splendido, l’azzurro è fulminato. Sul 30 pari l’azzurro è sfortunato, un diritto pesante s’impenna sul nastro e vola via, 30-40 e prima palla break. L’australiano se la prende, grazie ad un errore col back di rovescio di Berrettini, un po’ statico nell’impatto. Immediata la reazione del romano. Tira un gran diritto vincente sul 15 pari, quindi varia i ritmi col back, proponendo palle senza peso che mandano fuori ritmo O’Connell. 15-40, due palle del contro break. Non le sfrutta (solido l’australiano), ma il contro break arriva alla terza chance, sbaglia col diritto Chris. 3 pari. La bagarre continua: O’Connell punisce un tentativo d’attacco corto dell’azzurro, che a sua volta ottiene punti col servizio. Ai vantaggi Chris prevale nello scambio più lungo del match e strappa una palla break. Ottima la giocata offensiva di Berrettini, attacco e copertura perfetta sulla rete. 4-3 Berrettini, pericolo scampato. Il set torna a scorrere sui game di battuta, ordinato O’Connell nei suoi schemi offensivi, Berrettini spinge con servizio e diritto da sinistra. Sembra a posto fisicamente dopo il ritiro sofferto a Tokyo. Il set si decide al tiebreak. Entrambi si affidano a servizio potente e diritto aggressivo. Matteo è il primo a cedere un punto, un diritto inside out incoccia il nastro e vola largo, 3-1 O’Connell, poi sbaglia un diritto in recupero sulla risposta aggressiva dell’australiano, 4-1 per Chris. Non è appariscente, ma molto preciso O’Connell, altro servizio nei pressi della riga e diritto vincente in avanzamento. Si gira 5 punti 1. Restituisce un punto al servizio con un errore di diritto l’aussie, quindi Berrettini mette in moto il servizio, 5-3. Con un diritto potente in contro piede, Matteo si porta 5-4. All’improvviso ecco il primo vero errore gratuito di O’Connell, che salta scomposto sulla palla e scarica bello lungo un diritto, 5 pari. Con un bel servizio Chris si porta 6-5, Set Point, ma serve Matteo. Uff! È andata bene… Berrettini scende a rete e tocca di volo senza stoppare abbastanza la palla, per fortuna il recupero di O’Connell non passa la rete, e si mette le mani sul cappellino, non era un passante così difficile. 6 pari. Sfonda poi Matteo, 7-6 e Set Point Berrettini. Non se lo gioca bene il romano, c’era lo spazio per tirare l’accelerazione col diritto, ma si limita a scambiare e sbaglia per primo. Chris attacca e si porta 8-7. Con un diritto pesante, Matteo impatta 8 pari e poi 9-8 con un attacco preciso col diritto. Ecco l’errore di O’Connell, un diritto d’attacco è in corridoio… invece no! Il “falco” dice che è buona, 9 pari. Stavolta è davvero lungo il colpo di Chris, 10-9, Set Point e stavolta al servizio per Matteo. Larga la risposta dell’australiano, SET Berrettini, 11-9, gran recupero da 5-1 sotto. Grinta Berrettini.
O’Connell sembra pagare le scorie del primo set all’avvio del secondo, con il peso del gran vantaggio gettato al vento. Subisce un bel lob di Matteo (15-30) e poi si fa trovare impreparato sulla risposta dell’azzurro, 15-40, due palle break immediate per Berrettini. Sparacchia via un diritto, male O’Connell e BREAK Berrettini, 1-0 e servizio, può fare corsa di testa. È concreto Matteo, non esagera nella spinta e nei rischi, servizio in campo e spinta col contagiri, e pure una smorzata perfetta. 2-0. Sul 2-1 O’Connell ritrova precisione, anche in risposta, e sul 30 comanda uno scambio che lo porta a palla del contro break. Meno prime palle nel game per Matteo, anche sul 30-40, ma è ottimo il diritto inside out e annulla la chance. Col servizio si porta 3-1, bravo a reggere sotto la pressione del rivale. Fantastico il turno di battuta di Matteo sul 3-2, domina il campo e chiude il game con un tocco di diritto magistrale, gran mano. 4-2. La buona condizione generale di Berrettini è evidenziata dall’eccellente scambio vinto sul 4-3 30-0, diritto da ogni lato, alternanza tra rovescio cross e back, e chiusura con un’accelerazione perfetta di rovescio lungo linea. Perfetta. Segue un Ace e via, 5-3. L’azzurro prova a chiuderla subito: gran diritto e 15-30. Con un ottimo back di rovescio porta il game ai vantaggi, ma è nuovamente poco fortunato per la deviazione del nastro sul passante di rovescio. 5-4, O’Connell regge. Matteo serve per chiudere. Non un buon avvio, errore col diritto in spinta, poi la smorzata non è vincente sull’ottimo recupero dell’australiano. 0-30. Con un errore di diritto banale, lo score è 0-40, tre chance per O’Connell per allungare il match. BREAK a zero, pure sfortunato con l’ennesimo nastro che impenna la palla, ma i primi due punti dell’azzurro sono stati negativi. 5 pari, tutto da rifare. Caos nel match adesso, Chris non è preciso, con un doppio fallo sul 30 pari concede una palla break a Berrettini, e la prima palla non entra. Si scambia, Matteo non è rapido dell’aggredire col diritto la palla e la spedisce in rete, forse un po’ trattenuto nella spinta, e pure un po’ arretrato ora rispetto alla miglior posizione. Chris si becca un warning per ritardo nel servire, ma vince il game, 6-5. Berretti ritrova finalmente un big-point col diritto, mancava da un po’, gran bordata in corsa. Gli vale il 40-15 e poi chiude il gioco di potenza. 6 pari, ancora tiebreak. Non fortunato Matteo sul secondo punto, un recupero estremo di O’Connell resta dentro per miracolo, poi l’azzurro stecca un diritto, 2-0 per l’australiano. Con in diritto in avanzamento vince il primo punto Matteo. Chris sbaglia nei pressi del net su di una risposta bassa e complicata del romano, 2 pari. O’Connell sbaglia tutto: comanda col diritto ma ne tira uno corto e Matteo ne approfitta entrando a sua volta nella palla, 3-2 Berrettini. Fioccano gli errori, ora è Matteo a costruire bene ma poi affossare in rete il diritto d’attacco. 3 pari. Finalmente torna l’ACE (decimo), ben 221 km/h, e 4-3. Pure Chris cala un “asso”, 4 pari. Con l’undicesimo Ace, Berrettini arriva a match point (6-5). Pure l’australiano trova l’Ace, 6 pari. Ecco il regalo dell’australiano: esagera col diritto dopo il servizio, bordata bella lunga e Match Point #2 per Matteo, ma al servizio. Chiude di volo, buona volée. Finisce con due tiebreak, e prima vittoria in stagione a livello M1000. Prossimo turno ci sarà Rune. Ma la miglior notizia è vederlo in salute.
Christopher O’Connell vs Matteo Berrettini
Statistiche | 🇦🇺 C. O’Connell | 🇮🇹 M. Berrettini |
---|---|---|
Punteggio servizio | 282 | 289 |
Ace | 5 | 11 |
Doppi falli | 1 | 0 |
Percentuale prime di servizio | 60% (51/85) | 63% (53/84) |
Punti vinti con la prima | 69% (35/51) | 75% (40/53) |
Punti vinti con la seconda | 68% (23/34) | 61% (19/31) |
Palle break salvate | 60% (3/5) | 50% (2/4) |
Giochi di servizio giocati | 12 | 12 |
Punteggio risposta | 130 | 120 |
Punti vinti in risposta sulla prima | 25% (13/53) | 31% (16/51) |
Punti vinti in risposta sulla seconda | 39% (12/31) | 32% (11/34) |
Palle break convertite | 50% (2/4) | 40% (2/5) |
Giochi di risposta giocati | 12 | 12 |
Punti vinti a rete | 87% (20/23) | 73% (11/15) |
Vincenti | 32 | 33 |
Errori non forzati | 20 | 33 |
Punti vinti al servizio | 68% (58/85) | 70% (59/84) |
Punti vinti in risposta | 30% (25/84) | 32% (27/85) |
Punti totali vinti | 49% (83/169) | 51% (86/169) |
Velocità massima servizio | 208 km/h | 222 km/h |
Velocità media prima di servizio | 180 km/h | 209 km/h |
Velocità media seconda di servizio | 149 km/h | 164 km/h |
TAG: Christopher O'Connell, Marco Mazzoni, Masters 1000 Shanghai 2024, Matteo Berrettini
E sai dirmi perché quando giocano meglio o vanno più veloce SI ACCENDONO, ALZANO IL LIVELLO, ALZANO L’ASTICELLA?
Non ho potuto vedere purtroppo, la velocità della prima palla mi pare confortante rispetto all’infortunio. Bene!
@ Sudtyrol (#4223336)
Pienamente d’accordo. E aggiungerei che dire che al 1° turno di un mille Fognini “trionfa” su Darderi mi sembra un po’ esagerato.
bella!
Beh, sì, lo sospettavo, lo sai? Ora te lo scrivo in modo che anche tu possa capire:
Se Berrettini starà bene, in considerazione del fatto che da qui a 5-6 mesi avrà pochi punti da difendere e che davanti a lui in classifica c’è almeno una quindicina di giocatori che gli sono oggettivamente inferiori, si può ragionevolmente supporre, toccando ferro e non solo, che la sua classifica, nel breve periodo, potrà migliorare.
Nel lungo periodo, invece, saremo tutti morti (Cit.).
Va bene così?
Ma perché quando i giocatori passano un turno “volano”? E perché quando al turno successivo trovano un (presunto) big, se lo “regalano”. Terminologia ormai abusata e poco originale. Come le persone affabili che ormai hanno quasi tutte un carattere “solare” (cioè?).
@ Detuqueridapresencia (#4223200)
Non lo sapevo. Aridatece Vasco, per favore. Sicuramente eccessivo ma almeno divertente.
Esatto, la linea editoriale della redazione sui vari commenti é semplicemente ridicola..
In questi giorni non riesco a vedere quasi nulla, sia per il lavoro che per gli orari, ma grande Matteo! Mattinata felice dopo aver letto lo score. Adesso avanti!
bravissimo Berretto!
ora ti prego di battere Rune….
hai un conto in sospeso con iddu…..
dajeeee
Matteo può essere fermato solo da un numero di giocatori che si contano sulle dita di una o due mani e dagli infortuni.
in realtà ne difende pochissimi fino a wimbledon compreso…i 350 tra marrakech e phoenix, i 165 di stoccarda ed i 50 di wimbledon…in compenso ha davanti i 1000 di parigi, indian wells, miami, montecarlo,madrid e roma, 2 slam come australia e parigi, diversi 500 come vienna acapulco queens…quindi, SE STA BENE, è folle pensare che scenda a 90 perchè la cosa più probabile è che risalga di un bel pò…
Bravo Matteo. Menomale
In effetti con la vittoria di oggi ha fatto solo 20 punti ATP. Il Berrettini del 2019 con la stessa partita ne avrebbe fatti almeno 80
@ Betafasan (<a href="#comment-4223168"
Guarda che Berrettini fino ad aprile difende solo 350 punti, più probabile che salga in top 30. Nella Race è 36esimo a 100 punti da Lehecka (32)
A me Vasco92, nella sua un po’ “selvaggia” partigianeria faceva anche ridere, se penso che per anni abbiamo dovuto sorbirci il Fissato della Legnata… ed una congerie di muridi che escono fuori alla prima sconfitta di uno dei nostri…mah!
Bestia nera non direi, nei match conclusi sono 1 a 1…
Glielo auguro di cuore, che la classifica “salirà” perchè non ha punti da difendere. La classifica, per salire, ha bisogno anche che i tuoi “vicini di banco”, che hanno punti da lasciare per strada, stiano fermi ad aspettare gli inseguitori, ma se sono in crescita, e fanno più punti di quanti non ne lascino dell’anno precedente, il tuo assioma è destituito di fondamento
capisco la tifoseria, ma parlare di un doppio Berrettini Sinner superiore a Bolelli Vavassori vuol dire non capirne di tennis…
🙁 😥 😐
Esattamente
Mi astengo dall’esprimere quello che penso nel merito
Si può, caro Givaldo, si può! Trovo più commovente la storie di Sara Errani che alla tenera età di 37 anni vince un oro olimpico di doppio, ed è ad un passo dal tornare in top-ten a 37 anni, con un finale rovinato da una squalifica che non sai se debba fare più piangere o ridere…
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Trovo più commovente la storia di Sinner al quale stanno tentando di caricare addosso il peso di un miliardesimo di grammo di “droga” assunto per contaminazione della superficialità altrui, magari per togliere di mezzo un ostacolo al prolungato digiuno degli americani.
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Trovo più commovente la storia di Fognini, capace di stare per mesi lontano dalla sua famiglia, e di insegnare ancora – a volte – TENNIS.
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Trovo più commoventi le storie dei tanto vituperati (fino all’altro ieri) Cobolli, Nardi, Musetti, che secondo gli espertoni di questo sito, fino a pochissimo tempo fa, avrebbero dovuto restare confinati in posizioni di retroguardia, e ora sono TUTTI in posizioni più decenti del commovente Berrettini, a parità di età.
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Vogliamo dirlo??? Raramente gli “espertoni ne azzeccano una, Nomi? Giorgi, Urgesi, Cecchinato … Mi fermo qui. L’elenco sarebbe troppo lungo
Ha già vinto una partita in più di quanto mi aspettassi. La sua tenuta nei momenti di pressione è una delle più alte del circuito, con questi avversari basta. Con Rune dovrà avere l’intensità e la continuità che stava dimostrando con Fils e sperare che il ragazzo sia un po’ sottotono. La cosa importante è che stia bene, fino a Phoenix non difende nulla, la classifica salirà. E comunque O’Connell è un ottimo giocatore, non si batte mica da solo!
Sinner e Berrettini insieme in doppio non ce li vedo, ci sono altre coppie migliori.
Grande Matteo, ci eravamo spaventati a Tokyio ma per fortuna non era nulla di serio. Avrà sentito qualcosa che non andava e si è fermato. Con Rune è ovviamente sfavorito, ci ha perso anche a Cincinnati seppur lottando. Importante è che non si faccia male, il resto conta relativamente.
Cerchiamo di restare saldamente coi piedi per terra… GRANDE VITTORIA per aver avuto bisogno di due affannosi tie-breaks per battere un top-80 ??? E con un O’Connell che nel primo tie-break si era portato addirittura in vantaggio di 5/1 ???????
Sono lietissimo per la sua vittoria, ma avrei dei problemi a definirla una GRANDE VITTORIA…
Ma mi hanno mandato in esilio Vasco92?Per la canotta?
bravo Matteo, che sollievo!
Il francese più che una mano aveva un badile,il rovescio era davvero brutto.In compenso seppur con un fisico tipo frigorifero americano si muoveva piuttosto bene,gli vidi fare un passante in corsa ad una mano di cui si stupì pure lui.
Berrettini è iscritto al 250 di Stoccolma e al 500 di Vienna, poi ci sarebbero i Masters di Parigi-Bercy ed eventualmente un altro 250 tra Belgrado e Metz. Non credo che riuscirà a ripetere la doppietta di fine luglio ma un po’ di punti li farà
L’ho visto Troppo indeciso e falloso
Berretto se non si sveglia tra 6 mesi è n.90 !!!
Bene così Matteo. Bisogna fare incetta di 250 in questo finale di stagione per migliorare la classifica, salvo exploit nei tornei 1000
Ma dai ancora retta agli idioti che infestano questo ed altri forum? Guarda caso davanti ad un successo di Matteo o di Lorenzo Musetti svaniscono…
@ Paolo Papa (#4223138)
Matteo lo porterà al terzo. Cosa succederà al terzo non lo so.
Probabilmente vincerà Rune che in questo periodo è di nuovo in versione “io so er vichingo e ar burone ve spingo”
Si dica ciò che si vuole, ma non si può negare che la vicenda Berrettini sia la più commovente e bella di tutte.
Per la verità secondo alcuni aveva finito di giocare al tennis per andare all’isola dei famosi con la Satta …. Oggi non se lo ricorda più nessuno ma in quelle settimane / mesi il forum era pieni di troglionsi che spargevano odio, fango e veleno contro Matteo.
E che purtroppo scrivono ancora.
Mentre invece Vasco92 non può farlo più …. la vita è strana …..
Sono daccordo. Ricorda anche Un po Tsonga ma con molta piu Mano del Francese.
Ma che vuoi dirgli a Matteo??? È un bifuel,quando ti sembra in riserva cambia serbatoio e trova altro carburante.Va sotto di un break e si esalta,gioca tanto un dritto carico che neanche Nadal+Sock e poi raccoglie con la mano un palla bassissima per una volee stoppata di gran classe.
Non si parla mai del suo talento,troppo evidente la forza in quel fisico da terza linea ma ha una mano eccelsa da fare invidia a tanti .
Ecco,un po’ in questo ricorda Becker che aveva non solo potenza ma una straordinaria sensibilità.
Bravo Matteo
Rune bestia nera di Berretto.
ha un gioco che lo mette troppo (ma davvero tanto) in difficoltà.
Per di più, Rune sembrerebbe un po’ in ripresa.
Ad ogni modo, l’importante è che Matteo stia bene, il resto, pian pianino, verrà da sé
Meno male infortunio passato in una settimana. Ci voleva un po’di fortuna almeno una volta per Matteo grande vittoria
Caro Mazzoni, ma lei le ha lette BENE le statistiche dell’incontro? E magari ha dato uno sguardo anche alla “ranking story” di O’Connell?
Bravo Matteo, la Nazionale ha bisogno di te, cerca di fare 2 mesi da super-professionista, alla Sinner, per arrivare a Malaga.
Per esperienza, personalità e qualità tecnica… c’è solo Jannik più forte di te e non lo prova soltanto il tuo palmares!
Personalmente io vedo un doppio con Sinner&Berrettini più forte degli ottimi Bolelli&Valvassori, oltretutto in squadra ci sarebbe un singolarità in più.
Adesso serve solo qualche bel risultato per convincere anche Volandri.
Daje Matè !!!!
Per fortuna lo stop a Tokyo era solo precauzionale. Forza Matteo!
Non male per uno che, secondo molti, dopo Tokyo aveva finito di giocare a tennis
Vincere a fatica con l’australiano non è proprio un buon segno per lui. Però il fatto che stia bene fisicamente invece si, è un ottimo segnale. Direi che a questo punto deve cercare di finire l’anno almeno tra i primi 32 in modo da partire in Australia da testa di serie e riuscire a giocare un paio di turni accessibili. Stesso obiettivo di Cobolli. Per gli altri mi sembra più difficile.